https://www.youtube.com/watch?v=j9mBctBROPA

credo che l’antesignano del sistema inerziale sia questa carabina😉

Non credo, ma potrei sbaglarmi. McCollum lo ha chiamato un "flapper-lock" e nel filmato ha detto che si tratta di un tipo di meccanismo "short recoil." Comunque ho messo un messaggio sotto il filmato chiedendo a Ian McCollum (a proposito, qui negli States, dove e' riconosciuto come un'autorita' indiscussa nel campo delle armi da fuoco, Ian e' soprannominato "Gun Jesus," il "Gesu' delle armi da fuoco." Penso che il perche' sia chiaro. Assomiglia a quasi tutti i ritratti di Gesu' che si vedono nelle chiese cristiane.)
La ragione per cui non lo ritengo un inerziale e' l'assenza di una molla interna all'otturatore. Infatti il mollone e' davanti all'otturatore, intorno alla canna, ed il sistema di riarmo e' quel "gancio" nella parte posteriore del meccanismo che afferra la base metallica del castello. A Gun Jesus la non ardua (per lui) sentenza. Bellissimo ed ingegnoso fucile, considerando quando fu progettato. Interessante il fatto che quando chi lo progetto' (non ricordo il nome) comincio' il progetto, poi dovette aspettare una ventina d'anni per costruirne uno che funzionasse, perche' un semiautomatico a polvere nera non potrebbe mai funzionare se non per una decina di colpi. Dopodiche' i residui di combustione lo paralizzerebbero. Quando poi la polvere senza fumo apparve, la fabbrica produsse soltanto una cinquantina di prototipi di quasto fucile, tutti diversi l'uno dall'altro, cercando di ottenere contratti militari con questo o quel modello. Ma i contratti non arrivarono mai (era un fucille troppo avanzato per la mentalita' ottusa dei vari generali e colonnelli addetti all'acquisto di nuove armi--che fino alla fine dellla Prima Guerra Mondiale ancora esigevano che un "magazine cut-off" fosse parte dei moschetti e che i soldati, in trincea, lo innestassero trasformando il moschetto in un'arma a colpo singolo da caricare manualmente una cartuccia alla volta. Le cartucce nel caricatore erano di scorta, in caso il nemico attaccasse o se si andava all'attacco, nel qual caso il cut-off veniva disinnestato). Il magazine cut-off lo ricordo ancora sui vecchi A-5 della Browning a mollone che il mio amico Virgilio e suo padre usavano in botte a Fogliano. Lo scopo era quello di poter cambiare la cartuccia in canna senza che ne venisse una su dal serbatoio. All'atto pratico era una seccatura. La levetta del cut-off a volte si impigliava fra le frasche intorno alla botte quando prendevi il fucile appoggiato all'orlo, e il "cinquecolpi" diventava un fucile a colpo singolo--e sempre quando si presentava un branco di becchipiatti.
Diversi fucili automatici lisci oggi hanno questo cut-off, ma non il Remington, ed e' un'altra ragione per cui lo preferisco. Comunque che io sappia la maggioranza dei fucili che ce l'hanno hanno un bottone, non una levetta, e credo che cosi' la possibilita' di un bloccaggio accidentale del serbatoio non sarebbe possibile. Ma non conosco bene altri automatici. E' dal 1987, anno in cui usci', che uso il mio 11-87. E ne ho comprati altri due, un altro 12 /76 per mia figlia, ed un 20/76 per mia moglie.
 
E bisogna stare attenti a dove si mette il pollice della mano che preme il grilletto--in confronto credo che il famigerato Garand thumb, pollice da Garand (che ho subito anch'io) potrebbe essere molto meno doloroso...
 
Consentimi la battuta (🙂): 👍👎.... 🤣. A parte gli scherzi, sul web si trova un ottimo servizio di TacArmi del 1969 sul fucile Sjogren. Grazie per avere ricordato questo fucile, progettato da quello che, con John Moses Browning, Tullio Marengoni e molti altri è (secondo me) uno dei grandi inventori in materia di armi (e che è molto poco conosciuto in Italia).
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto