scusa sempre senza polemiche.... quindi calcolando l'età media dei cacciatori, è più facile trovare un buon cacciatore che sappia quale anticipo dare a 45/50 metri... o un cacciatore normale che con calibro 28 sa che oltre 30 no deve sparare? Perchè forse parlando di etica ne ferisce più uno che prova a sparare a 50 metri piuttosto uno poco capace col 28 a 30
 
come dice fabio saper calcolare l'anticipo sulle distanze al limite o oltre è FONDAMENTALE è una dote che non tutti hanno, specialmente con i piccoli calibri, chi ce l'ha ti lascia a bocca aperta, questa è la mia esperienza personale dopo 44 licenze, i piccoli calibri in mano a buoni tiratori raddoppiano la loro letalità, se ci prendi fa la differenza (non è il mio caso.[Trilly-11-11.gif]:lol::lol::lol:)...........in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!
 
Se gli animali mi passassero sempre e non oltre questa distanza sarebbero tutti morti con poche eccezioni.
Al percorso tiro anche a circa 50m ed a caccia pure non ci trovo differenze.
La normale portata del cal 12 con la sua carica naturale da 32g canne intere strozzatura accentuata e' di circa40/45m non lo dico io e' scritto e detto dagli esperti.Aumentando la dose di piombo fino alle cariche supermagnum la portata di questo cal arriva quasi a 60m.
A quanti piani stiamo?
Ora con la speranza che nessuno si arrabbi vi dico in amicizia e con tutta onestà che tirare a certe distanze non è cosa per tutti perché gli anticipi sono notevoli e non rientrano nel normale automatismo del cacciatore generico.
Per sparare su tali distanze serve specializzazione e vi assicuro che si può si può si può fare!!!.....
Esattissimo ...... non è cosa da tutti e con il 12 la gran parte che spara al massimo fà feriti. E' più coscenzioso l'uso di un piccolo calibro che in mano alla persona giusta non fà danni perchè a quella distanza non si spara e con le moderne munizioni a 25/30 mt. se lo centri cade morto come col 12.
Quindi se non sei un'abile sparatore come so benissimo lo sei tu, il calcolo del vantaggio a tanti metri è solo un fattore istintivo dato dall'esperienza dopo tanti colpi sparati. A distanze usuali nelle azioni di caccia non cambia il centro della rosata se si spara con un 12 anzichè col 28, perchè, grosso modo le V0 si equivalgono nelle cariche consone al calibro. Solo la centrite cambia, perchè una rosata più guarnita permetterà nel calibro più grande maggiori successi con minore precisione, ma se centro col 12, centro anche col 410. Dal 12 al 410 passando per il 20 ed il 28, cambia solamente l'abilità del tiratore e più che in quella della mira l'abilità sta nella coscenza di avere meno performance sulle distanze dove influisce anche il fattore vento, il fattore parabola.
Nelle normali e più frequenti azioni di caccia, il successo si ha sempre nei tiri più frequenti che sono sempre quelli nel range di tiro sotto i 10 piani del palazzo di Erchiappetta
La caccia poi col cane da ferma a stanziale o migratoria prelude tiri a distanze consone anche a calibri minori, se non fosse così .... o lasci il cane sul divano o lo regalòi al cimbellatore ... che mi sembra di cani capisca ben poco :mrgreen:.
 
Infatti io l'ho affermato che non è un calibro per tutti... bisogna saper rinunciare ai tiri fuori portata.
Nel tuo esempio, con me, la palomba, sarebbe viva e vegeta senza aver preso nemmeno paura per la fucilata!
Poi è un calibro che porterei con me da settembre a gennaio in ogni situazione? No.
Lo porterei al passo sapendo che 90 su 100 sparerò oltre i 30 metri? No
Ma in alcune situazioni dico ancora perchè no?
 
Un conto è un pezzo di terracotta.... un altro è un animale. A 35 - 40 metri un piattello si rompe e/o si scheggia. Un tordo ? Stiamo sempre lì: se non preso bene ... abbozza e va a morire lontano. Ecco perché sarebbe "etico" tirare solo dove si sa che si può arrivare ( perché si è capaci di arrivare proprio lì). Indipendentemente da quello che dice il vicino di posta....: "sopra !! sopra !!!"

Ciao Francesco se mi permetti dissento dal tuo ragionamento perche' se e' vero che un solo pallino "puo" ( ma non sempe)rompere un piattello o staccarne un pezzo di materia, e' altrettanto vero che un solo pallino in organo vitale ti butta giu l'animale. Inoltre non dobbiamo dimenticare che al piattello spariamo una ridicola quantita' di pallini visto che non si superano i 28gr , mentre a caccia possiamo contare su grammature assai piu pesanti e quindi su un elevato numero di pallini in piu specie se impieghiamo cartucce di piombo fino.
E' intuibile quanto possono essere diverse le due rosate in termini di densita e quindi di portata
 
Ma infatti Fabio... non capisco perchè si pensa sempre che con i piccoli calibri si facciano più feriti che col 12... Quando si ha il 12 in mano, la maggior parte dei cacciatori/tiratori pensa sempre che comunque poteva cadere quindi botte come l'arena. Basta andare in una zona al passo dei tordi per vedere cose che ti fanno rabbrividire.
Come sai, e come ho detto a certe distanze dobbiamo saperci sparare e chi non è in grado dovrebbe fare come me che pur di non sciupare (passetemi il termine) un uccello dovrebbe abbassare le canne capendo che la caccia non è rumore...
Io a 50 metri prima dell'avvento del no toxic sparavo a parecchie anatre in una stagione, certo strozzatura 1 e cartucce adeguate allo scopo e sparavo perchè ero sicuro di poterlo abbattere. Lo stesso faccio col 28, dove so fino a che punto posso spingermi e so da che punto in poi è meglio che lo lasci passare! Questa si chiama coscienza e conoscenza!
Alle volte ho assistito a botte su botte (come se non esistesse un domani) mentre per me la caccia è altro...!

Saluti
 
Esattissimo ...... non è cosa da tutti e con il 12 la gran parte che spara al massimo fà feriti. E' più coscenzioso l'uso di un piccolo calibro che in mano alla persona giusta non fà danni perchè a quella distanza non si spara e con le moderne munizioni a 25/30 mt. se lo centri cade morto come col 12.
Quindi se non sei un'abile sparatore come so benissimo lo sei tu, il calcolo del vantaggio a tanti metri è solo un fattore istintivo dato dall'esperienza dopo tanti colpi sparati. A distanze usuali nelle azioni di caccia non cambia il centro della rosata se si spara con un 12 anzichè col 28, perchè, grosso modo le V0 si equivalgono nelle cariche consone al calibro. Solo la centrite cambia, perchè una rosata più guarnita permetterà nel calibro più grande maggiori successi con minore precisione, ma se centro col 12, centro anche col 410. Dal 12 al 410 passando per il 20 ed il 28, cambia solamente l'abilità del tiratore e più che in quella della mira l'abilità sta nella coscenza di avere meno performance sulle distanze dove influisce anche il fattore vento, il fattore parabola.
Nelle normali e più frequenti azioni di caccia, il successo si ha sempre nei tiri più frequenti che sono sempre quelli nel range di tiro sotto i 10 piani del palazzo di Erchiappetta
La caccia poi col cane da ferma a stanziale o migratoria prelude tiri a distanze consone anche a calibri minori, se non fosse così .... o lasci il cane sul divano o lo regalòi al cimbellatore ... che mi sembra di cani capisca ben poco :mrgreen:.

Siccome di coscenziosi che adoperano il piccolo cal ce ne sono pochi, cio' che succede sul terreno di caccia e' facilmente immaginabile......comunque parlando di rosate se confrontiamo quelle del cal 12 con quelle dei cal minore non possiamo non accorgerci che le prime si presentano piu guarnite in tutti i settori, anche in quello centrale percio le probabilita di uccidere istantaneamente cambiano fra i vari calibri su qualsiasi distanza.
Altro grave errore che spesso si commette e' quello di valutare la distribuzione delle rosate alla placca.....dobbiamo metterci in testa che quella e solo una proiezione che non rispecchia completamente il reale comportamento dello sciame in volo. All'aumentare della distanza infatti la rosata per effetto della resistenza all'aria subisce una dispersione quindi con andamento leggermente spiraliforme si allarga e si allunga .Questo allungamento che non viene mai considerato e' notevole ed a 35m raggiunge circa i 3,5m che diventano 5 a 50m.. E' intuibile percio ad es. che due pallini che hanno impattato vicinissimi alla placca non ci dicono molto, potrebbero infatti aver viaggiato pure a distanze notevolmente differenti, percio' per esser sicuri di avere sempre una sufficiente densita di rosata non dobbiamo far alto che aumentare il numero dei pallini lanciati.Vi dico solo che se ci mettiamo ad approfondire certi aspetti della balistica ci viene voglia di farci il cal 10 non il 12!
Dobbiamo tenere presente che a 35m riempire di pallini un fuso lungo 3,5m e largo 1 e roba pressoche' impossibile con un piccolo calibro, ecco spiegato perche tutti questi ferimenti.
 
Siccome di coscenziosi che adoperano il piccolo cal ce ne sono pochi, cio' che succede sul terreno di caccia e' facilmente immaginabile......comunque parlando di rosate se confrontiamo quelle del cal 12 con quelle dei cal minore non possiamo non accorgerci che le prime si presentano piu guarnite in tutti i settori, anche in quello centrale percio le probabilita di uccidere istantaneamente cambiano fra i vari calibri su qualsiasi distanza.
Altro grave errore che spesso si commette e' quello di valutare la distribuzione delle rosate alla placca.....dobbiamo metterci in testa che quella e solo una proiezione che non rispecchia completamente il reale comportamento dello sciame in volo. All'aumentare della distanza infatti la rosata per effetto della resistenza all'aria subisce una dispersione quindi con andamento leggermente spiraliforme si allarga e si allunga .Questo allungamento che non viene mai considerato e' notevole ed a 35m raggiunge circa i 3,5m che diventano 5 a 50m.. E' intuibile percio ad es. che due pallini che hanno impattato vicinissimi alla placca non ci dicono molto, potrebbero infatti aver viaggiato pure a distanze notevolmente differenti, percio' per esser sicuri di avere sempre una sufficiente densita di rosata non dobbiamo far alto che aumentare il numero dei pallini lanciati.Vi dico solo che se ci mettiamo ad approfondire certi aspetti della balistica ci viene voglia di farci il cal 8 non il 12!
Dobbiamo tenere presente che a 35m riempire un fuso lungo 3,5m e largo 1 e roba pressoche' impossibile con un piccolo calibro, ecco spiegato perche tutti questi ferimenti.

Batti sempre sullo stesso tasto ...... non mi sembra di vedere in giro più calibri 28 e 410 di 12 e 20, però tu vedi ferimenenti in ogni dove solo dei piccoli. A 35 mt., secondo me uno che spara col 28 o il 410 non ci stà con la testa, oppure è uno che sà il fatto suo e magari anche ricaricatore che si confeziona assetti specifici e spara a tantissimi metri ( per il 28 ) come io sparo a 60 metri col 12 quando in canna ho il tungsteno. La consapevolezza dei mezzi ( arma e munizione ) a disposizione al momento del tiro, non è virtù comune a chiunque e fino a prova contraria oggi son più pistamentucce col 12 che con calibri inferiori ed il perchè è semplicissimo. Il pistamentuccia è cicciarolo .... spesso fallito ( perchè non conosce e sà nulla della selvaggina ) e, essendo venatoriamente scarso, non si azzarderebbe a rischiare di sciupare quelle rare occasioni con calibri inferiori balisticamente.
Quei pochi appassionati che iniziano e continuano a sparare coi piccoli calibri sanno perfettamente quando e come usarli, chi non lo sà, stai sicuro che gli fà fare le ragnatele in rastrelliera oppure li rivende ... ed infatti il mercato dell' usato ne è pieno
 
Batti sempre sullo stesso tasto ...... non mi sembra di vedere in giro più calibri 28 e 410 di 12 e 20, però tu vedi ferimenenti in ogni dove solo dei piccoli. A 35 mt., secondo me uno che spara col 28 o il 410 non ci stà con la testa, oppure è uno che sà il fatto suo e magari anche ricaricatore che si confeziona assetti specifici e spara a tantissimi metri ( per il 28 ) come io sparo a 60 metri col 12 quando in canna ho il tungsteno. La consapevolezza dei mezzi ( arma e munizione ) a disposizione al momento del tiro, non è virtù comune a chiunque e fino a prova contraria oggi son più pistamentucce col 12 che con calibri inferiori ed il perchè è semplicissimo. Il pistamentuccia è cicciarolo .... spesso fallito ( perchè non conosce e sà nulla della selvaggina ) e, essendo venatoriamente scarso, non si azzarderebbe a rischiare di sciupare quelle rare occasioni con calibri inferiori balisticamente.
Quei pochi appassionati che iniziano e continuano a sparare coi piccoli calibri sanno perfettamente quando e come usarli, chi non lo sà, stai sicuro che gli fà fare le ragnatele in rastrelliera oppure li rivende ... ed infatti il mercato dell' usato ne è pieno

Ma guarda Fabio che anche leggendo i forum si capisce quanta gente li sta usando.
Vai in armeria trovi gli scaffali pieni di cartuccette, le rastrellire piene di fuciletti!
Le vendite di queste armi stanno aumentando vertiginosamente segno inequivocabile che vecchi e nuovi cacciatori li usano.
Comunque io come sempre ci metto la faccia e ti dico che la maggior parte degli utilizzatori di questi schioppetti quando gli capita la preda sparano a vista come se avessero un 12.
Sicuramente tu e molti qui dentro non appartenete a quella specie ma la realta e' quella.
Tu sei un paperaro io un cellettaro di pioccola migratoria sai per la campagna quanti cacciatori piu di te vedo?
 
Metto bocca sul discorso "ferimenti":
col 12 tanti feriscono perché pensano d'avere in mano un cannone da antiaerea e tirano (male) a mille metri facendo pochi morti e tanti "imbuzzati" (o "storpioni" come dicono i veneti). Tanto sparo le magnum del doppio zero! 🤬
Coi calibretti secondo me tanti danni li ha fatti l'amato personaggio tv che abbatte un'oca, conta i passi e poi esclama "Che tiro! Sessanta metri!" e vuol dare ad intendere che col 410 tutte le oche (o colombi o pernici ecc) a 60mt cascan "cenciate".
Il Cacciatore valuta cos'ha in mano, cosa gli passa davanti ed a quale distanza. Se alza il fucile e spara con criterio non ci saranno morti inutili di irrecuperabili!

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Metto bocca sul discorso "ferimenti":
col 12 tanti feriscono perché pensano d'avere in mano un cannone da antiaerea e tirano (male) a mille metri facendo pochi morti e tanti "imbuzzati" (o "storpioni" come dicono i veneti). Tanto sparo le magnum del doppio zero! 🤬
Coi calibretti secondo me tanti danni li ha fatti l'amato personaggio tv che abbatte un'oca, conta i passi e poi esclama "Che tiro! Sessanta metri!" e vuol dare ad intendere che col 410 tutte le oche (o colombi o pernici ecc) a 60mt cascan "cenciate".
Il Cacciatore valuta cos'ha in mano, cosa gli passa davanti ed a quale distanza. Se alza il fucile e spara con criterio non ci saranno morti inutili di irrecuperabili!

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Io pero ti rispondo che quei personaggi col 12 che fanno tutti quei ferimenti, ne farebbero il doppio con i calibri minori, questo perche una rosata piu rada aumenta senza nessuna eccezione le % di ferimenti su qualsiasi distanza.
Ora voi mi volete dire che chi adopera questi fuciletti e' un cacciatore con le palle, che sa il fatto suo, che conosce i limiti dell'arma che sta usando....beh io penso invece il contrario, e cioe' il piccolo calibro se lo fa prevalentemente chi non lo conosce. Pochi sono i cacciatori che ne conoscono i limiti balistici e che appartengono alla specie di cui mi parli, e sicuramente tu e Fabio ci rientrate ne sono convinto perche' Fabio e' davvero un cacciatore esperto e coscenzioso.
 
I cacciatori sia nel 12 che nei calibri minori ci sono di tutte le specie... Ci sono cacciatori e sparatori in tutti i calibri senza distinzione!!! Quindi in entrambi i casi ci sono cazzaroli...
Il piccolo calibro se lo fa chiunque ma poi in pochi sono quelli che lo tengono perchè non tutti sono adatti ad adoperarlo... Chi lo compra pensando di fare quello che gli hanno detto in tv finirà per non utilizzarlo e metterlo in rastrelliera oppure finirà per venderlo per comprare un 12... Chi invece lo capirà, userà il cervello più che il dito indice saprà quello che fare, saprà che caccia farci e saprà che dopo una certa distanza meglio evitare di fare bum!!!

SAluti
 
Penso, che invece del calibro si guardi se uno ha cervello oppure no, chi non si rende conto cosa ha in mano ferisce con il 12 e il 28.
Io sono già, 4/5 anni che a volte lo porto ai tordi, ho un sovrapposto yldiz, 71 di canne, e metto 2 e 1 stella, so'dove posso tirare, senza pretese e nel giusto range di azione è divertente e se ci prendi fa'il suo sporco lavoro, ma il 12 è. Il 12 non scherziamo
Saluti
Buona notte
 
Ciao Francesco se mi permetti dissento dal tuo ragionamento perche' se e' vero che un solo pallino "puo" ( ma non sempe)rompere un piattello o staccarne un pezzo di materia, e' altrettanto vero che un solo pallino in organo vitale ti butta giu l'animale. Inoltre non dobbiamo dimenticare che al piattello spariamo una ridicola quantita' di pallini visto che non si superano i 28gr , mentre a caccia possiamo contare su grammature assai piu pesanti e quindi su un elevato numero di pallini in piu specie se impieghiamo cartucce di piombo fino.
E' intuibile quanto possono essere diverse le due rosate in termini di densita e quindi di portata

Ciao Gianni, bentrovato
io intendevo dire che più il bersaglio si allontana dalla bocca del fucile e più la rosata - è inevitabile - si dirada. Anche se tu spari mine anticarro da 40 grammi..... è inevitabile che oltre un certo limite la rosata non può mai essere fitta come se fossimo a 15 metri. Detto ciò.... io dico che a certe distanze bisogna sapere "dove", "come" e " quando" sparare e venendo al tuo discorso trovo come per cercare un risultato decente nel tiro ad un tordo a 45 metri ci si debba "preparare" in anticipo con criterio aggiustando la strozzatura, il diametro del piombo, la quantità di piombo ed infinre l'anticipo giusto. Ti rendi conto da te che ciò è impossibile stando a caccia cacciata ma nonostante tutto molti cacciatori (?) con un tronchetto da 60 cm con cartucce da 29 grammi piombo del 12 e borra feltro vogliono comunque provare a tirare a quel tordo. Risultato: molti tordi impallinati, molti tordi morti persi e via discorrendo....
In soldoni non si possono proiettare i risultati ottenibili ed ottenuti al piattelo sui cocci.... sulla caccia cacciata.
Ecco perchè intendevo che un conto è tirare al piattello avendo tutto "adeguato" per quel piattello (strozzatura, carica e cartucce adeguate) ed un conto è fare uno spollo e voler tirare ad un tordo a 40 metri con una dispersante del pb 13.
Tutto qua.
 
50m in altezza
Al 15esimo piano di un grattacielo siamo più o meno li al 20esimo siamo sui 70m
Esempio
Caserta la reggia è quasi 40m e di Colombacci nel parco sono tanti e mi è capitato di vederli passare sopra la reggia.
Sarà la cervicale ma a quell altezza non riesco nemmeno ad alzare il capo figuriamoci il fucile.
Mha forse sarà anche non sparando da tanti anni con il 12 e mi sarò abituato a tirare a meno di 10 metri.....
Scusate off topic.
 
Verissimo ma ti posso dire che a 35 metri misurati con 21/24 gr di pb 10/9.5 tordi e merli vengono giù regolarmente e quasi sempre morti, il discorso cambia per prede più coriacee come coloombacci, a tre, conigli ecc.
 
Anche io ho sempre avuto cal.12,ma è da tempo che sto pensando a un ventino.E per quanto mi riguarda è solo uno sfizio, anche se poi scarpinare con arma e munizioni più leggere,nonostante non ne porto mai tante quando caccio con il cane ,diminuirà il peso da portarmi dietro. Calibri più piccoli non mi attirano ma stimo chi li usa e soprattutto in terreno libero.C'e' chi caccia con il 410 e percula chi va con il 12,ma sto tizio lo voglio vedere fuori dalle sue riserve e soprattutto in Italia se ha coraggio di usarlo.E je dice pure bene a questo, perché lo farei gareggiare con Francesco (A.le ) a S.Severa, il fatto è che quando ce lo porta Francesco nel suo regno?[35]
 
50m in altezza
Al 15esimo piano di un grattacielo siamo più o meno li al 20esimo siamo sui 70m
Esempio
Caserta la reggia è quasi 40m e di Colombacci nel parco sono tanti e mi è capitato di vederli passare sopra la reggia.
Sarà la cervicale ma a quell altezza non riesco nemmeno ad alzare il capo figuriamoci il fucile.
Mha forse sarà anche non sparando da tanti anni con il 12 e mi sarò abituato a tirare a meno di 10 metri.....
Scusate off topic.

Nello sporting itinerante alcuni piatti si tirano attorno ai 60m ed i tiratori più bravi li colpiscono con regolarità. 60m e' una distanza che può apparire abissale a chi non è abituato a fare certi tiri, ma ti assicuro che con un certo allenamento si fa' più di quanto si possa pensare. I piattelli su tale distanza si rompono con un evidente ritardo rispetto all'esplosione del colpo cosi come gli animali si chiudono in cielo quando colpiti con la canna ed il piombo giusto a 50m.
Tanto per portare un esempio, ricordo ancora una volta che il piombo n 9 sul tordo conserva energia cinetica sufficiente per abbatterlo fino a circa 50/55m, ma il problema è attingerlo anche con un solo pallino perché le rosate oltre i 40/45m risultano abbastanza rade anche con dosi pesanti del cal 12 canne lunghe e strozzate.
Il piombo n 8 su questo selvatico è in grado di allungare ancora di più ma il tiro in questo caso risulta esageratamente azzardato sempre per mancanza di sufficiente densità di rosata.
Come vedi il problema principale nei tiri lunghi è quasi sempre la densità di rosata e non l'energia cinetica perché questa la possiamo aumentare impiegando pallini più grossi e più pesanti.
E' intuibile che al diminuire del cal diminuiscono sempre anche le probabilità di colpire perché cala drasticamente il numero di pallini lanciati.
 
Pienamente d'accordo con te, ma posso affermare che con la giusta strozzatura e cartuccia, anche commerciale purché di buona qualità, a 35 metri veri ci si arriva ma solo su selvaggina non coriacea come merli tordi e beccaccini.
 
Anche io ho sempre avuto cal.12,ma è da tempo che sto pensando a un ventino.E per quanto mi riguarda è solo uno sfizio, anche se poi scarpinare con arma e munizioni più leggere,nonostante non ne porto mai tante quando caccio con il cane ,diminuirà il peso da portarmi dietro. Calibri più piccoli non mi attirano ma stimo chi li usa e soprattutto in terreno libero.C'e' chi caccia con il 410 e percula chi va con il 12,ma sto tizio lo voglio vedere fuori dalle sue riserve e soprattutto in Italia se ha coraggio di usarlo.E je dice pure bene a questo, perché lo farei gareggiare con Francesco (A.le ) a S.Severa, il fatto è che quando ce lo porta Francesco nel suo regno?[35]

Ma chi è ????? Lo spiezzo in due !
 
oltre a tutte le ragioni sopra esposte a favore e contro i piccoli calibri vorrei portare l'attenzione alla "media" di abbattimento di selvatici al gioco, nella fattispecie colombacci al campo e storni. Per media intendo numero dei capi abbattuti e colpi sparati.
Proprio per provare la resa dei piccoli calibri in mano alle persone giuste abbiamo provato più volte per avere un congruo numero di riferimento, a sparare a turno ai selvatici che si presentavano al gioco con cal. 28 e 12, chi sparava col 28 incredibilmente (non per me che conosco il soggetto e ci avrei scommesso) ha avuto le migliori medie nella maggior parte delle sfide. Ognuno tirerà le proprie conclusioni personalmente ritengo che nelle mani giuste e nel rispetto dei limiti di uso di un'arma da caccia a pallini ad anima liscia la vera differenza la fa "il manico" e non il calibro..............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!
 
Provo a suggerire un ragionamento di base sull'utilizzo dei calibri minori rispetto a quelli maggiori:
A mio parere è fondamentale che l'utilizzatore abbia coscienza delle effettive potenzialità dell'arma che ha in mano, oltre che dei caricamenti che utilizza.
Con il cal 12 avrai un tiro utile e efficace fino ai 50-55mt, col 28 la distanza si riduce a 25-30mt, ovviamente in funzione anche del selvatico che vogliamo insidiare.
Detto questo, vorrei capire la differenza tra un cacciatore che spara a 65-70mt col 12 e un'altro che spara a 40-45mt con il 28?
A mio modesto parere sono entrambi fuori da quello che io personalmente considero il tiro utile dei due calibri, a queste distanze ritengo siano tiri azzardati, alla facciazza dell'etica venatoria.


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Io pero ti rispondo che quei personaggi col 12 che fanno tutti quei ferimenti, ne farebbero il doppio con i calibri minori, questo perche una rosata piu rada aumenta senza nessuna eccezione le % di ferimenti su qualsiasi distanza.
Ora voi mi volete dire che chi adopera questi fuciletti e' un cacciatore con le palle, che sa il fatto suo, che conosce i limiti dell'arma che sta usando....beh io penso invece il contrario, e cioe' il piccolo calibro se lo fa prevalentemente chi non lo conosce. Pochi sono i cacciatori che ne conoscono i limiti balistici e che appartengono alla specie di cui mi parli, e sicuramente tu e Fabio ci rientrate ne sono convinto perche' Fabio e' davvero un cacciatore esperto e coscenzioso.
Oh Centro, m'hai associato al D.T.????
Eh no, questa non te la passo!!!!
Scherzi a parte, non hai letto bene quello che ho scritto più su: io son fondamentalista del 12, fosse per me riabiliterei le spingarde!!!!
Sull'argomento "distanza di tiro" io.... sparo corto, la biondona del quinto piano con me si può affacciare tranquilla che non rischia nulla 😀

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