ciao a tutti,
possiedo un sovrapposto tonolini g. intarsiato canne 3* e 1* volevo sapere se qualcuno ha idea del valore che puo' avere, sicuramente ha bisogno di essererestaurato, ma sembra un fucile di buona fattura, in parte so che l' artigiano adesso non lavora piu' ma non so altro se produceva fucili di un certo valore o no.?. aspetto notizie grazie
Moltissimi anni fa estisteva un gande negozio all'uscita di Brescia sulla Via Triumplina che riformiva armaioli ed armerie insieme ad articoli per campeggio. Verso gli anni '70 si faceva produrre dei sovrapposti con bascula tradizionale dagli artigiani gardonesi mod. 1954/56 con tenoni di chiusura sulle canne.
Non erano armi di grande valore.
Se inserisci delle foto potremo identificare meglio il fucile.
 

capanno albigini

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ciao a tutti,
possiedo un sovrapposto tonolini g. intarsiato canne 3* e 1* volevo sapere se qualcuno ha idea del valore che puo' avere, sicuramente ha bisogno di essererestaurato, ma sembra un fucile di buona fattura, in parte so che l' artigiano adesso non lavora piu' ma non so altro se produceva fucili di un certo valore o no.?. aspetto notizie grazie
 
ciao a tutti,
...... sovrapposto tonolini g. intarsiato ....... sembra un fucile di buona fattura, in parte so che l' artigiano adesso non lavora piu' ma non so altro se produceva fucili di un certo valore o no.?. aspetto notizie grazie

Tonolini Giuseppe da Brescia. Già conosciuto in tutto lo Stivale, soprattutto come il maggior rivenditore d’attrezzatura per il caricamento casalingo di cartucce da caccia, solitamente marcata con l’acronimo “To.Gi.Bre.”.
Egli era registrato come costruttore presso il B.N.P. di Gardone V.T. per proporre basculanti marchiati col suo nome, al fine di sfruttarne la notorietà, indubbiamente superiore a quelli della maggior parte degli artigiani della valle. Artigiani minori, dediti alla finitura ed all’assemblaggio di componenti prodotti altrove, non costruttori in senso proprio. Le intarsiature (anonime incisioni, solitamente rullate) erano per conferire una parvenza di nobiltà ad un risultato di fatto modesto, nel contempo celando tirature di piani non perfettissime, oltre che per appagare le esigenze estetiche (…) della clientela meno smaliziata.
Tonolini, dunque, non era artigiano; non è stato né il primo, né l’ultimo ad incassare dando una paternità fittizia a prodotti altrui.
 
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