La precisione non è una "pippa" mentale. La precisione va ricercata nell'arma, nella cartuccia, e soprattutto in se stessi. Lasciamo pure il cecchinaggio ai militari, anche perchè allenarsi 4 o 5 ore al giorno non è per tutti i cacciatori, la sega mentale se la fanno quelli che senza nessuna base credono di diventare tiratori infallibili. Gli allenamenti per ottenere una buona tecnica di tiro sono molteplici, per un cacciatore potrebbe bastare il solo allenamento al risultato, non è una pippa mentale andare in poligono a tirare 50 colpi di carabina, una volta a settimana, a prescindere dal calibro. Pero se si parte dal principio che basta fare centro sul cinghiale o sul capriolo, si parte con il piede sbagliato, bisogna fare centro su un punto preciso del cinghiale o del capriolo. L'obiettivo concreto a caccia di selezione è prelevare il capo selezionato senza procurargli sofferenze.

Forse mi hai frainteso. La precisione e' una buona cosa, una cosa essenziale, ma non la pignoleria eccessiva di non voler cacciare se le rosate ottenute con un certo connubio fucile/cartuccia dovessero essere piu' larghe di 3 cm in diametro. A caccia, se--come si dovrebbe-- si tira ad un selvatico entro i duecento-trecento metri al massimo massimo la precisione da cecchino o tiratore di benchrest non serve, Ecco perche' dire che un calibro e' piu' o meno preciso di un altro non mi pare sensato. Perche' oggi come oggi tutti fucili non Made in China sono capacissimi (salvo difetti di fabbrica) di garantirti quel tiro "chirurgico" che vuoi fare tu entro le distanze alle quali tiri. Parlavo percio' della precisione dell'arma e della cartuccia. Sono d'accordo che lo dobbiamo al selvatico di far pratica in poligono per imbracciare e mirare correttamente, di "preparare" il colpo con la corretta respirazione e posizione, e di effettuarlo con la giusta tecnica. E certamente bisogna saper anche astenersi dallo sparare se le condizioni del tiratore o della preda non sono ottimali. E la conoscenza dell'anatomia dell'animale che si vuol abbattere e dove indirizzare la palla per il miglior effettto. Pero' devo ripetere che io preferisco eccedere di calibro e kilogrammetri piuttosto che usare qualcosa di appena adeguato--perche' anche i "chirurghi" a volte fanno sbagli.
 
Walker
Prove a prendere quella manciata di cartucche che citi, vai al poligono e sparale a 100 metri senza nulla toccare, e poi mi dici se i centri o le rosate di tre colpi sono tutte al loro posto, cioè dove dovrebbero stare al centro...

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Ogni apertura, sono solito provare la carabina per come la uso io, cioè tacca e mira, mire metalliche, come si dice. Sparo una decina di cartucce, non a 100 mt in battuta è difficile che vedi un cinghiale a 100 mt. Sparo ad una cinquantina di mt su bersagli grandi quanto un piccolo cocomero. In posizione retta e senza appoggi. Difficilmente mando la palla fuori dal bersaglio.
Reduce di migliaia di colpi sparati nella vita, prima, quando ero un ragazzo, con carabina ad aria,( ne ho consumate 4), poi con dei cal. 22 lr, poi con FAL in 7,62 nato, Con MP12 cal. 9 parabellum, (manon fa testo), poi con 44 magnum, 308 w. e ora con 30.06.
Fino ad ora i cinghiali sparati in battuta con la 30.06, (una vecchia Browining BAR 2), sono rimasti sul colpo. Qualcuno se ne andato, ma sparato con un M1 e un cal. 20, Urika.
Nella mia ignoranza, perchè non ho mai fatto caccia di selezione, credo che se colpisco un cinghiale in corsa dove voglio a 20/30/40 mt, sarò capace di colpirlo a fermo a 100 mt, con l'appoggio sempre che la vista e il tremore mi assistano, ma comunque a quella distanza, credo che senza l'aiuto di un ottica sia difficile..... ma non impossibile. Ho fatto tiri a quella distanza da meravigliare chi assisteva.
Non voglio essere presuntuoso, ma dicono che spari benino. Infatti mi mettono sempre a posti difficili o dove si tira distante.
[3]:mrgreen:
 
Ma quali sono le differenze sostanziali in termini venatori tra .22-250 Rem, .222 Rem e .223 Rem? Cioè, oltre il peso del proiettile, quale risulta più performante in termini di precisione?

Il 22-250 non lo conosco, Fra il 222 e il 223 non c'è nessuna differenza, anche se gli esperti dicono che il 222 è più preciso. La differenza sta nel costo delle cartucce, le cartucce in 222 costano di più.:) La precisione dipende dall'arma, una costruita bene sarà più precisa. Con questo non ho detto che non bisogna trovare un cartuccia che si "sposi" bene con l'arma, sia per peso che per struttura. Da quello che ho letto la migliore per il 223 è quella con la palla da 55 gr. La differenza a parità di calibro e di arma la farà l'abilità del tiratore. Oltre all'abilità bisogna trovare all'arma l'impiego giusto in base alla tecnica di prelievo. Tiro bene sia con il piccolo che con il grosso calibro, però dalla mia altana, sia per la distanza, che per l'angolazione, il 223 è superiore al 7 rm mag. perchè mi permette di fare tiri di precisione molto angolati comodamente da seduto, anche con l'arma non perfettamente appoggiata alla spalla. Di contro con il piccolo calibro qualche volta bisogna rinunciare al tiro di precisione all'orecchio, quando la notte è troppo buia. Con il grosso calibro potrei tirare in cassa, ma la sicurezza di lasciare il cinghiale sul punto di sparo il grosso calibro non me la da. Ecco che il piccolo calibro diventa più efficiente del grosso calibro. Tutto questo per dire che il picco calibro si, ma a certe condizioni.
 
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Ogni apertura, sono solito provare la carabina per come la uso io, cioè tacca e mira, mire metalliche, come si dice. Sparo una decina di cartucce, non a 100 mt in battuta è difficile che vedi un cinghiale a 100 mt. Sparo ad una cinquantina di mt su bersagli grandi quanto un piccolo cocomero. In posizione retta e senza appoggi. Difficilmente mando la palla fuori dal bersaglio.
Reduce di migliaia di colpi sparati nella vita, prima, quando ero un ragazzo, con carabina ad aria,( ne ho consumate 4), poi con dei cal. 22 lr, poi con FAL in 7,62 nato, Con MP12 cal. 9 parabellum, (manon fa testo), poi con 44 magnum, 308 w. e ora con 30.06.
Fino ad ora i cinghiali sparati in battuta con la 30.06, (una vecchia Browining BAR 2), sono rimasti sul colpo. Qualcuno se ne andato, ma sparato con un M1 e un cal. 20, Urika.
Nella mia ignoranza, perchè non ho mai fatto caccia di selezione, credo che se colpisco un cinghiale in corsa dove voglio a 20/30/40 mt, sarò capace di colpirlo a fermo a 100 mt, con l'appoggio sempre che la vista e il tremore mi assistano, ma comunque a quella distanza, credo che senza l'aiuto di un ottica sia difficile..... ma non impossibile. Ho fatto tiri a quella distanza da meravigliare chi assisteva.
Non voglio essere presuntuoso, ma dicono che spari benino. Infatti mi mettono sempre a posti difficili o dove si tira distante.
[3]:mrgreen:

Nessuno ha messo in dubbio le tue capacità di tiratore, mi sono riferito alla capacità delle carabine di digerire con precisione tutti i tipi di palle, (riferito alla tua manciata).
Trattandosi di caprioli , il tiro richiesto è di precisione, spece con un piccolo calibro come il 222.
 
(omissis) Pero' devo ripetere che io preferisco eccedere di calibro e kilogrammetri piuttosto che usare qualcosa di appena adeguato--perche' anche i "chirurghi" a volte fanno sbagli.

Cito me stesso perche' voglio aggiungere una constatazione: perche' preoccuparsi quando si tira con un .223 a un cinghiale alla testa che la palla vada esattamente in un certo punto per fulminarlo, escludere un tiro frontale, stare attento a questo, e a quello, quando una palla di qualsiasi altro calibro dal .30-06 al mio .338 WM darebbe un margine molto, ma molto piu' grande di sicurezza di abbatterlo pulitamente ed immediatamente anche se il tiro non e' stato "chirurgico" ?
 
Il calibro e l'arma devono essere adeguate all'ambiente, alla tecnica di caccia e al cacciatore. Quindi un calibro piccolo può essere più efficiente di un cal. magnum. Giovannit, dove posso rintracciare e ordinare il telo per il trascinamento del cinghiale?
 
Cito me stesso perche' voglio aggiungere una constatazione: perche' preoccuparsi quando si tira con un .223 a un cinghiale alla testa che la palla vada esattamente in un certo punto per fulminarlo, escludere un tiro frontale, stare attento a questo, e a quello, quando una palla di qualsiasi altro calibro dal .30-06 al mio .338 WM darebbe un margine molto, ma molto piu' grande di sicurezza di abbatterlo pulitamente ed immediatamente anche se il tiro non e' stato "chirurgico" ?
Qualsiasi calibro tirato dietro la spalla o alla spalla non darà mai la certezza di far crollare la bestia sulle zampe. Il tiro alla spalla è quello che fa allontanare dimeno il cinghiale dal punto di sparo. L'unico punto per "spegnere" il cinghiale sul posto, è il tiro nella zona della testa. Il primo cinghialetto di quest'anno l'ho tirato in testa con il 7 rm. mag. (il 223 lo avevo in riparazione) il 7 ha fatto meno bene, quello che avrebbe fatto il 223. L'arma diventa micidiale quando viene impiegata e utilizzata bene, a prescindere dal calibro. Non ho detto che il 223 può fare quello che fa il 7 e non ho neanche detto che il 7 non può fare quello che fa il 223. Una cosa è certa, non utilizzerò mai il 223 per tirare un cinghiale a 160 m. a quella distanza non tiro neanche al capriolo.
 
Qualsiasi calibro tirato dietro la spalla o alla spalla non darà mai la certezza di far crollare la bestia sulle zampe. Il tiro alla spalla è quello che fa allontanare dimeno il cinghiale dal punto di sparo. L'unico punto per "spegnere" il cinghiale sul posto, è il tiro nella zona della testa. Il primo cinghialetto di quest'anno l'ho tirato in testa con il 7 rm. mag. (il 223 lo avevo in riparazione) il 7 ha fatto meno bene, quello che avrebbe fatto il 223. L'arma diventa micidiale quando viene impiegata e utilizzata bene, a prescindere dal calibro. Non ho detto che il 223 può fare quello che fa il 7 e non ho neanche detto che il 7 non può fare quello che fa il 223. Una cosa è certa, non utilizzerò mai il 223 per tirare un cinghiale a 160 m. a quella distanza non tiro neanche al capriolo.

Io raramente tiro in testa. La punta della spalla e' il mio bersaglio. Un cervo che uccisi a Kodiak era accucciato nell'erba che mi guardava, e l'unico bersaglio era la testa. La palla del .338 la fece letteralmente esplodere. Sangue e cervello erano sparsi sull'erba per due metri dietro la spoglia. Gli occhi erano partiti dalle orbite. Le orecchie erano attaccate insieme da un pezzo di pelle attaccato alla nuca. I palchi (era un fusone) chissa' dov'erano andati... Presumo che un cinghiale, anche grosso, non importa in che parte della testa lo colpisca un grosso calibro, anche alla mascella, rimarra' sul posto perche' il tremendo shock idrodinamico impartito alla struttura ossea del cranio da qualsiasi angolo ridurra' il cervello a marmellata anche senza colpirlo direttamente. Use enough gun!
 
Ecco dove puoi trovare ed acquistare cio' di cui parlavo, Germano. Ti rendera' il trasporto piu' facile. Molto piu' facile. Ti suggerisco di abbinarlo ad una larga cintura di tela pesante o cuoio, magari fatta in casa e ricavata dal cuoio da calzolaio e munita di fibbia, che potresti metterti intorno al petto, appena sotto le ascelle, cosi' puoi trascinare la slitta con l'animale sopra camminando diritto invece che mezzo girato indietro, e faceno forza con lintero corpo, mentre le mani saranno libere per usare un bastone o afferrare un ramo. Amazon ce l'ha.

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Nessuno ha messo in dubbio le tue capacità di tiratore, mi sono riferito alla capacità delle carabine di digerire con precisione tutti i tipi di palle, (riferito alla tua manciata).
Trattandosi di caprioli , il tiro richiesto è di precisione, spece con un piccolo calibro come il 222.

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Per carità!!!!! Non volevo neanche lontanamente pensare che qualcuno mettesse in dubbio le mie qualità. Tra l'altro non ci conosciamo! Il mio scritto non riguardava il capriolo, ma il cinghiale.
Le cartucce che ho, sono state testate tutte nella carabina, e sembra che le digerisce bene, sia in precisione, (ma questo non te lo posso dire con certezza millimetrica, in quanto ho solo tirato, come detto, senza ausilio di cannocchiale, ma di efficacia si), Precisione intesa che se tiro ad un cinghiale nella spalla, lì lo prendo, (in genere, è questo il tiro che faccio se la posizione dell'animale lo consente così detto "di quarto"), altrimenti gli tiro addosso e qui entra in azione la palla, a seconda di essa, crea un danno che anche se preso in zone non vitali, ferma l'animale, magari non sul posto, ma lo ferma. Mi sembra che si chiami "shock idrodinamico". In battuta uso una cartuccia della fiocchi da 150 gn frammentaria, di prima e seconda, che se anche scarseggi l'animale, questa se tocca un osso si frammenta e i pezzi frammentati finiscono il lavoro.
Insomma, ripeto, non ho mai fatto selezione, ma sicuro che se la dovrei fare non mi farei scrupoli e pensamenti vari.
Magari sbaglierò....anzi sicuramente, ma da questi sbagli ne trarrò le conclusioni, l'importante è che l'animale venga a casa con me.
 
Be' le caratteristiche del tiro in battuta sono diverse da quelle del tiro di selezione. In battuta si usano i cani, e se l'animale non e' colpito bene ma ferito seriamente poi i cani lo trovano di sicuro, lo fermano, e danno l'opportunita' di finirlo con una palla ben azzeccata. In selezione non si hanno cani e un animale ferito ma non abbattuto sul posto puo' andare perduto. Si', magari uno puo' richiedere i servizi di un cane da cerca e del padrone del cane, ma io--per esempio--non so di nessun cane da cerca nella mia zona o anche al di fuori di essa nel raggio di centinaia di miglia. Qui non si usano comunemente come da voi e nel resto dell'Europa. Sara' anche perche' e' vietato entrare nei terreni altrui anche se si e' disarmati in cerca di un animale ferito, a meno che non si sappia a chi appartenga il terreno e che se ne possa rintracciare il proprietario per chiedergli il permesso di entrare. E "trespassing" e' un reato serio. Come minimo c'e' una multa, ma si puo' anche finire sul penale.
 
Grazie Giovanni, forse non ho guardato bene, su Amazon non l'ho trovato, e neanche su big hunter. Quando la distanza, il selvatico, e la mia predisposizione al tiro in quel momento me lo consentono, al capriolo tiro al collo con il 223. L'unica cosa che bisogna stare attento quando si tira intesta al cinghiale dall'altana, è non rompere la mandibola, sono tiri corti e abbastanza angolati, col 7 l'ho frantumata. Si capisce ugualmente che è un cl 0. Le mandibole a fine anno vanno valutate da una apposita commissione, qualcuno potrebbe avere da ridire, sull'indecenza del trofeo. Molto più indecente è andare in cerca del cinghiale ferito la mattina, opinione personale.
 
Le cartucce che ho, sono state testate tutte nella carabina, e sembra che le digerisce bene, sia in precisione, (ma questo non te lo posso dire con certezza millimetrica, in quanto ho solo tirato, come detto, senza ausilio di cannocchiale, ma di efficacia si),
Giovanni, in una semiautomatica, la prima cosa da evitare sono gli inceppamenti, dopo si trova la cartuccia giusta per l'arma. La tua arma "digerisce" tutto, ma non credo che tutte le cartucce che "digerisce" fanno la stessa rosata. I tiri fatti in battuta sono diversi da quelli che si fanno o si dovrebbero fare:rolleyes: in caccia di selezione, Basterebbe vedere i risultati ottenuti in una gara al cinghiale corrente e i risultati ottenuti nel tiro mirato, l'ottimo ottenuto al cinghiale corrente, diventa pessimo in una gara di mirato. Giustamente come hai detto, tu tiri alla spalla e prendi la spalla, quindi tiri in una zona del cinghiale, Pure io tiro alla testa del cinghiale, anche la testa è una zona del cinghiale, però io tiro in un punto preciso della testa, che potrebbe essere l'orecchio o l'occhio. Quando vado a comprare nuove cartucce, anche se sono identiche in tutto e per tutto, due colpi di prova li vada a fare. Ogni volta che inserisco la cartuccia in canna lo faccio con molta delicatezza, idem quando scarico e la rimetto nel suo contenitore. Lo "shock idrodinamico" funzione se la cartuccia è indirizzata nelle parti vitali, e neanche riesce a lasciare il cinghiale sul punto dove si è tirato. Non voglio contraddirti, ma i cinghiali feriti (anche con calibri sostanziosi) non sono stati più ritrovati neanche con il cane da traccia. Io nel mio 223 utilizzo da una ventina di anni RWS TM da 55 gr e ogni volta che acquisto una nuova scatola di cartucce le vado a provare.
 
Adesso capisco perche' ti preoccupavi di rompere la mandibola. Da noi non c'e' l'obbligo di valutare per nessun animale--soltanto se vuoi che un trofeo eccezionale possa farcela ad entrare nel Boone & Crockett o nel Pope & Young (per arco e freccia), allora devi fartelo misurare dopo un periodo d'essiccamento da qualcuno che sia qualificato e poi viene mandato al Record Book per la valutazione finale. Mascelle e palchi da poco finiscono nel cassonetto insieme a pelle e viscere. Ed ecco perche' dicevo che una palla grossa, pesante e abbastanza veloce di sicuro ferma l'animale sul posto quando colpisce la capoccia piu' o meno qualsiasi punto. Ma certamente mandibole e crani verranno bistrattati troppo per qualsiasi valutazione.
 
Germano, in Italia le trovi queste? Io ne ho un paio di scatole, ma ancora non ho avuto occasione di provarle sui cinghiomaiali. Sto aspettando che mi arrivi il silenziatore, e voglio azzerare il fucile con queste cartucce e col silenziatore montato, perche' sono quasi sicuro che quando si appende la "buatta" al la volata del fucile la traettoria cambiera', magari di poco ma cambiera'.

https://www.simmonssportinggoods.co...rem-5-56nato-62-gr-tsx-boat-tail-20-bx-10-cs/
 
Giovanni, in una semiautomatica, la prima cosa da evitare sono gli inceppamenti, dopo si trova la cartuccia giusta per l'arma. La tua arma "digerisce" tutto, ma non credo che tutte le cartucce che "digerisce" fanno la stessa rosata. I tiri fatti in battuta sono diversi da quelli che si fanno o si dovrebbero fare:rolleyes: in caccia di selezione, Basterebbe vedere i risultati ottenuti in una gara al cinghiale corrente e i risultati ottenuti nel tiro mirato, l'ottimo ottenuto al cinghiale corrente, diventa pessimo in una gara di mirato. Giustamente come hai detto, tu tiri alla spalla e prendi la spalla, quindi tiri in una zona del cinghiale, Pure io tiro alla testa del cinghiale, anche la testa è una zona del cinghiale, però io tiro in un punto preciso della testa, che potrebbe essere l'orecchio o l'occhio. Quando vado a comprare nuove cartucce, anche se sono identiche in tutto e per tutto, due colpi di prova li vada a fare. Ogni volta che inserisco la cartuccia in canna lo faccio con molta delicatezza, idem quando scarico e la rimetto nel suo contenitore. Lo "shock idrodinamico" funzione se la cartuccia è indirizzata nelle parti vitali, e neanche riesce a lasciare il cinghiale sul punto dove si è tirato. Non voglio contraddirti, ma i cinghiali feriti (anche con calibri sostanziosi) non sono stati più ritrovati neanche con il cane da traccia. Io nel mio 223 utilizzo da una ventina di anni RWS TM da 55 gr e ogni volta che acquisto una nuova scatola di cartucce le vado a provare.

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Nicola, non ti posso dire che tutti fanno la stessa rosata, ti posso dire che tutte colpiscono un bersaglio grosso quanto un piccolo cocomero a 50 mt. Le ho tutte ancora dello stesso lotto. Certo che i tiri sono diversi, nella selezione si cerca la precisione, nella caccia si cerca l'utilità e il risultato, anche perchè in battuta hai la possibilità di replicare il colpo anche più di due volte, cosa che risulta difficile in selezione, anche per via dell'arma.
Tante volte i cinghiali colpiti se ne vanno, (a me ancora non è mai successo con la carabina), Il più delle volte però i cani lo ritrovano. Magari in selezione non hai il cane a portata di mano e quindi il cinghiale fa strada se colpito in parti non vitali e magari non ha emorragie quindi per il cane da sangue o traccia diventa difficile, ma i segugi lo ritrovano...magari lontano, ma lo ritrovano.Tante volte si è dovuto prendere l'auto per andare a servirli a chilometri di distanza, grazie ai satellitari.
Anch'io provo sempre le cartucce nuove anche se uguali a quelle che ho, sempre se sono di un lotto diverso.
Non capisco la delicatezza nell'inserire la cartuccia e nell'estrarla......Mi spieghi?
 
Giovanni, mi trovi d'accordo su quello che hai scritto ultimamente, il "mi piace" l'ho messo perchè non è come quello che avevi scritto prima. Se il cocomero piccolo a 50 m lo colpisci di stoccata, io lo giudico un ottimo tiro. Lo stesso cocomero lo metti a 100 m, gli fai dei cerchi e nel cerchio più piccolo dalla circonferenza di due euro, al cento fai ancora uno più piccolo dalla circonferenza di due centesimi. Il cerchio dalla circonferenza di due euro diventa la zona da colpire e il cerchio dalla circonferenza di due centesimi è il punto da colpire. Se quel giorno sono nella grazia di Dio, tiro perfettamente al punto, altrimenti faccio di tutto per restare nella zona. Quasi sicuramente due-tre colpi su cinque passeranno per il punto preciso. La mia zona di due centesimi equivale alla tua zona dell'intero cocomero. Ecco perchè cerco di non "stressare" la cartuccia nel metterla e nel toglierla, se mi dovesse cascare per terra anche se non ha battuto la punta la metto da parte per i tiri di prova. Nella caccia di selezione si tira a un punto preciso del selvatico. Se avessi intenzione di tirare al cinghiale a una distanza di 100 m non ho bisogno di tutte queste accortezze, ho un margine di errore che compensa quasi tutto quello che riguarda l'arma e cartuccia, e perdona anche qualche orrore fatto dal cacciatore al momento del tiro.
 
Io utilizzo il 223, praticamente è simile. Per i 150 m. va bene, l'importante è essere molto precisi. Tiro con una cartuccia RWS TM con palla da 55 gr. Se voglio avere la certezza di far crollare il capriolo sulle zampe gli devo tirare al collo, altrimenti se preso bene dietro la spalla può fare anche 20/30 m. Sul capriolo utilizzo il 223 dove il tiro si presenta medio corto, però a 150 m. tirare in blat preferisco farlo con un calibro più consistente, specialmente di sera ai margini del bosco. Invece lo utilizzo sempre per la caccia di selezione al cinghiale, dove il tiro più lungo è di una quarantina di metri. Lo utilizzo da una ventina di anni e non mi sono mai pentito di utilizzarlo, sia sul capriolo che sul cinghiale.
 
Secondo voi, c'è da essere soddisfatti, su di un abbattimento fatto con una carabina in cal. 223 su di un cinghiale a una distanza di 160 m. trovato la mattina a una distanza di 50/60 m. dal punto di sparo?
 
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