Non puoi aprire un 3d con questo titolo ( lunga distanza ) e poi sintetizzare il tutto con quest'ultimo tuo intervento, tra l'altro inecepibile, ma allora avresti dovuto specificare che le condizioni di miglior resa tra 2 caricamenti diversi, vanno a vantaggio del leggero in condizioni climatiche particolari, anche se frequenti dove cacci tu. Prova oggi ( con le condizioni climatiche odierne ) a tirare a 40 ed oltre mt una nobel speed piuttosto che una 38 gr, magari ad un germano e ne riparliamo, anche nelle stesse aree geografiche da te citate. Un amico cacciava in valle floriano a Zapponeta, la sua cartuccia preferita alle alzavole era la fiocchi pl 34 pb 7, ma esclusivamente utilizzate durante le 4 cacciate definite estive, ossia prima della vera apertura della valle che coincideva con dicembre, quando l'acqua permetteva l'utilizzo di tutte le postazioni. Dall'apertura, complice anche la presenza massiccia di fischioni le pm40 erano le cartucce + utilizzate e le fiocchi solo in prima canna per tiri ravvicinati.

Fabio...non mi tiro affatto indietro, ma devo purtroppo constatare che è difficile spiegare certi argomenti. La metto su un altro piano. Quante magnum o 42/46 si sparano per abbattere 5 uccelli a 35 metri?? Lo stesso cacciatore con cartucce più leggere e veloci credo che riesca ad uccidere più facilmente. Il mio discorso era proprio questo e per la mia esperienza, per la mia caccia, per la mia zona, ho constatato che cariche leggere a volte regalano sorprese inaspettate e ciò perché forse è più facile trovare in una carica media un assetto più costante e di conseguenza avere una munizione che renda al meglio. E stai tranquillo che una 34 dalla resa consolidata in un determinato posto fa molto meglio di una 38 incostante. In luoghi in cui in a dicembre passi da 3 gradi a 13 gradi in un'ora ho notato che la cartuccetta si esprime al massimo mentre di cartuccioni che hanno rendimento costante al variare della temperatura e umidità IO non ne ho avuti molti tra le mani.
 
Confermo, ottime cartucce piombo 4 minmo 40 gr. e a 40 mt impossibile fare feriti. Ovvio la cartuccia, la canna e la mira giusta ( il tiro a fero in acqua non è assolutamente scontato ) sono fondamentali. Poi se si vuol andar oltre......... magnum, super magnum e tungsteno ed i 40 arrivano pure a 60 ( il tung con mio stupere ben oltre ).

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Fabio...non mi tiro affatto indietro, ma devo purtroppo constatare che è difficile spiegare certi argomenti. La metto su un altro piano. Quante magnum o 42/46 si sparano per abbattere 5 uccelli a 35 metri?? Lo stesso cacciatore con cartucce più leggere e veloci credo che riesca ad uccidere più facilmente. Il mio discorso era proprio questo e per la mia esperienza, per la mia caccia, per la mia zona, ho constatato che cariche leggere a volte regalano sorprese inaspettate e ciò perché forse è più facile trovare in una carica media un assetto più costante e di conseguenza avere una munizione che renda al meglio. E stai tranquillo che una 34 dalla resa consolidata in un determinato posto fa molto meglio di una 38 incostante. In luoghi in cui in due ore a dicembre passi da 3 gradi a 13 gradi in un'ora ho notato che la cartuccetta si esprime al massimo mentre di cartuccioni che hanno rendimento costante al variare della temperatura e umidità IO non ne ho avuti molti tra le mani.

a 35 mt. il tuo discorso fila liscio....se vuoi la certezza su certi caricamenti, prova la linea valle della baschieri.....molto costante ( e costosa ) con qualsiasi clima. Nel mio caso all'albetta, quando la visibilità non permette tiri oltre i 30-35 mt la mia cartuccia preferita è la rc4 che di piombo ne ha 35 gr.
 
Tralasciando quelli che usano il calibro 10 o le camerature da 89mm(44g), tutti gli altri sparano cartucce come le Remington Nitro Steel (36g) o le Wingmaster HD (36g) ecc ecc. Non dimentichiamoci che in quei paesi non si usa il piombo per la caccia agli acquatici, quindi almeno che non si usino bossoli da cannone, è impossibile caricare cartuccioni! ;)

bossolo.jpg
 

vin.tricarico

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Cari Amici,
hodato un'occhiata nel forum ma non sono riuscito a trovare una discussione sul tema.
La mia esperienza venatoria che comprende anche la caccia in botte, negli anni, mi ha fatto maturare alcune certezze che però ritengo possano essere anche errate.
Ho notato infatti che per la caccia ai grossi volatili come colombacci e folaghe e per tiri al limite la resa di cartucce dai 32 ai 34 grammi è nettamente superiore, in termini di distanza e penetrazione, rispetto a quelle da 36-42 grammi. In principio ero convinto che il mio modo di sparare da migratorista tordaiolo influisse sul tiro in termini di anticipo e quindi mentre con le cariche leggere tutto era naturale con le più lente e pesanti forse sbagliavo qualcosa.
Nello stesso tempo però ho notato in diverse occasione che ad esempio nel ribattere in acqua una folaga ferita al limite del tiro - quindi sparando a fermo - le cariche più leggere raggiungevano l'animale finendolo mentre le più pesanti impattavano l'acqua qualche metro prima...
Stessa cosa con i colombacci: fino a quando sparo cariche attorno ai 34 grammi vengono giù dalle stelle; quando arriva Novembre e comincio con le 36-38 del 5 non ottengo gli stessi risultati e molto spesso vedo ferimenti.
Mi chiedevo se dietro a queste considerazioni vi fosse una logica fisica e se le mie sono solo impressioni e condizionamenti o se vi sia un fondo di reltà.
Proprio per questo mi voglio confrontare con le vostre esperienze.
Grazie
 
Riferito a Vin.Tricarico....Le Pegoraro da valle sono delle super cartucce.
Faresti male disfartene........medita!

La mia era una provocazione...so benissimo come vanno le cartucce di Luigi come so benissimo e credo l'unico in Puglia a conoscere la resa delle cartucce leggere di Luca Stoffi che é uno dei miei migliori amici e ai tordi sparo solo quelle tutta la stagione con enorme soddisfazione. Purtroppo noto che il "senso" del mio ragionamento sia stato compreso da pochi e frainteso da molti. Non ho mai detto che le cartucce più pesanti siano meno performanti delle più leggere a parità di ottima resa ma ho solo sostenuto che la miglior costanza di rendimento di cartucce medie in alcune zone, con determinati climi, sia più performante di assetti più pesanti e dall'equilibrio più instabile. Una cartuccia pesante infatti non é di per se generica con tutti i climi rispetto ad una carica media...ed infatti spesso si parla di cartucce pesanti per sopperire la perdita di resa di altre munizioni nel periodo invernale. Spara con 16-18 gradi ed il 30% di umidità dalle mie parti una GS38 di Pegoraro o una Zurito di Stoffi....la spalla te la raccolgo io a terra!...e poi faccio una foto alla folaga che va via a 30 metri spensierata. Spara una Nobel Speed 34 e resti a bocca aperta..... Il mio era un ragionamento sulla rendita (=carniere) generica di assetti a caccia per diverse uscite e non una discussione sulla qualità intrinseca di una cartuccia. Volevo intendere che con 33 grammi di qualità in certe aree geografiche si fanno ottimi carnieri senza dover ricorrere a super cartucce che sono tali proprio perché studiate per climi particolari in cui le cartucce commerciali fanno spesso cilecca! Se a ciò aggiungi il maggior comfort ed il minor costo di una carica leggera...il gioco è fatto.
 
Quando usavo il cal 12/76 beretta A302 con canna da 76 strz. 1*, dopo aver provato di tutto, mi sono fermato alle PM40. Cambiando piombo, non avevo problemi di distanza. Tutt'oggi con la stessa canna, ma con un A301 le usa mio figlio e francamente, a volte, vedendolo a distanza, quindi vedo anche a che altezza spara le anatre, altezza che io neanche avrei alzato il fucile (per intenderci), vedo germani, fischioni, alzavole e altro, chiudersi su se stessi e cadere stecchiti. Cosa che non ho visto fare con altre cartucce.
Il discorso delle cartucce da 32/33 gr che uccidono "lontano" sta tutto nelle: cariche usate, tipo di polvere, n° di piombo e sopratutto del contenitore usato, che nelle lunghe distanze fa la differenza.
Adesso caccio le anatre col cal.20/76, portando la canna a 71 con una prolunga particolare, alla quale monto lo stroz. che serve al caso. Ho abbattuto vicino, lontano e lontanissimo, senza rimpiandere il cal. 12/76, con cartucce dai 26 alle 40 gr.
Un aneddoto successo l'anno scorso su di un moriglione, che cade ferito, sparato con una super caccia della RM con 32 gr n: 7. Vado per ribatterlo con una uguale ma del 5...niente, intanto si allontanava, avvicinandosi alle canne, distanza circa 35 mt. Riprovo con loa terza ed ultima cartuccia che avevo in canna, una cheddite special da 40 gr del 5...niente, più vivo di prima, e vedevo bene che la prebdevo! Prendo un altra cartuccia dalla tasca dx (dove tengo le più leggere), la metto in canna e sparo, (intanto l'anatra aveva fatto un paio di metri)....secca!! Vado a vedere cosa ho sparato...una free schot con 26 gr di piombo 7. Incredibile! Oltre i 35 mt con una cartuccia con bior.
 
è più famosa Lesina che la Romania per la caccia e tutta questa pressione venatoria non è che sia proprio il top.
 
Vorrei chiedere il vostro parere sul confronto di queste cartucce commerciali e chiedervi quale a parità di numerazione del piombo, conserva più velocità terminale e quindi energia residua.

B&P Valle Supermagnum 56 g, V1 380 ms bar 880

B&P Mygra Colombaccio 36 g, v1 410 ms bar 700

B&P Mygra Tortora 33 g, V1 410 ms bar 650

Fonte: CARTUCCE CACCIA

Vorrei poi chiedervi se secondo voi quei 230 bar in più non possano incidere negativamente sul rendimento della cartuccia per quanto riguarda: Deformazione o fusione dei pallini, soffio di bocca, rilevamento, rinculo.
E' difficile fare un paragone, la V1 è importante ma è molto di più la V10 che indica manto i pallini mantengono la velocità.
Detto questo considera che solitamente non è solo la pressione alta a far allargare la rosata ma anche la velocità! Se ci fai caso molti dei caricatori domestici hanno subito abbandonato l' mg2 perchè se da un lato permette velocità altissime con pressioni nella norma, se non usi il giusto contenitore e pallini di OTTIMA qualità e sfericità ottieni rosate che dire pessime è dire poco a causa proprio dell' elevata velocità.
Spesso infatti cartucce con elevate V1 hanno V10 più basse proprio perchè la rosata ha già cominciato ad allargarsi facendo diminuire la velocità.
Detto questo è anche vero il contrario, si possono fare cartucce con pressioni alle stelle e velocità da capogiro mantenendo decenti le rosate se si trova l' assetto globale ottimale ma l' eccezione non conferma la regola.
Detto questo io ti dico che la valle 56gr arriva di più della 36gr proprio perchè anche se fa 880 bar, una borra di ottima fattura e pallini diamond di altrettanta qualità, consentono di mantenere le rosate molto strette e guarnite. Rinculo e rilevamento invece ovviamente sono maggiori.
Se fosse vero il contrario regminton e federal non ammazzerebbero oltre i 30m ed invece è proprio oltre i 40m che fanno la differenza. Le v1 basse e componenti di ottima qualità gli consentono di ottenere rosate fittissime anche sulle lunghe distanze. Il problema di queste cartucce potrebbe essere invece che se usate a volo su uccelli veloci è difficile trovare il giusto anticipo ma quando colpisci anche con basse velocità gli animali si accartocciano!
 
Dico la mia. Preciso che non vado ad acquatici, ma diciamo che faccio sui 50 colombacci a stagione, prima di ricaricare, fino a 4 anni fa gli sparavo di tutto, avevo un fabarm con canna 71 magnum, molto buona, usavo federal magn., b&p magn, rc magn., e varie baby magnum 40/42 gr. Risultati: Con le magnum imbarazzanti, le uniche baby magnum che hanno fatto bene erano le PM40 e le RC40, anche se spesso incostanti. Andando per tordi usavo quasi esclusivamente le Velox della Nsi 32 gr pb.10 e 8, le mmie cartucce preferite per almeno 10 anni, e occasionalmente ci staccai qualche colombaccio a lunghe distanze.Da allora incominciai ad usare cariche da 32/34 gr per tutte le cacce e la musica è cambiata.Da 4 anni carico AL, Sipe, BP450 e le mie preferite per i colombacci hanno 34 grammi con piombo 5 o 7,5. Non caccio dal palco, ma di passata senza richiami, quindi i tiri spesso sono al limite. Ho provato a caricare la MBx36,con 36/38/40 gr mai niente di buono, la Tecna mi fa impazzire, mai un assetto degno di nota.Quindi per concludere anch'io sono un estimatore delle cariche medie e leggere, 32/34 gr max, in certe occasioni anche 28 grammi fanno il loro lavoro su tiri al limite.Ciao
 
Cari Amici,
hodato un'occhiata nel forum ma non sono riuscito a trovare una discussione sul tema.
La mia esperienza venatoria che comprende anche la caccia in botte, negli anni, mi ha fatto maturare alcune certezze che però ritengo possano essere anche errate.
Ho notato infatti che per la caccia ai grossi volatili come colombacci e folaghe e per tiri al limite la resa di cartucce dai 32 ai 34 grammi è nettamente superiore, in termini di distanza e penetrazione, rispetto a quelle da 36-42 grammi. In principio ero convinto che il mio modo di sparare da migratorista tordaiolo influisse sul tiro in termini di anticipo e quindi mentre con le cariche leggere tutto era naturale con le più lente e pesanti forse sbagliavo qualcosa.
Nello stesso tempo però ho notato in diverse occasione che ad esempio nel ribattere in acqua una folaga ferita al limite del tiro - quindi sparando a fermo - le cariche più leggere raggiungevano l'animale finendolo mentre le più pesanti impattavano l'acqua qualche metro prima...
Stessa cosa con i colombacci: fino a quando sparo cariche attorno ai 34 grammi vengono giù dalle stelle; quando arriva Novembre e comincio con le 36-38 del 5 non ottengo gli stessi risultati e molto spesso vedo ferimenti.
Mi chiedevo se dietro a queste considerazioni vi fosse una logica fisica e se le mie sono solo impressioni e condizionamenti o se vi sia un fondo di reltà.
Proprio per questo mi voglio confrontare con le vostre esperienze.
Grazie

Il titolo del post è leggermente diverso da quello che scrivi sul testo.
Io rispondo alla domanda del titolo e cioè: lunga distanza: cartucce leggere o pesanti ?
La quantità di piombo determina la saturazione maggiore o minore della rosata ma non la distanza utile raggiungibile, pertanto la risposta è quasi scontata, non c'è differenza tra l'una e l'altra in quanto la portata la determina il diametro del pallino.
 
Per me la cartuccia per abbattere deve essere veloce, e a volte le magnum o semimagnum e pure alcune 36g non lo sono, per dirla tutta sembrano una vecchia 500 in salita arrancano con il fiatone.
 
L'argomento del post parla di cartucce pesanti o cartucce leggere. Punto.
I confronti vanno fatti a parità delle altre variabili.....strozzature, contenitori, ecc. non devono cambiare il discorso.

Premesso che a caccia il 99% del successo sta nel essere convinti di quello che si fa, se uno è convinto di ammazzare anatre a 40 metri con 33 grammi del 7 fa bene a farlo. A capanno con me non ci viene:D, ma questo è un altro discorso.

Però visto che si parla di cariche leggere o pesanti e grandi distanze, non si può andare fuori tema nè dire inesattezze.
Intanto non mi toccate gli americani.
Gli americani NON sparano 36 grammi di steel, non li vogliono nemmeno vedere, infatti hanno inventano le supermagnum in bossolo 89mm proprio per quello.
Gli americani sparano 36 grammi di tungsteno e arrivano a 60 metri. Perché sono 36 grammi? NO! Perché è tungsteno!!

La Velocità iniziale di una cartuccia è un dato molto importante, ma da sola NON garantisce la bontà di una carica alle lunghe distanze: basti pensare alle Federal o Remington Magnum, alcune delle cartucce più letali della storia alle lunghissime distanze, ma anche alcune delle più lente......
 
Il titolo del post è leggermente diverso da quello che scrivi sul testo.
Io rispondo alla domanda del titolo e cioè: lunga distanza: cartucce leggere o pesanti ?
La quantità di piombo determina la saturazione maggiore o minore della rosata ma non la distanza utile raggiungibile, pertanto la risposta è quasi scontata, non c'è differenza tra l'una e l'altra in quanto la portata la determina il diametro del pallino.

Grazie mille Scotti!
Quindi, premesso che la distanza di tiro utile di un pallino che sia in una carica da 32 grammi o una da 42 è identica, è possibile a questo punto che la preferenza per le cartucce leggere sia da addebitare:
- al maggior comfort?
- miglior costaza di rendimento (parlo di clima) soprattutto se dette cariche si sparano quotidianamente (magari in piombo piccolo ai migratori) e se ne conosce a priori il rendimento in quella determinata giornata?
- maggior abitudine allo sparo con queste cariche e quindi minore possibilità di sbagliare rispetto a cariche lente a cui bisogna farci abitudine?
Se tutto ciò avesse un senso - tornando al mio quesito iniziale - è sbagliato affermare che con cariche medie, grazie ad una serie di fattori che ne facilitano la giustezza di tiro, anche sulle lunghe distanze si hanno maggiori abbattimenti rispetto a cartucce più lente e pesanti?

Vincenzo

P.S.: anche io in realtà sono stato sempre convinto che le cariche pesanti servono quasi esclusivamente a mettere il famoso pallino in più addosso al volatile; pallino che a volte è determinante e non per fare tiri più lunghi. E' chiaro che se con 32 grammi del 5 a 40 piazzi 2 pallini con 50 grammi del 5 a 40 metri ne puoi piazzare 5 ma ciò ha senso solo a parità di condizioni (costanza polvere, giustezza di tiro tenendo conto di tutti i fattori) ma, IMHO, è molto più semlice sparare cariche medie (per il rendimento e per la naturalezza con cui si sparano) e quindi molto più semplice constatare che con dette cariche il carniere è più sostanzioso...
 
C'è un po' di confusione nelle risposte e soprattutto in molti utenti c'è l'errata convinzione che una cartuccia "pesante" cioè con molto piombo, sia lenta.
Vi faccio leggere qualche bancatura per farvi capire:

bossolo magnum 12/76 polvere sp8 dfs 615 gr. 2,50 x gr. 52 piombo 4 borra lb6 orlo tondo con cartuccia finita a 69,70 mm.
MEDIA DI 3 COLPI: P.max 820 Bar, V0 415 mt/sec.

bossolo 12/67 polvere Sipe dfs 615 gr.1,60 x gr.33 piombo 4 borra superG orlo tondo con cartuccia finita a 62,00 mm.
MEDIA DI 5 COLPI: P.max 630 Bar, V0= 387 mt/sec.

bossolo 12/70 polvere Rex 32 cx2000 gr.1,65 x gr.34 piombo 4 borra superG orlo tondo con cartuccia finita a 62,00 mm.
MEDIA DI 5 COLPI: P.max 715 Bar, V0= 401 mt/sec

Qui abbiamo che la cartuccia più veloce è in assoluto quella più pesante, ben 52 grammi, contro 2 medie gramamture di 33 e 34 grammi.
Mi sembra facile dire che non c'è gara, non c'è storia sul numero di abbattimenti certi e più sicuri che avremo alla massima distanza. E questo perchè anche se tutte e 3 le cartucce avranno la stessa portata, cambierà enormemente la portata utile, dove per portata utile intendiamo una preda morta sul colpo e non ferita.
 
Il titolo del post è leggermente diverso da quello che scrivi sul testo.
Io rispondo alla domanda del titolo e cioè: lunga distanza: cartucce leggere o pesanti ?
La quantità di piombo determina la saturazione maggiore o minore della rosata ma non la distanza utile raggiungibile, pertanto la risposta è quasi scontata, non c'è differenza tra l'una e l'altra in quanto la portata la determina il diametro del pallino.

Vorrei fare un commento: la distanza utile del singolo pallino non cambia, ma la letalità immediata alle distanze estreme è data anche dal numero di pallini a bersaglio, sei d'accordo?
 
Secondo me a novembre animali come colombi o anatre sono impiumati talmente bene che resistono ai colpi più facilmente. Non credo che una buona cartuccia corazzata sia meno efficace di una con carica leggera, anzi è il contrario. Poi dipende da molte altre cose tipo la foratura della canna. Una foratura stretta rende meglio con cariche leggere anche in virtù dell'impennamento minore con conseguente miglior precisione nei tiri successivi al primo. Per le lunghe distanze soprattutto nel ribattere a fermo in acqua io mi trovavo benissimmo con le valle 56 gr. , ma ora ho trovato nell mg tungsten da 35 gr. una cartuccia micidiale, dal costo proibitivo, ma ne basta 1 sola per fermare selvatici ben oltre i 50 metri. Nelle cariche estreme comunque un fattore importante è la qualità del pb utilizzato, tanto che le migliori sono le americane con il ramato ed il buffer a protezione della carica.
 
Secondo il mio parere la domanda è semplice come semplice è la risposta, per la lunga distanza serve più densità di rosata, che è strettamente legata alla quantità di piombo, fermo restando tutte le altre variabili. Sappiamo che una cartuccia è micidiale quando lede organi importanti con gravità delle lesioni, l'energia che serve a provocarle e i famosi "cinque pallini" che servono con maggiore velocità residua possibile. E' vero che velocità residue esasperate sono pericolose non danno rosate compatte e regolari e hanno un rendimento incostante molto legato al clima, ma alte velocità iniziali (con piombo grosso altrimenti la cosa non ha senso) sono possibili con pressioni "contenute". Polveri vivaci adatte a cariche leggere, semivivaci a cariche medie, le polveri lente per cariche pesanti e le lentissime per cariche maggiorate, abbinamenti specifici con inneschi di potenza medio-bassa sapientemente combinati offrono rosate molto buone sulla lunghissima distanza, è ottimale il giusto equilibrio fra velocità iniziale e pressione cosa che i produttori americani hanno studiato a fondo e risolto (Remington, Federal ecc.) pressioni intorno agli 800 bar con tempi di canna di circa 3.000-3500 microsecondi, speciali borraggi e granulati con chiusure stellari, offrono rosate estremamente dense che ammazzano bene da "vicino" e "molto bene da lontano" quello che si richiede in certe cacce specifiche.
 
Secondo me a novembre animali come colombi o anatre sono impiumati talmente bene che resistono ai colpi più facilmente. Non credo che una buona cartuccia corazzata sia meno efficace di una con carica leggera, anzi è il contrario. Poi dipende da molte altre cose tipo la foratura della canna. Una foratura stretta rende meglio con cariche leggere anche in virtù dell'impennamento minore con conseguente miglior precisione nei tiri successivi al primo. Per le lunghe distanze soprattutto nel ribattere a fermo in acqua io mi trovavo benissimmo con le valle 56 gr. , ma ora ho trovato nell mg tungsten da 35 gr. una cartuccia micidiale, dal costo proibitivo, ma ne basta 1 sola per fermare selvatici ben oltre i 50 metri. Nelle cariche estreme comunque un fattore importante è la qualità del pb utilizzato, tanto che le migliori sono le americane con il ramato ed il buffer a protezione della carica.

Lasciamo perdere le forature: ho canne 18,6 e 18,3 ma il risultato non cambia. Resta il fatto che, indipendentemente dai piumaggi, ho tirato le leggere e le pesanti nella stessa giornata con rendimenti evidentemente a favore delle leggere...
 
Premesso che ci sono innumerevoli variabili da prendere in considerazione, cerco di semplificare il tutto con un esempio. Prendiamo in considerazione due cartucce caricate entrambe con piombo n°5, una di 34 g e l'altra con 50 g. La prima caricata con polvere vivace/ semi vivace, la seconda con polvere progressiva. Quali saranno le differenze sostanziali dal punto di vista prestazionale? In quella da 34 grammi ci saranno 240 pallini, mentre in quella da 50 grammi, ben 353. La 50 g vanta sicuramente una rosata più densa e guarnita con i suoi 113 pallini in più. Se però andiamo a considerare le velocità impresse al piombo, vedremo che i pallini della 34 g sono più veloci della 50 g e di conseguenza a parità di distanza conservano più energia residua e quindi più stopping power.
 
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