DIcevo di un film divertente perchè..... perchè..... se provate a vedere che cartuccia avete messo in canna scarrellando l'otturatore.... automaticamente la cartuccia nel serbatoio va dritta dritta diretta in canna.... lasciandovi libero di tirare un ocarola al primo tordo che passa.
In più.... per mettere le cartucce nel serbatoio c'è da spingere un pulsante - lo stesso che sgancia l'otturatore.... per intenderci - una volta spinto la leva di armamento si blocca in basso e vi lascia campo libero per mettere le cartucce nel serbatoio.....ma se vi dimenticate di rispingere lo stesso pulsante... la leva di armamento rimane piegata all'interno col il risultato che.... ogni colpo che sparate la prima cartuccia nel serbatoio esce e.... la "seminate" per terra !!
Ma come caxx gli è venuto in mente all'ingegnere che l'ha ideato ??!!
AH AH AH AH AH !!!
 
Non sei patetico, ogni cacciatore è fiero del suo fucile e ogni padre desidera in cuor suo che il figlio lo apprezzi e lo usi.
È la sua passione che continuando a vivere nel sangue del suo sangue, rende immortale quella tradizione che da sempre si perpetra generazione dopo generazione.
La caccia è la prima e più antica attività dell’uomo, un privilegio per chi la vive, un dovere conservarla.
 
Una volta abituato diventa tutto automatico. Io cambierei il mollone e vedrai che quel rinculetto sarà eliminato.

Non credo ci sia bisogno. Ricarica che è una bellezza.... e poi sono io quello "estraneo".... Con simile arma non avevo mai sparato...se non da bambino.... nei primi anni '80 !!
 
Ciao Ale. Prima di tutto permettimi di fare i complimenti al tuo papà: ha acquistato l’arma a mio parere più performante di quegli anni.

Ti ha lasciato un pezzo di storia: una canna Breda Magnum da 72,5 cm con gli strozzatori esterni che (spero) sicuramente avrai.

Come altri ti hanno già detto è una canna cilindrica forata stretta: 18,2, vedrai che fumatine quei poveri tordi domattina in quel di Montorio...

La canna essendo molto vecchia potrebbe essere addirittura camerata 73 mm. Se così fosse sarebbe davvero una canna piuttosto rara e particolarmente performante: una delle prime magnum partorite dal genio di Bottura nell’azienda di via Lunga.

Ad essere sincero non credo che sia una di quelle perché la tua risulta camerata 76,2 e in Breda erano molto precisi nelle punzonature, ma se avrai un giorno la possibilità di farla tamponare da un cannoniere togliti lo sfizio.

In ogni modo domani mattina avrai fra le mani un’arma leggendaria che malgrado gli anni dimostrerà ancora una volta il valore di un manufatto realizzato con cura ed amore in quell’epoca aurea in cui si costruiva senza fretta avendo a cura più la qualità che il costo.
Sperimenterai cosa è un fucile, altro che quello schioppino da cavallette con cui cacci abitualmente.

Mi raccomando se spari con la canna cilindrica e non hai il coprifiletto abbi cura di proteggere la filettatura con del nastro adesivo, se si rovinasse sarebbe davvero un peccato.

in bocca al lupo caro Ale, goditelo pienamente, il tuo papà ne sarà giustamente orgoglioso.

Maurizio
 
Ciao Ale. Prima di tutto permettimi di fare i complimenti al tuo papà: ha acquistato l’arma a mio parere più performante di quegli anni.

Ti ha lasciato un pezzo di storia: una canna Breda Magnum da 72,5 cm con gli strozzatori esterni che (spero) sicuramente avrai.

Come altri ti hanno già detto è una canna cilindrica forata stretta: 18,2, vedrai che fumatine quei poveri tordi domattina in quel di Montorio...

La canna essendo molto vecchia potrebbe essere addirittura camerata 73 mm. Se così fosse sarebbe davvero una canna piuttosto rara e particolarmente performante: una delle prime magnum partorite dal genio di Bottura nell’azienda di via Lunga.

Ad essere sincero non credo che sia una di quelle perché la tua risulta camerata 76,2 e in Breda erano molto precisi nelle punzonature, ma se avrai un giorno la possibilità di farla tamponare da un cannoniere togliti lo sfizio.

In ogni modo domani mattina avrai fra le mani un’arma leggendaria che malgrado gli anni dimostrerà ancora una volta il valore di un manufatto realizzato con cura ed amore in quell’epoca aurea in cui si costruiva senza fretta avendo a cura più la qualità che il costo.
Sperimenterai cosa è un fucile, altro che quello schioppino da cavallette con cui cacci abitualmente.

Mi raccomando se spari con la canna cilindrica e non hai il coprifiletto abbi cura di proteggere la filettatura con del nastro adesivo, se si rovinasse sarebbe davvero un peccato.

in bocca al lupo caro Ale, goditelo pienamente, il tuo papà ne sarà giustamente orgoglioso.

Maurizio

Non sai che piacere leggere queste tue parole.
Davvero grazie !
Purtroppo oggi ho preferito lasciarlo a casa perché ieri sera mi hanno invitato ad una posta particolarmente difficile.... molto stretta... e quindi necessitavo di un'arma con cui avevo già un minimo di esperienza. Mi sono del resto evitato anche un eventuale incazzatura nel caso non ricaricacasse.... Ecco perché a malincuore ho portato il vecchio Benelli M1. Comunque il debutto in società è solamente rimandato a Domenica prossima : prometto di portarlo qualunque posta mi venga assegnata. Ancora grazie per le tue gentili e semplici parole. Grazie
 
Dopo anni di tronchini 24 e 12 e poi di sovrapposto, col rinculo secco dei basculanti, la prima volta che sparai con un fucile a mollone di un mio amico, padellando vergognosamente un fringuello con la prima botta, non riuscii a sparargliene una seconda perche' fra il rinculo lungo e "strano," il click-clack del meccanismo, e il bossolo che volava via, abbasssai il fucile pensando che si fosse rotto qualcosa. Continuai a cacciare col sovrapposto per parecchi anni fino alla mia partenza per the American shores, e ivi giunto comprai una ciofeca di pompa della Mossberg che aveva la canna storta all'insu' (non scherzo). Poi comprai un pompa meraviglioso, il Remington 870 Wingmaster 12/76 col quale, nel Montana, feci fuori vagonate di starne, lepri, minilepri, fagiani, anatre... Nel 1987, col bando al piombo, comprai il mio primo automatico, un Remington 11-87 12/76. Non e' a mollone, ma a recupero di gas. Mi abituai presto al rinculo "anemico" anche con le corazzate, al rumore dell'otturatore, al bossolo che intravedevo volare dalla coda dell'occhio. E non l'ho lasciato piu'. Il vecchio 870 pero' ogni tanto lo rispolvero se sparo alle cornacchie dietro casa, o per ammazzare qualcosa che merita di essere ammazzata... Lo tengo carico con cartucce a palllni in un angolo di casa in caso di invasione domestica da parte di qualche malintenzionato. Le pallottole hanno la cattiva abitudine di penetrare i muri delle case americane e andare a finire chissa' dove.
E' vero che quando ho nostalgia di un rinculo genuino, senza clicche-clacche, senza bossoli volanti, oggi ho un sovrappostino turco e una bellissima doppiettina italiana di Isidoro Rizzini, ambedue cal. 20. Rinculano con cartucce da 70mm quanto il mio 11-87 12/76 con cartucce da 76mm.
Ma i fucili a mollone ancora li fanno? La copia moderna dell'Auto-5 ("humpback" cioe' "gobbetto") creato da Browning non e' a mollone. Infatti la gobba che ha e' puramente cosmetica, nostalgica. Non ha nessuna ragione di essere.
 
Ne ho due di molloni Breda, un superleggero ed un magnum, ogni tanto li uso e non hanno niente di meno di altri automatici se non superiori come qualità dei materiali, erano fatti per durare e durano, forse solo il peso è eccessivo dato che sono tutto acciaio senza leghe, però a mio avviso potrebbero essere pericolosi in caso di caduta carichi, i colpi partono alla grande e se non sono ben regolati i grilletti parte anche la raffica appena si premono un pò di più, quindi va bene andare a caccia coi molloni, ma tenendo presente che la sicura non è un opzional.
 
Caro Ale, mi sono semplicemente calato nei tuoi panni pensando quale gioia, nostalgia e dolci ricordi possa evocare lo sparare con un’arma appartenuta al tuo papà.
Se poi è un’arma di quel pregio a maggior ragione.

Pensa che io non posso godere del tuo stesso piacere perché una trentina di anni fa mi sono entrati in casa i ladri ed hanno rubato tutti i fucili miei e di mio padre, compreso il 20 con cui avevo ammazzato il mio primo tordo, il vecchio 16 a torciglione di mio padre, lo Zoli che usava abitualmente, la Bernardelli Elio che mi ha accompagnato nei miei primi anni di caccia in Sardegna ed il Franchi Asso che reputo balisticamente il miglior fucile che abbia mai avuto.
Tutte armi che hanno segnato tappe importanti e bei ricordi della mia gioventù.

Mio padre a quel tempo aveva già avuto l’ictus e non era più in grado di cacciare e dunque non ricomprammo più un’arma per lui.

Ironia della sorte fra tutte le cose che ha posseduto e che mi ha amorevolmente lasciato non c’è nemmeno un fucile.

Così è la vita.
 

A.le

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Buongiorno a tutti
dopo anni.... tantissimi anni di fermo , ho deciso di far tornare in vita il glorioso Breda a mollone di mio padre. Nello smontare però mi sono accorto che non sono indicate, e semmai lo fossero state, ora sono cancellate, le stelle relative alla strozzatura. Vi posto le foto che sono riuscito a fare e vi confermo che da nessuna parte sono punzonate le stelle. Il vivo di volata interno misurato con il palmer è di 180 mm. Canna da 71... foratura 18.2. Strozzatura ovviamente fissa. Parliamo di un arma degli anni 50 / 60...
Pertanto ... chi sa aiutarmi ???
Quante cacchio di stelle è sta canna???
 

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Bhe queste sono cose che vanno controllate di tanto in tanto, parliamo sempre di fucili che hanno 50/60 anni. Breda di grilletti è piena come una dolciaria di caramelle. ;)
Bruno.
 
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