Prove di rosata - Costruiamo uno standard condiviso?

francobrt

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Cari Amici

(anche se sono nuovo del forum mi sento amico di tutti i cacciatori)
Con questa discussione vorrei lanciare un idea che forse non è originale e nemmeno utile.
Poiché uno degli temi più ricorrenti è quello della resa balistica delle cartucce, della densità e regolarità delle rosate ecc.. Mi chiedo e vi chiedo se potrebbe essere utile, con l'aiuto e le idee di tutti costruire uno standard per valutare l'efficacia delle cartucce a pallini per fucile a canna liscia.
Come è noto vi sono diversi profili da considerare a partire dai vari dati che possono essere rilevati con strumentazione tecnica sofisticata (canne monometriche e tachigrafi digitali) alle valutazioni empiriche sulla densità e regolarità della rosata ecc…
Alcuni standard sono orami sono condivisi a livello internazionale come il diametro di 75 cm e 37,5 cm dei cerchi concentrici per valutare la rosata o i settori in cui questi di dividono.
Bisogna poi tenere presente che non tutti coloro che fanno prove di rosata dispongono di una canna monometrica ovvero della possibilità di misurare la velocità delle cartucce o di effettuare una ripresa filmata di una carica di piombo che esce da una volata.
Pertanto, anche al fine di valutare l'efficacia terminale di una carica di pallini, si potrebbe pensare di usare la tecnica del pendolo balistico provando le rosta su una placca di acciaio di dimensioni e peso standard sospesa su un montante e a questo collegata con due catene di peso e lunghezza stabile. Ad ogni sparo basterà misurare di quanto arretra la placca per capire la differenza di energia scaricata dalla rosata.
Ovviamente bisognerà realizzare una placca che non sia né troppo pesante né troppo leggera ma offra una resistenza inerziale tale da essere sufficientemente sensibile per rilevare le variazioni tra diverse cartucce.
Io la mia ho avuto il coraggio di dirla anche se potrà essere considerata una stronzata ma spero sia un contributo per superare le solite scontate affermazioni su quanto vanno bene o male le cartucce ….
franco
 
No, ovviamente, è sufficiente che nella parte bassa della placca si applichi una punta di matita che, solidale con la placca, arretrando lascia un segno di lunghezza pari al massimo dell'arretramento della placca, su un foglio di cartone (o altro materiale) che è fisso rispetto al suolo. Più è lunga la traccia lasciata sul foglio più è arretrata la placca.
 
No, ovviamente, è sufficiente che nella parte bassa della placca si applichi una punta di matita che, solidale con la placca, arretrando lascia un segno di lunghezza pari al massimo dell'arretramento della placca, su un foglio di cartone (o altro materiale) che è fisso rispetto al suolo. Più è lunga la traccia lasciata sul foglio più è arretrata la placca.
La tua idea mi piace...........
MARCO
 
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