Non capisco: se la canna non e' gigliata all'origine significa che il metallo non e' adatto ai pallini no-tox di ferro e/o tungsteno. Qualsiasi timbro, prova, o certificato di certo non la rende idonea a sparare le no-tox (eccettuate le ciofeche al bismuto). No, la canna non scoppiera' se ci si sparano no-tox con pallini di metallo duro o durissimo, ne' i 5 colpi al Banco di Prova mostreranno nulla. Ma uno che compra in buona fede una canna "taroccata" cosi' e ignaro comincia a sparare ferro e tungsteno, dopo molti piu' colpi dei 5 del BdP cominciera' a vedere un rigonfiamento a ciambella prima della strozzatura, e poi graffi nel cono di forzamento e lungo la canna. E alla fine la canna sara' da buttar via. Una canna non gigliata non si dovrebbe ne' si potrebbe far gigliare. Mi meraviglio che il BdP si assoggetti a tali schemi. Se uno vende un fucile con la canna non prevista per i no-tox ma gigliata in seguito secondo me non fa una cosa onesta. Del resto, se uno non ha intenzione di venderla, perche' farla gigliare? Per bellezza? Per essere alla moda? O per un tentativo di scartiloffia? Con questo non voglio implicare che tu, Ribott, abbia loschi propositi, ma parlo in generale.