Ho sparato migliaia di cartucce con canna 65 cm una Stella, per tiri lunghi ma qualcosa mi mancava, così ho comprato una prolunga da 10 cm una Stella e i selvatici che cadono alle lunghe distanze sono aumentati. Sui tiri medi con uccelli posati ho visto spezzare rami penetrare edere, e vedere il selvatico cadere. Mentre prima con canna 65 cm una Stella se toccava un ramo il piombo perdeva forza. La differenza c'è, forse saranno le cartucce commerciali che hanno bisogno di più tempo per prendere velocità, ma la differenza per me è palese
 
Ciao Mauro, i valori che hai citato non sono farina del mio sacco ma li ha scritti il Granelli - che sicuramente ne sapeva molto più di me - e li ho presi per buoni.

La risposta che ti darò è frutto del mio ragionamento e non una veritá dimostrata.

Il picco pressorio massimo, si verifica appena prima che si apre l'orlatura e i pallini iniziano il loro movimento verso la volata. Dunque, per fortuna, sempre dentro la camera di scoppio.

Se non erro - ma tu questo lo sai sicuramente meglio di me - la camera di scoppio ha un diametro che oscilla fra i 20,3 e i 20,4 mm. Quindi il suo diamtro è fisso e non dipende dal valore di foratura.

Il picco massimo si raggiunge DENTRO IL BOSSOLO e dunque prima che i pallini raggiungano la foratura della canna.
Considerate le ridotte tolleranze della camera di scoppio - l'espansione radiale del bossolo è praticamente ininfluente e in ogni caso fissa - compresa nelle minime tolleranze della camera di scoppio.

Dunque la sezione su cui agirà il picco massimo è, indipendentemente dal calibro, il diametro interno del bossolo.

Poi, come tu mi insegni, dalla camera di scoppio, tramite il raccordo si va in foratura.
I pallini all'uscita della camera di scoppio entreranno dentro il cono di raccordo che convogliando la carica verso la foratura agirà di fatto sulla carica come una strozzatura comprimendo i pallini verso il centro e di fatto determinando sui pallini periferici una prima deformazione, la seconda deformazione si avrà nella strozzatura in volata.

Le moderne tecniche di produzione hanno allungato molto i coni di raccordo per rendere il più dolce possibile questa pendenza e dunque il meno stressati possibile i pallini.

La borra sotto la spinta dei gas tenderà a deformarsi schiacciandosi tanto per il verso longitudinale della canna che quello radiale. La schiacciatura radiale espanderà la base della coppetta facendola aderire perfettamente alle pareti della canna qualunque sia la sua foratura.

Le pressioni in canna che all'inizio sono molto alte, durante il percorso di canna diminuiscono notevolmente.
Come ho scritto sopra a proposito del soffio di bocca, il Granelli afferma con per presioni in volata superiori ai 40/50 bar con borraggio tradizionale si può verificare lo scompiglio dei pallini.
Questa affermazione mi fa intuire che le pressioni in volata possono essere anche inferiori ai 40-50 bar.

Se consideriamo che la Pmax di una cartuccia di 32 gr. si aggira intorno ai 650 bar si capisce come - nella pur risicata volumetria del tratto di tubo della canna - le pressioni si riducano ad un valore inferiore al 10% della pressione iniziale: di fatto cedendo la maggior parte dell'energia di spinta.

Man mano che la pressione scende verrà meno la spinta esercitata sulla carica fino a diventare nulla quando si azzera. Da qui si capisce che più la pressione in volata è bassa più la polvere avrà ceduto al meglio il suo potenziale di spinta. Se per assurdo fosse zero avremmo ottenuto il massimo del rendimento combustivo perché più di quello la carica non avrebbe potuto spingere.

Se aumentiamo iil diametro interno della canna passando dalla foratura 18,3 a 18,9 la volumetria della canna aumenta - dunque i gas che spingono la carica avranno più spazio per dilatarsi - e quindi la pressione nella canna forata 18,9 scenderà più rapidamente e dunque - a parità di lunghezza del tubo di canna - avrà in volata una pressione più bassa.

Piu la foratura è stretta più la massa dei pallini tenderà a compattarsi ed allungarsi, favorendo la deformazione e la fusione fra di loro. Questo fenomeno sarà tanto più grave quanto più corto e penduto è il cono di raccordo.

La canna forata più larga necessita di un cono di raccordo molto meno penduto rispetto all'altra: la variazione di pendenza in meno su 6 decimi di diametro secondo me è tutt'altro che trascurabile.
i pallini convogliati nella racordo saranno meno stressati e dunque entreranno in foratura meno deformati.

La pressione che dal picco massimo - andrà mano mano scemando lungo la canna - avendo una superficie più ampia su cui scaricare la propria forza, eserciterà una minore pressione sull'unità di superficie e scenderà più rapidamente a tutto vantaggio del minor schiacciamento dei pallini.

La cessione di energia e dunque il lavoro utile avverrà in un tempo più breve, per cui la canna forata larga - a parità di lunghezza - sfrutterà sempre maggiormente la spinta propulsiva dei gas.

I pallini, meno stressati sia in senso radiale che longitudinale forniranno rosate meno disperse e più fitte.

Purtroppo non ho idea di come calcolare la decrescita pressoria nella canna, tuttavia è sicuramente variabile perchè, come ci mostra il grafico pressorio, la pressione residua è influenzata dal grado di progressività della polvere. Mi dispiace ma non so aiutarti.

Di contro a quanto finora affermato, per il principio di Venturi, la foratura più stretta a parità di pressione "dovrebbe" fornire maggior velocità - ma a prezzo di un maggiore attrito in canna e dunque di una maggiore dispersione.

Alla fine, come sempre, tutte le teorie debbono essere avallate da riscontri pratici.
Solo la prova sul campo fra due canne realizzate con lo stesso acciaio, la stessa cameratura, la stessa lunghezza di raccordo, lo stesso valore di strozzatura realizzato nello stesso tratto di canna, stesso bocchetto, stessa lunghezza di canna e stessi spessori... in pratica realizzando due canne gemelle variando solo la foratura si potrá capire quanta è la differenza di v0 e quali siano gli effetti sulla rosata.

Ma due canne così non esistono sul mercato, le può fare solo un produttore.


Prima di concludere visto il momento incerto e difficile che stiamo attraversando voglio fare i miei auguri di buona salute a tutti voi e ai vostri cari
Sono orgogliosamente italiano e fortemente nazionalista e spero davvero sempre il meglio per l mio popolo.

Ma ogni volta che la televisione mi mostra le immagini di Brescia e della bergamasca: il fulcro della produzione armiera italiana, il cuore mi si stringe un po di più e il pensiero mi va inevitabilmente a tutti quegli artigiani e a quegli operai che lavorano nelle aziende che producono le nostre armi, le migliori del mondo.
E spero con tutto il cuore che questo capitale umano e le aziende dove lavorano, espressione dell'eccellenza italiana, non vada perduto.

A voi che senza colpa pagate un tributo così alto di dolore - e a tutti quelli che con amore e disinteresse si prodigano per il bene degli altri senza risparmiare se stessi - va tutto il mio rispetto ed il mio affetto.

Oggi i cristiani celebrano la domenica delle palme: un bell'auspicio di pace e serenità per tutti - nella speranza, che quanto prima, tutto questo sia solo un ricordo.

vi abbraccio

Maurizio




Ciao Maurizio,
grazie per la risposta, come sempre ben chiara e precisa,

Parto dal fondo, perchè tutto sommato, nonostante la comune passione per me la cosa importante è il rapporto umano tra di noi; sicuramente per il comparto armiero non è un periodo facile; nonostante alcune baggianate riportate in TV, siamo stati tra i primi a scegliere di fermare la produzione per tutelare i nostri dipendenti e collaboratori. D'altro canto credo di essere abbastanza realista nell'affermare che le nostre aziende in Valle sono abbastanza solide da poter far fronte a questo periodo che sta mettendo a dura prova un po' tutti noi.
Anche perchè non vorremmo mai vedervi in giro a caccia con fucili Tedeschi, Francesi o altro:):):)

Riprendendo il tema della discussione, aggiungo alcune considerazioni tecniche riguardo alle geometrie interne della canna:

-Diametri e tolleranze delle camere di scoppio:
Come giustamente hai riportato, le tabelle CIP per il calibro 12 danno come tolleranza a fine camera un diametro di min.20,30
max 20.40; in realtà questa tolleranza deve andare d'accordo anche con la tolleranza di lunghezza della camera per esempio per camera 12/76 la lunghezza è 76,20-0/+2; per farla breve è una sorta di rompicapo geometrico che porta la tolleranza effettiva a soli 0,02mm di diametro.

- Cono di raccordo della camera e deformazione dei pallini:
Consideriamo quasi sempre i diametri della camera senza tenere in considerazione una questione fondamentale: prendendo a esempio il cal.12, la camera di scoppio deve avere un diametro di 20,3 nel punto di fine camera e inizio del cono, ma dobbiamo tenere presente che non parliamo di avancarica, dobbiamo considerare nei nostri calcoli, anche gli spessori della cartuccia che mediamente sono tra gli 0,5 e 0,9 mm (concedetemi un po' di tolleranza su questo dato perchè non sono in ufficio e non ho sottomano i valori esatti) quindi dobbiamo considerare che il nostro diametro di partenza dei pallini non è 20,3 ma 20,3 meno lo spessore della cartuccia (20,3- 0,7x2=18.9).
Questo cosa vuol dire: in sostanza la parte di cono di raccordo interessata dallo "sfregamento" dei pallini è una porzione minima rispetto alla lunghezza del cono e di conseguenza influisce in minima parte sulla deformazione dei pallini (la deformazione dei pallini è data per la maggior parte dalla percorrenza lungo l'anima della canna e il cono della strozzatura).
In realtà il vantaggio dato dai coni lunghi non è tanto sulla deformazione dei pallini ma è più che altro dato da una migliore gestione della pressione sviluppata dalla carica, per capirci meglio, scomponendo la direzione delle forze create dalla pressione della carica, con un cono corto avremo una certa percentuale X di forza che spingerà verso il centro della canna mentre con un cono lungo questa percentuale sarà minore a vantaggio dell'efficienza per la spinta dei pallini.

Non so se sono riuscito a spiegarmi, purtroppo non ho le ottime doti di esposizione che ha Maurizio:)
 
Aggiungo un'ulteriore considerazione di base sul funzionamento di strozzatori e prolunghe che viene sempre sottovalutata (per chi ha un poco di pratica nella meccanica credo che la cosa risulterà più intuitiva): l'accoppiamento tra canna e strozzatore/prolunga ha necessariamente bisogno di alcuni giochi per poter effettuare il montaggio,per capirci meglio faccio un esempio: se abbiamo uno strozzatore con diametro esterno di 20mm, la sede che lo alloggia dovrebbe essere circa 20,05mm; questi 0,05 mm sono un valore medio, ci sono produttori che utilizzano 0,01 e chi 0,1-0,15; è evidente che più avremo gioco tra le parti e più aumenteranno gli errori di allineamento tra canna e strozzatore/prolunga; e questo errore va sommato a tutti gli atri (come ad esempio l'errore di allineamento tra sede dello strozzatore e canna).
Per semplificare il concetto faccio due esempi numerici:

1-sede dello strozzatore realizzata con 0,05mm di tolleranza di allineamento e 0,01mm di gioco: in questa configurazione potremo avere come errore massimo 0,06mm di disallineamento.

2-sede dello strozzatore realizzata con 0,1mm di tolleranza di allineamento e 0,15mm di gioco: in questa configurazione potremo avere come errore massimo 0.25mm di disallineamento (che è 4 volte tanto).

Considerate anche il fatto che oltre alla tolleranza di allineamento e il gioco necessario per il montaggio, ci sono almeno altre 3-4 tolleranze da considerare (tolleranza sul diametro dello strozzatore, tolleranza sul diametro della sede...), sono tutti errori che si sommano e alla fine vanno a peggiorare i risultati.

Quando ho parlato di qualità e accuratezza delle lavorazioni intendevo questi piccoli particolari che, anche se difficilmente visibili e riscontrabili per l'utilizzatore, fanno un'enorme differenza tra un prodotto di qualità e uno dozzinale, nella produzione/lavorazione più si riesce a ridurre i giochi e le tolleranze e più avremo un prodotto preciso e di qualità.
Dirlo è una cosa semplice, farlo invece vuol dire "lacrime e sangue" ....come diceva un nostro amico anni fa!
 
Ho sparato migliaia di cartucce con canna 65 cm una Stella, per tiri lunghi ma qualcosa mi mancava, così ho comprato una prolunga da 10 cm una Stella e i selvatici che cadono alle lunghe distanze sono aumentati. Sui tiri medi con uccelli posati ho visto spezzare rami penetrare edere, e vedere il selvatico cadere. Mentre prima con canna 65 cm una Stella se toccava un ramo il piombo perdeva forza. La differenza c'è, forse saranno le cartucce commerciali che hanno bisogno di più tempo per prendere velocità, ma la differenza per me è palese

Se tu avessi letto con attenzione i post precedenti (tranne quelli di Centro67, ma lui è uno zuccone e non cambia idea neanche se gli fai i disegnini) avresti avuto più di una conferma che la maggior lunghezza non è ciò che ha cambiato la resa delle tue fucilate, bensì le caratteristiche costruttive del nuovo strozzatore.
Se tu avessi una canna da 75cm e gli montassi lo strozzatore che usavi all'inizio, avresti gli stessi identici risultati che con la canna da 65.
 
Una domanda a Maurob. Sono pratico nelle mie cose, per quanto riguarda la ricarica, lascio agli esperti. In questi giorni sto leggendo molto... troppo per i miei gusti, cercando di leggere una risposta che aspetto da molto tempo, visto che non arriva, la faccio diretta;
Ho letto che sei un produttore di canne per fucili e che sei molto preparato. Dai tuoi scritti, molto esaustivi e professionali, è nata in me una profonda fiducia nei tuoi riguardi. Ora ti vorrei chiedere: se ti dovessi fabbricare una canna per te, come la faresti? Parliamo di un semiauto, dicci, (se vuoi), tutto, a partire dall'acciaio, se forata dal pieno, a freddo, a caldo, lunghezza, volata, strozzatura, fissa o intercambiabile... insomma una canna polivalente, che ti permetta ci cacciare dall'allodola al cinghiale. Puoi anche ideare tale canna su queste pagine, se ancora non l'hai costruita. O la possiamo ideare insieme... se ti va. Possono anche intervenire tutti quelli che lo vorranno, io ho già in mente una canna nuova, cioè con accorgimenti che ancora non ho visto in giro.

Vediamo se riesco a darvi una risposta esaustiva...
prima cosa da valutare è l'utilizzo quindi abbiamo detto: polivalente, una canna tuttacaccia per semiautomatico, in azienda la chiamiamo "un culo per tante braghe"; quindi una canna che sia una giusta via di mezzo per vari utilizzi senza avere delle caratteristiche specifiche per ottimizzare un determinato impiego piuttosto che un'altro.

A questo punto la scelta del materiale, io opterei per un acciaio UM7 senza piombo, è un materiale studiato appositamente per la produzione di canne per fucile con caratteristiche di elasticità particolarmente elevate che ci ha dato parecchie soddisfazioni.
Non utilizzerei acciai magari più blasonati per il semplice fatto che costano di più, hanno una pessima lavorabilità e ho riscontrato che alla fine i risultati non sono migliori.

Metodo di produzione: senza ombra di dubbio, quello tradizionale, foratura dal pieno senza martellatura. Da anni ormai è più che assodato che la martellatura è controproducente nella produzione di canne ad anima liscia, c'è solo un'azienda al mondo che continua a utilizzare la martellatura su questo tipo di prodotto ma solo sulle produzioni in serie e per questioni di contenimento dei costi e gestione della produzione.

Veniamo invece alle caratteristiche dimensionali (parliamo di cal.12):
-Camera da 76 che ci da la possibilità di sparare cartucce da 70 ma anche da 76 in caso di necessità
-Cono di camera lungo, almeno 80-100mm
-Foratura 18,40 (forse azzarderei un 18,60 se spariamo prevalentemente a breve distanza); per una canna "speciale" farei l'anima con una leggera conicità (0,1-0,2mm)
-Strozzatura sicuramente intercambiabile, ma non strozzatori standard da 50-70mm, monterei strozzatori interni da 110mm fatti come Dio comanda.
-Lunghezza della canna 71cm senza il minimo dubbio
-Bindella superiore parziale 10+10 cm (10cm di bindella in corrispondenza della carcassa e 10 cm in volata)
-Eviterei la cromatura interna (la cromatura risolve parecchi problemi di manutenzione ma in realtà peggiora la resa balistica della canna) al massimo farei cromare solo camera e cono.

Queste sono più o meno le caratteristiche che utilizzerei per una canna tuttofare prodotta da me, ma non prendetele come vangelo perchè poi ogni produttore ha il proprio ciclo produttivo, i propri materiali e le proprie geometrie interne, che fino alla prova dei fatti possono essere altrettanto efficaci.
 
(Untitled)

Se tu avessi una canna da 75cm e gli montassi lo strozzatore che usavi all'inizio, avresti gli stessi identici risultati che con la canna da 65.

Scusami ma non posso che dissentire.
Nella mia esperienza con benelli canna 65 con montata prolunga jolly gemini più 10cm sulla quale è montato lo strozzatore originale quindi allungando la canna senza toccare lo strozzatore ho visto sul selvatico una migliore penetrazione.
Con piombo 5 a 30/35 metri un germano viene sempre trapassato dai pallini mentre con canna da 65 e lo stesso strozzatore solo la metà dei pallini trapassa (tiro di pancia o di schiena quindi tutto il petto lo sterno organi e la placca della schiena)
Le prove di rosata invece non mi danno risultati molto diversi tra l'una o l'altra tali da dare una supremazia certa
... nel piccolo non mi esprimo ...
Ma per la penetrazione ci metterei la mano sul fuoco
 
Grazie Mauro, tre domande:
1) nel post precedente hai scritto che in effetti i pallini partono da un diametro di 18,9 perché si deve sottrarre lo spessore della cartuccia, quindi possiamo dire che in una overbore da 18,8-18,9 non c è alcuno ‘ scalino’ che ‘stressa’ la massa dei pallini?
2) ritieni migliori gli strozzatori interni da 110mm ma le aziende montano di serie o quelli da 50 o 70, è una questione di costi?
3) quanto costerebbe una canna con quelle caratteristiche? sia al privato sia se un’azienda decidesse di adottarla sulle sue armi.

Grazie!
 
Scusami ma non posso che dissentire.
Nella mia esperienza con benelli canna 65 con montata prolunga jolly gemini più 10cm sulla quale è montato lo strozzatore originale quindi allungando la canna senza toccare lo strozzatore ho visto sul selvatico una migliore penetrazione.
Con piombo 5 a 30/35 metri un germano viene sempre trapassato dai pallini mentre con canna da 65 e lo stesso strozzatore solo la metà dei pallini trapassa (tiro di pancia o di schiena quindi tutto il petto lo sterno organi e la placca della schiena)
Le prove di rosata invece non mi danno risultati molto diversi tra l'una o l'altra tali da dare una supremazia certa
... nel piccolo non mi esprimo ...
Ma per la penetrazione ci metterei la mano sul fuoco

Luca, col massimo rispetto per le tue esperienze personali, ti posso assicurare che dopo i 35 metri la differenza di velocità terminale è talmente limitata da non avere effetti così evidenti sul selvatico.
Al contario, se hai avuto problemi sotto i 35 metri, bisogna ricercare qualche problema "grave", perché a quella distanza nessuna configurazione cartuccia/canna/strozzatore deve dare problemi.

Comunque, per quanto diano informazioni limitate, le prove di rosata "parlano" meglio di osservazioni empiriche sui selvatici.

Posso chiederti che cartucce spari?
Usi cartucce magnum?
 
Vediamo se riesco a darvi una risposta esaustiva...
prima cosa da valutare è l'utilizzo quindi abbiamo detto: polivalente, una canna tuttacaccia per semiautomatico, in azienda la chiamiamo "un culo per tante braghe"; quindi una canna che sia una giusta via di mezzo per vari utilizzi senza avere delle caratteristiche specifiche per ottimizzare un determinato impiego piuttosto che un'altro.

A questo punto la scelta del materiale, io opterei per un acciaio UM7 senza piombo, è un materiale studiato appositamente per la produzione di canne per fucile con caratteristiche di elasticità particolarmente elevate che ci ha dato parecchie soddisfazioni.
Non utilizzerei acciai magari più blasonati per il semplice fatto che costano di più, hanno una pessima lavorabilità e ho riscontrato che alla fine i risultati non sono migliori.

Metodo di produzione: senza ombra di dubbio, quello tradizionale, foratura dal pieno senza martellatura. Da anni ormai è più che assodato che la martellatura è controproducente nella produzione di canne ad anima liscia, c'è solo un'azienda al mondo che continua a utilizzare la martellatura su questo tipo di prodotto ma solo sulle produzioni in serie e per questioni di contenimento dei costi e gestione della produzione.

Veniamo invece alle caratteristiche dimensionali (parliamo di cal.12):
-Camera da 76 che ci da la possibilità di sparare cartucce da 70 ma anche da 76 in caso di necessità
-Cono di camera lungo, almeno 80-100mm
-Foratura 18,40 (forse azzarderei un 18,60 se spariamo prevalentemente a breve distanza); per una canna "speciale" farei l'anima con una leggera conicità (0,1-0,2mm)
-Strozzatura sicuramente intercambiabile, ma non strozzatori standard da 50-70mm, monterei strozzatori interni da 110mm fatti come Dio comanda.
-Lunghezza della canna 71cm senza il minimo dubbio
-Bindella superiore parziale 10+10 cm (10cm di bindella in corrispondenza della carcassa e 10 cm in volata)
-Eviterei la cromatura interna (la cromatura risolve parecchi problemi di manutenzione ma in realtà peggiora la resa balistica della canna) al massimo farei cromare solo camera e cono.

Queste sono più o meno le caratteristiche che utilizzerei per una canna tuttofare prodotta da me, ma non prendetele come vangelo perchè poi ogni produttore ha il proprio ciclo produttivo, i propri materiali e le proprie geometrie interne, che fino alla prova dei fatti possono essere altrettanto efficaci.

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Innanzi tutto, grazie per la risposta. Potremmo costruire una canna e chiamarla "MYGRA"[ilre.gif]
A parte gli scherzi...ma non tanto, vorrei apportare delle opzioni alla canna da te descritta, guardandola secondo le mie esigenze. Prima di tutto, la lunghezza; dici categoricamente da 71 cm, penso che tale lunghezza, per alcune cacce, non sia brandegiabile, vedi; quaglie, beccacce, spollo tordi nello stretto, cinghiale... in tutte quelle tipologie di caccia dove il fucile deve essere "pronto". Opterei, (e non inorridire), per una 61 cm... (Gianni, centro67 si starà rigirando sul divano e se potrebbe[Backstab_emoticon.:).
Perchè 61 cm? Perchè ce l'ho sul cal. 20 e mi trovo bene, certo modificandola al bisogno e per il semplice fatto che; quando è corta si può allungare... quando è lunga non si può accorciare.
Dotiamola di strozzatura intercambiabile con profondità di 110mm.
Bindella; la doterei di due bindelle, in carbonio staccabile, una da 61 cm, dove una volta staccata dalla canna, negli attacchi che rimangono saldati sulla canna, si possano montare tacca e mirino, per il tiro a palla, (cinghiale in battuta), diventerebbe una slag. La seconda bindella, da 71 cm, questa varrebbe quando si monta una prolunga da 10 cm, con filettatura interna per alloggiare i vari strozzatori, nella quale all'estremità della prolunga, (volata), salderei il terzo bloccaggio dove alloggiare quello della bindella. Non è una cosa facile, ma si può fare.
Per il resto.... acciaio, interno ecc.... mi fido ciecamente della tua esperienza.

Il progetto di questa canna, e dettato dal fatto di esperienze vissute, dove gli eventi mi hanno portato a pensare; Ah se avessi avuto tal canna o quell'altra...o quell'altra ancora! Uno esce da casa con un fucile...ma in realtà ne ha dieci.

Se non mi sono spiegato bene, dimmelo.
 
Grazie Mauro, tre domande:
1) nel post precedente hai scritto che in effetti i pallini partono da un diametro di 18,9 perché si deve sottrarre lo spessore della cartuccia, quindi possiamo dire che in una overbore da 18,8-18,9 non c è alcuno ‘ scalino’ che ‘stressa’ la massa dei pallini?
2) ritieni migliori gli strozzatori interni da 110mm ma le aziende montano di serie o quelli da 50 o 70, è una questione di costi?
3) quanto costerebbe una canna con quelle caratteristiche? sia al privato sia se un’azienda decidesse di adottarla sulle sue armi.

Grazie!

Andiamo passo passo:
1) Nel precedente post ho cercato di spiegare un errore che spesso facciamo nell'immaginare il lavoro che fa il cono di camera, come detto il diametro di partenza dei pallini si aggira orientativamente intorno al 18,9; sicuramente più il diametro di foratura sarà largo e meno avremo un impegno del cono di raccordo ma dobbiamo anche tenere presente che nel breve tratto che va dalla fine della cartuccia all'inizio dell'anima della canna i pallini tenderanno comunque ad allargarsi sotto la spinta della pressione.
Quindi anche avendo una foratura overbore avremo comunque una piccola porzione di cono che verrà interessata dal passaggio dei pallini, mi è difficile quantificare anche perchè dipende molto anche dal dipo di caricamento (es. borra in feltro piuttosto che contenitore), in linea di massima comunque il concetto è che più avremo un diametro di anima largo e meno il cono verrà interessato dal passaggio dei pallini.
Cosa fondamentale da tenere presente è che questo particolare è solo uno dei tanti piccoli fattori che influiscono sulla resa di una canna, non è assolutamente da prendere come soluzione di tutti i problemi, consideriamo in questo caso anche i problemi che può dare una canna overbored e valutiamo i pro e i contro.

2) Ho parlato di strozzatori da 110mm perchè ritengo che diano risultati sostanzialmente migliori rispetto a quelli standard.
Sicuramente uno dei problemi che non permette l'utilizzo di questi strozzatori nella produzione standard sono i costi che di fatto sono un po' più elevati ma il problema principale, che mette più in crisi i produttori nell'utilizzo di questo tipo di strozzatori è la precisione di lavorazione necessaria per realizzare la sede dello strozzatore e lo strozzatore.
Purtroppo sono poche le aziende al mondo in grado di realizzare questo tipo di lavorazione come Dio comanda, nelle tolleranze necessarie per sfruttare le caratteristiche di uno strozzatore da 110mm.
In Italia l'unica azienda che conosco che utilizza questi strozzatori è Rizzini ma non sono standard, se non sbaglio è una opzione che fornisce su alcuni sovrapposti da tiro.

3) Quest'ultima è una domanda a cui mi è difficile rispondere, prima di tutto vorrei chiarire che come azienda abbiamo scelto ormai da parecchi anni di non fornire direttamente ai privati, quindi non saprei darti un'indicazione veritiera sul prezzo al privato.
La nostra produzione è più che altro su canne in serie (a volte anche su serie di pochi pezzi) rivolta alle aziende produttrici in tutto il mondo, forniamo poi anche i semilavorati (specifici in funzione delle richieste) alla maggior parte degli artigiani in Italia.
Altra questione da capire è che le aziende come la nostra non forniscono mai la canna completamente finita, pronta da montare sul fucile, quindi se ti dovessi dare una indicazione di prezzo, sarebbe limitata alle lavorazioni che farei io senza considerare le successive lavorazioni per il montaggio sul fucile, le finiture, i pezzi come per esempio la culatta, i costi di prova al BNP e la registrazione...
Considera anche che produrre una singola canna specifica ha dei costi enormemente maggiori rispetto a produrre la stessa canna su lotti da 1000 pezzi, fai presto a ridurre i costi del 50-60%.
 
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Innanzi tutto, grazie per la risposta. Potremmo costruire una canna e chiamarla "MYGRA"[ilre.gif]
A parte gli scherzi...ma non tanto, vorrei apportare delle opzioni alla canna da te descritta, guardandola secondo le mie esigenze. Prima di tutto, la lunghezza; dici categoricamente da 71 cm, penso che tale lunghezza, per alcune cacce, non sia brandegiabile, vedi; quaglie, beccacce, spollo tordi nello stretto, cinghiale... in tutte quelle tipologie di caccia dove il fucile deve essere "pronto". Opterei, (e non inorridire), per una 61 cm... (Gianni, centro67 si starà rigirando sul divano e se potrebbe[Backstab_emoticon.:).
Perchè 61 cm? Perchè ce l'ho sul cal. 20 e mi trovo bene, certo modificandola al bisogno e per il semplice fatto che; quando è corta si può allungare... quando è lunga non si può accorciare.
Dotiamola di strozzatura intercambiabile con profondità di 110mm.
Bindella; la doterei di due bindelle, in carbonio staccabile, una da 61 cm, dove una volta staccata dalla canna, negli attacchi che rimangono saldati sulla canna, si possano montare tacca e mirino, per il tiro a palla, (cinghiale in battuta), diventerebbe una slag. La seconda bindella, da 71 cm, questa varrebbe quando si monta una prolunga da 10 cm, con filettatura interna per alloggiare i vari strozzatori, nella quale all'estremità della prolunga, (volata), salderei il terzo bloccaggio dove alloggiare quello della bindella. Non è una cosa facile, ma si può fare.
Per il resto.... acciaio, interno ecc.... mi fido ciecamente della tua esperienza.

Il progetto di questa canna, e dettato dal fatto di esperienze vissute, dove gli eventi mi hanno portato a pensare; Ah se avessi avuto tal canna o quell'altra...o quell'altra ancora! Uno esce da casa con un fucile...ma in realtà ne ha dieci.

Se non mi sono spiegato bene, dimmelo.

Ciao Giovanni,
Sono partito apposta dalle condizioni di utilizzo perchè parlare di una canna tuttacaccia è una cosa quantomai soggettiva in funzione all'effettivo utilizzo che ne vogliamo fare, come recita il famoso detto: non puoi avere l'uovo e la gallina (e vi consiglio di diffidare da chi vi propone qualcosa di alternativo).
Le caratteristiche che ho proposto sono quello che per me è un buon compromesso per le varie condizioni di utilizzo, una sorta di media matematica delle esigenze; questo non toglie che in funzione dell'utilizzo che ne vorremmo fare, queste caratteristiche possano essere modificate per prediligere un tipo di utilizzo piuttosto che un'altro.
Partiamo dal discorso lunghezza:
Ho proposto la canna da 71 sapendo che (come dici anche tu) può essere un po' d'impaccio quando si è allo stretto oppure quando abbiamo bisogno di un brandeggio più rapido; però su una canna tuttofare devi anche considerare il fattore opposto: quando avrai bisogno di fare tiri più lunghi in condizioni più aperte...
Come giustamente dici, una canna lunga non si può accorciare mentre invece una corta si può allungare... Vero, ma stai tranquillo che i risultati ottenuti non sono gli stessi.
La questione è meramente tecnica, una prolunga non è in alcun modo equiparabile a una canna integrale di medesima lunghezza, per bene che sia realizzata (sia la prolunga che la sede all'interno della canna) ha bisogno di una serie di giochi e tolleranze per poterne effettuare il montaggio e per garantirne la sicurezza (su un accoppiamento del genere parliamo di almeno un 15 tolleranze e 3-4 decimi di gioco totale), questi giochi e tolleranze ti daranno sempre delle variazioni sui risultati balistici della tua canna e non è detto che risultino costanti durante l'utilizzo.
Io personalmente (ma è una mia idea personale) sono abbastanza contrario all'utilizzo delle prolunghe perchè non ho mai riscontrato un effettivo vantaggio rispetto all'utilizzo di una corretta lunghezza di canna e strozzatori realizzati a regola d'arte.
Questo ovviamente non toglie il fatto che una canna da 71 sia poco maneggevole quando siamo alle strette, ma nel mio modo di vedere è un "sacrificio" sostenibile a vantaggio di situazioni di utilizzo in condizioni diametralmente opposte.

Questione bindella superiore, la soluzione della bindella in fibra di carbonio non mi entusiasma molto, un po' per mio preconcetto personale, quando vedo alcune bindelle in fibra di carbonio che dopo pochi anni di utilizzo "ballano" sulla canna mi cadono le braccia, è un po' fuori dalla mia idea di prodotto di qualità.
Altra questione molto più importante è la sicurezza rispetto alla tua idea di saldare, su una prolunga, l'attacco per una bindella in fibra di carbonio da 71cm; fai molta attenzione perchè questa tua idea può creare qualche problema:
Principio fondamentale: la prolunga viene avvitata nella sede quindi in funzione a quanta sarà la forza di bloccaggio o l'assestamento della filettatura (o eventuali residui carboniosi sul filetto) ti troverai con l'attacco della bindella che difficilmente sarà allineato con gli attacchi saldati sulla canna; altra questione come saldi l'attacco della bindella sulla prolunga? qualsiasi modo utilizzi deformerà in modo più o meno grave la prolunga riducendo ulteriormente le prestazioni.
Per quanto riguarda il discorso sicurezza attento a una cosa: se ti ritrovi con l'attacco della bindella (quello sulla prolunga) deviato verso sinistra cosa fai? Non è che ti viene in mente di montare la prolunga senza metterla in tiraggio o tirandola poco? Attenzione perchè in questo caso la canna rischia di fare Kaboom!

Visto i presupposti della richiesta che mi hai fatto, mi sono sentito libero di dirti sinceramente quello che penso; poi come detto all'inizio di questo post il concetto di canna tuttacaccia resta comunque abbastanza soggettivo, non sempre è una media matematica, a volte come nel tuo caso è meglio utilizzare più le caratteristiche per tiro corto o di vantaggio nel brandeggio, in altri casi invece la richiesta è più improntata verso tiri un po' più lunghi o per tiro a volo....

Spero di essere riuscito a darti delle indicazioni esaustive.
L'idea della canna MYGRA non è male, vediamo se qualcuno si aggiunge con altre idee...

Ciao
 
La rosata lanciata dalla canna piu lunga, essendo molto meno disturbata dall'azione dispersoria causata dal soffio di bocca, viaggia in traiettoria(specie nei primi metri ) piu compatta a tutto vantaggio dell'aereodinamica, e questo si traduce in una maggiore penetrazione dei pallini anche sulle lunghe distanze.Se a questo vantaggio gli sommiamo anche quello derivato da un lieve aumento di velocita iniziale, si spiega la maggior lesivita delle canne lunghe.
Occhio alle V/10 perche quando si parla di penetrazione contano piu delle V/0
 
Mauro B. scrive: <<L'idea della canna MYGRA non è male, vediamo se qualcuno si aggiunge con altre idee...>>

Io direi di pensare a due canne MYGRA, la Gianni67 lunga 127,5 cm e la Giovannimericano lunga 66 cm. Poi sulla Gianni67 metterei un freno di bocca per eliminare del tutto il famigerato "soffio" e una montatura per il mulinello per poterla usare al fiume come "bolognese" quando i suoi uccellesimi non arrivano (lo sanno tutti che la colpa e' del tordo che tarda). Sulla superficie esterna di questa canna ci metterei un intarsio in oro dei passaggi piu' salienti dei tomi del Granelli. Tanto su una canna cosi' lunga di spazio per un migliaio di parole ci sarebbe. Sulla Giovannimericano ci metterei una montatura per l'ottica per sparare a fermo, l'unico tipo di tiro che secondo una malalingua colui che le da' il nome e' capace di effettuare. Ci metterei anche un attacco per una baionetta, perche' si sa che le canne corte feriscono soltanto, e non si sa mai quando uno si deve difendere dal becco e dagli speroni di un tacchino ferito ed infuriato. Come decorazione penso che non ci si potrebbero intarsiare troppe parole: forse ci sarebbe abbastanza spazio per W L'AME, forse no.

Diciamo che per ora queste caratteristiche basterebbero. Invito tutti i membri del forum a pensare ad altre che si potrebbero aggiungere ai due modelli fondamentali di canna MYGRA.
 
Soltanto 101 cm? Ma quando spari una bordata di bigattini per pasturare, di certo non andranno cosi' lontano e con abbastanza forza come farebbero se tu usassi una canna di 120 cm invece di un moncherino mangiato dai topi di soltanto 101 cm!!!! Faresti bene a farti istruire da San Centronio anche nelle nozioni di ballisticalieutica!!!!
 
La rosata lanciata dalla canna piu lunga, essendo molto meno disturbata dall'azione dispersoria causata dal soffio di bocca, viaggia in traiettoria(specie nei primi metri ) piu compatta a tutto vantaggio dell'aereodinamica, e questo si traduce in una maggiore penetrazione dei pallini anche sulle lunghe distanze.Se a questo vantaggio gli sommiamo anche quello derivato da un lieve aumento di velocita iniziale, si spiega la maggior lesivita delle canne lunghe.
Occhio alle V/10 perche quando si parla di penetrazione contano piu delle V/0

boh, io dico solo una cosa. granelli, molliche, pangrattato...
I DATI? Prove in doppio cieco randomizzato. condizioni controllate, tante tante prove.

Per me, a meno che non mi si presenti un ingegnere di qualche ditta di armi, stiamo parlando di omeopatia.
Cioè, non tanto omeopatia in realtà perchè il principio attivo, ovvero il piombo, in genere se miri dritto arriva :p è il corredo di informazioni attorno che lascia pensare
 
Mah, Giova' non pensare che le mie canne siano tanto lunghe, benelli 75cm, 682 73cm, 692 78cm. Sul benelli ho la possibilita di allungare anche fino ad 80* con la prolunga da 10cm, ma sinceramente il problema non sono i mandarini che tira, ma l'ingombro perche l'attrezzo diventa esageratamente lungo.Per quanto riguarda le prestazioni in questa configurazione ti dico solo che mi fa fare cose da rimanere impalliditi.
Vorrei pero ricordare a tutti gli amici che ci seguono che non esistono canne miracolose,.....tutte le canne sono buone se si spara diritto, infatti il record mondiale di rottura piattelli e'di 95'55m ed e' stato stabilito dalla tiravolista Silvana Mangano (iscritta alla società di Vetralla a cui appartengo anche io) con beretta 692 sporting canne da 76(+2) con 28gr pb 7 1/4. Le canne di questo fucile sono da 18'6, ed il profilo interno e' caratterizzato da un triplo cono di raccordo che raggiunge la lunghezza di 320mm. Vi sconsiglio percio di parlare di" canna ideale "con coni corti di forte pendenza, e stretti diametri di asta.

​​​​​
 
Noto con piacere che 3/4 utenti vanno a caccia.

La canna per eccellenza per i tiri estremi è la canna da 81 x,lunghezza di tubo in cui si riescono a sfruttare il 100%dei gas,questo non lo dico io,ma se qualcuno ha voglia di fare qualche ricerca potrà trovare la relativa conferma.

Le canne full di lunghezza inferiore,anche essendo dotate di un'ottima balistica non riescono a raggiungere i livelli di concentrazione e penetrazione di rosata come quella da 81.

Se invece di scervellarvi a trovare ogni cavillo per andare contro a Centro 67,che tecnicamente a detto cose vere,avreste imbastito un discorso più di esperienze maturate sul campo e ci si sarebbe relazionati,la discussione sarebbe stata più gradevole e interessante,di certo menate del tipo che è la strozzatura e non la lunghezza a fare la differenza non sarebbero uscite,o che la lunghezza agevola esclusivamente il puntamento sui tiri a lunga distanza e non la rosata,beh eresie del genere sarebbero state messe a confronto e avrebbero lasciato il tempo che trovano.

E vero che quanto da me scritto anche nei precedenti post è frutto di un'esperienza personale sul campo e quindi contestabile,ma di prove ne ho fatte tante,di canne ne ho tante e per tutti i gusti dalla 62.5 cl alla 81 x e prima di parlare sono più che sicuro di quello che dico.

Non solo in possesso di armi commerciali ma anche produzioni di lusso,quindi credo di aver messo da parte una certa esperienza,in quanto per ottenere il massimo rendimento dalla balistica di una canna di prove ne faccio tante.

Ognuno rimanga delle sue convinzioni ma mai si potrà verificare che a parità di strozzatura e cartuccia una canna di lunghezza inferiore possa sovrastare una superiore.
Questa differenza può essere di minor rilevanza con i piombi più fini,ma con quelli grandi più si sale di grammatura,più la canna lunga risulta migliore rispetto a una più corta.

Il consiglio che vi do è fate i vostri studi con canne di lunghezza diversa e pari strozzatura,poi catalogate gli animali abbattuti con foto e distanze,poi ne riparliamo.

Il mio utilizzo di tali canne è per selvaggina medio grande ovviamente.
 
Mauro B. scrive: <<L'idea della canna MYGRA non è male, vediamo se qualcuno si aggiunge con altre idee...>>

Io direi di pensare a due canne MYGRA, la Gianni67 lunga 127,5 cm e la Giovannimericano lunga 66 cm. Poi sulla Gianni67 metterei un freno di bocca per eliminare del tutto il famigerato "soffio" e una montatura per il mulinello per poterla usare al fiume come "bolognese" quando i suoi uccellesimi non arrivano (lo sanno tutti che la colpa e' del tordo che tarda). Sulla superficie esterna di questa canna ci metterei un intarsio in oro dei passaggi piu' salienti dei tomi del Granelli. Tanto su una canna cosi' lunga di spazio per un migliaio di parole ci sarebbe. Sulla Giovannimericano ci metterei una montatura per l'ottica per sparare a fermo, l'unico tipo di tiro che secondo una malalingua colui che le da' il nome e' capace di effettuare. Ci metterei anche un attacco per una baionetta, perche' si sa che le canne corte feriscono soltanto, e non si sa mai quando uno si deve difendere dal becco e dagli speroni di un tacchino ferito ed infuriato. Come decorazione penso che non ci si potrebbero intarsiare troppe parole: forse ci sarebbe abbastanza spazio per W L'AME, forse no.

Diciamo che per ora queste caratteristiche basterebbero. Invito tutti i membri del forum a pensare ad altre che si potrebbero aggiungere ai due modelli fondamentali di canna MYGRA.

M'e' venuta un'idea grandiosa per una canna veramente tuttofare, da 40 cm per difesa abitativa, a 163 cm ad usum Centrini. Stavo pensando alla canna "alla bolognese" di Centro (a proposito di canna alla bolognese, se uno fa una canna e offre una tirata a una bolognese, che fara' lei, se la succhiera' tutta?). Ebbene, che ne diresti, Mauro, di una canna da fucile telescopica, proprio come una canna da pesca bolognese, che uno puo' allungare o accorciare a piacere a seconda dell'uso che ne vuole fare? Che dici, la si potrebbe costruire?
 
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