Re: Che strana doppietta?

Mi sembra una doppietta belga, probabilmente costruita ( almeno le canne) da Alphonse Bernard, sistema tipo Lefaucheux "pinfire".
Dovrebbe avere sotto le canne il marchio "AB" in un ovale.
 
Re: Che strana doppietta?

Altre notizie: mio padre denunciò l'arma, alla Caserma dei Carabinieri nel settembre 1944, prima della consegna dell'originale al Commissariato di PS feci una fotocopia, probabilmente a seguito dell'invasione anglo-americana in Sicilia ci fu un censimento delle armi, in quell'occasione mio padre regolarizzò la detenzione.La doppietta, a mio avviso non ben bilanciata,il calcio è pesante in proporzione al resto dell'arma, canne cm 70 con impresso LJL 176 oltre al marchio Al Bernard.
Le cartucce non erano di metallo come sembra nel video ma di normale cartone, come ricorda l'amico Solengo e il filmato, al tempo si usavano molto le polveri nere, anche perchè venivano ricavate dai bossoli della guerra, ma ricordo che in una cassetta che mio padre usava per tenere il necessario per la carica e che andò smarrita durante un trasloco verso il 1970 c'erano scritte le cariche con altre polveri, se non erro acpna e una miscela che ricaricava con una unità di misura definita "u misurino due punti un punto ecc".
Infine oserei chiedere all'amico equilibrista: quante doppiette a spillo ci sono in giro?
Un salutone a tutti
 
Re: Che strana doppietta?

No, la Lefaucheux era a spillo, non ad ago. Lo Chassepot era ad ago. Se leggi i racconti di Tito Pagliari, il "Fosce'," come lo chiamavano familiarmente in Italia, era usato ancora ai suoi tempi. Ed infatti una volta che la sua doppietta di tipo piu' moderno si ruppe, ando' a quaglie a mare col Fosce' e fece anche lo "sballo" (piu' di cento quaglie). Come vedi dal filmato, se un tornitore con gli zebedei quadrati ti facesse i bossoli, potresti riutilizzare la vecchia doppietta.

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Ecco la "Fosce'"
http://www.google.com/imgres?imgurl=http://www.hallowellco.com/lefaucheux-pinfire-sm.jpg&imgrefurl=http://www.hallowellco.com/lefaucheux.htm&h=714&w=1253&sz=124&tbnid=HVR-Jyd_cIw1gM:&tbnh=69&tbnw=121&prev=/search%3Fq%3DLefaucheux%2Bshotgun%26tbm%3Disch%26tbo%3Du&zoom=1&q=Lefaucheux+shotgun&usg=__Iai07qQq94d6PmGP1iYzL7H45Qo=&docid=p3kkzfsckCbpjM&sa=X&ei=77fcT9DUEtKC2gX2_oWwDQ&ved=0CFMQ9QEwAg&dur=667

Le cartucce di metallo del filmato sono state fatte perche' farle in cartone come le originali sarebbe stato impossibile con mezzi artigianali. La doppietta che hai non sara' una Lefaucheux, ma e' basata sullo stesso principio (pinfire--cartuccia a spillo)
 
Non vale nulla. O trovi il collezionista che vuole armi così, oppure non vale nulla.
Ce ne sono relativamente poche e sono anche messe piuttosto male. Anche perché per quelle che valeva la pena sono state fatte modifiche per poter sparare a percussione centrale perché le munizioni a spillo non erano ricaricabili.
Arma da ricchi, comunque.
Non mi torna quella storia della denuncia. So che prima dell'arrivo degli americani ci fu una vera e propria requisizione dell'esercito germanico di tutte le armi e le munizioni. Forse l'ha consegnata e recuperata dopo? Queste sono cose che mi interesserebbe sapere.
Non posso essere certo ma ricordo che mio padre mi raccontava che dopo l'invasione degli americani, da noi in Sicilia sono arrivati nell'agosto del 1943, c'è stato un censimento generale non solo delle armi ma anche di animali ecc., se non erro sono stati invitati tutti i possessori di armi di tutti i tipi a portarli in Caserma, poi sono stati restituiti.
Dalle mia parti, sono di Messina, i Tedeschi si sono ritirati con una certa fretta per via dell'attraversamento dello stretto quindi non credo che abbiano provveduto a requisire qualcosa, motivo della fretta era il continuo bombardamento della città e dello stretto da parte degli alleati.
La denuncia in bollo di 8 lire, due lire della carta più 6 di marche allegate, è datata 6/8/1944,non specifica la provenienza dell'arma ma dichiara solo il possesso a quel punto regolarizzato con ricevuta in pari data del Comando Carabinieri Reali a firma del V.Brigadiere a piedi Comandante la Stazione.
Questa dovrebbe essere la ricostruzione dei fatti, condivido che non vale niente sicuramente come dicevi roba per collezionisti.
 
Re: Che strana doppietta?

Niente di strano.
E' una doppietta belga a spillo di fine ottocento con chiavistello di chiusura inferiore.
Ce l'ho.
E c'ho anche le cartucce.
Solitamente hanno canne in damasco e quel ponticello del grilletto in stile rinascimentale.
Bellissimi oggetti.
 
Riporto a galla questo discussione poichè un mio ex collega di lavoro, che legge Migra ma non è registrato, mi ha telefonato questa mattina per dirmi che anche lui aveva ereditato una doppietta uguale ma che l'estate scorsa l'ha ceduta ad un armaiolo in cambio di un sovrapposto Rizzini cal.20 nuovo. Io non penso minimamente di scambiarla, è un ricordo di mio padre, ma mi incuriosisce il valore che possa avere e poi in giro e fra gli amici di migra, oltre all'amico Equilibistra, quante c'è ne sono, diciamo ognuno può esprimere la sua, per me ad esempio, oltre il discorso affettivo, non vale niente.
 

agricolo 56

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Cari colleghi, voglio farvi conoscere questa strana doppietta appartenuta a mio padre, cal.16 a cui sono, ovviamente, particolarmente legato affettivamente.
Particolari sono le cartucce con innesco interno che veniva azionato da uno spillo esterno lungo circa 1 cm, purtroppo non ne ho nemmeno una neanche vuota, sulle canne c'è scritto Al Bernard con sopra una corona tipo reale, l'arma ha sparato fino al 1960 circa, qualcuno ha notizie di questo tipo di fucile?

DSCF2089.jpgDSCF2090.jpgDSCF2093.jpg
 

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Re: Che strana doppietta?

E' una Lefauscheaux? (non sono sicuro che si scriva cosi'--il francese non e' il mio forte)

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Eccola al lavoro:

http://www.youtube.com/watch?v=SUa78n2A1Lk
 
Credo che per una valutazione sarebbe necessario vedere direttamente l'arma, o almeno avere parecchie foto nitide dei particolari. I filetti dorati potrebbero far pensare a un'arma di livello almeno medio, ma besogna appurare se Bernard è il costruttore di tutta l'arma o solo delle canne in damasco. Tra l'altro, vedo che il calcio presenta una frattura all'impugnatura, malamente riparata con una piastra e delle viti. Penso che il valore di un'arma simile possa diventare "significativo" solo dopo un restauro accurato ... e dal costo altrettanto significativo.
 
Bellissima, ma mi incuriosisce la tua affermazione che tuo padre l'ha utilizzata fino agli anni '60! Mi domando dove trovava le cartucce "a spillo".
Ricordo che un giorno a tavola, mio padre già avanti con gli anni ma ancora molto lucido, mi disse di portarmi il fucile a casa mia in quell'occasione ricordo benissimo mi disse che l'aveva usato per diversi anni dopo la mia nascita, confermato anche da mia madre, io sono del 1956 quindi....
 
molto bella , e a volte il valore sentimentale supera di gran lunga il prezzo di un fucile "vecchio" appartenuto a gente cara....

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molto bella , e a volte il valore sentimentale supera di gran lunga il prezzo di un fucile "vecchio" appartenuto a gente cara....
 
Non vale nulla. O trovi il collezionista che vuole armi così, oppure non vale nulla.
Ce ne sono relativamente poche e sono anche messe piuttosto male. Anche perché per quelle che valeva la pena sono state fatte modifiche per poter sparare a percussione centrale perché le munizioni a spillo non erano ricaricabili.
Arma da ricchi, comunque.
Non mi torna quella storia della denuncia. So che prima dell'arrivo degli americani ci fu una vera e propria requisizione dell'esercito germanico di tutte le armi e le munizioni. Forse l'ha consegnata e recuperata dopo? Queste sono cose che mi interesserebbe sapere.
 
Re: Che strana doppietta?

Dovrebbe essere una doppietta con funzionamento a spillo, costruite nelle verso la metà del XIX secolo. Le cartucce erano caricate con polvere nera, sono state usate fino alla comparsa degli inneschi centrali al fondello.
 
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