ribott

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Salve a tutti ,qualcuno conosce i prezzi indicativi per far gigliare una canna ? Spedirla tramite armeria al Banco di Prova.
Se si va da privato ci vogliono circa 20€ ma bisogna arrivare a Brescia che è lontana. Pertanto ho pensato ad una armeria . Ma conviene?

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Puoi anche spedire direttamente tu da privato ( va mandato l'intero fucile e non solo la canna) seguendo l'iter burocratico che ti impone il commissario per concederti il nulla osta tipo a chi dai l'arma,per spedire, quando, dove, andata ecritorno( una rottura di scatole che chi è del mestiere riesce a fare facilmente). Il tutto tempo addietro costava un cento euro circa. Io lasciai perdere il tutto. Se fossi in te chiederei ad unarmeria la spesa e poi valuterei. I dati di cui sopra li riporto in quanto così mi dissero al mio commissariato. Se qualcosa non corrisponde chiedo scusa ma non ne ho colpa, anzi se qualcuno eventualmente volesse correggere meglio. Grazie
 
Salve a tutti ,qualcuno conosce i prezzi indicativi per far gigliare una canna ? Spedirla tramite armeria al Banco di Prova.
Se si va da privato ci vogliono circa 20€ ma bisogna arrivare a Brescia che è lontana. Pertanto ho pensato ad una armeria . Ma conviene?

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Un paio di anni fa mandai un fucile in Benelli tramite la mia armeria, da Foggia ad Urbino pagai 70 euro di spedizione andata e ritorno, compresa tutta la documentazione necessaria, spedizione tramite corriere autorizzato al trasporto delle armi da fuoco.

Colgo l'occasione per fare una domanda tecnica: quando al BNP fanno queste prove quante cartucce sparano per dare l'approvazione? 3-30-300? Lo chiedo perchè se il numero è relativamente basso io avrei qualche dubbio in merito alla prova, dato che a caccia si sposso spara anche numeri elevati di cartucce, fare una prova di approvazione usando 10 cartucce è sufficiente a farci stare tranquilli? A me che si rompe il fucile interessa relativamente, ma se mi faccio male io so cazzi!
 
L'ultima volta che ho spedito la canna alla benelli ho pagato 50€ e sono andato alla questura x farmi fare il nulla osta quando era tutto pronto ho.portato la canna all'armeria è il giorno stesso è stata spedita tramite ditta apposita che è passata ha ritirarla x il.ritorno l'hanno mandata direttamente a casa, ma fra salire e scendere 80€ e forse più se ne vanno
 
Spendere soldi x mandare un fucile a brescia dove sparano 5 colpi e ci fanno un timbro e la canna è uguale a prima? Capisco che è solo x una questione che se "succede qualcosa" tipo che la canna esplode si ha un timbro ecc...ma a sto punto compro una canna nata x sparare acciaio e vado sul sicuro no ?
 
Non capisco: se la canna non e' gigliata all'origine significa che il metallo non e' adatto ai pallini no-tox di ferro e/o tungsteno. Qualsiasi timbro, prova, o certificato di certo non la rende idonea a sparare le no-tox (eccettuate le ciofeche al bismuto). No, la canna non scoppiera' se ci si sparano no-tox con pallini di metallo duro o durissimo, ne' i 5 colpi al Banco di Prova mostreranno nulla. Ma uno che compra in buona fede una canna "taroccata" cosi' e ignaro comincia a sparare ferro e tungsteno, dopo molti piu' colpi dei 5 del BdP cominciera' a vedere un rigonfiamento a ciambella prima della strozzatura, e poi graffi nel cono di forzamento e lungo la canna. E alla fine la canna sara' da buttar via. Una canna non gigliata non si dovrebbe ne' si potrebbe far gigliare. Mi meraviglio che il BdP si assoggetti a tali schemi. Se uno vende un fucile con la canna non prevista per i no-tox ma gigliata in seguito secondo me non fa una cosa onesta. Del resto, se uno non ha intenzione di venderla, perche' farla gigliare? Per bellezza? Per essere alla moda? O per un tentativo di scartiloffia? Con questo non voglio implicare che tu, Ribott, abbia loschi propositi, ma parlo in generale.
 
Non capisco: se la canna non e' gigliata all'origine significa che il metallo non e' adatto ai pallini no-tox di ferro e/o tungsteno. Qualsiasi timbro, prova, o certificato di certo non la rende idonea a sparare le no-tox (eccettuate le ciofeche al bismuto). No, la canna non scoppiera' se ci si sparano no-tox con pallini di metallo duro o durissimo, ne' i 5 colpi al Banco di Prova mostreranno nulla. Ma uno che compra in buona fede una canna "taroccata" cosi' e ignaro comincia a sparare ferro e tungsteno, dopo molti piu' colpi dei 5 del BdP cominciera' a vedere un rigonfiamento a ciambella prima della strozzatura, e poi graffi nel cono di forzamento e lungo la canna. E alla fine la canna sara' da buttar via. Una canna non gigliata non si dovrebbe ne' si potrebbe far gigliare. Mi meraviglio che il BdP si assoggetti a tali schemi..

Ecco, questo è esattamente ciò che volevo intendere con il mio messaggio di sopra.
 
Non capisco: se la canna non e' gigliata all'origine significa che il metallo non e' adatto ai pallini no-tox di ferro e/o tungsteno. Qualsiasi timbro, prova, o certificato di certo non la rende idonea a sparare le no-tox (eccettuate le ciofeche al bismuto). No, la canna non scoppiera' se ci si sparano no-tox con pallini di metallo duro o durissimo, ne' i 5 colpi al Banco di Prova mostreranno nulla. Ma uno che compra in buona fede una canna "taroccata" cosi' e ignaro comincia a sparare ferro e tungsteno, dopo molti piu' colpi dei 5 del BdP cominciera' a vedere un rigonfiamento a ciambella prima della strozzatura, e poi graffi nel cono di forzamento e lungo la canna. E alla fine la canna sara' da buttar via. Una canna non gigliata non si dovrebbe ne' si potrebbe far gigliare. Mi meraviglio che il BdP si assoggetti a tali schemi. Se uno vende un fucile con la canna non prevista per i no-tox ma gigliata in seguito secondo me non fa una cosa onesta. Del resto, se uno non ha intenzione di venderla, perche' farla gigliare? Per bellezza? Per essere alla moda? O per un tentativo di scartiloffia? Con questo non voglio implicare che tu, Ribott, abbia loschi propositi, ma parlo in generale.

Mi sono fatto la stessa domanda e come Marzullo mi sono dato una risposta: lo fanno forse perché la prova é la stessa per le canne magnum di nuova generazione? se così fosse allora il “giglio” é una presa per i fondelli. Ma naturalmente le mie sono solo supposizioni....
 
Io sinceramente non capisco, anche ammesso che la canna venga ritenuta idonea e venga gigliata, sarà comunque una canna che avrà le strozzature, i coni di raccordo ed un diametro senz'altro non adatti alle munizioni no toxic, di conseguenza avrà una balistica nel migliore dei casi non ottimale. Poi se per caso la canna non passa il test e si rovina che facciamo??
Io ho una doppietta magnum praticamente nuova e nel libretto di istruzioni del costruttore c'è scritto chiaramente che le canne possono sparare l'acciaio, tranne gli strozzatori che non sono adatti, ciò nonostante a breve la venderò e mi comprerò un fucile adatto e progettato appositamente per le munizioni no toxic acciaio, tungsteno ecc.
Questo è il mo pensiero, poi ovviamente rispetto tutte le scelte, ma per me è una scelta questa di gigliare la canna come minimo poco idonea e senz'altro poco remunerativa.
 
Vediamo di fare un po' di chiarezza:

1 - La prova del Giglio viene effettuata sparando 3 colpi per ogni tubo con caricamento in acciaio diametro 4.5 mm e durezza compresa tra 80 e 110HV1 (durezza ampiamente superiore a quella massima consentita per i caricamenti commerciali che se non sbaglio è 65); le cartucce devono sviluppare 1370 bar al primo manometro e una quantità di moto Mo>15Ns (è il 30% in più rispetto al limite di pressione consentito per i caricamenti commerciali). Questi 3 colpi a 1370 bar sono più che sufficienti a garantire che puoi sparare tranquillamente tutti i colpi che vuoi con caricamenti in regola (pressioni inferiori a 1050bar e durezza dei pallini inferiore a 65Hv1)

2 - scopo della prova è certificare che la canna abbia la necessaria resistenza per garantire l'utilizzo in sicurezza con caricamenti no-toxic.
La resa balistica non c'entra nulla con la prova del Giglio.

3- generalmente canne prodotte negli ultimi 15 anni hanno già caratteristiche di sicurezza sufficienti per l'utilizzo con caricamento no-toxic anche se non gigliate, il motivo è la previsione che qualche fenomeno avrebbe utilizzato caricamenti in acciaio fregandosene delle leggi e normative. Quindi se parliamo di canne di questo tipo non dovrebbero avere problemi a superare la prova del Giglio.



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Vediamo di fare un po' di chiarezza:

1 - La prova del Giglio viene effettuata sparando 3 colpi per ogni tubo con caricamento in acciaio diametro 4.5 mm e durezza compresa tra 80 e 110HV1 (durezza ampiamente superiore a quella massima consentita per i caricamenti commerciali che se non sbaglio è 65); le cartucce devono sviluppare 1370 bar al primo manometro e una quantità di moto Mo>15Ns (è il 30% in più rispetto al limite di pressione consentito per i caricamenti commerciali). Questi 3 colpi a 1370 bar sono più che sufficienti a garantire che puoi sparare tranquillamente tutti i colpi che vuoi con caricamenti in regola (pressioni inferiori a 1050bar e durezza dei pallini inferiore a 65Hv1)

2 - scopo della prova è certificare che la canna abbia la necessaria resistenza per garantire l'utilizzo in sicurezza con caricamenti no-toxic.
La resa balistica non c'entra nulla con la prova del Giglio.

3- generalmente canne prodotte negli ultimi 15 anni hanno già caratteristiche di sicurezza sufficienti per l'utilizzo con caricamento no-toxic anche se non gigliate, il motivo è la previsione che qualche fenomeno avrebbe utilizzato caricamenti in acciaio fregandosene delle leggi e normative. Quindi se parliamo di canne di questo tipo non dovrebbero avere problemi a superare la prova del Giglio.



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Certo. Ma infatti io quello volevo : una prova scritta formale che la canna ha superato il test del giglio. La canna ha gli strozzatori in corredo steelshot ed è già testata a 1370 bar,solo che essendo del 2007 non porta il giglio perché la legge è andata in vigore nel 2008. Tutto qua .

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Vediamo di fare un po' di chiarezza:

1 - La prova del Giglio viene effettuata sparando 3 colpi per ogni tubo con caricamento in acciaio diametro 4.5 mm e durezza compresa tra 80 e 110HV1 (durezza ampiamente superiore a quella massima consentita per i caricamenti commerciali che se non sbaglio è 65); le cartucce devono sviluppare 1370 bar al primo manometro e una quantità di moto Mo>15Ns (è il 30% in più rispetto al limite di pressione consentito per i caricamenti commerciali). Questi 3 colpi a 1370 bar sono più che sufficienti a garantire che puoi sparare tranquillamente tutti i colpi che vuoi con caricamenti in regola (pressioni inferiori a 1050bar e durezza dei pallini inferiore a 65Hv1)

2 - scopo della prova è certificare che la canna abbia la necessaria resistenza per garantire l'utilizzo in sicurezza con caricamenti no-toxic.
La resa balistica non c'entra nulla con la prova del Giglio.

3- generalmente canne prodotte negli ultimi 15 anni hanno già caratteristiche di sicurezza sufficienti per l'utilizzo con caricamento no-toxic anche se non gigliate, il motivo è la previsione che qualche fenomeno avrebbe utilizzato caricamenti in acciaio fregandosene delle leggi e normative. Quindi se parliamo di canne di questo tipo non dovrebbero avere problemi a superare la prova del Giglio.



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Grazie Mauro per le specifiche👍. Senza generalizzare, possiamo dire che le canne magnum provate a 1370 bar sono idonee al no toxic fermo restando l idoneità degli strozzatori mobili?
 
Grazie Mauro per le specifiche👍. Senza generalizzare, possiamo dire che le canne magnum provate a 1370 bar sono idonee al no toxic fermo restando l idoneità degli strozzatori mobili?
No, assolutamente no!
Non facciamo l'errore di confondere le due prove, la prova superiore (psf**) ha caratteristiche ben diverse rispetto alla prova del Giglio.

Nella prova PSF** viene verificata solo la resistenza alla pressione ma con CARICAMENTO IN PIOMBO, quindi non possiamo avere la garanzia che la canna resista agli urti e striciamenti di pallini di acciaio molto più duri del piombo.

Nella prova del Giglio invece viene verificata contemporaneamente sia la resistenza alla pressione che la resistenza della canna al passaggio di pallini in ACCIAIO (tenete presente anche il valore di durezza dei pallini utilizzati nella prova, sono circa il 30% più duri di quelli che trovate in commercio).

Faccio un esempio pratico: ipotizziamo di avere una canna in acciaio C40, se correttamente dimensionata non ha problemi a superare la prova PSF**, se invece la sottoponiamo alla prova del Giglio ho forti dubbi che riuscirebbe a passarla indenne, probabilmente non scoppierebbe ma al BNP riscontrerebbero delle striature longitudinali create dallo strisciamento dei pallini di acciaio: questo vorrebbe dire che la canna dopo un numero "X" di colpi non resisterà più alle sollecitazioni.

Il concetto di base delle prove di sicurezza (come quelle del BNP) è il seguente: nessuna arma o dispositivo è sicuro fino a che non è stata verificata effettivamente la sua sicurezza! È per questo motivo che le prove del BNP vengono effettuate su ogni singola arma messa in commercio.
Per qualcuno magari potrà sembrare una prudenza eccessiva ma ricordate che poi chi rischia incidenti siete voi!!!

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Grazie Mauro, per noi “non addetti ai lavori” è facile incorrere in cattive interpretazioni.
Spesso barattiamo la realtà con le “certezze” della “nostra” logica - e la concretezza deI tuoi interventi sono quanto mai utili per non cadere in grossolani errori.

Tutti siamo amici e l’opinione di ciascuno è importante nel forum - ma è innegabile che l’apporto di alcuni è indispensabile.

Un caro saluto

Maurizio
 
Vediamo di fare un po' di chiarezza:

1 - La prova del Giglio viene effettuata sparando 3 colpi per ogni tubo con caricamento in acciaio diametro 4.5 mm e durezza compresa tra 80 e 110HV1 (durezza ampiamente superiore a quella massima consentita per i caricamenti commerciali che se non sbaglio è 65); le cartucce devono sviluppare 1370 bar al primo manometro e una quantità di moto Mo>15Ns (è il 30% in più rispetto al limite di pressione consentito per i caricamenti commerciali). Questi 3 colpi a 1370 bar sono più che sufficienti a garantire che puoi sparare tranquillamente tutti i colpi che vuoi con caricamenti in regola (pressioni inferiori a 1050bar e durezza dei pallini inferiore a 65Hv1)

2 - scopo della prova è certificare che la canna abbia la necessaria resistenza per garantire l'utilizzo in sicurezza con caricamenti no-toxic.
La resa balistica non c'entra nulla con la prova del Giglio.

3- generalmente canne prodotte negli ultimi 15 anni hanno già caratteristiche di sicurezza sufficienti per l'utilizzo con caricamento no-toxic anche se non gigliate, il motivo è la previsione che qualche fenomeno avrebbe utilizzato caricamenti in acciaio fregandosene delle leggi e normative. Quindi se parliamo di canne di questo tipo non dovrebbero avere problemi a superare la prova del Giglio.



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Leggerti è sempre un piacere, si intuisce dai dettagli e dai suggerimenti appropriati che sei del mestiere.
Grazzzzzzzzzzzzzzzzzie
piero
 
Salve a tutti, se ne parlava qualche giorno fa al tiro: ma se si vorrebbe una canna ex novo, commissionata a qualcuno dei tanti e bravi artigiani cannonieri, da montare sui nostri amati beretta serie 300 o equivalenti breda, per i modelli che già erano predisposti per canne magnum, la spesa varrebbe l'impresa ? nello specifico, parliamo di realizzare canne cal.12 ,cam.76, gigliate, con strozzatura fissa o anche con strozzatori. Ci sarebbero impedimenti tecnici? O economici?
Che ne pensate?
grazie a tutti
 
Salve a tutti, se ne parlava qualche giorno fa al tiro: ma se si vorrebbe una canna ex novo, commissionata a qualcuno dei tanti e bravi artigiani cannonieri, da montare sui nostri amati beretta serie 300 o equivalenti breda, per i modelli che già erano predisposti per canne magnum, la spesa varrebbe l'impresa ? nello specifico, parliamo di realizzare canne cal.12 ,cam.76, gigliate, con strozzatura fissa o anche con strozzatori. Ci sarebbero impedimenti tecnici? O economici?
Che ne pensate?
grazie a tutti

Secondo me economicamente non è una scelta giusta, una canna artigianale, fatta bene con ottimi acciai, strozzatori mobili, magnum e gigliata a meno 6-700 euro credo proprio non si trovi, tieni presente che con 850 euro compri il Franchi Affinity nuovo, magnum e gigliato che è un signor fucile; stesso prezzo per Beretta A300 Outlander, con 1000 prendi un Benelli Comfort, il Winchestern SX4 sta sui 900 euro...comprendi che spendere quei soldi per equipaggiare una carcassa di 30 anni fa con una canna nuova non è molto conveniente.
 
Secondo me economicamente non è una scelta giusta, una canna artigianale, fatta bene con ottimi acciai, strozzatori mobili, magnum e gigliata a meno 6-700 euro credo proprio non si trovi, tieni presente che con 850 euro compri il Franchi Affinity nuovo, magnum e gigliato che è un signor fucile; stesso prezzo per Beretta A300 Outlander, con 1000 prendi un Benelli Comfort, il Winchestern SX4 sta sui 900 euro...comprendi che spendere quei soldi per equipaggiare una carcassa di 30 anni fa con una canna nuova non è molto conveniente.

Però pensavo se la richiesta di canne gigliate diventa consistente (e sicuramente lo sarà) le aziende più grandi se ci volessero bene
potrebbero metterle in produzione abbassando i costi almeno per i modelli che sono stati venduti in gran numero in Italia e all'estero.
Chiaramente alle aziende converrà di più vendere fucili completi ...
 
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