il mercato delle armi italiano sta morendo anche per questo

I cacciatori italiani non sono fessi, come qualcuno pensa. Si sono accorti che la produzione media delle note case, un tempo made in Italy, è fatta per la maggior parte di assemblaggio di pezzi fatti in Turchia.
Ergo, tanto vale comprare, a metà prezzo, fucili anche montati in Turchia, non solo fatti nei pezzi e poi assemblati qui.
Ma come pensate che lavorino oggi giorno ditte (senza far nome) un tempo famose, che occupavano capannoni enormi, oggi ridotte a cinque dipendenti, tra addetti al magazzino e alle vendite..?
Davvero qualcuno pensa che queste ditte, che magari non producono una canna di fucile dal 1997, abbiano il livello di qualità degli anni '60 e '70, quando divennero famose e si fecero il nome..? Da dove pensate che vengano le canne che montano oggi..?
Ecco perché la clientela, quella poca che è rimasta, preferisce... comprare turco.
 
Papararo tu continui a pensare al costo del prodotto....quello è l ultimo dei pensieri (economici) di una Azienda....e fai un confronto su quanto costa la merce a te....non è questo che costruisce il prezzo pubblico di un prodotto...ma l insieme delle necessarie proccupazioni perchè questo possa uscire di negozio (quindi poter per l' Azienda rientrare di quanto già speso/investito anche e purtroppo in termini di tasse) e possa quindi essere riacquistato...solo da questo momento in poi si può definire chiusa una vendita....
Una Impresa se si chiama così....un motivo ci sarà no? :rolleyes:

forse non mi sono spiegato..la B&P(ad es) produce bossoli borre e polveri ...me li vende e ci guadagnano lei ed il rivenditore(pagando le tasse e tutto il resto) io li compro ed assemblo una cartuccia e mi costa X
la B&P assembla la stessa cartuccia(i materiali ovviamente le costano solo le spese di produzione) e me la vende a 3-4 volte X.... oppure assembla una 410 (che contiene 1\3 della polvere e del piombo rispetto ad un cal 12 e le vende al triplo....ma siamo seri... le tasse gli operai ecc..ci sono sia per la componentistica che per il prodotto finito
pap

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Anche Marocchi ormai sgrossa ed assembla solamente in Italia...la produzione è quasi tutta turca
allora i turchi lavorano bene....
pap
 
una 36 grammi di piombo bep cosa ha da costare il doppio di una rc?
potrei comprendere una superiore qualità ma che si attesterebbe al 20-30% in piu l una dell altra ma il 100% non lo capisco proprio
 
caro sutica capisco cosa intendi ma con questo mio pensiero non volevo indicare che le case armiere fossero in crisi ma che quest'ultime fossero in crisi in italia, cioè perche queste case che hanno miliardi di fatturato tra europa asia e america hanno deciso di non partecipare all'exa (fiera casalinga)facendo di fatti morire questa fiera? non è che loro come tanti altri hanno capito che gli italiano ormai si stanno orientando sempre di più sui prodotti stranieri e visto che il mercato in italia è così ristretto hanno deciso di spostare maggiori risorse verso fiere estere, cioè a me sembra uno schiaffo che queste dite stanno dando ai cacciatori e tiratori italiani e non ci considerano neanche piu come fossimo il loro punto di riferimento?
cioè se queste case armiere avessero a cuore il mercato in italia almeno avrebbero dovuto provarci a mantenere viva la fiera ma niente, hanno preferito lasciarla morire perchè secondo me hanno perso le speranze di tornare ai livelli di un tempo in italia e si concentrano sui mercati più floridi del nostro.
Scusate se è complicato da capire ma spero sia comprensibile lo stesso.
 
guardare solo il prezzo per valutare un oggetto non funziona più.
un calzettone da caccia beretta costa 40 euro mentre uno da dechatlon ne costa 7 di euro e vi assicuro che scaldano uguale tutti e due.
su internet non sono riuscito a trovare un commento negativo sui sovrapposti yildiz eppure costano poco, secondo il ragionamento di alcuni dovrebbero fare schifo rispetto ad un beretta da 2500 euro.
sarei curioso di sapere chi veramente riesce a valutare effettivamente 2000 euro di differenza
 
La clientela che fa il mercato compra italiano .... altrimenti non si spiega l'incremento del fatturato legato alle armi dell'industria italiana. Ovvio tutto grava sull'export ed il comparto tiroavolistico ..... dove stanno i turchi nelle competizioni ? La caccia in Italia è in crisi perchè in crisi è l'italico popolo non certo l'america, la russia o i paesi emergenti che nei campi internazionali ... dove contano i piattelli rotti, non sfoggiano armi turche. Senza denari in tasca e la voglia di un pluripubblicizzato 410 vado su yildiz non certo su piotti !! Se poi la qualità percepita del primo è simile ad un beretta di gamma bassa .... meglio vestir turco .... tanto le padelle sono sempre tante ;) !!
 
come al solito si esce fuori da quello che riguarda il post nello specifico...chi parla di auto , chi parla dell ' america , chi addirittura ha tirato in ballo marchionne....ma nessuno ha risposto efficacemente...si parlava di un " fucile " turco che costa 300 euro....ma forse non hanno commenti , va bene tutto a tutti basta aver pagato poco il resto non conta....

se leggi tra le righe dei vari commenti, ti appare chiaro che il mercato italiano è in affanno (e non sta affatto morendo, guarda le holding armiere nazionali come vendono in USA ad esempio) qui in Italia a causa della crisi economica che viviamo dall'ingresso nell'euro. E' senza dubbio che un fucile che costa 300€ non avrà nulla di ciò che ha un fucile che di € ne costa 1500, 2000 o più. Non credo che qualcuno voglia o possa mettere in confronto due prodotti appartenenti a due categorie differenti, ma neppure bisogna denigrare chi acquista un prodotto economico solo perché quello si può o si vuole permettere. E fintanto che la crisi morde chi può spendere poco si butta sul prodotto più economico inevitabilmente. Si sta discutendo di mercato non di prodotti.
Inoltre, per discutere concretamente sulla situazione del mercato italiano delle armi sarebbe bello avere a disposizione dati sulle vendite in Italia di fucili Beretta, Franchi, Benelli, Iron, Sabatti, Maionchi, Yildiz, Baikal, ATA, Zabala - tanto per citare qualche marca - di pari calibro e tipologia nelle versioni top e standard e poi trarre delle conclusioni, che secondo me sono tutt'altro che scontate.
Le auto le abbiamo citate perché siamo una Nazione che ne produce tante e perché il mercato dell'auto italiana vive in questo momento di crisi una situazione analoga a quella delle armi italiane, ripeto sempre qui da noi, non in mercati di altre nazioni...
 
fabio ma io ti dico si può spendere poco anche restando su armi italiane...ci sono falco , nicoletta poli ,investarm che propongono armi robuste e decenti senza spendere un capitale...perché lesinare ancora di più..
 
...se pensi che per la doppietta calibro 20 ho speso più di 300€ per rifargli il calcio in noce "base base" hai già detto tutto... già il mercato è mezzo moribondo se aggiungiamo anche armi a basso costo provenienti dall'est europeo siamo alla fine...
 
una carabina marlin, che fa armi dal tempo dei cow boys, in America costa 280 dollari ......
no guardiamo all est o all ovest ..... siamo noi che abbiamo un problema se un fucile qui ne costa 2000 di eurini
 
Tra un po' andranno di moda le armi stile Gillette ​usa e getta...
L'ho sempre affermato perché da tempo esistono ! E non parlo di marche artigianali ma di grandi marche che spendono in pubblicità ma che poi effettivamente sono dei bidoni.
Anche col tubo della stufa riesci ad ammazzare il selvatico, basta una buona cartuccia un po di mirite ed infine tanta fortuna.

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Era una notizia annunciata. L'EXA di quest'anno è partita male ed era già stata dichiarata finita (per vari motivi). Questo sarebbe stato l'ultimo anno nella sede attuale. Dall'anno prossimo c'è in programma una nuova fiera che si svolgerà in altra zona di Brescia o (pare) all'EXPO di Milano.
http://www.armietiro.it/exa-sara-senzaltro-unedizione-diversa-armi-5669

Non credo sia per la crisi delle armi l'annullamento EXA ma bensì colpa della fiera di Brescia che ha fatto scelte sbagliate ed è quasi in fallimento. I prezzi che hanno dettato ai clienti sono stati i più cari delle fiere italiane...ecco l'ammutinamento!
 
forse, alcune marche vivono molto sul nome ed a volte si attua una politica di vendita errata, negli anni 80 in italia si vendeva solo fiat perche' per avere un pezzo di ricambio dal giappone ci volevano mesi, poi il mercato e' cambiato e di concessionari fiat ne e' chiusi a bizzeffe e l'azienda e' stata in piedi grazie ai contributi di noi italiani, e' un esempio ma forse rende l'idea, il mercato cambia di continuo e vivere sugli allori prima o poi ti fa chiudere.
 
perché le remington vedi il prezzo in america e poi vedi il prezzo in italia secondo me a parte le tasse la dogana ecc,ecc, anche gli armieri si dovrebbero dare una regolata. billy61.
 
riprendo questo post perchè volevo dire alle persone che pensano che il mercato armiero italiano non sia in crisi beh si sbagliano e la cancellazione dell'exa ne è una prova lampante e secondo me gran parte di questo deficit tutto italiano sta nel fatto che molti di noi comprano i fucili all'estero per risparmiare qualche euro, beh non so cosa sia meglio per noi italiani se risparmiare qualche euro individualmente o perdere un indotto da centinaia di migliaia di euro come può essere quello dell'exa, secondo me meglio spendere qualcosa in più individualmente considerando anche la miglior qualità del prodotto che uno acquista piuttosto che a rinunciare ad eventi così importanti.
E solo un mio pare giusto o sbagliato che sia a voi la parola.
 
guardare solo il prezzo per valutare un oggetto non funziona più.
un calzettone da caccia beretta costa 40 euro mentre uno da dechatlon ne costa 7 di euro e vi assicuro che scaldano uguale tutti e due.
su internet non sono riuscito a trovare un commento negativo sui sovrapposti yildiz eppure costano poco, secondo il ragionamento di alcuni dovrebbero fare schifo rispetto ad un beretta da 2500 euro.
sarei curioso di sapere chi veramente riesce a valutare effettivamente 2000 euro di differenza

Premettendo che personalmente guardo molto la qualità, e che l'industria armiera italiana in questo è molto valida, ma dato che il mercato è in rapida e continua evoluzione vi posso assicurare che anche altre aziende estere (vedi quella turca) hanno fatto passi da gigante in termini qualitativi proprio per non rimanere indietro...

faccio un esempio, sono felice possessore di un sovrapposto yldiz, che ho acquistato dopo aver sentito e toccato con mano esperienze di altri amici, pagato la metà dei più blasonati italiani che per carità se pur di ottima fattura, come prezzi personalmente sono poco abbordabili. Secondo voi un yldiz è così scarso come si pensa? direi assolutamente no!!! (infatti le vendite dei 410 stanno andando direi molto bene).
Concordo con quanti dicono che spesso si specula tanto e che si vive ancora sul "nome", anche perchè oggi molte delle nostre industrie producono canne, bascule ecc...all'estero con materiali esteri!!!
Tutto ciò col tempo probabilmente determinerà un crollo del mercato interno, perchè aimè le aziende italiane non hanno ancora compreso che esistono altri prodotti altrettanto COMPETITIVI, di buona QUALITA' e che sono una valida alternativa.
Questo vale anche per le cartucce, non si può pagare un pacco di 410 €12,€13 è esagerato!!! col tempo ci sarà sempre un'altra azienda estera che produrrà e venderà ad un costo inferiore...legge di mercato!!!
 
una carabina marlin, che fa armi dal tempo dei cow boys, in America costa 280 dollari ......
no guardiamo all est o all ovest ..... siamo noi che abbiamo un problema se un fucile qui ne costa 2000 di eurini

280 euro...é ti sei chiesto di che materiali é fatt...forse di cartone e plastica..!! te lo sei chieste oppure il prezzo ti ha annebbiato la mente ? io in buon fucile lo giudico dai materiali che scelgo o che mi offrono , e no da un prezzo ridicolo
 
fabio ma io ti dico si può spendere poco anche restando su armi italiane...ci sono falco , nicoletta poli ,investarm che propongono armi robuste e decenti senza spendere un capitale...perché lesinare ancora di più..

Sono daccordissimo. Le marche da te citate e specializzate soprattutto sui piccoli calibri fanno ottimi prodotti a prezzi economici. Io ci aggiungerei anche la effebi e tante altre che sanno ancora di laboratorio artigianale disseminate in Val Trompia. In questo campo sono colpevoli i nostri cari armieri che non pubblicizzano bene questi prodotti nazionali, oltre che qualche sprovveduto che neppure conosce questi produttori e le loro armi: buone anche se spartane, ma si parla di un buon prodotto nazionale economico.
Quanti di noi andando in armeria si soffermano a dare uno sguardo alla rastrelliera? Ci vediamo o le marche nazionali blasonate o i turchi vari, la via di mezzo italiana è difficile da vedere in armeria. Quindi colpevoli maggiormente di questo fenomeno sono armieri e rappresentanti che intendono fare il loro business.
 
280 euro...é ti sei chiesto di che materiali é fatt...forse di cartone e plastica..!! te lo sei chieste oppure il prezzo ti ha annebbiato la mente ? io in buon fucile lo giudico dai materiali che scelgo o che mi offrono , e no da un prezzo ridicolo

la stessa carabina l ho comperata in Italia a 600 euro, ci faccio ogni anno i miei caprioli e i miei cinghiali e in estate non sfiguro nelle garette tra cacciatori.
l ho pagata "solo" più del doppio ....
se poi per te la differenza la fa il calcio in " ebano del Nicaragua " .... la pensiamo in maniera diversa

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altro esempio ?
remington police, un must per i tiratori ..... 800 dollari in America. la stessa arma da paganini 1560 eurini ......
di cosa parliamo ? di qualità ?
 
Secondo me il mercato è in crisi per vari motivi uno è la grande quantità di armi usate in circolazione alcune di queste datate ma di qualità superiore alle moderne spesso svendute a prezzi bassi, altro motivo il prezzo eccessivo vista la mediocrità dei modelli medio economici in linea con i modelli stranieri che costano molto meno, un semplice esempio il fucile economico di casa Beretta il 686 costa di listino sui 2000 euro che non sono pochi e a questo prezzo abbiamo legni scadenti che basta sverniciare per capirlo, canne scadenti che internamente si rigano facilmente, un incisione spartana color oro che tende a far uscire ruggine togliendo il colore, cosa ha di più rispetto a fucili che costano meno della metà stranieri? Secondo ne marchio a parte nulla....
 
il "mady in italy" se non cambiano le cose e' destinato a scomparire, colpa anche delle tasse,colpe dei papponi a montecitorio.......
a scoparire in italia ,all'estero è richiesto e i prezzi sono abbordabili.....
 
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