C'è mancato poco l'altr'anno che spaccassi il Beretta su un ciocco, la mia è peggio di una padella, l'altro novembre gironzolavo col mio springer allora di 2 anni in un bosco di castagno, piu che altro per vederlo lavorare nello sporco, il cagnetto faceva egregiamente il suo lavoro, una ruspa instancabile, ad un certo punto vedo che cambia atteggiamento inizia a saltare come una molla da una parte ad un altra, segno evidente che aveva sentito qualcosa, sarà na merlaccia penso fra me ero pronto a bruciarla, quando invece partono non una ma due beccacce una incolonnata ed un altra piu o meno dov'era il cane bassa, ma di culo, una coppiola perfetta....invece niente... non avevo messo la cartuccia in canna ma solo le due nel serbatoio, ancora mi chiedo come abbia fatto in 45 anni di "onorata carriera", una occasione mai avuta per me e per il cucciolone di ammazzare far riportare due beccacce[banghead.gif]per fortuna una delle due, la vedo fare il classico 7 e rimettersi a 200m e dopo aver messo la cartuccia in canna, vado la rialzo e stavolta la ammazzo, con uno splendido riporto di Lucky che non me la voleva dare, una svista del genere mi poteva capitare sui tordi sui colombacci, non avrei fatto una piega, ma su due beccacce, fortunatamente una l'ho recuperata, ma è svanita una azione che capita poche volte nella vita di un cacciatore non beccacciaro.
 
Una padella da sei portate la facemmo io ed il mio compagno di caccia alle anatre, Pat, a Kodiak. Senza che ce ne accorgessimo, un bel germano era venuto a nuoto agli stampi rasentando la riva. Quando lo scorgemmo, a venti metri dal capanno, s'era addormentato, col la testa sotto l'ala, a un metro dalla riva. Pat ed io ci preparammo, e gli gridammo "Via, Scio'!" per farlo involare. Si sveglio', ma non volo'. Facemmo un casino del diavolo, gridando, bussando sulla parete di legno del capanno, ecc. , ma invece di volare comincio', molto innervosito da questi due energumeni che non lo lasciavano dormire in pace, a nuotare in circolo. Poi, improvvisamente parti' a colonna, lasciando in aria un arcbaleno di goccioline d'acqua, inseguito da sei, dico sei, schioppettate, le mie e quelle di Pat, che non sollevarono neanche una piuma. L'eco delle sei schioppettate s'era appena spento che fu seguito dal fragore delle nostre risate...

A proposito di padelle, storia vera letta da qualche parte. Ad un tiro a volo uno dei tiratori non era riuscito a rompere il piattello cinque volte di seguito. Incazzatissimo disse al vicino di pedana, "Se manco anche il prosssimo vado dietro la club house e mi sparo!" E l'altro: "Fossi in te mi porterei due o tre cartucce..."
 
C'è mancato poco l'altr'anno che spaccassi il Beretta su un ciocco, la mia è peggio di una padella, l'altro novembre gironzolavo col mio springer allora di 2 anni in un bosco di castagno, piu che altro per vederlo lavorare nello sporco, il cagnetto faceva egregiamente il suo lavoro, una ruspa instancabile, ad un certo punto vedo che cambia atteggiamento inizia a saltare come una molla da una parte ad un altra, segno evidente che aveva sentito qualcosa, sarà na merlaccia penso fra me ero pronto a bruciarla, quando invece partono non una ma due beccacce una incolonnata ed un altra piu o meno dov'era il cane bassa, ma di culo, una coppiola perfetta....invece niente... non avevo messo la cartuccia in canna ma solo le due nel serbatoio, ancora mi chiedo come abbia fatto in 45 anni di "onorata carriera", una occasione mai avuta per me e per il cucciolone di ammazzare far riportare due beccacce[banghead.gif]per fortuna una delle due, la vedo fare il classico 7 e rimettersi a 200m e dopo aver messo la cartuccia in canna, vado la rialzo e stavolta la ammazzo, con uno splendido riporto di Lucky che non me la voleva dare, una svista del genere mi poteva capitare sui tordi sui colombacci, non avrei fatto una piega, ma su due beccacce, fortunatamente una l'ho recuperata, ma è svanita una azione che capita poche volte nella vita di un cacciatore non beccacciaro.

Conosci Via dei Sale'? Credo di si'. E' quella scorciatoia che si prende per andare a Grottaferrata quando sulla Tuscolana si arriva sotto Frascati. Invece di fare un lungo "gomito" e arrivare a Frascati e poi ritornare verso Grottaferrata su Viale Kennedy, si taglia per Via dei Sale' e si evita Frascati. Ai miei tempi (principio anni '70) era tutta uliveti e ruderi romani. Neanche una casa eccettuata una vecchia villa signorile recintata da un alto muro. Oggi e' tutta ville e villin, ed e' tutta recintata. Ci andavo a caccia di storni, qualche tordo, qualche fringuello, qualche passero. Qualsiasi cosa volasse che non fosse una rondine. Un pomeriggio parcheggio la Cinquecento, entro nell'uliveto, e appena entro sento un rumore di ali proveniente da sotto il muretto a secco che costeggiava quql tratto di strada e... parte una beccaccia grossa come una gallina e vola via rasentando l'erba, dritta come una quaglia. Tanta e' la sorpresa e la cupidigia che "me la magno co' l'occhi" e avvento le due botte del sovrapposto prematuramente, mancandola del tutto. Se fosse stata una possibilita' fisica, mi sarei preso a calci in cu10 da solo!
 
certo che conosco via di Salè, però mi sfugge da dove si potesse entrare, sono tutte ville recintate da alti muri.

Un'altra volta m'è successo che un amico rompic...ni me dice portame un pò de fringuelli per uno spiedo, ma non me andava de mettermi a sparare ai fringuelli (anche se si poteva) ero a Pratica di mare e andavo via quando vedo un erbaccione bordo stradello verde di verdoni, penso...mo me levo sto rompicoglioni tanto verdoni o fringuelli sono la stessa cosa, scendo dalla macchina carico e do due stroppole a struscio e comincio a raccogliere i verdoni, quando dall'erbaccione parte una beccaccia, che padello clamorosamente dalla sorpresa, questa fila verso l'aeroporto, ma intruppa nella concertina del filo spinato e cade nel canale esterno che costeggia, ricarico mi affaccio riparte e l'ammazzo.
 
A quei tempi non c'erano ne' ville ne' muri, ne' recinti. Era tutta aperta lungo la strada eccettuato all'angolo vicino ad un'altra strada secondaria, dove c'era una vecchia villa recntata da un muro. Potevo entrare ovunque volessi meno che in quella villa. Oltre quell'incrocio, sulla destra c'era una grande vigna, ma dal lato di Via di Sale', dall'incrocio a Viale Kennedy era tutta uliveti e ruderi romani. Infatti con un mio amico purtroppo scomparso da tanto andavamo a nasconerci in un rudere romano dopo aver sistemato stampi di storni in cima ad una lunga canna di bambu' alla quale, in cima, avevo assicurato un'altra canna, ottenendo una specie di croce, e sulla canna orizzontale avevo attaccato 7 o 8 stampi di storni, e uno in cima a quella verticale. Poi mettevo altri stampi in terra, sull'erba. La croce con gli stampi, fatta di tre sezioni di canna di bambu' l'appoggiavo ad un olivo in modo che gli stampi fossero ben visibili al di sopra della chioma dell'albero. Gli storni saranno furbi, ma a quei tempi non sapevo di nessuno che li insidiasse con giostre, zimbelli, richiami vivi legati, reti cilindriche in terra con storni vivi che ci svolazzavano dentro, ecc. Il nostro rozzo "gioco" era piu' che sufficiente a farci abbattere una dozzina di storni in un'ora o due. Niente di eccezionale, ma divertente.
Poi, ti diro', molti non saranno d'accordo, ma a me gli storni ingrassati ad olive piacevano un sacco. Quel sapore selvatico/amarostico era inconfondibile e per me delizioso, cosi' come era l'odore degli storni abbattuti, forte, forastico, che mi piaceva annusare a lungo ogni volta che ne raccoglievo uno.
Lo sai, mi sono sempre domandato perche' gli storni muoiono sempre a becco aperto e le zampine ritratte verso il petto. Tordi, lodole, merli, ecc. non sono quasi mai cosi' dopo la morte.
 
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ebbene sì, il momento di pre-clou di scoramento: I padelled.

A volte, non ci sono cartucce, pieghe, LOP, meteo, anticipo...
Il selvatico se ne va, apparentemente indenne.
E resti a guardarti incredulo mentre le alzavole partite sotto i piedi se ne vanno vive e arzille.
o il colombaccio che sembrava già in carniere ti porta via tre corazzate da un euro l'una, senza una spiuma.
Boh.
Mea culpa, ho padellato.
Amen
 
ebbene sì, il momento di pre-clou di scoramento: I padelled.

A volte, non ci sono cartucce, pieghe, LOP, meteo, anticipo...
Il selvatico se ne va, apparentemente indenne.
E resti a guardarti incredulo mentre le alzavole partite sotto i piedi se ne vanno vive e arzille.
o il colombaccio che sembrava già in carniere ti porta via tre corazzate da un euro l'una, senza una spiuma.
Boh.
Mea culpa, ho padellato.
Amen

Chi e' senza peccato, scagli la prima pietra--rischiando di mancare il bersagio pure con quella...
 
Mea culpa.....mea culpa.....mea grandissima culpa......perché anch'io ho padellato:mrgreen:! Credo cmq che la padella faccia parte del curriculum di ogni Cacciatore/tiratore: dal nembrotte che padella il suo primo selvatico al campione olimpico che sbagliando un unico piattello si gioca la medaglia d'oro heuuu.gif]! Quello che fa' la differenza è la percentuale di "tegami" nell'arco dell'attività svolta ......che quanto più alta....tanto più andra' ad incidere nella psiche del Cacciatore/tiratore [cry.gif]! Ho notato che quelli bravi sono terribilmente freddi nell'azione.......quasi come se mentalmente distaccati : doti naturali o frutto d'allenamento costante [3]! A caccia non mi frega poi molto.....a parte poi il fracassare il fucile sul 1° tronco a portata di mano [Trilly-77-24.gif]....il tiro l'ho mollato da tempo perché incompatibile con le mie doti mentali...oltre che con il mio portafoglio [thumbsup.gif].

Un saluto [Friends_emoticon.g:
 
Almeno il 20/30% dei tiri ....padella, poi vabbè i fenomeni ci sono ovunque!!
 
a me fa incazzare una padella...ma mi fa DISPIACERE spiumate, ferimenti o caduti e persi.
se un selvatico non sono sicuro di recuperarlo, non sparo neppure.

..ma poi succede l'impossibile, dal colombo appeso ad una CANNA DI PALUDE che non si nota, al tordo che cade sul filo di metallo della vigna e si smezza, all'anatra che rimbalza su un pozzo scoperto verso l'infinito e oltre
 
e ora introduciamo la mezza-padella, o il padellino/spasella altrimenti detto.

L'animale passa, gli scarichi il fucile, poi cade...a intervallo variabile dalla 2/3a fucilata.
a volte pure secco imbalsamato. altre volte struppio.

E lì cominciano i pipponi: l'ho scarseggiato? con quale botta? è stata la rosata irregolare? sfiga? boh.
Generalmente il cacciatore imputa a cartuccia/canna/meteo l'accaduto.
Il sottoscritto invece sospende il giudizio...ma cambia cartuccia uguale [33]
 
Tutti padelliamo...una decina d'anni fa, primo giorno di apertura agli acquatici, dopo l'attesa all'alba in cui non si è vista l'ombra di un becco piatto decidiamo di battere un canalone...dopo aver battuto per qualche km la prima sponda attraversiamo il ponticello e ci mettiamo sull'altra sponda per ritornare alla vettura quando dopo una decina di minuti i cani involano un germano e due germane perfettamente a tiro, imbraccio calmissimo inizio dall'ultima spostandomi verso il primo e gli scarico addosso una 34gr del 7 e due 36gr del 5...bum...bum...bum...i germani girano mi fanno una bella pernacchia e se ne vanno...il mio compare incredulo per la clamorosa padella non ha neanche alzato il fucile, sbellicato dalle risate...ancora oggi ridiamo di quell'episodio..hahahahahhahaha
 
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