Da utilizzatore ne traggo le conclusioni ( cal 12 vs cal 20)

Mi dispiace per quelli cha amano cacciare col 20, che a me piace usare adesso per la piccola selvaggina, ma se il piombo sara' bandito in Italia quelli che non hanno la possibilta' o la voglia di comprare cartuccce al tungsteno dovranno appenderlo al fatidico e proverbiale chiodo e comprare un 12/76 o--meglio se si cacciano acquatici e palombe--un 12/89 per ottenere risultati appena passabili con i pallini di ferro.

A quel punto tutte le discussioni sul soggetto "12 o 20?" e sulle rosate lunghe e strette o larghe e corte non saranno che seghe mentali, perche' in una cartuccia del 20 non si possono stipare abbastanza pallinacci grossi (del 2 o del 3) di ferro da ottenere una rosata abbastanza nutrita ed un potere d'arresto accettabile entro 25 metri, aleatorio a 35. Qui negli U.S., dove il bando al piombo per gli acquatici in qualsiasi zona, secca o bagnata, in palude o al campo, in piana o in collina e' stato effettuato da diversi decenni, e' stata la nostra esperienza che senza pallini al tungsteno il 20/76 non vale una cippa. Validissimo invece, con pallini al tungsteno del 6 (che producono una bella rosata), se si tira dritto ed entro i 35-40 metri.

Se fossi in Europa oggi, eviterei del tutto di acquistare un fucile di calibro inferiore al 12/76, e probabilmente opterei per il 12/89.


Ciao Giovanni, come al solito la tua concretezza ti fa onore e anche in questo caso mi trovo pienamente d’accordo con te. In effetti acquistare un piccolo calibro per me non ha senso nemmeno oggi figuriamoci se passasse l’acciaio.

Quello che mi sconvolge è quell’ “aleatorio a 35 metri”...
Davvero dovremo scordarci di abbattere un’anatra a 40 metri anche sparando mezzo etto o più di ferraccio dello zero?
Eppure le rosate “dovrebbero” essere ancora abbastanza compatte e i pallini così grossi “dovrebbero” avere ancora abbastanza energia per abbattere un selvatico a quella distanza....

Facendo un paragone “molto approssimativo”, un pallino di acciaio dell’uno o dello zero dovrebbe avere un potere d’arresto equivalente ad un pallino del quattro in piombo (è un’ipotesi non una certezza).
A quaranta metri un pallino di piombo del quattro è ancora efficace su un’anatra dunque anche l’equivalente pallino in ferro.

“Se così fosse”, mi chiedo se iil problema sta nella densità della rosata o nella penetrazione del pallino... o in entrambi.

Sicuramente è una domanda che ti sei posto anche tu e molti altri in America.

Hai fatto qualche prova? Voi che usate da molti anni l’acciaio avete formulato delle tabelle comparative fra i due tipi di pallini (piombo/ferro), informazioni sulle velocità residue alle varie distanze, potere lesivo, distribuzione rosate ecc... ?
Pensare di non poter più abbattere un’anatra o un colombaccio nemmeno a 35/40 metri è davvero sconfortante.

grazie per la tua consueta disponibilità e presenza in questo forum.

un saluto


Maurizio
 
Quando anche l'Alaska divenne, in ritardo (l'ultimo stato a farlo) ligia al bando del piombo, un tale del dipartimento di caccia e pesca venne ad istruire noi poveri sciocchini cacciatori sulla bonta' delle cartucce al ferro. Venne al nostro poligono del Kodiak Island Sportsmen's Association, del quale ero, o ero stato, o sarei stato presidente per due mandati consecutivi, mise su nel poligono esterno due pannelli di legno, e procedette a farci vedere le rispettive rosate di cartucce al piombo su uno, e al ferro sull'altro. Bellissime, le rosate del ferro. Strette, compatte, ben distribuite, e fitte come quelle del piombo a parita' di numerazione dei pallini. E tutti noi cacciatori facemmo "UUUUUH!" e "AAAAAAAH!" e non vedevamo l'ora di andare a comprare queste nuove cartucce e salvare le anatre dalla sicura morte di saturnismo, o plumbismo, o come ca22o si chiama quell'avvelenamento che secondo i promotori stava facendo fuori enormi numeri di uccelli. Stranamente non e' che a caccia li trovassimo, tutti questi uccelli avvelenati. Ma la colpa fu data ai predatori che li trovavano loro e li mangiavano. Si, d'accordo, ma le penne? I predatori avrebbero lasciato penne, no? E tralasciando il fatto che gli esperimenti per dimostrare la letalita' del piombo ingerito furono condotti ingozzando a forza delle anatre domestiche o germanate ogni giorno con dosi di pallini di piombo che non avrebbero trovato ed ingerito in un mese in fiumi, laghi e paludi, la legge passo'. Dura, sed lex. Ed eccoci qui al poligono ad essere istruiti su queste nove cartucce... Avevo appena finito di fare UUUUH! e AAAAAAH! con gli altri, quando mi venne un dubbio. Quando i fucii furono messi via ed il "range" dichiarato "safe" dal range officer, andai a vedere i pannelli di legno. Belle rosate davanti, ma dietro.... Il pannello colpito dal piombo era crivellato. Quasi tutti i pallini l'avevano passato da parte a parte. Quello colpito dal ferro aveva soltanto ammaccature davanti, e sporgenze scheggiate dietro, ma quasi nessun pallino l'aveva trapassato. I pannelli erano a quaranta metri dal banco da dove erano stati sparati i fucili.

Ecco qua: il problema del ferro. Mancanza di penetrazione. L'ho vista in caccia pratica su un'anatra disalata caduta a quaranta metri dal capanno, alla quale indirizzai almeno quattro fucilate. Sebbene malconcia continuo' a nuotare verso l'acqua profonda, fuori della mia portata con i "waders" a tutto petto. Non avevo un cane, allora, ed il mio partner che ne aveva uno (la madre futura della mia Scout) era in un altro capanno, molto lontano dal mio. Fortunatamente c'era un pescatore su un canotto che la vide ancora viva, la acchiappo' col retino, e me la porto'. La dovetti finire torcendole il collo, compito a me estremamente inviso. Quando la pulii, a casa, vidi che tutti i pallini del due che l'avevano colpita sul groppone avevano lasciato lividi ma la pelle non era stata affatto bucata. Certo, se un pallino l''avesse colpita in testa o nel collo, probabilmente sarebbe stata fermata.
Le cartucce al ferro si basano sulla velocita' iniziale, in genere piu' alta di quella delle cartucce al piombo. Ma il loro peso specifico basso li fa rallentare molto piu' velocemente. Quale va piu' lontano se lanciata dalla mano alla stessa velocita', una pallina da ping pong o una palla di legno della stessa grandezza? Quale delle due conserva piu' velocita'?
Inoltre, sebbene parta piu' veloce, il pallino di ferro necessita di essere molto piu' grosso di quello di piombo per avere una certa letallita'. Purtroppo non possiamo dimenticare che c'e' il fattore della resistenza dell'aria, che oppone l'avanzata dei pallini di ferro, piu' grossi, in maniera maggiore.
D'accordo, allora lanciamoli il piu' piu' velocemente possibile, no? Ci ha provato la Remington, con le cartucce Hypersonic, a 1500 piedi al secondo alla volata. Allora? La resistenza dell'aria aumenta esponenzialmente rispetto alla velocita' iniziale. E i pallini perdono velocita' piu' rapidamente di quanto ci si aspetti. Il vantaggio iniziale e' quasi completamente perduto entro una ventina di metri. Ma c'e' dell'altro: anche se leggermete piu' veloci, a causa dell'urto poderoso contro l'aria quando lasciano la volata ed escono dalla borra contenitrice li fa sparpagliare. Ho provato queste cartucce alla placca, con strozzatori diversi. I vuoti di rosata, lo sparpagliamento dei pallini era tale che a 25 metri un'anatra della grandezza di un germano avrebbe ricevuto soltanto un paio di pallini, a maggiore distanza sarebbe potuta passare illesa in uno di quei vuoti di rosata. A caccia, dove le avevo provate prima di questo test, erano una ciofeca assoluta. Forse adesso sono migliori, non so. Ma costano, se non proprio come quelle al tungsteno, molto di piu' di quelle "normali." E le sberle che menano a spalla e zigomo sono da fucule da elefante.

Le mie esperienze sono del tutto empiriche. Ma a caccia non si e' in un laboratorio scientifico, e percio' soltanto le prove empiriche su selvatici vivi contano. Il resto e' o letteratura o pubblicita'. Io--senza pallini al tungsteno--a caccia di anatre non ci andrei.

Con le migliori cartucce al ferro 35 metri e' la distanza massima per ottenere abbattimenti. Non puliti, ma abbattimenti. Poi o ci pensa il cane, o la barca, o un altro paio di schioppettate in acqua sperando che collo o testa vengano colpiti. La maggior parte dell'anatra e' sott'acqua, ed il groppone e' duro. Oh, dimenticavo: se il vento spira forte da un lato, per finire l'anatra bisogna darle l'anticipo anche se non si muove o nuota lentamente, sparando sopravento dall'uccello. I pallini di ferro vengono spostati dal vento laterale, che se spira forte li fa mancare l'anatra del tutto se non se ne corregge la deriva sparando sopravento... CIOFECAAAAAAAAA!!!!!!!
 
Credevo che piovesse non che grandinasse.
Che tristezza.

In ogni caso grazie per averci aperto gli occhi su una realtà che speriamo non dover vedere.
Anche se purtroppo la strada tracciata sembra proprio questa.
 
Il 20 è indubbio che sia un calibro inferiore, quindi perchè in questa "Valle di lacrime" sciupare una occasione a volte l'unica della giornata, che con il 12 sarebbe stata portata a termine con meno problemi? Io è questo che mi chiedo sempre, oltretutto le cartucce costano anche di piu e cè meno scelta. per me è un calibro da tordi max da tortore e data la mia stazza sarebbe come andare col fuciletto a tappi.
 
oltretutto le cartucce costano anche di piu e cè meno scelta. per me è un calibro da tordi max da tortore e data la mia stazza sarebbe come andare col fuciletto a tappi.

Le cartucce costano notevolmente in piu...un' uscita ad allodole con il 12 mi costa 5,50 (rio game load 32gr pb11) mentre con il 20 mi costa 7-7,50 (fiocchi 28gr pb 10) se aggiungi che con il 20 si fa qualche padella in piu...è anche antieconomico. Però dovendo trasportare dalla vettura al punto in cui piazzo il capanno che sono circa 1,5km varie attrezzature tra cui giostre, stampi, capanno, sediolino, cassetta con le cartucce ecc...allora tutto sommato il fucile da 2,5kg mi sta piu che bene...idem per le quaglie, col caldo 25 cartucce del 20 pesano la metà di quelle del 12.
 
Mi dispiace per quelli cha amano cacciare col 20, che a me piace usare adesso per la piccola selvaggina, ma se il piombo sara' bandito in Italia quelli che non hanno la possibilta' o la voglia di comprare cartuccce al tungsteno dovranno appenderlo al fatidico e proverbiale chiodo e comprare un 12/76 o--meglio se si cacciano acquatici e palombe--un 12/89 per ottenere risultati appena passabili con i pallini di ferro.

A quel punto tutte le discussioni sul soggetto "12 o 20?" e sulle rosate lunghe e strette o larghe e corte non saranno che seghe mentali, perche' in una cartuccia del 20 non si possono stipare abbastanza pallinacci grossi (del 2 o del 3) di ferro da ottenere una rosata abbastanza nutrita ed un potere d'arresto accettabile entro 25 metri, aleatorio a 35. Qui negli U.S., dove il bando al piombo per gli acquatici in qualsiasi zona, secca o bagnata, in palude o al campo, in piana o in collina e' stato effettuato da diversi decenni, e' stata la nostra esperienza che senza pallini al tungsteno il 20/76 non vale una cippa. Validissimo invece, con pallini al tungsteno del 6 (che producono una bella rosata), se si tira dritto ed entro i 35-40 metri.

Se fossi in Europa oggi, eviterei del tutto di acquistare un fucile di calibro inferiore al 12/76, e probabilmente opterei per il 12/89.
 
Non hai tutti i torti, ma con cariche molto veloci e i grossissimi pallini (No. 2 o 1) che si possono caricare in abbndanza nel 12/89 (un po' meno nel 12/76) a 30-35 metri ci si arriva ad abbattere. Magari poi o ci pensa il cane a abboccarla ancora viva, o altri due o tre colpi per finire un'anatra caduta. Ma di certo i 40-45 metri comodi possibili col tungsteno neanche te li sogni col ferro. E io col tungsteno (in lega con ferro e nichelio) non sentivo neanche il bisogno delle cartucce 12/76
 
Sono totalmente d'accordo con te, anche se non utilizzo il 20, questo modo di ragionare lo applico con il 28, che utilizzo per quando cammino mentre il 12 per quando sto fermo.
Sicuramente il 12 ti da dei vantaggi balistici non indifferenti, per ovvii motivi, ma il calibro minore ti permette di trasportare lo stesso numero di cartucce stancandoti di meno, inoltre anche la velocità di brandeggio è a favore del piccolo calibro che pesando meno e lo si nota più sugli animali che partono nello stretto, durante la scaccia o sotto ferma del cane dove spesso le distanze non sono elevate, piuttosto che quando li aspetti in un capanno dove li vedi arrivare e ti prepari per tempo. Per quanto riguarda le padelle confermo che se ne fanno di più ma meno di quante ne immaginavo prima di cominciare ad utilizzare il (28 nel mio caso) di feriti o animali caduti vivi non noto differenze perché quando utilizzo il calibro più piccolo tengo presente che a certe distanze non posso arrivare.
 
Tutti i discorsi che derivano dall'esperienza sono assolutamente condivisibili.
Ho usato 12 e 20 e sono d'accordo con quello che dite su questi calibri.
Il 410 lo ho usato, ma secondo me ti lascia poco margine di errore, rosata veramente piccola.
Però vorrei rispondere a chi ha creato la discussione, Mick, quando parla di gittata. E qui l'esperienza non serve a niente, serve la fisica. La gittata dipende dalla velocità del proiettile e dall'angolo di tiro, a parità di proiettile.
Quindi se sparo dei pallini del 5 a 410 metri al secondo a bersagli alla stessa altezza tra loro, la gittata è uguale, o con il calibro 20 o con il 12 o con qualsiasi altra arma.
Diversa è la portata utile delle armi a canna liscia, che dipende dalla densità di rosata che permette di avere più pallini a bersaglio ad una determinata distanza. Come ha detto Mick il 20 ha più vuoti di rosata del 12 a una determinata distanza, ancora di più ne avrà il 410 ecc....

Cioè se sparo ad un colombaccio con pallini del 5 a 40 metri avrò meno vuoti di rosata con i 36 grammi del 12 rispetto ai 28 grammi del 20 e ancora più vuoti avrò con i 19 del 410.

Naturalmente, per mera fortuna 5 pallini del numero 5 possono incontrare un colombaccio a 50 metri anche se sparato con il calibro 9 flobert.

Anche la portata utile può essere verificata empiricamente. Basta prendere un centinaio di cartucce per calibro del numero adatto all'abbattimento del selvatico scelto e sparare alla sagoma di questo selvatico. Avrà maggiore portata utile chi ne mette, mediamente, di più in sagoma.

​​​​​chi vince io lo sa già, se volete scoprirlo non vi resta che sparare.........

P.S.
Nel tiro a volo, anche a parità di grammatura, usano il calibro più grande perché le rosate sono meno disperse nel senso della lunghezza, figuriamoci con differenze di 12 grammi o di 20 grammi!!!
 
Il 12 è superiore al 20 balisticamente, che poi lo sia venatoriamente è tutto da verificare. L'azione " venatoria " riconducibele all'incontro con il selvatico ( che sia " cercato " piuttosto che " atteso " ) ha come conclusione positiva l'abbattimento della preda. Nel mortorio di selvaggina che è il territorio italiano in gran parte del libero, non si può che dar ragione alla disamina dell'amico Gianni ..... quell'unica occasione, magari su selvaggina pregiata, non può essere vanificata perchè ce cojo poco, oppure perchè l'incontro permette l'ingaggio ad una distanza dove il 20 non mi garantisce densità di rosata adeguata al successo. Però l'azione venatoria, potrebbe anche iniziare con una scarpinata tra i colli di 1 ora per raggiungere la posta. Magari in un giorno di passo con la speranza di incappare nella giornata giusta per l'entrata dei tordi, oppure la mia caccia preferita è quella dello scaccio con camminate di ore ed ore, ma può essere anche la ricerca della selvaggina con il fedele amico a 4 zampe. Allora dopo le fatiche della cerca in terreni difficili, per il raggiungemento della posta ecc., il brandeggio nel momento clou di uno spollo o l'imbraccio dell'arma al frullo dopo 5 ore di ricerca mi permette con il 20 di avere un vantaggio che solo chi non ci ha cacciato non potrà capire. Ma anche portarsi dietro 2 saccocciate di munizioni del 20 nel gilet anzichè uno zaino che tra l'altro squilibra la postura del cacciatore ha vantaggi che sopperiscono alla minor resa balistica. La caccia non puo ricondursi esclusivamente all'atto conclusivo dove vince che c'è la più lungo, perchè poi se si è stanchi non s'alza in tempo debito ed il piccolo ti soffia la preda.
Riguardo le munizioni, il costo maggiore di quelle del 20, se pur anche fossero 2 euro a pacco, rapportato alle spese sostenute per la nostra passione, prima di avere incidenza significativa bisognerebbe sparare almeno 100 pacchi, ovvero 2500 cartucce, ma aollora se si sparano tante cartucce non credo sia un reato avere meno possibilità di abbattimento, anzi nella consapevolezza della minor portata utile, col 20 si dovrebbe sparare a meno animali, uguale meno colpi esplosi, uguale a stessa spesa
 
Sono d'accordo. Ecco perche' ho comprato i due ventini per la caccia alle tortore. La brandeggiabilita' per me e' la virtu' principale del 20 quando si cacciano piccoli uccelli che volano velocissimi a zig zag e a cavatappi. C'e' poco da usare il follow-through, con loro. Impossibile seguirle con la volata. Si cerca di indovinare dove saranno nella prossima frazione di secondo e si butta li' una stoccata che in genere riesce una volta su 4 o 5. Sono sicuro che la tortorella americana fu inventata da Dio perche' i fabbricanti di cartucce potessero prosperare. E poi con le nostre tortorelle basta un pallino e vengono giu'. E in genere non cercano di darsela a gambe come tordi e beccaccini, ma restano li' accovacciate, in shock. Ma per cacce piu' impegnative il 12 e' il re indiscusso. Piu' pallini arrivano sul bersaglio, meno animali feriti e perduti.
 
P.S.
Nel tiro a volo, anche a parità di grammatura, usano il calibro più grande perché le rosate sono meno disperse nel senso della lunghezza, figuriamoci con differenze di 12 grammi o di 20 grammi!!!
Se la grammatura massima da utilizzare a caccia per legge fosse stabilita in grammi 28 nel cal.12 io passerei al cal.20. I 28 g. preferisco tirarli nel cal 20. Al tiro al volo chi i piattelli li "fumava" con 32 g con 24 li rompe, chi li rompeva con 32 g. con 24 g. una buona parte non li prende, e l'altra buona parte li scheggia. Le rosate nel cal.12 saranno anche meno "disperse" i fatti dicono che erano meno "disperse" con 32 g. Fermo restando che le rosate del 20 sono più strette, questo l'ho capito pure io che non so niente di balistica. Non ho ancora capito se una cartuccia del piombo 5 sparata nel cal. 20 a 35 m ha meno potere d'arresto di una cartuccia del n° 5 sparata nel cal 12 con la stessa velocità di uscita. La stessa cosa chiedo per il potere lesivo. Cioè oltre a fermare l'animale li deve provocare ferite mortali. Tutti i calibri possono essere micidiali, se impiegati bene, quindi io scelgo il calibro perchè ho valutato che in quel determinato ambiente e per quel determinato selvatico ha la sua micidialità, il calibro 20 in determinate circostanze ha la stessa micidialità del cal.12, non vedo motivo e nemmeno vantaggio di utilizzare con calibro più potente. Logicamente con il 20 ci vuole un poco di mirite in più. Io ho visto cacciatori fare tutta la caccia con il 20 e sbagliare pochissimo, in ogni caso l'arma e il calibro devono essere adatte a chi le impiega. Non è sempre scontato che il calibro più grosso è meglio di quello più piccolo, ci sono cacciatori che con il calibro 12 non riescono ad avere buoni risultati, al contrario con il cal 20. I miei due nonni erano amici e compari, cacciavano insieme, il padre di mia madre cacciava con il 16 e il padre di mio padre con il 12, già allora le discussioni erano interminabili. :):)
 
(Untitled)

conclusione io caccio al capanno con un combinato 28/410 e stavo pensando di regalarmi un 20ino potreste indirizzarmi su uno con prezzo non dico economico ma quasi, ovviamente un sovrapposto visto che lo utilizzerei solo tordi al capanno .grazie
 

Mick

Utente Registrato
Messaggi
279
Punteggio reazioni
109
Punti
43
Oggi voglio condividere la mia esperienza. Caccio da sempre con calibro 12 e da 4 anni col cal 20 ininterrottamente.
Col ventino ho fatto tiri strabilianti, anatre, colombacci e tutto ciò di cacciabile (tranne cinghiale)
Faccio perennemente prove di rosata sia per le cartucce che per gli strozzatori..

Per prima cosa devo forse sfatare la diceria che il 20'ino spara piu stretto (ci sono poi cosi tante variabili di canna e cartucce e strozzatori che non danno conferme o certezze)

Col mio ventino canna 65 e strozzatori esterni sono arrivato in alto quanto e più volte di fucili in calibro 12 con canna da 76 in mano a bravi tiratori amici miei.
Il piombo arriva ovunque... l'energia cinetica dei pallini arriva come c'arriva il 12.. (si pensi poi che i bar sono quelli o anche di piu nel 20)

IN conclusione mi sono fatto una mia idea. Il veri limiti del calibro 20 sono pochi.. e principalmente 2.

Il primo è che per il no toxic ha sempre una camera poco spaziosa, anche se magnum o supermagnum ( vedi oltre oceano che cartucce sparano e con quanti grammi).

Il secondo, quello che più ho riscontrato, è la concentrazione dei pallini in rosata. Poco piombo e rosata piu scarna nelle lunghe distanze.
Le varie prove fatte a 45 metri e 50 metri con il 20 e il 12 parlano chiaro... il venti ha molto meno pallini nel bersaglio e quindi molti piu buchi.
Il 12 ha rosata piu densa e lascia meno vuoti...

Non mi si venga a dire che il 20 non arriva lontano come il 12. Arriva, la differenza potrebbe essere impercettibile, in difetto o no per il 20, ma la verità sta che a 50 metri un calibro 20 lascia molti vuoti (vuoi anche per qualche deformazione in più, ma è da dimostrare in base alle caratteristiche dell'arma) e questo su prove a cartoncino.
C'è poco da fare. ovvio che un'anatra si becca col 20.. 2 o 3 pallini se va bene e col 12 qualcuno in più.. e quindi piu ferimenti e non la si prende proprio...
Ma non credo piu alla gittata come si legge in giro.
Non è una questione di gittata... ne ho buttati di pallini in alto a 45-50 metri (reali) col calibro 20 e quando ci si becca bene cade tutto.
Per avere rosate piu fornite nel 20 bisogna usare numerazioni piu piccole.. (piombo piu piccolo) e questo si che è un problema.. perchè un pallino del 5 ha un'energia cinetica piu forte di un pallino del 7 e mezzo.. e arriverà piu lontano e con piu precisione.

Questo ovviamente è un mio parere, basato su numerose prove e utilizzo del calibro 20 sfruttandolo fino all'osso.
Non voglio imporre la mia idea nè insegnare qualcosa a qualcuno o peccare di presunzione, ma se non si gioca a calcio non si puo fare nemmeno goal.

(per la cronaca) amo il calibro 20 e continuo ad usarlo.
 
Un aspetto della questione che, credo, non e' stato accennato e' che la rosata del 20 non e' necessariamente piu' stretta, perche' la dimensione della rosata dipende in gran parte dalla strozzatura. Il problema e' che piu' il bossolo e' lungo in proporzione alla sua larghezza, come nel caso del 20 rispetto al 12, e macrosopicamente nel .410/76 dalla cartuccetta che pare una matita, piu' la rosata e' lunga. Ed ecco la fallibilita' della prova alla placca. La placca e' bidimensionale. La rosata e' tridimensionale. Quando vai a vedere una rosata alla placca pare bella e guarnita perche' la placca e' stata colpita sia dai pallini in testa alla rosata, che da quelli nel mezzo e da quelli in coda. Ma a meno che non si spari ad un bersaglio a fermo, o ad uno che voli direttamente via dal cacciatore alla stessa altezza della volata o gli voli incontro sempre alla stessa altezza, alla posizione di un uccello che vola trasversalmente rispetto all'asse della volata non arriveranno tutti i pallini della rosata, ma soltanto quelli appartenenti alla parte della rosata che sara' nella posizione spazio-temporale del bersaglio. E piu' il bersaglio e' distante e veloce, e meno pallini lo raggiungeranno gia' per la dispersione laterale della rosata, ma anche per la dispersione longitudinale di essa. La placca vi da' una visione parziale e non troppo affidabile dal punto di vista pratico dell'efficacia venatoria. Una cartuccia come quella del 12, larga quasi il doppio di quella del 20, avra' una colonna di pallini piu' corta e con piu' pallini ad ogni piano secante della rosata. Ed il bersaglio sara' colpito da piu' pallini.
Dire che certi sono piu' micidiali col 20 che col 12 non significa affatto nulla dal punto di vista balistico. Ci sono troppe variabili. Forse chi spara meglio col 20 lo fa perche' ha meno forza negli arti superiorie nel torso per brandeggiare sufficientemente l'arma piu' pesante. Forse reagisce di piu' al rinculo maggiore del 12, lo anticipa, e da' unta strattonata all'ingiu' al momento di "stringere la botta." O forse il calcio, il bilanciamento e altri fattori intrinsechi all'arma non sono quelli giusti per lui. Ma la fisica applicata alla balistica non e' un'opinione. La micidialita' e' un fattore legato fra l'altro anche alle dimensioni della rosata, sia di larghezza che di lunghezza. E la lunghezza della rosata dei calibri inferiori e' un handicap puro e semplice nei tiri a bersagli che traversano o che, al di sopra del tiratore, vanno via o vengono piu' vicini. In altre parole, ogni volta che un certo anticipo e' necessario.
Il resto e' leteratura e oggetto di discussioni da bar dei cacciaori, tanto interminabili quanto futili e non basate su fatti reali.
 
Oggi voglio condividere la mia esperienza. Caccio da sempre con calibro 12 e da 4 anni col cal 20 ininterrottamente.
Col ventino ho fatto tiri strabilianti, anatre, colombacci e tutto ciò di cacciabile (tranne cinghiale)
Faccio perennemente prove di rosata sia per le cartucce che per gli strozzatori..

Per prima cosa devo forse sfatare la diceria che il 20'ino spara piu stretto (ci sono poi cosi tante variabili di canna e cartucce e strozzatori che non danno conferme o certezze)

Col mio ventino canna 65 e strozzatori esterni sono arrivato in alto quanto e più volte di fucili in calibro 12 con canna da 76 in mano a bravi tiratori amici miei.
Il piombo arriva ovunque... l'energia cinetica dei pallini arriva come c'arriva il 12.. (si pensi poi che i bar sono quelli o anche di piu nel 20)

IN conclusione mi sono fatto una mia idea. Il veri limiti del calibro 20 sono pochi.. e principalmente 2.

Il primo è che per il no toxic ha sempre una camera poco spaziosa, anche se magnum o supermagnum ( vedi oltre oceano che cartucce sparano e con quanti grammi).

Il secondo, quello che più ho riscontrato, è la concentrazione dei pallini in rosata. Poco piombo e rosata piu scarna nelle lunghe distanze.
Le varie prove fatte a 45 metri e 50 metri con il 20 e il 12 parlano chiaro... il venti ha molto meno pallini nel bersaglio e quindi molti piu buchi.
Il 12 ha rosata piu densa e lascia meno vuoti...

Non mi si venga a dire che il 20 non arriva lontano come il 12. Arriva, la differenza potrebbe essere impercettibile, in difetto o no per il 20, ma la verità sta che a 50 metri un calibro 20 lascia molti vuoti (vuoi anche per qualche deformazione in più, ma è da dimostrare in base alle caratteristiche dell'arma) e questo su prove a cartoncino.
C'è poco da fare. ovvio che un'anatra si becca col 20.. 2 o 3 pallini se va bene e col 12 qualcuno in più.. e quindi piu ferimenti e non la si prende proprio...
Ma non credo piu alla gittata come si legge in giro.
Non è una questione di gittata... ne ho buttati di pallini in alto a 45-50 metri (reali) col calibro 20 e quando ci si becca bene cade tutto.
Per avere rosate piu fornite nel 20 bisogna usare numerazioni piu piccole.. (piombo piu piccolo) e questo si che è un problema.. perchè un pallino del 5 ha un'energia cinetica piu forte di un pallino del 7 e mezzo.. e arriverà piu lontano e con piu precisione.

Questo ovviamente è un mio parere, basato su numerose prove e utilizzo del calibro 20 sfruttandolo fino all'osso.
Non voglio imporre la mia idea nè insegnare qualcosa a qualcuno o peccare di presunzione, ma se non si gioca a calcio non si puo fare nemmeno goal.

(per la cronaca) amo il calibro 20 e continuo ad usarlo.

50 m sono tanti......anche per un 12, poi con un 20ino canna 65 come dici tu, per me non sono raggiungibili se non per casualita"!,
 
Il 20 è un bel calibro 👍 dalla maneggevolezza innegabile, io lo uso con piacere....salvo poi mandarlo a fanc@lo allorché impallino un colombaccio a giusta distanza...questo vien (sembra) giù sfarfallando indubbiamente colpito.....salvo poi accorgerti mentre stavi incannando il 2° per tentare la coppiola....che il 1° s'è miracolosamente ripreso...e a 2 metri da terra guadagna la macchia mezzo scassato 🙄! Quindi alla luce di questi episodi,già più volte capitati da quando uso il simpatico calibro 😳.....per determinati selvatici si va' di cal.12....poi se capitano quando sto' col 20 ....gli si tira uguale....ma gli esiti son incerti ! Altra differenza tra i due Calibri,sempre opinione personale, è il numero di pippe mentali riguardo il munizionamento da utilizzare....molto più alto quando devo caricare un cal.20...automatico ,sovrapposto o doppietta che sia 😁!

Un saluto
 
Per prima cosa devo forse sfatare la diceria che il 20'ino spara piu stretto (ci sono poi cosi tante variabili di canna e cartucce e strozzatori che non danno conferme o certezze)
Quotissimo, è una cosa così palese tra l'altro... Molta gente parla a vanvera.

Col mio ventino canna 65 e strozzatori esterni sono arrivato in alto quanto e più volte di fucili in calibro 12 con canna da 76 in mano a bravi tiratori amici miei.
Il piombo arriva ovunque... l'energia cinetica dei pallini arriva come c'arriva il 12.. (si pensi poi che i bar sono quelli o anche di piu nel 20)
L'energia cinetica è una cosa che non dipende solo dalla velocità del corpo, ma anche dalla sua massa, com'è visibile nella formula (K = 1/2 m * v^2), quindi c'è una piccola imprecisione nel discorso se hai sparato con due grammature diverse. Altresì, se le grammature fossero uguali ma la misura di pallini diversa non sarebbe ancora vero il discorso, in quanto ovviamente una volta usciti dalla canna, i pallini si comportano come unità a sè stanti essendo munizione spezzata.

Il primo è che per il no toxic ha sempre una camera poco spaziosa, anche se magnum o supermagnum ( vedi oltre oceano che cartucce sparano e con quanti grammi).
Cosa intendi con "poco spaziosa anche se magnum o supermagnum"? Di norma il 20 ha la camera da 76

Non mi si venga a dire che il 20 non arriva lontano come il 12. Arriva, la differenza potrebbe essere impercettibile, in difetto o no per il 20
Dipende dalle prove che hai fatto tu. Come hai detto sopra, ci sono talmente tante combinazioni che questo discorso potrebbe non essere sempre vero...

perchè un pallino del 5 ha un'energia cinetica piu forte di un pallino del 7 e mezzo..
Come prima, dipende dalla velocità col quale il corpo è proiettato nello spazio. Il discorso regge a parità di velocità, essendo che la K è direttamente proporzionale sia alla velocità che alla massa.
E dubito che nella maggior parte dei casi sia così.
Infatti se cambi pallini in modo così drastico come mi hai descritto (dal 5 al 7 1/2) molto probabilmente il fondello sarà diverso, la marca diversa, la polvere diversa, ... tutte variabili che diminuiscono la velocità, quindi l'energia cinetica potrebbe essere la stessa, se non addirittura inferiore nel 5!!
Tanti saluti! ;)
 
È un po'che mi stuzzica l'idea di acquistare un 20 avendo io solo 12 e 410. I pensieri che non possa essere adeguato non mi sfiorano anche perché avendo ottimi risultati in 410 non vedo perché non dovrei averne con il 20.... L'unica cosa che ancora un po' mi frena è che non ne vedo uno scopo specifico...forse più in là con l'età mi deciderò ad alleggerirmi un po'!
 
con il 20 cacci come con il 12, ma rimarrà sempre inferiore al 12, se poi qualcuno gira con il 20 magnum o super magnum, allora farebbe meglio a cacciare con il 12 e sinceramente una cartuccia caricata con criterio in casa, eguaglia la maggior parte delle commerciali magnum in distanza di tiro, abbattimento e recupero su un animale, in tanti anni di caccia ho imparato, che se hai la cartuccia giusta per il tuo fucile e per le tue condizioni fisiche di tiro e brandeggio, puoi ottenere risultati superiori con numerazione di piombo inferiore, ciò a parità di selvatico, sfatando il mito balistico dei 5 pallini, del potere lesivo e quindi anche della differenza tra calibri inferiori rispetto al superiore. arma, caruccia e condizione fisica dell'utilizzatore, quando tutti questi parametri sono allineati esprimendo la massima prestazione possibile, tutto diviene possibile e le eccezioni possono divenire regole. ecco perchè qualcuno con il 12 non abbatte dove il 20, o viceversa, ecco perchè con il piombo n9 e 32 grammi si abbatte dove una 36 grammi pb 5 su tiri limite e tante altre situazioni oggetto di discussioni tra cacciatori possono trovare spiegazione
 
Un aspetto della questione che, credo, non e' stato accennato e' che la rosata del 20 non e' necessariamente piu' stretta, perche' la dimensione della rosata dipende in gran parte dalla strozzatura. Il problema e' che piu' il bossolo e' lungo in proporzione alla sua larghezza, come nel caso del 20 rispetto al 12, e macrosopicamente nel .410/76 dalla cartuccetta che pare una matita, piu' la rosata e' lunga. Ed ecco la fallibilita' della prova alla placca. La placca e' bidimensionale. La rosata e' tridimensionale. Quando vai a vedere una rosata alla placca pare bella e guarnita perche' la placca e' stata colpita sia dai pallini in testa alla rosata, che da quelli nel mezzo e da quelli in coda. Ma a meno che non si spari ad un bersaglio a fermo, o ad uno che voli direttamente via dal cacciatore alla stessa altezza della volata o gli voli incontro sempre alla stessa altezza, alla posizione di un uccello che vola trasversalmente rispetto all'asse della volata non arriveranno tutti i pallini della rosata, ma soltanto quelli appartenenti alla parte della rosata che sara' nella posizione spazio-temporale del bersaglio. E piu' il bersaglio e' distante e veloce, e meno pallini lo raggiungeranno gia' per la dispersione laterale della rosata, ma anche per la dispersione longitudinale di essa. La placca vi da' una visione parziale e non troppo affidabile dal punto di vista pratico dell'efficacia venatoria. Una cartuccia come quella del 12, larga quasi il doppio di quella del 20, avra' una colonna di pallini piu' corta e con piu' pallini ad ogni piano secante della rosata. Ed il bersaglio sara' colpito da piu' pallini.
Dire che certi sono piu' micidiali col 20 che col 12 non significa affatto nulla dal punto di vista balistico. Ci sono troppe variabili. Forse chi spara meglio col 20 lo fa perche' ha meno forza negli arti superiorie nel torso per brandeggiare sufficientemente l'arma piu' pesante. Forse reagisce di piu' al rinculo maggiore del 12, lo anticipa, e da' unta strattonata all'ingiu' al momento di "stringere la botta." O forse il calcio, il bilanciamento e altri fattori intrinsechi all'arma non sono quelli giusti per lui. Ma la fisica applicata alla balistica non e' un'opinione. La micidialita' e' un fattore legato fra l'altro anche alle dimensioni della rosata, sia di larghezza che di lunghezza. E la lunghezza della rosata dei calibri inferiori e' un handicap puro e semplice nei tiri a bersagli che traversano o che, al di sopra del tiratore, vanno via o vengono piu' vicini. In altre parole, ogni volta che un certo anticipo e' necessario.
Il resto e' leteratura e oggetto di discussioni da bar dei cacciaori, tanto interminabili quanto futili e non basate su fatti reali.


-----------------------------------------------------------------------
Be be.... cosa diresti se tutti quei "forse" sarebbero certezza. Naturalmente riferito a chi col 20 ci spara continuamente. Io ripeto, a caccia, non mi accorgo se ho in mano un 20 o un 12!
I fatti reali, secondo me, sono quelle miriadi di esempi che ti potrei raccontare perchè accaduti realmente a me di persona e siccome conosco bene tutti e due calibri, posso tranquillamente dire la mia.
Certamente, se uno usa il 20, solo per uccelletti a fermo, perché convinto erroneamente che più di questo il 20 non può fare, allora non scoprirà mai le potenzialità di detto calibro. Se lo ha e lo lascia a casa, preferendo il 12, allora non saprà mai se quei tiri effettuati col 12 si potevano fare col 20.
Ripeto, io col 20 ci vado ad anatre, (per farti un esempio), forse perchè sono abituato ad effettuare il tiro il più vicino possibile, anche col 12, forse perchè non mi faccio seghe mentali, forse perchè ci prendo, ....non lo so, ma le anatre cascano, se ne possono anche andare, ma succede anche col 12.
Ti posso assicurare, per esperienza vissuta, che nel range di 40 mt, abbatto col 20 come col 12. Certamente con degli accorgimenti diversi tra i due calibri, ad esempio; col 12 la cartuccia ideale è una 36 gr, anche il 20 spara 36 gr. Nel 12 magari userò un 2* mentre nel 20 1*. Col 20 monto una prolunga particolare di 10 cm, artigiana, che a sua volta alloggia strozzatori interni. Questa prolunga, attenua il rinculo, perchè bucherellata e corregge la rosata, mantenendola compatta anche a distanze riguardevoli.
Se poi ti dicessi, la meraviglia dei presenti ai tiri, non ci crederesti come non ci credevano questi quando avvicinandosi vedevano il 20 o altri che sono a conoscenza del cal. che utilizzo.
Naturalmente la cartuccia è un elemento essenziale per la riuscita e anche la qualità del piombo.
Ho notato che certi tiri a limite andati a segno, li ho effettuati con piombo nikelato. Sarà una mia fissa, ma ormai ho acquisito una certa sicurezza quando sparo queste cartucce.
Inoltre; sono consapevole che fisica applicata alla balistica sono due scienze dove non vi sono opinioni......ma che ti devo dire....booooo forse a volte la pratica rompe la grammatica!
 
il 20..dipende dalle cartucce. ma per una ragione logica, avendo meno g di pb (25/27g contro 34/36g)

- a pari diametro di rosata, minore densità
​​​​​​- a pari densità di pallini, minor diametro di rosata.

perció pure giocando con gli strozzatori o pure volendo assumere pari energia dei pallini, c’è comunque uno svantaggio balistico nella rosata.

se poi si vuole mettere in conto fucili più leggeri o altri fattori al di fuori della balistica si potrebbe discutere.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto