Io tiro con il 223 e con il 7 rm. mag. c'è differenza fra i due calibri, ma non cosi spaventosa. Secondo me quel tipo di calibro va imbracciato e impugnato diversamente. Dopo qualche colpo ti adatterai all'arma e al suo rinculo. Se ti piace la carabina prendila.
 
Ho un Breda cal.12 a lungo rinculo, solo provato al piattello con cartucce da 28 g. ha un bel rinculo. A caccia non l'ho mai portato, ma non per il rinculo, per non raccogliere le cartucce vuote. Ha il riduttore, nel serbatoio ci va una sola cartuccia. In zona alpi è consentito il fucile a due colpi. Ho anche un Browning a corto rinculo, questo ha il rinculo più dolce del sovrapposto e della doppietta. Prima della chiusura della caccia ho intenzione di fare qualche uscita con il Breda.
 
Ciao Germano56, grazie del consiglio. 😏
In passato ho fatto tanti, troppi acquisti d'impulso "sbagliati" che poi sono rimasti decenni inutilizzati nella rastrelliera.
Una carabina in cal. 375 H&H sarà probabilmente l'ennesimo di questi acquisti, ma prima voglio almeno assicurarmi che non la scarterò per colpa del rinculo troppo pesante.

Altra cosa che dovrò valutare attentamente sono le pieghe del calcio in funzione di un utilizzo con l'ottica...
Alcune delle armi acquistate in passato rimasero inutilizzate proprio perché le pieghe del calcio non erano adatte all'uso con l'ottica. Sbagliando si impara... a proprie spese. 😐

In questo caso il rischio potrebbe essere maggiore, visto il rinculo sostenuto non voglio infilarmi il cannocchiale in un occhio.
 
Una buona ottica ha una distanza pupillare che ti permetterà di andar tranquillo o quasi :) il problema potrà accentuarsi se tirerai verso l'alto. Le ottiche con l'aquila, hanno l'oculare che rientra in caso di contatto e per di più è gommato. Con queste, anche se di vecchie generazione, non dovresti avere problemi.
Piega del calcio, Con le carabine di precisione se spari con l'ottica, la piega non ha questa importanza primaria, essendo il tiro meditato, hai tutto il tempo x sistemarti all'uopo. Per eventualmente risolvere il problema di appoggio guancia (non indispensabile), ci sono degli accessori da sistemare sul calcio elasticizzati, vedi su internet.
La lunghezza del calcio è importante e deve adattarsi al tuo fisico.
Mandi
 
Io ne avevo uno, una doppietta cal. 12/76 comprata usata che picchiava come un mulo anche con cartucce da 70mm. Con quelle magnum picchiava come due muli... Questione di "Pitch" del calcio, probabilmente. Me ne sono sbarazzato. decenni fa. Era una Fox. Credo che il vicino che me la vendette lo fece proprio per quella ragione.

A volte mi chiedo: ma chi produce queste armi non pensa anche al rinculo e come ridurlo?.
 
Ciao Pieffe50, le ottiche con l'aquila (ho sempre pensato che fosse un falco) le conosco bene, dopo l'adolescenza ho sempre usato solo quelle, immagino che l'anello ammortizzatore con il rivestimento in gomma sia utile, ma preferirei evitare di sperimentarlo sui miei occhi.

La piega del calcio per me è sempre stata importante, se molto accentuata, tipica piega per la caccia in battuta, quando sparo con l'ottica mi trovo a disagio, perché devo tenere la "testa per aria" per poter usufruire dell'ottica. Se si tratta di un calibro dal riculo leggero, non mi piace ma si può tollerare, se il rinculo è pesante temo di incorrere in qualche rischio.
Gli acquisti d'impulso che poi ho lasciato prendere polvere nella rastrelliera per decenni, avevano quasi tutti queste caratteristiche, ovvero pieghe troppo accentuate per poter essere utilizzate bene con l'ottica.
Da usare con il cannocchiale, prediligo armi tipo varmint o comunque nate senza mire metalliche perchè la calciatura ha pieghe adeguate al tiro con l'ottica.
Recentemente vedo che molte calciature moderne hanno appoggiaguancia e calciolo regolabili. Era ora!
Speriamo che presto le adottino anche sulle semiauto.

Un'arma si usa con soddisfazione e profitto quando si adatta bene al proprio corpo e non il contrario.
Sei d'accordo?
 
Ciao Pieffe50, le ottiche con l'aquila (ho sempre pensato che fosse un falco) le conosco bene, dopo l'adolescenza ho sempre usato solo quelle, immagino che l'anello ammortizzatore con il rivestimento in gomma sia utile, ma preferirei evitare di sperimentarlo sui miei occhi.

La piega del calcio per me è sempre stata importante, se molto accentuata, tipica piega per la caccia in battuta, quando sparo con l'ottica mi trovo a disagio, perché devo tenere la "testa per aria" per poter usufruire dell'ottica. Se si tratta di un calibro dal riculo leggero, non mi piace ma si può tollerare, se il rinculo è pesante temo di incorrere in qualche rischio.
Gli acquisti d'impulso che poi ho lasciato prendere polvere nella rastrelliera per decenni, avevano quasi tutte queste caratteristiche.
Da usare con il cannocchiale, prediligo armi tipo varmint o comunque nate senza mire metalliche perchè la calciatura ha pieghe adeguate al tiro con l'ottica.
Recentemente vedo che molte calciature moderne hanno appoggiaguancia e calciolo regolabili. Era ora!

Un'arma si usa con soddisfazione e profitto quando si adatta bene al proprio corpo e non il contrario.

Come sono cambiate le cose dai tempi quando (qui da noi) uno poteva avere qualsiasi fucile a palla che volesse, purche' fosse un Winchester a leva in cal. .30-30 o .35 Remington. E tutti si adattavano al fucile e diventavano espertissimi nell'usarlo. E piu' cervi sono stati uccisi negli U.S. con quest'umile fucile di quanti ne siano stati uccisi con tutti glli altri fucili messi insieme.
Da noi si dice: "Attenti all'uomo che ha un solo fucile, perche' sa come usarlo."

Dai, su' compralo 'sto .375 H&H, se il prezzo e' giusto ed e' in ottime condizioni. Ma prima di cacciare i schei, provalo. Se il rinculo non ti da' fastidio, e fa buoni gruppi (con le mire metalliche provalo a 50 metri.--e piu' o meno raddoppia il diametro della rosata per avere un'iidea di come sarebbe a 100 metri. A 50 metri dovresti ottenere rosate di mezzo pollice di diametro o poco piu'. anche tre quarti di pollice sarebbe accettabile. E per l'uso che si fa di questo calibro, anche una rosata di due pollici a 100 metri sarebbe buona. Non e' un calibro di precisione, ma sempre un ottimo calibro per tutto, dal cervo all'elefante. Non per tiri molto lunghi, pero', perche performa bene con palle pesanti. Un mio amico di Kodiak lo usa per i cervi. Ed io a Kodiak usavo il .338 WM per i cervi per la stessa ragione: gli orsi di Kodiak sono grossi e duri a morire. Ed il mio amico ne sa qualcosa. Una volta fu mezzo scalpato da un Kodiak, e riporto' altre ferite gravi. Anch'io ho la mania di comprare fucili che poi non uso mai. Infatti sono anni che mi sogno un .416... E forse un giorno...
 
Come sono cambiate le cose dai tempi quando (qui da noi) uno poteva avere qualsiasi fucile a palla che volesse, purche' fosse un Winchester a leva in cal. .30-30 o .35 Remington. E tutti si adattavano al fucile e diventavano espertissimi nell'usarlo.
Capisco, facevano quello che potevano con ciò che avevano, il resto è spesso leggenda.

Anche quando ne hai 10, 20, 100 i preferiti sono sempre pochissimi e si usano quasi sempre quelli.

Anch'io ho la mania di comprare fucili che poi non uso mai.
Io l'ho esaurita da alcuni anni, ora scelgo con più attenzione le armi che acquisto, finchè ho dubbi o perplessità le lascio dove sono. 😉
 
A proposito di schei, anche negli USA li chiamano schei? 😊
Fra carabina, attacchi, ottica e prove è un giocattolino da 2.500 euro, solo per cominciare...
Poi verrebbe spontaneo pensare a qualche giretto in Africa, e li cominciano i dolori al portafogli. 😎
Carabina venduta ad altri che l'hanno pagata 500 euro in più e non hanno avuto bisogno di provarla.
Meglio così, 2.500 euro risparmiati. ;)
 
E per l'uso che si fa di questo calibro, anche una rosata di due pollici a 100 metri sarebbe buona. Non e' un calibro di precisione, ma sempre un ottimo calibro per tutto, dal cervo all'elefante. Non per tiri molto lunghi, pero', perche performa bene con palle pesanti.
Da quel poco che ho letto in questi giorni, ho constatato che questo calibro è in grado di fare gruppi sub moa a 100 mt. in una buona carabina. Niente male se è così, vorrebbe dire rosate di circa 6 cm a 200 mt. ma se fossero anche 10 cm andrebbe comunque bene, vista la mole della selvaggina a cui è destinata.
Sempre stando a quel poco che ho letto, la distanza ottimale a cui tarare questo calibro dovrebbe essere non superiore a 200 mt, meglio se 150 mt.

Ma prima di cacciare i schei, provalo.
A proposito di schei, anche negli USA li chiamano schei? 😊
Fra carabina, attacchi, ottica e prove è un giocattolino da 2.500 euro, solo per cominciare...
Poi verrebbe spontaneo pensare a qualche giretto in Africa, e li cominciano i dolori al portafogli. 😎
 
Da quel poco che ho letto in questi giorni, ho constatato che questo calibro è in grado di fare gruppi sub moa a 100 mt. in una buona carabina. Niente male se è così, vorrebbe dire rosate di circa 6 cm a 200 mt. ma se fossero anche 10 cm andrebbe comunque bene, vista la mole della selvaggina a cui è destinata.
Sempre stando a quel poco che ho letto, la distanza ottimale a cui tarare questo calibro dovrebbe essere non superiore a 200 mt, meglio se 150 mt.


A proposito di schei, anche negli USA li chiamano schei? 😊
Fra carabina, attacchi, ottica e prove è un giocattolino da 2.500 euro, solo per cominciare...
Poi verrebbe spontaneo pensare a qualche giretto in Africa, e li cominciano i dolori al portafogli. 😎

No, li chiamano "dough," "moolah," "bucks," "greenbacks," "simoleons," ecc.

La maggior parte delle carabine moderne, se in ottimo stato, non consumate dall'uso o trattate male, e se "bedded" in maniera giusta possono ottenere gruppi sub moa, o almeno moa. Naturalmente con le munizioni giuste. Ogni carabina e' un individuo a se' stante. Una cartuccia che ti da' sub moa in una, puo' fare schifo in un'altra carabina della stessa marca e modello. a bellezza del .375 H&H e' che spara una cartuccia "pacata," non esasperata, non "overbore" (con diametro del bossolo di molto superiore al calibro della palla e "spalla" molto pronunciata, come tante cartucce "short magnum" di moda oggi) e percio' non consumera' il principio della rigatura se non dopo migliaia di colpi. Spero che tu ricarichi, perche' le cartucce del .375 H&H costano parecchio, specialmente con palle "premium."
 
Spero che tu ricarichi, perche' le cartucce del .375 H&H costano parecchio, specialmente con palle "premium."
Ho notato che queste munizioni costano dai 5 ai 10 euro/cad. così come le palle costano da 1 a 10 euro.
Considerato l'uso limitato che ne farò, non credo che mi dedicherò alla ricarica di questo calibro e loro sperimentazione.
Mi basteranno due munizioni commerciali: una SP e l'altra monolitica, facendo molta attenzione al loro utilizzo su selvaggina adeguata, perchè ad ogni colpo ci saranno due contraccolpi pesanti, uno alla spalla e l'altro al portafogli. :(
 

Rinculo

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Un saluto a tutti.

Avrei bisogno di alcuni chiarimenti sul rinculo.

Utilizzo armi da fuoco da oltre 50 anni, ma non mi considero un esperto, ho iniziato da ragazzino con fucili cal.12 che avevo in casa: semiauto, doppiette e sovrapposti.
Fin da subito notai che utilizzando le stesse cartucce, alcuni avevano un rinculo più forte di altri, alcuni "picchiavano in faccia" mentre altri avevano un rinculo più"morbido" e facilmente gestibile.
Comprensibile quando si usano armi di peso diverso, molto meno comprensibile, almeno per me, quando le armi sono dello stesso peso o quasi.

Alcuni dicono che questo diverso comportamento è dovuto al diverso diametro interno della canna, altri sostengono che dipenda più dalle angolature del calcio.

In diversi fucili cal. 12 dello stesso peso e che sparano la stessa munizione, cosa determina un rinculo diverso più o meno forte?

Nelle carabine a palla dove il diametro interno della canna per lo stesso calibro è sempre lo stesso, a parità di peso dell'arma e con la stessa munizione, si può verificare lo stesso fenomeno?

Grazie a tutti coloro che sapranno darmi risposte esaustive.
 
Bisogna fare una distinzione fra rinculo reale, che deve assolutamente sottostare alle leggi della fisica, e rinculo "percepito," o avvertito, che e' una sensazione soggettiva. Il rinculo reale e' dovuto alla velocita' e peso degli ejecta, cioe' cio' che esce dalla volata, e peso dell'arma. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. A questo non ci si sfugge.
Il rinculo avvertito soggettivamente e' dovuto ad un numero di fattori ed alcuni li hai nominati, come per esempio il cono di forzamento. E aggiungerei la strozzatura a questo. Qualunque essi siano, il tutto si deve riportare ad un grafico che rappresenta il rinculo. a seconda della ripidezza della forza di rinculo espressa dal grafico, e dalla sua lunghezza (cioe' il periodo di tempo lungo il quale il rinculo viene esercitato sulla spalla del tiratore). Piu' e' lungo questo periodo di tempo, meno si "sente" il rinculo. Prendiamo come esempio un automatico a recupero di gase ed un basculante. Sparando con un basculante, il picco di pressione e' breve, intenso, e al principio del grafico. L'automatico a recupero di gas invece ha una distribuzione del rinculo moto piu' graduale. Faccio un esempio: diciamo che io appoggio la mano alla guancia di un ragazzino maleducato e la premo progressivamente fino ad aggiungere, che so, 15 kg di pressione. Il ragazzino se ne freghera' altamente. La sua testa avra' l'occasione di muoversi lentamente mentre la pressione cresce, e anche il suo corpo si inclinera'. Ma se io invece di premere faccio partire una sberla che abbia un'energia di 15 kilogrammetri, quindi pari a quella della spinta, ma applicata velocemente e con contatto istantaneo che non da' modo a testa e corpo di muoversi, il risultato sara' ben diverso. E' il principio delle balestre e degli ammortizzatori delle auto. L'urto delle ruote contro un fosso viene attutito da balestre, molle e ammortizzatori, ma come forza rimane la stessa, ance se la senti di meno. L'automatico a prelievo di gas ha i suoi "ammortizzatori" (specialmente la molla nel calcio, e distribuisce il rinculo lungo una curva molto piu' lunga e progressiva> Prendi lo stesso automatico a prelievo di gas e paragonalo ad un inerziale. Il rinculo che uno avverte da u inerziale e' molto piu' "secco" e spiacevole perche' il sistema di ricarica e' piu' veloce e meno "ammortizzato."

Ma, come ho detto e come tu pure hai giustamente detto, ci sono altri fattori. Il "pitch" del calcio, cioe' l'angolo fra l'asse del calcio e l'asse delle canne determina come viene avvertito il rinculo. Un fucile che rincula "dritto" contro la spalla sara' piu' piacevole da sparare di uno che si impenna e sbatte contro lo zigomo. La forma del calcio, lo spessore e la sofficezza del calciolo, l'impugnatura, ecc. ed il bilanciamento del fucile, cioe' dove e' situato il fulcro fra volata e calciolo.

Due carabine a palla della stessa marca, dello stesso modello, dello stesso peso, dello stesso calibro e con le stesse munizioni, quindi ambedue perfettamente uguali, produrrebbero un rinculo quasi perfettamente uguale. Dico quasi, perche' ci possono essere differenze minime.

Ma anche con le carabine a palla, i fattori di cui sopra influirebbero sul rinculo percepito a parita' di munizioni se ci fosse differenza di lunghezza di canna, peso complessivo, e naturalmente sistema di ricarica, con i basculanti, i pompa ed i bolt action che danno maggior rinculo percepito, e gli automatici che ne danno di meno.

Spero di essere stato abbstanza esauriente.
 
Se è uno sfizio.....compralo! Ma se lo userai a caccia, secondo me, levando il cervo, sarebbe esagerato per tutti gli altri animali italici. Per quanto mi riguarda non lo porterei MAI in battuta al cinghiale.....i miei compagni mi lincerebbero!:mrgreen:

Io pero' gli animali italici e' dal 1975 che non li insidio. Nel 1975 emigrai negli U.S.

Magari il .416 mi sarebbe stato di conforto durante i miei 29 anni passati a Kodiak in compagnia di orsi giganti che un paio di volte mi sono venuti quasi a casa. E' per questo che cacciavo i piccoli cervi Sitka Blacktail di Kodiak con il .338 Winchester Magnum. Quegli orsoni ti fanno quasi considerare una .30-06 una sputapiselli...
 
Bella coppia! Il piccolo lo usi a caccia?

Dove i tiri si possono presentare intorno ai 100 m. e dove la vegetazione me lo consente, anche qualche diecina di metri oltre i 100 m. quasi sempre sul capriolo, oltre vado con il 7 rm. mag. Non perchè il 223 non ha un potere lesivo da poter abbattere un capriolo a 150 m. con un tiro dietro la spalla, non ha il potere d'arresto da farlo crollare nel punto dello sparo. In un prato abbastanza grande se dovesse fare una trentina di metri, non è un problema andare a recuperare, se invece fosse hai margini di un bosco con fitto sottobosco potrebbe essere un problema, specialmente se fosse tirato al tramonto ai limiti della visibilità. Il 223 è un calibro che ha la sua efficacia, però l'efficienza del calibro dipende da chi lo utilizza, questo vale per tutte le armi e per tutti i calibri. P.S. Per la caccia di selezione al cinghiale dove il tiro non può mai superare i 30/40 m. utilizzo esclusivamente il 223 va bene sia per quelli di 30 chili che per quelli di 200 chili.
 
Germano, se ti capita un capriolo a 200 mt, hai una buona ottica e un buon appoggio che ti permettano un tiro preciso,, cosa fai?
 
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