Oh bene, le velocità residue si equiparano. Sarebbe carino che ci spiegassi perché, ma sarebbe chiedere troppo.
Comunque si, la risposta è esatta.
Quindi della tua pappardella di prima citando il Granelli ci puliamo il naso, sai?

Adesso ci devi dimostrare le tue altre affermazioni, però.
Altrimenti restano atti di fede di cui non ci facciamo nulla.
Visto che hai studiato, ci spieghi come il soffio di bocca influenza le rosate delle moderne cartucce con contenitore?
Ma preciso eh... non chiacchiere, vogliamo i dati.
Poi vabbè, se scopri che non cambia nulla, ti vorremo bene lo stesso.

Confesso che la storia delle "avverse condizioni meteo" (quali? caldo? freddo? gnagnarella?) non l'ho capita, ma sono certo che dall'alto delle tue alte competenze saprai essere molto esaustivo.
O forse no?????????

A Sor Landone, ma che ffai? A Centro 67 nun je devi da rompe li... granelli! Per i non-Quiriti ( a parte il fatto che mi dispiace che non siano romani--la loro vita sarebbe migliore se lo fossero, grazie all'attitudine verso la vita del Romano medio, che nun je ne frega un caxxo de gnente) i "granelli," in dialetto Romanesco so' li cojoni...

Oh, adesso non mi accusate di essere tornato qui nonostante le mie promesse di stare fuori dalla discussione. Infatti non ho parlato ne' di moncherini ne' di canne-chilometro. Rimango fuori della discussione. Ma ogni tanto un po' di comic relief e' necessario, specialmente quando Centro comincia a mettere il broncio perche' nun je da' retta piu' quasi nisuno e tanti je zompano puro addosso e je dicheno cotica! 'N te preoccupa' Centro: tanti inimici tanto onore, come diceva Zio Benito. (Infatti vedi l'onore che j'hanno fatta appennennolo a testa 'n giu' come n'abbacchio ar distribbutore de benzina...)
 
Anche nel lago d.t., a volte gli uccelli si posano oltre, ben oltre il tiro utile del mio superlativo Cosmi :)caricato con munizioni tungsteno. Il tungsteno mi ha permesso l'ingaggio con uccelli posati che nessun'altra munizione neanche supermagnum, neanche una doppia supermagnum in doppiettoni mi garantirebbe. Ovviamente, come hai anche precisato nel tuo intervento, importante avere punti riferimento misurati e non " percepiti ". Col tungsteno questi riferimenti " limite " sono stati spostati nel mio chiaro di 20 mt., sino a quella distanza il malcapitato uccello è recuperato con certezza, un briciolo di vità e sarebbe perso. Non sono molto d'accordo sul fatto che un pallino non dia la quasi certezza di recuperare il selvatico sparato, il tungsteno del 6 a distanze anche di 60 mt., in acqua devasta il corpo del selvatico. Mi ricordo un mestolone a 70 mt. sparato a fermo " di culo " che aveva un foro sopra la schiena e quello d'uscita sotto il collo. Quindi, credo che è giusto dedicare ad ogni selvatico il giusto pallino per avere densità di rosata tale che il selvatico non ci passi in mezzo, ma se utizzo un pallino ai tordi che abitualmente uso per i colombi, non vedo quali parti non vitali non abbiano uno shock così violento da non garantire il recupero anche con un solo pallino a bersaglio. Le zampe ? Un pallino grande che colpisce le gambe di un tordo, necessariamente interesserà anche gli organi della pancia, mica il tordo è un airone !!!.
Comunque mi chiedo chi sia che a tordi si porta dietro munizioni del 5

UN pallino, che significa che la rosata è abbondantemente sguarnita, può colpire qualunque punto della sagoma e in qualunque modo, anche solo strisciandola.
Una cosa è padellare un animale o scarseggiarlo per errore, un'altra tirare di proposito, non una volta di rabbia ma sistematicamente, ad animali fuori tiro spaventandoli, spennandoli o peggio ferendoli. Di fatto levando una preda a sè e agli altri, mandandola a morire di stenti senza "godersela" nessuno.
Che poi quella volta che arriva bene il pallino di 4euri di cartuccia al tungsteno, lo ammazza...bene. Ma non ne hai la certezza di come e dove arriva. Altimenti sarebbe a tiro, non fuori.
E comunque le rosate del tungsteno sono per vari motivi più dense e "forti", perciò se io parlo di 35m col piombo, immagino siano i 45 del tungsteno.

PS: non c'è bisogno del 5, anche l'8 è follia per un tordo.
Lo sparano alle pernici.
 
Ciao Gianni, in un post di qualche giorno fa ho descritto un test che abbiamo fatto 4 anni fa dove non abbiamo riscontrato differenze significative tra le varie lunghezze.
Bada bene a una cosa però, il test è stato eseguito con 3 canne realizzate appositamente per il test in modo da avere effettivamente le stesse condizioni su tutte e 3 le canne e le lunghezze (le differenze erano di pochi micron); il grave errore che quasi tutti fanno è di dare per scontato che canne di diversa lunghezza ma della stessa marca o per lo stesso fucile siano in qualche modo uguali e che il confronto tra loro sia indicativo.
La distanza a cui vengono effettuate le prove dipende da cosa si vuole analizzare e dal tipo di test che si vuole fare.
 
Ma quanto mi dai se ti rispondo?
HA HA H A
Capisco che facendomi parlare prendi lezioni, ma occhio che alla fine potrei chederti il conto. Ha ha ha ha ha
in parole povere ti dico che aumentando le velocita iniziali, non si registrano aumenti proporzionali di velocita residue, questo perche la resistenza aereodinamica aumenta all'aumentare della velocita, quindi per ottenere concreti aumenti di velocita oltre 45m, bisognerebbe aumentare le V0 di almeno 50m/s, cosa impossibile per ovvie ragioni che non ti spiego dato che lo dovresti sapere se ti ritieni esperto.
Per quanto riguarda il soffio di bocca ho gia detto milioni di volte che le borre contenitore sono riuscite a limitarlo ma non ad annullarlo. E' intuibile che la pressione residua investe una parte dei pallini in uscita dalla canna dato che la borra contenitore inizia a separarsi gia dopo soli pochi cm dalla volata. (cerca video).
Infine, sono convinto che non hai capito solo la storia delle condizioni meteo avverse, non hai capito niente, comunque te lo spiego.....
In presenza di condizioni meteo avverse, le velocità iniziali possono scendere anche di 20/25m/s, se a queste perdite pero ci riaggiungi qualche m/s guadagnato dalla canna lunga comprensi in parte la perdita.
Che dici...seguito a dire stronxxxxte?

Si, dici sciocchezze e finalmente non lo sostengo solo io ( o i soliti, ma la schiera si sta allargando, evviva!)
1. Hai citato il Granelli e non ci hai capito una mazza. La lunghezza della canna non porta significativi vantaggi in termini di velocità residua, l'hai detto dopo che te l'ho fatto notare, ma il tuo primo post intendeva l'esatto contrario. Frega niente se ora sei andato su Google a cercare.
2. Frega niente se dici un milione di volte la stessa cosa, sempre c@zzata resta. A meno che non provi ciò che dici... e non lo stai facendo. Con le borre contenitore il soffio di bocca provoca effetti trascurabili, per favore dimostra il contrario.
3. Condizioni avverse quali???? E ammesso che esista una condizione avversa tale che ciò succeda, la stessa presunta perdita di 20/25 m/s avverrebbe per TUTTE LA CANNE, tutte sai? Lunghe e corte. Sai cosa significa? Significa che il DELTA (vuol dire "la differenza") di vzero tra le canne resta.. sai come resta? UGUALE! Resta uguale Centrooooooooooooo, porcadiquellatroia, non cambia un c@zzo. Se resta uguale il delta, resta uguale il decadimento e le velocità residue tornano a pareggiarsi. LE VELOCITA' RESIDUE RESTANO UGUALI, hai capito?

Per favore, non farmi andare avanti, arrenditi all'evidenza e limita i danni.
 
Anche nel lago d.t., a volte gli uccelli si posano oltre, ben oltre il tiro utile del mio superlativo Cosmi :)caricato con munizioni tungsteno. Il tungsteno mi ha permesso l'ingaggio con uccelli posati che nessun'altra munizione neanche supermagnum, neanche una doppia supermagnum in doppiettoni mi garantirebbe. Ovviamente, come hai anche precisato nel tuo intervento, importante avere punti riferimento misurati e non " percepiti ". Col tungsteno questi riferimenti " limite " sono stati spostati nel mio chiaro di 20 mt., sino a quella distanza il malcapitato uccello è recuperato con certezza, un briciolo di vità e sarebbe perso. Non sono molto d'accordo sul fatto che un pallino non dia la quasi certezza di recuperare il selvatico sparato, il tungsteno del 6 a distanze anche di 60 mt., in acqua devasta il corpo del selvatico. Mi ricordo un mestolone a 70 mt. sparato a fermo " di culo " che aveva un foro sopra la schiena e quello d'uscita sotto il collo. Quindi, credo che è giusto dedicare ad ogni selvatico il giusto pallino per avere densità di rosata tale che il selvatico non ci passi in mezzo, ma se utizzo un pallino ai tordi che abitualmente uso per i colombi, non vedo quali parti non vitali non abbiano uno shock così violento da non garantire il recupero anche con un solo pallino a bersaglio. Le zampe ? Un pallino grande che colpisce le gambe di un tordo, necessariamente interesserà anche gli organi della pancia, mica il tordo è un airone !!!.
Comunque mi chiedo chi sia che a tordi si porta dietro munizioni del 5



Fabio nel tiro a fermo si presume che il tiro sia centrato e che dunque i pallini che colpiranno il selvatico siano quelli centrali notoriamente con più forza viva e quindi pressoché tutti dotati della massima potenzialità di abbattimento.

Nel tiro a volo non è così. I pallini laterali non potendo sfruttare "l'effetto scia" del gruppo centrale - tenderanno a perdere rapidamente velocità (e quindi potere lesivo) e a rimanere indietro. Ciò non toglie che - nel movimento contemporaneo del selvatico e della rosata - non possano impattare nel bersaglio, producendo una ferita si, ma ovviamente meno determinante ai fini del l'abbattimento. Credo che Lando si riferisse proprio a questi.

L'esempio che ho portato del pallino 0 era ovviamente una voluta forzatura. Quello che volevo dire è che colpire un selvatico con un pallino esuberante, perfino passante non significa decretarne la morte.
Affinché un selvatico sia incarnierabile è necessario o che muoia perché colpito in un organo vitale o che fermi la sua corsa perché si è spezzato un osso fondamentale per muoversi. Se colpisci un selvatico negli intestini, sicuramente morirà ma non è assolutamente certo che sarai tu a mangiarlo.

Comunque nel tuo articolo hai parlato di anatre sparate oltre il limite del piombo ma recuperate con "certezza" ed è proprio questa, anche secondo me, la logica da seguire.

un saluto

Maurizio
 
Centro67 ti stai arrampicando sugli specchi per dimostrare che hai ragione, scusa la schiettezza ma ormai da un po' sono giunto alla conclusione che, quando lo scopo della discussione è dimostrare di aver ragione risulta difficile un confronto di opinioni costruttivo.
Vado al sodo della questione canne lunghe - canne corte: come già detto due o tre volte, non è la lunghezza della canna che fa la differenza sulla portata, gittata o concentrazione della rosata ma piuttosto le caratteristiche costruttive della canna.Non dico questo da cacciatore (quale non sono) ma da produttore di 250-300 canne al giorno per i maggiori marchi Italiani e internazionali e che investe mediamente mezzo milione di euro ogni anno per test e analisi.
Per quanto riguarda le analisi di Granelli (di cui ho immensa stima e rispetto) ti ricordo che risalgono ormai a più di 30 anni fa, avendo la possibilità di utilizzare sistemi di analisi e prove più moderne in alcuni casi ho riscontrato risultati sostanzialmente diversi rispetto a quanto riscontrato da Granelli.
Parere personale, mi sembra che stai confondendo due cose che sono ben distinte:canne corte realizzate apositamente per il tiro ravvicinato con canne lunghe realizzate appositamente x i tiri lunghi; grazie al c...o che la canna da 81 spara più lontano, ma non perché è lunga 81 cm ma perché nella realizzazione di questa canna sono state utilizzate tutte quelle caratteristiche che permettono di allungare il tiro.
Visto che mi tocca la parte dello stronzo, un commento riguardo al video: dalle immagini non sono riuscito a vedere come erano effettivamente le distribuzioni delle rosate, ho potuto solo sentire le valutazioni dei due signori che hanno eseguito i test, un po' come le televendite dei materassi in TV.
Fare un test oggettivo con dati di valenza scientifica è tutta un'altra cosa credimi.


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Buongiorno Mauro, tornando alla discussione, quindi tu ritieni che su una stessa canna, se accorciamo o allunghiamo il tratto cilindrico, non otteniamo differenze di velocita iniziali, giusto?
Altra curiosità, ti chiedo cortesemente, le canne sporting del 682 Gold E optima bore da 81cm hanno un profilo interno differente da quelle da 76 cm?Posso ritenere le prime adatte a tiri piu lunghi essendo piu lunghe?
E poi ancora , una canna cl da 47 cm fornisce prestazioni (in termini di portata,penetrazione concentrazione etc) diverse dalla stessa canna lunga 81 cl?
 
UN pallino, che significa che la rosata è abbondantemente sguarnita, può colpire qualunque punto della sagoma e in qualunque modo, anche solo strisciandola.
Una cosa è padellare un animale o scarseggiarlo per errore, un'altra tirare di proposito, non una volta di rabbia ma sistematicamente, ad animali fuori tiro spaventandoli, spennandoli o peggio ferendoli. Di fatto levando una preda a sè e agli altri, mandandola a morire di stenti senza "godersela" nessuno.
Che poi quella volta che arriva bene il pallino di 4euri di cartuccia al tungsteno, lo ammazza...bene. Ma non ne hai la certezza di come e dove arriva. Altimenti sarebbe a tiro, non fuori.
E comunque le rosate del tungsteno sono per vari motivi più dense e "forti", perciò se io parlo di 35m col piombo, immagino siano i 45 del tungsteno.

PS: non c'è bisogno del 5, anche l'8 è follia per un tordo.
Lo sparano alle pernici.

Mi dispiace contraddirti, ma quando tiro ad un animale lo faccio con la convinzione dell'abbattimento. Quel mestolone di cui ho scritto, fu il primo di una successiva serie di uccelli tirati, dove i 70 mt. sono poi il limite oltre il quale non si va, ed entro il quale ho la certezza dell'abbattimento al 100% ed io a fermo non sbaglio mai. Per pura cronaca, tirai a quell'uccello con la convinzione che allo sparo sarebbe volato ripercorrendo la strada fatta prima di posarsi, ovvero ripassando sopra il capanno. Lo tirai senza convinzione e senza tirargli addosso, ma solo ad occhi aperti puntando la sagoma. e a quella distanza la costosissima munizione mi permette con tiro ben mirato ed appoggio di mettere ben oltre un singolo pallino. Io quando tiro ad un uccello ho sempre la convinzione di abbatterlo e mai lo tiro di proposito e la mia convinzione è dettata dall'abbinamento canna munizione. Oltre certe distanze non mi azzardo a tirare neanche col tungsteno e tiri al volo non li azzardo oltre lo stesso limite che ho memorizzato con munizioni convenzionali, solo che i 4 euro mi permettono di recuperare uccelli altrimenti che potrebbero essere feriti con altre cartucce perchè non ben centrati e con solo 3 pallini sul bersaglio, perchè a distanze sino 50 mt. al volo, anche con la numerazione di pallino adeguata, devi centrare l'animale per mettere almeno un pallino in zona vitale, col tungsteno ne bastano la metà perchè è devestante. Parliamo ovviamente di una munizione particolare e costosa, ma, comunque eviteri di parlare di presunti atteggiamenti scoretti nei confronti di chi abitualmente tira ad uccelli ben oltre quello che è il limite personale.
 
Se la metti così, tu avresti bisogno di ripassi in matematica, fisica, geometria e balistica, sei scarso in comprensione del testo, analisi logica e probabilmente anche in lettura ad alta voce e dettato.
 
Vorrei precisare inoltre che non ho mai detto che la lunghezza della canna e' l'unico elemento che determina la portata, ma ho detto invece che" concorre" poiche influenza seppur in minima parte le velocita e le concentrazioni specie con cariche progressive, e senza contenitore...........
 
Mi dispiace contraddirti, ma quando tiro ad un animale lo faccio con la convinzione dell'abbattimento. Quel mestolone di cui ho scritto, fu il primo di una successiva serie di uccelli tirati, dove i 70 mt. sono poi il limite oltre il quale non si va, ed entro il quale ho la certezza dell'abbattimento al 100% ed io a fermo non sbaglio mai. Per pura cronaca, tirai a quell'uccello con la convinzione che allo sparo sarebbe volato ripercorrendo la strada fatta prima di posarsi, ovvero ripassando sopra il capanno. Lo tirai senza convinzione e senza tirargli addosso, ma solo ad occhi aperti puntando la sagoma. e a quella distanza la costosissima munizione mi permette con tiro ben mirato ed appoggio di mettere ben oltre un singolo pallino. Io quando tiro ad un uccello ho sempre la convinzione di abbatterlo e mai lo tiro di proposito e la mia convinzione è dettata dall'abbinamento canna munizione. Oltre certe distanze non mi azzardo a tirare neanche col tungsteno e tiri al volo non li azzardo oltre lo stesso limite che ho memorizzato con munizioni convenzionali, solo che i 4 euro mi permettono di recuperare uccelli altrimenti che potrebbero essere feriti con altre cartucce perchè non ben centrati e con solo 3 pallini sul bersaglio, perchè a distanze sino 50 mt. al volo, anche con la numerazione di pallino adeguata, devi centrare l'animale per mettere almeno un pallino in zona vitale, col tungsteno ne bastano la metà perchè è devestante. Parliamo ovviamente di una munizione particolare e costosa, ma, comunque eviteri di parlare di presunti atteggiamenti scoretti nei confronti di chi abitualmente tira ad uccelli ben oltre quello che è il limite personale.

Forse sono stato troppo "duro". perdono.

In ogni caso, abbattimenti seriati a 70m significa diverse cose, innanzitutto un manico/cartuccia/canna particolari (sarà il tungsteno? per il piombo mi sembrano tanti a prescindere da bravura e fucile), e poi che probabilmente a sagoma sono effettivamente più di un pallino mediamente, tale da dare ragionevole sicurezza. comunque non giudico il chi, in realtà non giudico manco l'atteggiamento.

E'proprio che il tiro utile "tradizionale" NON è 70m. manco con una magnum (piombo). Tantomeno con l'acciaio agli anatidi. Ma se il tungsteno lo permette...diamine, devo riuscire a trovare un'armeria che le venda ;)
 
anche solo per un fatto di disponibilità, in genere compro Gemini.
Che finora, per i miei modesti prerequisiti richiesti, hanno dato i risultati sperati, poi non ho idea di cosa potrei aspettarmi in più o in meno rispetto a ciò che ottengo.

A me farebbe piacere sentire qualche consiglio, pure se di parte, sulla scelta di strozzatori di caccia.
Le mie canne sono tutte Franchi, con avvitamento mobilchoke e nuovo crio
 
Si, dici sciocchezze e finalmente non lo sostengo solo io ( o i soliti, ma la schiera si sta allargando, evviva!)
1. Hai citato il Granelli e non ci hai capito una mazza. La lunghezza della canna non porta significativi vantaggi in termini di velocità residua, l'hai detto dopo che te l'ho fatto notare, ma il tuo primo post intendeva l'esatto contrario. Frega niente se ora sei andato su Google a cercare.
2. Frega niente se dici un milione di volte la stessa cosa, sempre c@zzata resta. A meno che non provi ciò che dici... e non lo stai facendo. Con le borre contenitore il soffio di bocca provoca effetti trascurabili, per favore dimostra il contrario.
3. Condizioni avverse quali???? E ammesso che esista una condizione avversa tale che ciò succeda, la stessa presunta perdita di 20/25 m/s avverrebbe per TUTTE LA CANNE, tutte sai? Lunghe e corte. Sai cosa significa? Significa che il DELTA (vuol dire "la differenza") di vzero tra le canne resta.. sai come resta? UGUALE! Resta uguale Centrooooooooooooo, porcadiquellatroia, non cambia un c@zzo. Se resta uguale il delta, resta uguale il decadimento e le velocità residue tornano a pareggiarsi. LE VELOCITA' RESIDUE RESTANO UGUALI, hai capito?

Per favore, non farmi andare avanti, arrenditi all'evidenza e limita i danni.

Non sai neanche leggere amico mio,avevo detto e seguito a dirlo che la canna piu lunga quando produce rosate piu concentrate aumenta la portata utile.Non sempre pero la canna piu lunga produce rosate piu raccolte, perche il profilo interno nel suo insieme incide pesantemente.
l'effetto perturbatorio del soffio di bocca non e' stato annullato totalmente dalla borra contenitore, basti pensare che in quasi tutte le cariche una parte di pallini non e' protetta dai petali,percio viene investita dalla pressione residua.
Terzo quesito, le condizioni meteo avverse......non ho detto che le canne lunghe annullano la perdita di prestazioni, ho detto invece che avendo per loro natura alte prestazioni, compensano in parte le perdite causate dal meteo, e gli effetti sulla selvaggina non risulteranno mai disastrosi.
Infine, non ho mai detto che le velocita residue si livellano sullo stesso valore oltre 40/45m, ho detto invece che tendono ad equipararsi che e' ben diverso.
le velocità residue a 40 m non saranno mai uguali come dici tu neanche se ci fosse una minima differenza di V/0 pari a 20m/s, basti pensare che due cartucce aventi tale differenza di velocita forniscono prestazioni molto diverse.......studia e non fare il maestro
​​​​
 
In tabelle,calcoli vari non entro per manifesta non conoscenza . Mi limito all'esperienza pratica di caccia e Franky@ posso assicurarti che a 70 metri non c'è umano che abbatta regolarmente nel tiro a volo. Fabietto spesso gioca il jolly del tungsteno a fermo e lì ottiene risultati straordinari coadiuvato dal suo Cosmi.
Al volo è tutt'altra cosa . Chiunque SIA colui che spara 50 metri già rappresentano un range estremo per ottenere una sequenza significativa di hits .
Il tungsteno risolve in situazioni particolari,ma utilizzato per situazioni "normali" entro i 35/40 metri rappresenta un dispendio economico inutile tranne che sia obbligatorio di avvalerci di munizioni alternative al piombo,ma in tal caso ci sono leghe più economiche e molto valide.
Saluti e grazie per tutto il lavoro che stai facendo in questa situazione di emergenza.
 
Prima di commentare leggi tutto cio che ho scritto, e poi ti accorgerai che non sono io a dire che il Granelli appartiene ad un epoca passata.
Stavolta, e tante altre volte mi si e' risposto dicendomi che mi baso su concetti balistici ormai superati da oltre trenta anni , e che tutto si e' evoluto.....
 
Non sai neanche leggere amico mio,avevo detto e seguito a dirlo che la canna piu lunga quando produce rosate piu concentrate aumenta la portata utile.Non sempre pero la canna piu lunga produce rosate piu raccolte, perche il profilo interno nel suo insieme incide pesantemente.​​​​

Veramente questa cosa l'hai copiata da Mauro, tu nel post in cui citavi Granelli non l'hai mai neanche sussurrata.
Purtroppo per te so ancora leggere.

l'effetto perturbatorio del soffio di bocca non e' stato annullato totalmente dalla borra contenitore, basti pensare che in quasi tutte le cariche una parte di pallini non e' protetta dai petali,percio viene investita dalla pressione residua.

Questa è una TUA teoria che andrebbe non solo verificata, ma anche quantificata. "quasi tutte le cariche" quali? "una parte di pallini" quanti? "viene investita", e allora? Quali sono gli effetti? Sono sensibili? Sono trascurabili? Bisogna dirlo coi fatti, con le prove.
Tu credi di cavartela con le chiacchiere da beretto del TAV, ma stai dicendo un sacco di fesserie per sentiro dire o per leggiucchiato qua e le senza capire.

Terzo quesito, le condizioni meteo avverse......non ho detto che le canne lunghe annullano la perdita di prestazioni, ho detto invece che avendo per loro natura alte prestazioni, compensano in parte le perdite causate dal meteo, e gli effetti sulla selvaggina non risulteranno mai disastrosi.​​​​
Guarda, ti faccio rileggere cosa avevi scritto "In presenza di condizioni meteo avverse, le velocità iniziali possono scendere anche di 20/25m/s, se a queste perdite pero ci riaggiungi qualche m/s guadagnato dalla canna lunga comprensi in parte la perdita."
Ti ho fatto notare, ma forse avresti dovuto leggere con più attenzione, che invece non cambia nulla. Provo a rispiegartelo come ai bambini. Come col tempo avverso (???) perdono 25 m/s di vzero le canne lunghe, li perdono anche le canne corte. Sei d'accordo fin qui? Quindi se per esempio col sole avevamo una differenza di vzero di 20 m/s tra canna lunga e canna corta (che forse avrai capito si riduce in differenze non sensibili di velocità residua), con la gnagnarella abbiamo la stessa identica differenza di vzero, ovvero la stessa dfferenza non sensibile di velocità residua. Se non capisci ancora ti faccio un disegno.

Infine, non ho mai detto che le velocita residue si livellano sullo stesso valore oltre 40/45m, ho detto invece che tendono ad equipararsi che e' ben diverso.
le velocità residue a 40 m non saranno mai uguali come dici tu neanche se ci fosse una minima differenza di V/0 pari a 20m/s, basti pensare che due cartucce aventi tale differenza di velocita forniscono prestazioni molto diverse.......studia e non fare il maestro
​​​​
Io ho detto che le velocità residue si livellano perché è così. Tu dici "tendono a equipararsi", che per me è la stessa cosa che dico io, ma poi cambi idea nella stessa frase e affermi che è "ben diverso" (???) e che forniscono prestazioni "molto diverse". Ci dici "quanto diverse"? O restiamo a livello di chiacchiere da baretto del TAV?

Se hai bisogno di altre lezioni, il tuo maestro è sempre a disposizione, ma poi non lamentari se ti bacchetto quando non ti applichi.
 
Per Franky
La famosa media delle 5 ferite e' evidente che non puo valere per la piccola migratoria, infatti il piu delle volte mettere 5 pallini addosso ad un tordo o una allodola e' pressoche impossibile, salvo nei tiri a brevissima distanza con fucili strozzati e cartucce con contenitore.
La resistenza alle ferite della selvaggina minuta e minima, di conseguenza per fermarli non e' necessario renderli un colabrodo con i 5 pallini.
Come ho gia detto per questa selvaggina utilizzo il 9 o il9'5 nei tiri lunghi e mi risulta utile fino ad una cinquantina di metri, ma capitano alcune situazioni in cui per colpa dei soliti stressati che si piazzano nei capanni migliori, che per non tornare a casa, devo per forza tentare la fortuna con l'8 per tiri ben oltre i 50m piazzandomi molto distante dalla linea di affilo.
Non mi trovo in disaccordo con Magnum quando dice di adoperare anche piombi grossi, perche a quelle distanze in cui non si puo piu contare sulla sufficiente concentrazione di rosata, c'e ancora la possibilità di sfruttare l'energia cinetica ,appunto adoperando piombi grossi al posto dei convenzionali.
 
Ma cosa dici??? Io non ho detto che le velocità oltre 40m tendono ad equipararsi QUALUNQUE SIA STATA LA VELOCITA INIZIALE.
Ma allora come possiamo seguitare il dialogo se nemmeno capisci cio che ho detto?
Le velocita oltre 40m tendono ad equipararsi non significa che diventano uguali alla medesima distanza, schiaffatelo bene in testa........Devi dimenticare la parola QUALUNQUE
E poi, mi hai confermato che del Granelli hai letto poco o niente......lui e' vissuto anche nell'epoca moderna in cui c'erano quei materiali di caricamento che ho citato in un precedente intervento.
Le mie prove?vuoi conoscere le mie prove? Ma hai idea di quante cartucce ho sparato fino adesso fra caccia e compak? Pensi che non sappia accorgermi quando una canna e' piu performante delle altre?
 
Vorrei precisare inoltre che non ho mai detto che la lunghezza della canna e' l'unico elemento che determina la portata, ma ho detto invece che" concorre" poiche influenza seppur in minima parte le velocita e le concentrazioni specie con cariche progressive, e senza contenitore...........

Che fa, minimizza????
Veramente sono ANNI che sfrucugli i maroni con le canne lunghe, e adesso ritratti?
Se è "minima parte" come fa a concorrere?

Senza contenitore?????? Ma scusa, se uno si fa le seghe con le canne lunghe per arrivare lontano, poi usa cartucce senza contenitore? Ma chi è sto rimbambito?
 
In tabelle,calcoli vari non entro per manifesta non conoscenza . Mi limito all'esperienza pratica di caccia e Franky@ posso assicurarti che a 70 metri non c'è umano che abbatta regolarmente nel tiro a volo. Fabietto spesso gioca il jolly del tungsteno a fermo e lì ottiene risultati straordinari coadiuvato dal suo Cosmi.
Al volo è tutt'altra cosa . Chiunque SIA colui che spara 50 metri già rappresentano un range estremo per ottenere una sequenza significativa di hits .
Il tungsteno risolve in situazioni particolari,ma utilizzato per situazioni "normali" entro i 35/40 metri rappresenta un dispendio economico inutile tranne che sia obbligatorio di avvalerci di munizioni alternative al piombo,ma in tal caso ci sono leghe più economiche e molto valide.
Saluti e grazie per tutto il lavoro che stai facendo in questa situazione di emergenza.

Avendo competenze di piombo, assolutamente per me i 40m sono il tiro "etico" massimo.
Per l'acciaio...ehm. 20?25? 30 scarsi?
Rame e Tungsteno troppo poche per poter dire.
Le Tundra LD siamo poco sopra l'acciaio.

Poi, vogliamo tirarcela? [33]
parliamo delle cartucce long range, quelle con quei trucchetti di "borra rigirata" etc.
Ecco. quelle, spesso, fanno abbattimenti allucinanti.
Non costanti perchè varia il punto in cui il contenitore si gira ed apre la rosata, ma spesso fanno il loro lavoro.
Le cornacchie a 80m? presente. il colombaccio a terra a 80m? fatto. più di uno. Uno a 100 tondi tondi. piombo dal 5 al 2, 35g, caricate sempre grazia al mio armiere preferito, non le cheddite originali.
Ma sono tutti "case-report" e azzardi. non la regola.

Se però mi confermano che il tungsteno pizzica davvero 100% animali a 70m, varrebbe la pena il viaggio a qualche armeria a prenderne qualcuna.
Anzi, se qualcuno in zona, a fine quarantena, ne avesse o avesse modo di procurarmele, gliele pago il giusto.

per quanto riguarda l'emergenza...state a casa! che pian piano sfoga il tutto.
e numeri tarocchi a parte, stiamo facendo bene in Italia.
 
Lando per me il rendimento perfetto è quando abbatto pulito a corta,media e lunga distanza con una determinata cartuccia,e mi è capitato di dover constatare che sebbene in un'arma il rendimento era eccezionale,cambiando arma con le medesime strozzature(ma non di identica produzione)la cartuccia in questione rendesse ancora meglio.
Ricordo che per quanto mi riguarda una rondine non fa primavera.
Ti ho citato questo esempio per far presente che le prove che noi facciamo,che rimangono sempre soggettive,hanno un significato maggiore se si ha la possibilità ripeterle con più armi o canne.
 
Buongiorno Mauro, tornando alla discussione, quindi tu ritieni che su una stessa canna, se accorciamo o allunghiamo il tratto cilindrico, non otteniamo differenze di velocita iniziali, giusto?
Altra curiosità, ti chiedo cortesemente, le canne sporting del 682 Gold E optima bore da 81cm hanno un profilo interno differente da quelle da 76 cm?Posso ritenere le prime adatte a tiri piu lunghi essendo piu lunghe?
E poi ancora , una canna cl da 47 cm fornisce prestazioni (in termini di portata,penetrazione concentrazione etc) diverse dalla stessa canna lunga 81 cl?

Pensa un po', un fucile con canna da 81 spara meglio di uno senza canna.
 
Ho letto questa discussione negli ultimi interventi e ciascuno porta la propria esperienza e tante verità. Mi sento di quotare il ragionamento del buon Parissiene ; se misurassimo con certezza la distanza reale di molti tiri che ci appaiono lunghi o "tironi" scopriremmo, con un pò di delusione, che abbiamo sparato intorno ai 40 metri o poco più.
E' vero, cacciando i tordi abitualmente ho poca esperienza su altri selvatici ma il tiro azzardato di un normale fucile da caccia, con strozzatura a 3 o 2 stelle, è tale già a 45 metri.
Molto spesso, quando siamo convinti di aver compiuto un regolare abbattimento intorno ai 50 metri (contando magari i passi senza pensare che al punto di caduta si sono aggiunti i metri di abbrivio della parabola del selvatico già morto) in verità abbiamo sparato entro i 40/42.
Se non è stato già detto suggerisco di disegnare la sagoma di un tordo, anatra o colombo che sia, e, con una fettuccia misurata precedentemente, porre il disegno alle varie distanze. Ci si accorgerà realmente di cosa stiamo parlando.
Tolte situazioni particolari dovremmo frenarci per evitare di essere poi sbertucciati con gli appellativi di "fuochisti" e "mitragliatori"; ha ragione Franky: mandar perso un selvatico è davvero un peccato che oggi ha lo stesso peso etico di ieri ma grava ancor più dei tempi andati per la minor presenza di selvatici.
Abbraccio tutti voi virtualmente e a Franky un saluto particolare ché nelle zone di Crotone iniziai a sparare meno che adolescente. Primo tordo, al volo, della mia vita a Cerenzia con mio zio che purtroppo non è più e vicino all'allora armiere del posto Pierluigi Bonzagni (armi sport 2 torri che era sito in piazza Lucifero) eccellente fischiatore di bottaccio e merlo.
Quale battesimo migliore per un "malvizzaro" ?!
 
Ciao Gianni, il problema non è quello che dico io, il problema è quello che non dici tu.

Io ho riportato pari pari i dati contenuti in un libro di balistica, tu che "hai letto attentamente il Granelli" e contrariamente a me lo hai capito porti solo concetti vaghi, nessun dato certo e verificabile in grado di dare un valore numerico concreto a "ammazza più lontano" "rosate più strette" "maggior velocità terminale".

Il tuo dire è basato solo su una presunta conoscenza fatta di proclami e mai di numeri.

Tutte le volte che ti ho chiesto di andare oltre ai "vaghi principi di massima del Granelli" tu non hai saputo indicare una velocità né una distanza, né tantomeno sai criticare nel bene o nel male i dati riportati in un libro che smentiscono in maniera evidente le tue affermazioni.

Evidentemente oltre ai concetti del Granelli non conosci un numero scritto da chissà chi per controbattere quello che io ho pubblicato.

Se non si è in grado di citare dati reali in grado di dare un valore concreto alle proprie idee il confronto è impossibile perché i concetti si arrovelleranno intorno alle "proprie verità" e non terranno conto della realtà oggettiva che è unica e certa perché fatta di numeri misurati e non di sensazioni.

Un saluto
 
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