Ciao esperadi sei risucito a risolvere il problema, riprendo la discussione in quanto ho acquistato la medesima arma e fa lo stesso difetto però invece di espellere il colpo carico semplicemente non lo ricarica
 
simpatica carabina, l'uso che ne faresti e' destinata a qualche sessione in poligono su bersagli di carta o barattoli? oppure ad abbattere cinghiali alla modica distanza di 20 35 metri.
 

esparadi

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Ho acquistato, usata, la ruger 44 magnum carbine (1° tipo, caricatore tubolare per intenderci). Era piuttosto malridotta, ma il prezzo e l'amore per il modello mi hanno convinto. Risistemata nel calcio, che era stato accorciato e nel mirino, che era stato forato per inserire un rivetto rosso, ho iniziato a spararci sia al poligono che fuori con munizioni originali e ricaricate.
Con frequenza casuale fra il secondo e il quinto colpo il nuovo colpo carico non viene inserito in camera, che rimane vuota, mentre il colpo carico cade in terra come se la cucchiaia dell'elevatore avesse perso la sincronizzazione con la fase di estrazione/espulsione del bossolo esploso e di inserimento della cartuccia in camera da parte dell'otturatore.
E' scontato che l'arma è stata da me smontata, ispezionata, lavata con petrolio bianco e lubrificata con moderazione con un prodotto appropriato.
Ho scritto anche alla casa madre che ha puntualmente risposto ma - stante la cessata produzione del modello - non ha saputo fornire suggeritmenti.
E' capitato ad altri appassionati?
 
Caro Robertino, per il cinghiale uso ben altra "medicina": marlin 1895 in calibro 45/70, palla 350 RN e 43 grani di Norma 200. Il mio quesito era tecnico, anche se ritengo che il 44 magnum con palla da 180 o 200 grani spinta a buona velocità possa fermare l'animale oltre le distanze da te indicate, diciamo fra i 50 e i 100 metri senza grossi complessi d'inferiorità rispetto ad altri calibri decisamente eccessivi,
 
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