Che belle giornate ho passato a Fogliano, in botte. Ho abbattuto li' la mia prima anatra, una marzaiola. Ci ho preso marzaiole, folaghe, fischioni, canapiglie, morette, un bellissimo chiurlo reale, una volpoca... E lodole nei campi circostanti. E adesso tutto parco... Lo sai come accadde? Il presidente Leone firmo' il decreto di condanna a morte della riserva, autorizzandone la trasformazione in parco. Uno dei maggiori soci della riserva, Loreti, quello dei confetti e bomboniere, che era amico di Leone, ando' a trovarlo e gli chiese perche' avesse fatto una corbelleria del genere. E il presidente rispose: "Lore', i' che ne ne saccio. Me metten' tante cartuscelle innanz' pe' fammele firma', e io nunn' 'e pozz' leggere tutte quant'. E cosi' agg' firmat' pure quella." Ecco come i cacciatori della zona--e non solo i riservisti, perche' c'erano tanti posti liberi intorno alla riserva prima che il parco ingoiasse tutto--persero un posto meraviglioso. C'erano tanti tipi di selvaggina da cacciare: anatre, oche (a quei tempi cacciabili), folaghe, trampolieri, beccaccini, lodole, storni, e anche qualche coniglio selvatico. Ma li mortacci dei parcomani! Poi i giornalettai e gli animalisti fanno festa quando un cacciatore colpisce un collega. Ma che ti aspetti quando le zone di caccia sono sempre piu' ristrette da parchi, urbanizzazione, strade, fondi chiusi, agrituristiche, zone di protezione, ecc. e i cacciatori affollano i pochi posti disponibili rimasti?