La velocita' di percussione e' la durata meccanica della catena di eventi che comincia quando si preme il grilletto. Il grilletto arretrando sgancia la "sear" (non conosco i vocaboli itaiani per alcune delle aprole usate), lo sgancio permette al cane interno o esterno di colpire il percussore (in certe armi non c'e' un cane, ma un a molla coassiale al percussore che lo fa scattare in avanti quando e' rilasciato). Il percussore parte in avanti e colpisce l'innesco. La "pasticca" di materiale esplosivo viene compressa contro l'incudine interna all'innesco. Questa esplode, mandando fiamme e "brisance" entro il bossolo, incendiando la polvere piu' vicina al fondello. Penso che fin qui sia cio' che e' la velocita'' di percussione. Poi la polvere brucia fino a sviluppare abbastanza pressione da spingere in avanti con i gas di combustione il proiettile o borra e pallini, e continua ad espandersi e a incrementere la velocita' degli ejecta fino a meta' o a due terzi o piu' della canna (secondo il tipo di polvere, veloce o progressiva), dove la pressione comincia a calare. E poi gli ejecta lasciano la volata.

Per quanto la percussione sia velocissima, una piccolissima frazione di secondo, non e' istantanea nel vero senso della parola. Ed e' una delle ragioni per la quale l'anticipo e' necessario nel tiro a volo. Anche una piccolissima frazione di secondo, unita alla progressiva deflagrazione di innesco e polvere e viaggio degli ejetcta nella canna e fuori di essa incide sul tempo fra la pressione sul grilletto e l'arrivo a destinazione della palla o dello sciame dei pallini.

Con le armi e munizioni moderne questi tempi sono molto ridotti. Pensa alla lentezza di percussione di un fucile a pietra focaia. Se ne hai mai visto o sentito uno sparare, cio' che senti e' un CLICK! SHHH! BOOOM! Immagina quanto anticipo bisognava dare con talli armi. Il cane con un pezzo di pietra focaia stretto a morsa in esso parte in avanti (ed e' un tragitto relativamente lento e lungo rispetto a quello dello scatto di un fucile moderno). La pietra focaia sbatte contro il "frizzen" che copre il "pan" nel quale e' racchiusa dela polvere fina innescante. Sbattendo controil frizzen, che e' zigrinato, la pietra focaia produce una cascata di scintille che cadono nel pan, aperto dall'urto della pietra focaia contro d esso. La polvere innescante s'avvende e fa una fiammata che penetra in un buchetto a lato della camera di scoppio della canna, La fiammata accende la carica principale di polvere piu' rozza di quella nel pan, questa esplode e manda palla o pallini fuori dalla volata. Ance se abbastaza veloce, questa catena di eventi e' sempre lenta abbastanza da essere percepita dall'orecchio umano in tre fasi diverse: clck shhh boom. Con le armi moderne ci vuole molto meno tempo, ma ci vuole pur sempre tempo, anche se una quantita' infinitesimale.
 
Se ne hai mai visto o sentito uno sparare, cio' che senti e' un CLICK! SHHH! BOOOM! Immagina quanto anticipo bisognava dare con talli armi.
Giovannit, l'anticipo dipende dal tipo di tecnica usata nel tiro a volo. Quindi nella tecnica a precedere e nella tecnica a sorpassare l'anticipo non dovrebbe cambiare, l'anticipo dovrebbe cambiare solo nei tiri di stoccata. L'anticipo cambia solo se dovesse cambia la velocità del piombo, con la velocità di percussione non centra. Penso che su questo ci potrebbe essere una lunga discussione, perchè si potrebbe fare confusione con i tempi di sparo, e con la velocità del piombo.:)
 
Buongiorno, da cosa dipende la velocità di percussione ??

Ho fatto copia incolla da un trattato di balistica interna.
La balistica interna studia i fenomeni che accadono dal momento della percussione dell'innesco della cartuccia fino al momento in cui il proiettile esce dalla bocca dell'arma, divenendo oggetto di studio della balistica esterna.
A seguito della violenta percussione del percussore sulla capsula dell'innesco, la composizione innescante viene schiacciata contro l'incudinetta della capsula (nel caso della percussione anulare l'innesco viene schiacciato contro il metallo dell'orlo del fondello); la composizione esplode (volgarmente si dice che detona, a ricordo degli inneschi ottocenteschi al fulminato di mercurio; ora però la miscela usata non è più detonante) producendo un intenso dardo di fiamma che, attraverso i fori dell'innesco, raggiunge la carica di polvere, dando inizio alla sua deflagrazione.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Cordialità
piero
 
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