Esageri!... Ma tu dici; meglio abbondare che miserare! .... Io credo che con la lunghezza e strozzatura di quella canna, (non so che canna), a quella distanza, una buona 36/38 gr di piombo 5/4 bastano. Questo perchè a quella distanza, abbatto anatre col cal. 20, con la combinazione che ho detto varie volte e secondo me è lo strozzatore abbinato a quella famosa prolunga Biffoli che ho citato prima, che permette di spingerti a quella distanza col 20
 
Per Danilo.
Io in genere per i colombi utilizzo una canna beretta 71 xx, che la trovo ideale e per me è il giusto compromesso. Quando specialmente cj si incanala verso il periodo della chiusura il plumbeo alato inizia a risentire dello stress da "cannonate" e tende a prendere quote e distanze di sicurezza, li in base alla tipologia di territorio dove intendo cacciare inizio a montare le canne un po più dedicate o la beretta 76x o la Breda 81x, entrambe magnum e a strozzatura fissa. Beh dove o i capanni le distanze di tiro le conosco a memoria, so i limiti che possono avere le canne in relazione alle munizioni impiegate, e in virtù anche dell'esame che faccio quando li spenno ti posso garantire che i colombi abbattuti con le canne più estreme non solo hanno più pallini sul corpo, ma le penetrazioni sono migliori, ovviamente anche la cartuccia deve fare il suo. Premetto che una rondine non fa primavera, ma prima di scrivere pubblicamente credimi di colombi ne sono passati tanti nel congelatore.
 
Io stavo consultando un tomo polveroso rinvenuto in un monastero: "De Schioppibus Cum Elongatissima Canna" che dice, fra l'altro, che "cannae elongatae meliores sunt. Augelli lontanissimi precipitant mortui, sed cannae moncherinae augellos non ammazzarent."

1982? Oso pensare che canne e cartucce di oggi siano un tantino diverse da quelle dell'82, non credi? Ah, gia', tu sei un Granellaro, dimenticavo! Ma tu che cosa adoperi al piattello, la polvere nera?
 
in sintesi e pillole generali statistiche ..... con infinità di combinazioni e senza voler rappresentare la verità assoluta col piombo: ..... chi tira mediamente a oltre 30/35m meglio una canna camerata 18,2/3 se usa cariche leggere e pressioni standard - la strozzatura in sé NON dice niente, ma conta la decimatura effettiva di restrizione (una canna punzonata 3st va da 4 a 6 decimi di restrizione e la differenza di rosata tra 2 canne apparentemente identiche si vede bene in qualsiasi placca) - un choke ed il suo design interno influenzano la resa di qualsiasi munizione in modo significativo anche a parità di decimatura - se uno spara molto e usa cariche leggere e borre tradizionali (astraendo da ergonomia e rinculo percepito singolarmente) meglio di norma una underbore - chi tira cariche pesanti con pressioni elevate, meglio usare un 2-3st con coni lunghi nel choke, od utilizzare camerature un po' più larghe 18,4/6 ed anche oltre con le borre tubo - il porting dei choke di norma ha senso solamente nelle strozzature ad alta decimatura ed in caso di utilizzo di munizioni HP-HV-ecc. e non tanto nelle strozzature medie e a fronte di utilizzo di cariche standard fino a 36/37gr ..... e si potrebbe continuare e ricordandosi sempre che le differenze balistiche monitorate sono spesso marginali e di studio ed ininfluenti de facto nella pratica venatoria quotidiana. bye b
 
Oggi con le polveri attuali e l’evoluzione delle borre contenitore, le canne relativamente corte (65/67) sparano molto bene.
Il vantaggio delle canne lunghe, è nella la velocità residua sulle lunghe distanze, che sfocia in una performance migliore.
Già la V10 è abbastanza diversa, con pallini grossi e V0 elevate, la differenza è sensibile.

Questo in ogni caso si paga in termini di maneggevolezza e velocità, dalle mie parti canne segate hanno fatto la storia.

In cacce veramente specifiche un fucile dedicato può fare la differenza.
Sono sicuro che la maggior parte dei cacciatori apprezzi la praticità degli strozzatori e prolunghe varie, con le quali far fronte alle più disparate situazioni, anche pagando qualcosa in termini di prestazioni.
Credo che il fucile si debba scegliere in base alla propria abilità nel tiro e all’attività venatoria che si svolge.
 
Condivido le considerazioni di Franky e di Fabio: una cosa è la teoria e un ipotetico vantaggio con l'utilizzo di canne lunghe; ma poi nella pratica e nell'utilizzo bisogna vedere effettivamente questo vantaggio quanto vale e quanto siamo in grado di sfruttarlo, sicuramente con allenamento e magari un po' di Culo le possibilità aumentano.

Ringrazio Maurizio che ci ha fornito il calcolo corretto della variazione di portata passando da una canna lunga a una corta, aggiungo però una considerazione dettata dall'esperienza, il calcolo teorico dovrebbe essere una indicazione di partenza per sviluppare poi la verifica della correttezza di questo calcolo, è sbagliato darlo per certo senza verificare che effettivamente i risultati teorici corrispondano alla pratica.
Per meglio capirci, faccio qualche esempio di quali possono essere le variabili che non sono state considerate nel calcolo fatto da Maurizio e che quindi non sappiamo in che modo (positivo o negativo) influiscano su questo aumento di portata:

Quanto influisce la resistenza dell'aria a differenza di V0? Sarà costante in qualunque condizione?
Quanto influiscono le caratteristiche della canna (profili interni, materiali, lavorazioni, tolleranze di lavorazione...) su questi valori?
Questi valori risultano invariati se cambiamo tipo di polvere o di piombo?
1,5/2mt in più su un tiro a 50/60mt fa veramente la differenza tra selvatico morto e selvatico vivo? (sempre ammesso che lo becchiamo)
Nei calcoli Maurizio ha correttamente utilizzato delle V0 ben definite, per avere una corretta indicazione dovremmo verificare se effettivamente il caricamento e la canna che stiamo utilizzando sviluppano effettivamente le V0 che stiamo utilizzando come riferimento.

Per esperienza, il problema che spesso manda a rotoli i calcoli teorici sono le tolleranze, non solo quelle geometriche di lavorazione della canna ma anche le tolleranze sulle caratteristiche degli acciai o delle polveri o del piombo, se pensate a quante possono essere le variabili, da quando in acciaieria viene prodotto l'acciaio a quando i pallini arrivano al bersaglio, potete darvi un'idea di quante variabili vanno a influenzare il risultato rispetto al calcolo teorico.

Questa considerazione spiega in parte le variazioni di resa balistica che spesso ritroviamo su canne che teoricamente dovrebbero essere uguali ma che nella realtà, a parità di caratteristiche, danno risultati completamente diversi una dall'altra
 
Parlando del cal. 20 e di anatre, mi tiri in ballo. Non so perchè non mi devi credere se ti dico che col 20 abbatto anatre a 40 mt. Mi dispiace che tu mi creda un fanfarone, mi dispiace veramente perchè anche se non ti conosco personalmente mi sei simpatico. Parecchie volte, con mio figlio, (che usa un 301 con canna da 76 cm 1* fissa), abbiamo voluto contare i passi di alcuni miei tiri, effettuati con un Urika 20/76, canna 61 cm portata a 71 con prolunga Biffoli e 1*, (anche a fermo in acqua). Li misuravo io, sono alto 1,85, la misurazione era di 45/48 passi, deducevamo che eravamo nei 40 metri e questa è la verità.
Ora, altra prova con altro fucile, (maledetto il giorno che l'ho scambiato con un M1 da cinghiali, per far contento un amico e mio figlio), Beretta A301, cal 20/70, canna modificata, (tagliata) a 63 cm cilindrica. Cartuccia Free shot della Cheddite, (bior) piombo 10. presi un affilo di tordi, ne abbattei (non ricordo bene se 13 o 15 è passato molto tempo). Caddero tutti nella stessa zona e siccome mi sembrava un tiro abbastanza lungo, volli contare i passi..... 63, (come la lunghezza della canna). C'è da dire che mi trovavo sotto e i tordi che uscivano andavano verso su, di quarto, verso sx, allo sparo ero completamente girato sulla mia sinistra. E questo è quanto. PUNTO!
 
Per Centro
Sparano molto bene dicevi , quindi anche loro hanno beneficiato d'elevoluzione di tutti i componenti , strozzatori compresi ,se ancora tanto gettonate a caccia un motivo ci sarà , non credo nell'autolesinismo.
E appunto come dicevo in un mio post precedente le borre contenitore hanno fatto molto.

Sono anch'io per almeno le 71 e fisse naturalmente .

Però perdonani le polveri sono cambiate eccome , oggi esistono con tutti i livelli di vivavità , alle polveri storiche se ne sono affiancate molte altre centrate per tutte le tipologie di canne e grammature , sono cambiati gli inneschi i bossoli , i contenitori le chiusure .
Credimi 40/50 anni sono tanti e molto è cambiato ,ed è proprio questa estrema specializzazione a fare la differenza sul campo.

Le canne da 76 le armi magnum , gli strozzatori i "moncherini" come li chiami esistono da molto tempo .

Forse sono proprio i fucili che sono rimasti gli stessi non trovi , a parte qualche novità dal nome amerigano ,
spacciata per innovativa , ma che in realtà non lo è.

fidati i fucili da ciccia sono i mozziconi in certe condizioni sono indispensabili , purtroppo , che ti piaccia o no.


E io sono uno che non lesina piombi e polveri per tirare.
ciao

sto cercando di ricordare quale fosse la polvere per caricare i 24 nel cal.12 40/50 anni fa.
 
scusate.... forse sono un po di coccio come si dice a roma .....ma allora in conclusione se uno ha un fucile con canna da 66 cm 2* e un altro ha lo stesso identico fucile ma con canna da 71 cm 2* usando la stessa cartuccia su media e lunga distanza la differenza balistica è trascurabile oppure è molto significativa... e nel caso in cui la differenza balistica tra le due canne ci sia considerevole... usando una strozzatura in\ out 2* che porta la canna da 66 cm a 71 cm le due canne cosi configurate hanno le stesse prestazioni?
 
Per Centro
Sparano molto bene dicevi , quindi anche loro hanno beneficiato d'elevoluzione di tutti i componenti , strozzatori compresi ,se ancora tanto gettonate a caccia un motivo ci sarà , non credo nell'autolesinismo.
E appunto come dicevo in un mio post precedente le borre contenitore hanno fatto molto.

Sono anch'io per almeno le 71 e fisse naturalmente .

Però perdonani le polveri sono cambiate eccome , oggi esistono con tutti i livelli di vivavità , alle polveri storiche se ne sono affiancate molte altre centrate per tutte le tipologie di canne e grammature , sono cambiati gli inneschi i bossoli , i contenitori le chiusure .
Credimi 40/50 anni sono tanti e molto è cambiato ,ed è proprio questa estrema specializzazione a fare la differenza sul campo.

Le canne da 76 le armi magnum , gli strozzatori i "moncherini" come li chiami esistono da molto tempo .

Forse sono proprio i fucili che sono rimasti gli stessi non trovi , a parte qualche novità dal nome amerigano ,
spacciata per innovativa , ma che in realtà non lo è.

fidati i fucili da ciccia sono i mozziconi in certe condizioni sono indispensabili , purtroppo , che ti piaccia o no.


E io sono uno che non lesina piombi e polveri per tirare.
ciao

sto cercando di ricordare quale fosse la polvere per caricare i 24 nel cal.12 40/50 anni fa.

Anche 40 anni fa esistevano polveri di diverse vivacita, e c'erano pure le borre in plastica e le prestazioni delle cartucce erano uguali, basti guardare le prove banco.
Purtroppo esistono precisi limiti balistici dipendenti da certe leggi fisiche invalicabili.
La vera differenza si evidenzia (come gia ho detto) se confrontiamo le cartucce moderne con quelle di cartone e borra in feltro, di oltre 45 anni fa.
Per quanto riguarda i fucli da ciccia, ti posso assicurare che ognuno ha le sue preferenze in base alle proprie necessita, percio' chi non ci coglie , per correggere gli errori di puntamento, predilige moncherini che fanno rosate da un metro gia a 20m
 
Capisco che molti non vogliano leggere l'articolo in inglese che ho pubblicato piu' sopra, ma una guardata a queste tabelle la dovete dare. Fra una canna del 12 di 26 pollici ed una di 28 la differenza di velocita' alla volata e' di 3 piedi--neanche un metro! Poi, se matematica e fisica non sono l'opinione di Centro (che tira fuori numeri dalla coppolella del TAV), la velocita' a distanza dalla volata, dal momento che piu' e' la loro velocita' iniziale e piu' velocemente i pallini perdono velocita', tendera' ad egualizzarsi, e non ci sara' nessuna differenza pratica. Poi e' anche da notare come con l'allungarsi della canna da 22 pollici a 26 pollici, la differenza di velocita' e' di 24 piedi in favore della canna di 26 pollici. Ma se aggiungi due pollici alla canna, da 26 a 28, non e' che la velocita' aumenti di 12 piedi al secondo, come uno potrebbe supporre, ma soltanto di 3 piedi al secondo. E' chiaro che dopo una certa lunghezza di canna non si guadagna piu' tanto in velocita'.

Un dato che in questo forum certi non sanno o non vogliono considerare dopo aver basato la loro opinione su esperienze venatorie e affermato che le canne corte non "rendono" sui selvatici, e' che la canna corta e' piu' difficile da usare su tiri medi e lunghi per due ragioni: la prima e' che il piano di mira e' di minore lunghezza (chi tira di pistola sa bene che con una pistola a canna corta e' piu' difficile centrare il bersaglio che con una a canna lunga, in quanto la canna corta amplifica l'errore di mira per un'altra legge fisica che alcuni di voi conosceranno); la seconda e', come hanno ammesso anche i Granelliani, che la canna corta tende a fermare lo swing through e a "guastare l'anticipo. Da questo punto di vista la canna lunga e' superiore, ma non per ragioni di balistica. Quindi il cosiddetto "rendimento" che non e' misurato o misurabile scientificamente in un contesto venatorio e' semplicemente causato da un errore di tiro, quasi sempre insufficiente anticipo. L'uccello viene o padellato del tutto o scarseggiato. Poi uno che ha sia fucili con canna lunga che fucili con canna corta fara' piu' padelle o semipadelle quando passa dal lungo al corto, perche' e' abituato alla canna lunga che l'aiuta nel dare l'anticipo giusto. La canna corta richiede pratica e tecnica. Io non mi sono mai trovato male ne' a caccia ne' al piattello con la canna da 26 pollici, anzi--nei tiri di stoccata a beccaccini e alzavole indiavolate, e nel tiro alla tortora americana, che vola "a cavatappi" cambiando direzione ogni secondo, mi trovo molto meglio con la canna corta, la cui minore inerzia mi permette di modificare la mira istantaneamente. Ma ormai io uso soltanto l'11-87 con canna da 26 pollici, e adesso anche un sovrapppostino del 20 con canne da 24 pollici. Devo ammettere che la prima volta a tortore fu una fiera della padella. Poi feci diverse rilevazioni di lunghezza e imbracciatura e mi resi conto che il calcio era troppo corto. Ci ho aggiunto diversi spessori dietro il calciolo, e adesso mi calza a pennello. E a caccia vagante, in confronto all'11-87, e' una vera piuma. Ed e' molto piu' "carino" di un automatico rustico ed utilitario come l'11-87. Mi viene quasi voglia, quando vado a caccia col ventino, di indossare giacca di tweed con la martingala, panciotto e camicia con cravatta, pantaloni alla zuava, calzettoni argyle, e un cappello come quello di Sherlock Holnes. La pipa gia' ce l'ho. Ma poi mi rendo conto che invece di un sovrapposto dovrei avere una doppiettina a cani esterni, e quella non ce l'ho...

(P.S.) Fatemi sapere se la tabella che ho copiaincollato si vede o no, e ci provero' in un altro modo. Oppure andate all'articolo del link che ho mandato recentemente, apritelo e "scrollate" giu' fino a trovare la tabella.
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Walker anche tu come tutti gli altri mi sei simpatico, e poi tutto sommato indipendentemente dal fatto che spesso ci pizzichiamo, importante e' volerci bene e seguitare a parlare di questa grande passione che ci accomuna.
lo so che il cal 20, come qualsiasi cal porta i pallini a 40m, ma bisogna vedere come li porta.... Quello che non vuoi capire e' che alla stessa distanza il cal superiore porta piu pallini , fa rosate piu guarnite anche in periferia., percio offre maggiori probabilita di abbattimento li come su qualunque distanza. Questo vantaggio si traduce in un aumento di portata, poiche la media delle famose 5 ferite indispensabili per avere l'arresto immediato della preda e' ottenibile a distanze maggiori
 
Caro Beppe, si sa che ogni tanto qualche mela marcia esce fuori, ma in linea generale certi marchi sono e saranno sempre una garanzia.
(Conosco anche gente insoddisfatta delle canne cosmi)
Molti cacciatori hanno venduto i lori fucili poiché a loro dire non ammazzavano, poi pero il successivo proprietario ci ha fatto faville. Tu come te la spieghi sta cosa?
Io però per abitudine non ripongo troppa fiducia su cio che dicono i cacciatori, per me vale la mia esperienza diretta , e quella dei professionisti del tiro con armi a pallini che di solito vanno pure a caccia
Non dimentichero' mai le parole di un
gradissimo tiratore di piccione di livello mondiale il quale disse: Due lire di canna, due milliardi di calcio .
Naturalmente quel tiratore voleva dire che il fucile spara con le canne ma colpisce con il calcio.
 
Provo a fare un po' di chiarezza sull'argomento canne lunghe e canne corte perché mi sembra di leggere un guazzabuglio di teorie e opinioni che poco concordano con la tecnica costruttiva di una canna.
Premetto che non sono un Catechista quindi non voglio "convertire" nessuno, il mio intento è semplicemente di dare informazioni tecniche sulla realizzazione di un tipo di canna piuttosto che un'altro.

Come già ho detto i test eseguiti in collaborazione con Blaser non hanno riscontrato differenze di portata o di gittata aumentando la lunghezza della canna a parità di condizioni.

Al netto di questo dato, andrebbe fatto un ragionamento più ampio: prendiamo ad esempio una canna da 81 cm, difficilmente troverete in commercio una canna di questa lunghezza per la caccia alla beccaccia (quindi x tiri corti), troverete invece canne per caccia all'anatra o al colombaccio (in questo caso x tiri lunghi) e viceversa; ma attenzione perché la lunghezza del tubo non è l'elemento che fa da discriminante.
Andiamo nei particolari:
Tiri lunghi
1-si presuppone che in questo tipo di caccia l'ambiente in cui ti muovi non è il bosco fitto e quindi non dovrebbe esserti di impaccio una canna 10-15cm più lunga o qualche etto di peso in più.
2-la canna più lunga ti avvantaggia nell'acquisizione del bersaglio perché hai una linea di mira più lunga (bindella)
3- per questi due motivi e anche per tradizione una canna da 81 viene realizzata appositamente per l'utilizzo su tiri lunghi e quindi vengono utilizzate tutte quelle geometrie interne, strozzature e caratteristiche (materiali, profili esterni, bindelle) che possano ottimizzare il tiro a lunga distanza.

Discorso esattamente opposto per le canne corte che generalmente vengono utilizzate per i tiri ravvicinati in questo caso vengono invece utilizzate caratteristiche realizzative per aumentare la dispersione, la leggerezza e il tiro istintivo.

In funzione di questi concetti spero risulti più chiaro che quando paragoniamo due canne commerciali, una corta e una lunga, stiamo paragonando due strumenti nati per fare cose completamente diverse, sono le caratteristiche costruttive che fanno la differenza non i centimetri di tubo.
È un po' come paragonare una macchina a un trattore😊😊😊



Inviato dal mio GT-I9515 utilizzando Tapatalk
 
Senti fai una cosa, non quotare piu cio che scrivo perche poi mi costringi a risponderti.
Non gradisco piu parlare con te eclissati
Dai solo risposte provocatorie.
La discussione ora è impostata sulla canna ideale, tu credi ci sia io no. Per me sono tutte uguali
 
Anche 40 anni fa esistevano polveri di diverse vivacita, e c'erano pure le borre in plastica e le prestazioni delle cartucce erano uguali, basti guardare le prove banco.
Purtroppo esistono precisi limiti balistici dipendenti da certe leggi fisiche invalicabili.
La vera differenza si evidenzia (come gia ho detto) se confrontiamo le cartucce moderne con quelle di cartone e borra in feltro, di oltre 45 anni fa.

Sono d'accordo quindi canne e fucili non c'entrano nulla.
Posso chiederti se ricarichi e che caccia fai?

Ho scritto questo

Forse sono proprio i fucili che sono rimasti gli stessi non trovi , a parte qualche novità dal nome amerigano ,
spacciata per innovativa , ma che in realtà non lo è.

E anche questo


Credo che il fucile si debba scegliere in base alla propria abilità nel tiro e all’attività venatoria che si svolge.

Dire che gli altri sono padellari lo trovo piuttosto infantile.
Ho scritto più o meno lo stesso .. ma l'ho scritto molto bene ....;)
 
scusate.... forse sono un po di coccio come si dice a roma .....ma allora in conclusione se uno ha un fucile con canna da 66 cm 2* e un altro ha lo stesso identico fucile ma con canna da 71 cm 2* usando la stessa cartuccia su media e lunga distanza la differenza balistica è trascurabile oppure è molto significativa... e nel caso in cui la differenza balistica tra le due canne ci sia considerevole... usando una strozzatura in\ out 2* che porta la canna da 66 cm a 71 cm le due canne cosi configurate hanno le stesse prestazioni?

Con cartucce semiprogressive e progressive la resa balistica della 71 e' leggermente migliore, con cariche vivaci la differenza c'e' ma e' pressoche' impercettibile specie se a sparare fosse uno del calibro di Asverandi.:)....e' un padellone terrificante...lui col fucile e' come un cieco con una candela in mano. Passa la vita a fa a tigna cor fucile[35]
Scherzo eh as.........
La 66 con prolunga da 5cm diventa prestazionalmente uguale all'altra ovviamente
 
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