Ragazzi io non so cosa dire, dalle prove che ho fatto a beccacce con questo piombo "cadono" con abbattimenti puliti.
Unica pecca è che a volte si "mastica" piombo quando sono cotte nel piatto!!
Il mio amico con il 410 a quaglie la stessa cosa, abbattimenti puliti quasi sempre.

Credo che riuscire a caricare un'ottima cartuccia per la piccola selvaggina da tirare a distanza limitata con il P.12 sia un vantagio visto il maggior numero di pallini che riesce a contenere, soprattutto per il 410 che già di suo a delle rosate "misere".

Ci sono più discorsi intrecciati: il calibro, il pallino e le relative densità di rosata e potere di penetrazione.

Incipit: la Beccaccia non è un "piccolo selvatico" o almeno, diciamo che non è un wapiti giovannit. , ma per il sottoscritto è la Regina, non una quaglietta o un'allodola.
Perciò, alla luce pure del fatto che le distanze sono spesso imprevedibili e l'ambiente impervio, preferisco andare con quanto più margine di sicurezza possibile e sul fatto che il cal.12 sia balisticamente superiore in qualsivoglia contesto non sussistono dubbi. Non perchè lo dica io che non sono nulla, ma perchè è lapalissiano.

Riguardo al piombo: posso concordare che in una cartuccetta media da .410 intorno ai 15g (non mi parlate di sparare 21g in 410 perchè vi rispondo: compratevi un cal.12 e sparate una 24g da piattello a sto punto, o un 20) ci vada poco piombo e mettendo bior/borretta la rosata si diraderebbe molto con un pb8, perciò il pb12 rinfoltisce.
L'uso però del pb12 in cal.12 mi lascia alquanto perplesso perchè una buona dispersante ben grammata anche con piombo più grosso dà ottime rosate omogenee e fitte fino a abbondanti 20m e ha il vantaggio di curarsi meno di rametti e edere.
La teoria delle tante ferite vs poche ferite è complesso a livello di shock idrodinamico etc.: a breve distanza però il discorso è quasi indifferente, perchè il pallino pure del 12 conserva sicuramente energia sufficiente a bucare e shockare pure un'anatra; già a 25m invece inizierei a diffidare perchè l'energia residua cala, una becca o altro uccello di media mole comunque sa incassare e aumenta pure la probabilità di interporre ostacoli.

Ma torno al punto iniziale: invece di complicarsi in virtuosismi a discapito del selvatico che già ce n'è poco, non preferite fare meno feriti e riempire carnieri?
Potete sempre vantare le doti di calibro, cacciatore e caricamento domestico sparando a un tordo da appostamento, o a una quaglia da quagliodromo, o a un piattello, o a un cartone. dove fare meno danni e pigliarsi meno incazzature.
Perchè video di vendifucili a parte, dubito che un selvatico a 30m invece che a 15 non attira una fucilata, pure consci razionalmente che iniziamo a parlare di distanze limite per il calibro...siamo umani e inutile nascondersi. risultato? feriti e persi, feriti e sofferenza inutile, illesi, comunque non incarnierati con ovvio fastidio.
Se poi mi dite che avete tutti il telemetro agli occhi e se parte il beccaccino a 20m col 410 non gli sparate perchè non è etico...tanto di cappello, ma ci credo poco.

Evidentemente sono troppo pragmatico o qualcosa proprio non scatta nella mia mente limitata, ma..chi era che parlava di "use enough gun"? Ruark?
Qui parlate di uno che se fosse permesso, girerebbe con un 10/89 alle anatre e palombe...pertanto forse sono semplicemente nel contesto sbagliato, ma rimango sempre perplesso di certi atteggiamenti.
L'ho usato il .410 e ne conosco virtù e limiti.
Poi per carità, è lecito e ognuno fa che vuole. ma la mia critica in certi utilizzi è asperrima.


scusate il Tl;dr.
 
Una chiaccherata del genere in un bar finirebbe a calci e pugni🤣

(omissis)

Forse in un bar malfamato del porto di Marsiglia... Ma non se i membri di questo forum avessero questa discussione faccia a faccia. Pacche sulle spalle si', magari pernacchie e il segno dell'ombrello, un vaffa, o cose piuttosto innocue del genere, ma calci e pugni non credo...

Comunque se proprio dovesse finire a fucilate, i Quattrocentodiecisti sarebbe meglio se abbassassero le armi davani ai Dodicisti. Non si sa mai, se dovessero colpire un dodicista con il pizzico di pallini lenti e smorti del .410, quello potrebbe pure incazzarsi...[lol2.gif]
 
Secondo me, a beccacce è l'unico che non userei. Dici; perchè? Perchè per me la beccaccia non è il fagiano, la quaglia, il tordo e via discorrendo. é un qualcosa che ti fa sudare, a partire dal cane.in secondo luogo, quando arrivano le prime, il bosco è ancora infogliato e mi serve qualcosa che "sfrasca", a volte non hai il tempo di farla allontanare, ti da il tempo di un tiro....frettoloso... nervoso....d'imbracciata. E in fine, di questi tempi non ti puoi permettere di "mandarla", in quanto non sono tempi di dieci incontri ad uscita.Per quanto mi riguarda a beccacce col cane da ferma, non scenderei sotto il cal. 20. Canna corta, 4*, dispersante, piombo 12 bior, (o senza contenitore), piombo 9 e con contenitore HV del 7,5.
Parere personale.
 
Il Generale Grant, sua (di Lee) nemesi e futuro presidente degli U.S. a me e' sempre stato antipatico. Era un ubriacone pazzesco, e--grazie anche all'abuso di bevande alcoliche--spesso in preda a crisi di depressione. E io mi sono andato a sposare una delle sue lontane discendenti!!!! Eppure sono un Sudista accanito!

Concordo: i pallini piccoli a distanze brevi/medie se la fucilata e' ben centrata abbattono, eccome. Un mio compagno di scuola stava cacciando quaglie col padre ed il nonno piu' di mezzo secolo fa. Avevano nei fucili cartuccette con pallini dell'11. Passarono vicini a una piccola mandria di bestiame, ed un grosso toro li carico'. Il nonno gli punto' il fucile, e quando il toro era quasi su di loro, forse a tre o quattro metri da loro, premette ambo i grilletti. La doppia fucilata gli sfondo' la fronte ed il toro cadde fulminato. Ma a distanze medio/lunghe i pallini piccoli hanno perduto velocita' e penetrazione ed il potere di provocare shock (che e' dovuto piu' all'energia cinetica e shock idrostatico complessivi che alle ferite--qualora le ferite non interessino direttamente il sistema nervoso centrale). La situazione ottimale per l'efficacia di tiri lunghi? Pallini relativamente grossi, e strozzatura sufficiente a metterne diversi sul bersaglio. Un'anatra colpita da un pallino del 3 nei polmoni continuera' a volare finche' l'emoraggia interna non privi il cervello di ossigeno. Morira', ma potrebbe allungare parecchio prima di cadere. La stessa anatra, colpita alla stessa distanza da tre pallini del 5 nel corpo, quasi sicuramente cadra', forse viva, ma cadra' immediatamente o quasi.
Ed ecco la bellezza del tungsteno: pallini piu' piccoli (del 6) che conservano velocita', energia cinetica e penetrazione piu' a lungo del piombo, ed un numero superiore di pallini che investono il selvatico. Butto la' una cifra non verificata o facilmente verificabile, ma empiricamente ho notato che due pallini al tungsteno del 6 producono lo stesso effetto di quattro pallini di piombo del 5 su un'anatra a 35-40 metri. Parlo naturalmente di pallini nel corpo. Le ali rotte non contano. Con un'ala rotta l'anatra cade subito, ma poi senza un buon cane il recupero e' aleatorio.

A caccia pero' ci sono altre considerazioni, come ha scritto Gianluca. Qui da noi, dove si cacciano conigli e scoiattoli con piccoli calibri, quasi tutti usano il 6, sebbene anche il 7 1/2 per i conigli e l'8 per gli scoiattoli andrebbe bene. Ma uno caccia questi animali pper mangiarli, e a nessuno piace dover trovare pallini a dozzine nella ciccia. Poi specialmente con i conigli, i pallini quasi sempre si portano appresso un ciuffo di peli che infilano profondamente nei muscoli. E se il coniglio e' crivellato, ripulirlo dai peli nella carne diventa un lavoro. Quindi il 6, e magari con una cartuccetta con non troppi pallini, e' la scelta migliore. Poi scoiattoli e conigli sono relativamente fragili, molto piu' delle lepri, e li fermi facilmente.
 
per una volta, dissento dall'americano.

Ogni bestia ha il suo giusto range etico di pallini, per corporatura e distanze medie di tiro.

Se alle anatre maggiori il tungsteno a vostro dire può essere sufficiente del 6 e probabilmente lo è per maggiore densità e compattezza di rosate, di piombo sparerei non meno del 5 e forse anche il 4 e il 3 perchè i tiri lunghi sono all'ordine del giorno.

Discorso differente ma con verdetto simile per le beccacce, per le già citate frasche, imprevedibilità della distanza di uscita, etc...non meno del 10 e preferibilmente 8/9, ma certo non il 12 che non tiro neppure alle quaglie, animali di 60g dal volo lineare e in campo aperto.

Ancora, per i colombacci non meno del 7 e preferibilmente 5 o 6.

Ma non puoi paragonare il piombo alla lega di tungsteno. Velocita', energia cinetica e penetrazione, nonche' numero di ferite, sono i fattori che determinano la letalita'. I pallini al tungsteno del 6 hanno piu' velocita', energia cinetica, e penetrazione a parita' di distanza dei pallini di piombo. E colpisci il bersaglio con piu' pallini. Quando potevo usare il piombo, usavo non meno del 5 e spesso il 4. Nelle cartucce da 76 mm, che sparavo rarissimamente, quasi mai, usavo il 2. Le avevo comprate per tirare alle oche, non alle anatre.
Tornando ai pallini del 12 per le beccacce, se a 20-25 metri (al pulito, senza dover potare rametti e foglie con la fucilata) sebbene non l'abbia mai provato, scommetto che la beccaccia, se centrata, verrebbe giu'. Gli scolopacidi come beccaccino e beccaccia sono noti per la loro fragilita', e se metti sette o otto pallini del 12 in una beccaccia a una distanza tale che possono penetrare oltre piume e pelle ed entro il torace e cavita' addominale, quella beccaccia viene giu'. Non vedo perche' a distanze brevi se un pallino del 12 trapassa facilmente le piume, pelle e muscolo di un tordo e penetra profondamente nell'interno del corpo, non possa fare lo stesso, sempre a distanze brevi, quando colpisce una beccaccia. E di pallini che la colpiranno ce ne saranno di piu' di quanti dell'8 la colpirebbero.
Ma c'e' un caveat: si parla di beccaccia CENTRATA. Io a beccacce, come te, non userei pallini del 12 perche' col 12 si ha solamente il vantaggio TEORICO del maggior numero di pallini sul bersaglio. Ma in PRATICA? Se non la centri, e la colpisci con soltanto uno o due pallini del 12 il vantaggio cessa. A beccacce io userei cartucce con una buona dose di pallini dell'8 in caso dovessi colpirla marginalmente.

Per la cronaca, in Italia non ho mai comprato o caricato cartucce con pallini piu' piccoli dell'11, e anche di queste ne ho usate poche. In genere usavo 10 per le allodole, 10 e 9 e anche 8 per i tordi, 7 per le tortore, e in genere 5 per le anatre, fagiani, e lepri. E sparavo un sovrapposto 12/70. A tordi 10 in prima canna (***) e 9 o 8 nella seconda (*). Negli States, nel Montana, per le starne al principio di stagione (6 Settembre) usavo cartuccette da piattello del 7 1/2. Quando cominciava a fare freddo (e nel Montana FA FREDDO!) passavo alle corazzate del 6. Per i fagiani corazzate del 6 e 5. Per le anatre corazzate del 5 e 4. Per lepri e conigli, prede in genere accidentali, usavo cio' che avevo in canna. Se andavo espressamente a lepri e conigli usavo la .22 LR e sparavo a fermo. Poi, in Alaska, col bando al piombo per le anatre usavo prima le 12/76 e pallini di ferro del 3 e 2, con risultati scoraggianti, e poi finalmente con la lega di tungsteno il 6 di prima stagione, ma anche il 4 a Dicembre/Gennaio, quando le anatre erano coperte da uno spesso strato di piume e grasso. In genere 6 di prima canna, 4 le altre due. Per le lepri dai piedi a racchetta, quelle poche volte che ci andai, perche' non erano un granche' da mangiare, usavo le vecchie cartucce al ferro che non usavo piu' in palude. A breve distanza uccidevano bene e non crivellavano troppo la lepre con lo strozzatore improved cylinder. Per i beccaccini non avevo scelta e comprai delle cartuccette al ferro con pallini del 7 1/2. Cascavano quasi sempre vivi, ma avevo un'ottima Labrador che li trovava sempre.
 
Ciao, quasi ciclicamente qualche nuovo utente come te chiede informazioni su questo calibro adorato da molti di noi. Riepilogare in questo tuo intervento quanto sià già stato detto ogni volta è pressoche impossibile. Ti consiglio se davvero avrai voglia di approfondire l'argomento di usare la funzione cerca e li troverai tante discussioni sia sui fucili - i turchi appunto - cartucce...ecc ecc... Intanto "saziati" con quelle discussioni - che tra l'altro sono anche molte - e poi magari fai la domanda "specifica e diretta".
Qui di amanti di questo calibro - ripeto - siamo in tanti....
Ok ??
 
Secondo me, a beccacce è l'unico che non userei. Dici; perchè? Perchè per me la beccaccia non è il fagiano, la quaglia, il tordo e via discorrendo. é un qualcosa che ti fa sudare, a partire dal cane.in secondo luogo, quando arrivano le prime, il bosco è ancora infogliato e mi serve qualcosa che "sfrasca", a volte non hai il tempo di farla allontanare, ti da il tempo di un tiro....frettoloso... nervoso....d'imbracciata. E in fine, di questi tempi non ti puoi permettere di "mandarla", in quanto non sono tempi di dieci incontri ad uscita.Per quanto mi riguarda a beccacce col cane da ferma, non scenderei sotto il cal. 20. Canna corta, 4*, dispersante, piombo 12 bior, (o senza contenitore), piombo 9 e con contenitore HV del 7,5.
Parere personale.


Pienamente d'accordo con te....infatti in pianura lo userei ma non nel bosco. Qui c'è una vallata dove la vegetazione mi permetterebbe di usare il 410. In montagna ci vado con il 12 assolutamente, soprattutto nel primo periodo come dici tu uso solo bior e anche grammature alte per "disboscare" dove passa. Con il 410 potrei fare a meno pure di tirare.
Quest'anno se ne sono viste poche ma l'anno scorso ci siamo divertiti davvero, noi, ma soprattutto i cani (la mia passione sono loro).
 
Noto che c’è confusione tra il calibro 36 ed il calibro .410.
I diametri nominali delle forature sono molto vicini, ma leggerissimamente diversi.
La camera del .410 è solo 3 pollici (quindi non ha senso parlare di .410 magnum in quanto il .410 non magnum non esiste... nelle scatole di cartucce viene spesso indicato .410 magnum per evitare che qualcuno le metta nel 36/65)
La camera del 36 è solo 65 mm (non mi risulta che esistano 36/70)
Quindi il .410 non è la versione magnum del 36, anche se nel linguaggio comune ciò viene dato per certo

Parere personale, ovviamente...
 
Quando, mi permetto di proporre qualcosa per evitare l'antipatica usanza dei rastrelli, che nulla hanno a che vedere con la scaccetta, personalmente non parlo di limitare qualcosa, perchè quel qualcosa è già vietato. La mancanza di rispetto delle leggi, del collega corretto ed ancor più la mancanza di rispetto nei confronti di chi coltiva olivi per mestiere e raccoglie i frutti tra le schioppettate di chi si stà divertendo, è il vero autolesionismo, perchè ci portiamo dietro antipatie del mondo agricolo alimentate anche dalla marea di bossoli lasciati a terra nella frenesia della sfase

Pero' chi coltiva olivi dovrebbe anche essere contento che le schioppettate degli invisi cacciatori tengono tordi e storni lontani dagli olivi. Ho visto con i miei occhi cio' che accadeva a Villa Cavalletti, a Grottaferrata, all'oliveto della villa--dove i Gesuiti alla quale apparteneva (o appartiene, non so) non permettevano che si sparasse. Migliaia di storni provenienti da Roma, dove passavano la notte, discendevano sugli olivi e per ogni oliva che mangiavano ne rovinavano altre quattro. Spesso spezzavano i rametti ai quali erano attaccate le olive. Io ne ammazzavo qualcuno fuori dal recinto, sotto un grande noce nella cui ombra avevo un piccolo capanno, ma se mi avessero lasciato sparare dentro la villa ne avrei presi chissa' quanti, e avrei salvato qualche quintale di olive.
 
Quando, mi permetto di proporre qualcosa per evitare l'antipatica usanza dei rastrelli, che nulla hanno a che vedere con la scaccetta, personalmente non parlo di limitare qualcosa, perchè quel qualcosa è già vietato. La mancanza di rispetto delle leggi, del collega corretto ed ancor più la mancanza di rispetto nei confronti di chi coltiva olivi per mestiere e raccoglie i frutti tra le schioppettate di chi si stà divertendo, è il vero autolesionismo, perchè ci portiamo dietro antipatie del mondo agricolo alimentate anche dalla marea di bossoli lasciati a terra nella frenesia della sfase

la caccia a rastrello è vietata, punto! che controllasse chi di dovere, invece si vuole mettere un altra norma che limita la libertà di chi le regole le rispetta...da me nel mese di gennaio la vagante è praticabile solo sui certi fiumi...perchè? perchè mollano le lepri e invece di controllare vietano a tutti di andare per campi quando ci sono specie cacciabili che si potrebbero benissimo abbattere per i campi beccaccini/colombacci/rallidi e rare anatre nei fossi...sembra corretto? io rinuncio ad un mese della mia caccia e a volte anche più perchè chiudono a metà dicembre...per l'orticello di pochi altri e per un selvatico che non me ne importa un tubo. e sono costretto sui fiumi dove logicamente poi si ammassano tutti perchè si può andare solo li e logicamente i selvatici si spostano di 100 m e sono tranquilli e finisce che puoi anche non portare il fucile...oppure le prime 2 settimane di caccia il pomeriggio la stanziale è vietata e anche l'uso del cane perchè anche qui invece di controllare si vieta tutto anche a chi le regole le rispetta...così va a finire che o non si va neanche alla migratoria perchè gli acquatici per recuperarli devi tuffarti e per il resto vengono lasciati in giro un sacco di feriti...
potrei andare avanti con molti altri esempi...in cui per non controllare una norma viene vietato tutto a tutti...per me è puro autolesionismo...saresti favorevole a limitare tutte le automobili alla velocità di 50km/h? ...almeno siamo sicuri che nessuno va ai 100 in paese...poi verranno limitati anche quelli che i 100 li facevano solo in autostrada, però almeno impediamo sicuramente una cosa già vietata...
 
Per me la caccia al tordo è esclusivamente vagante massimo in 3 ma è capitato poche volte quasi sempre in 2 mi piace camminare e qui nel chianti fiorentino è anche molto impegnativo bordo vigne ed uliveti ogni tanto una fermatina riposino a testa alta magari zippa qualcosa ...e poi si riparte i cani si divertono e si sfogano io abbasso il colesterolo e ammiro posti meravigliosi il carniere è purtroppo sempre scarso ....ma l 'anima è piena ....e non vede l ora di ripartire....ultimamente ho dedicato molto tempo ai colombi....posti meravigliosi anche li.....ma che fatica star fermo a guardar per aria ...... il carniere di solito meno male appaga ......ma se fossi obbligato a cacciare tordi da fermo....probabilmente abbandonerei .....addirittura quando fisso l appuntamento con il mio compagno di caccia io arrivo al momento della partenza per fossetti e macchie lo "spollo" lo lascio a lui ....quelle saette ormai son troppo poche ....e nelle zone dove caccio qei pochi bisogna veramente sudarseli su bordo vigna con 5kg di mota per stivale....
 
Di che se ne dica, il 410 è e resta un calibro sfizioso.Certo non lo porterei in Africa! ma in Italia in mani giuste da moltissime soddisfazioni. Ha i suoi limiti, ma tutti i calibri ce l'hanno, chi più e chi meno. Se voglio andare al valico a colombacci, ci vado con un cal.12 magnum, ma se voglio andare in una pineta, sedermi e aspettare il colombaccio che venga ad appollaiarsi, il cal. 12 non serve a niente, anzi è deleterio, in questo caso il 410 è superiore in tutto. Se una mattina voglio farmi uno spollo in ambiente aperto, dove il tordo si vede arrivare, posso tranquillamente andare a divertirmi col 410 e state tranquilli che se mi esce una lepre o una volpe, nei 25 mt....la cappotto anche col piombo 10.

Il tutto sta a come si intende in calibro, le sue potenzialità. Se poi uno se ne innamora e ne fa uso costante, avrà delle sorprese, si meraviglierà, come ha fatto con me.

I ragazzini e la ragazzine acora non pienamente appassionati alla caccia e/o al tiro si scoraggiano facilmente, e mettere nelle loro mani un fucile che rende difficile colpire un uccello o rompere un piattello, e che a caccia, in mano ad un tiratore inesperto puo' sparare un'intera scatola di cartucce alle tortore senza colpirne una o--molto peggio--colpendone diverse malamente e vedendole arrancare via, irrecuperabili ma destinate a morire comunque in maniera atroce, si scoraggerebbe facilmente e perderebbe interesse alla caccia, ai fucili, ecc.

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Se si scoraggiano, non hanno passione, ma se uno diventa un buon tiratore col 410, quando andrà a caccia col 12, nulla passera alle sue spalle! E poi.....gli piacerà vincere facile!

No ci prendiamo i gabasisi a martellate... non conviene:mrgreen: e domandiamoci perchè alcuni di noi in rastrelliera abbiamo svariati tipi di fucili e calibri.........
 
Io con i miei, sparavo come se avessi avuto un 12 o un 20. Dapprima padelle, poi pian piano i risultati arrivano.

Esatto !!!
Arrivano...... e se malauguratamente una mattina te rode il @ulo.... è tutto un fiorire de padelle !!!
Possiamo dire che il .410 è inversamente proporzionale al "giramento di palle" !!
 
Esatto !!!
Arrivano...... e se malauguratamente una mattina te rode il @ulo.... è tutto un fiorire de padelle !!!
Possiamo dire che il .410 è inversamente proporzionale al "giramento di palle" !!

Le padelle non sono un gran problema. Gli scarseggiamenti invece si'. E sono quelli che fanno veramente girare le palle, non solo a chi li causa, ma anche e forse anche di piu' a chi e' costretto a vederli.
 
Vogliamo tornare alla domanda originale ed evitare il "e' cosi' perche' lo dico io"?
Allora, e scusate le maiuscole:

SONO CONSIGLIABILI I FUCILI TURCHI IN .410?????? SI'? NO?

Tutto il resto, compreso cio' che ho scritto io, e' O.T.
 
la caccia a rastrello è vietata, punto! che controllasse chi di dovere, invece si vuole mettere un altra norma che limita la libertà di chi le regole le rispetta...da me nel mese di gennaio la vagante è praticabile solo sui certi fiumi...perchè? perchè mollano le lepri e invece di controllare vietano a tutti di andare per campi quando ci sono specie cacciabili che si potrebbero benissimo abbattere per i campi beccaccini/colombacci/rallidi e rare anatre nei fossi...sembra corretto? io rinuncio ad un mese della mia caccia e a volte anche più perchè chiudono a metà dicembre...per l'orticello di pochi altri e per un selvatico che non me ne importa un tubo. e sono costretto sui fiumi dove logicamente poi si ammassano tutti perchè si può andare solo li e logicamente i selvatici si spostano di 100 m e sono tranquilli e finisce che puoi anche non portare il fucile...oppure le prime 2 settimane di caccia il pomeriggio la stanziale è vietata e anche l'uso del cane perchè anche qui invece di controllare si vieta tutto anche a chi le regole le rispetta...così va a finire che o non si va neanche alla migratoria perchè gli acquatici per recuperarli devi tuffarti e per il resto vengono lasciati in giro un sacco di feriti...
potrei andare avanti con molti altri esempi...in cui per non controllare una norma viene vietato tutto a tutti...per me è puro autolesionismo...saresti favorevole a limitare tutte le automobili alla velocità di 50km/h? ...almeno siamo sicuri che nessuno va ai 100 in paese...poi verranno limitati anche quelli che i 100 li facevano solo in autostrada, però almeno impediamo sicuramente una cosa già vietata...

In Italia e' vietato tutto cio' che non e' espicitamente permesso. In altri paesi (ad eccezione dell'Iran e della Corea del Nord) e' permesso tutto cio' che non e' esplicitamente vietato. Francamente parlando, io se fossi rimasto in Italia avrei smesso di cacciare decenni fa, avrei venduto i fucili, e mi sarei dedicato alla filatelia o la numismatica, attivita' nelle quali non ci sono divieti assurdi (almeno credo, perche' in Italia tutto e' possibile). Gia' negli anni '70 (sono partito nel 1975) le regolamentazioni (e no solo venatorie) erano divenute sempre piu' oppressive ed assurde.
 
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