Giovanni io ti leggo sempre con piacere così come altri perché siete un pozzo di conoscenze di balistica. Io dopo tutte queste letture posso dire che so di più riguardo al fatto che non tutte le canne sono uguali e lungi da me l'affermare quale sia (o siano) la migliore perché dovrei limitarmi alla mia limitata esperienza (in termini di quelle che ho utilizzato nella pratica venatoria).
Un saluto Yankee

Troppo buono. Io personalmente di balistica teorica non ne so nulla. Sono sempre stato una schiappa in matematica, e le formule mi spaventano. Pero' mi documento e imparo leggendo cose scritte da quelli che ne sanno. Ma sono molto selettivo nello scegliere le mie fonti. In genere le mie nozioni vengono dagli articoli tecnici della NRA e di un pugno di scrittori affermati con grande esperienza di caccia, tiro, ricarica, ecc. come il vostro veramente eccelso Edoardo Mori. Invece non sopporto gente "arruffona" come Gnagnognagno, e la maggior parte di sedicenti "esperti" televisivi o di YouTube, e meno che mai mi affido a loro e ai fora per la ricarica. Per quella mi affido alle case produttrici di munizioni, pallottole e polveri. E non ho troppa fiducia negli armieri, dopo diverse brutte esperienze con loro. Certi farebbero qualsiasi cosa per venderti qualcosa, altri non sanno un caxzo ma si ergono a esperti in materia anche se non sanno un caxzo di niente. Alcuni sono imbroglioni.

Neanch'io, non ti illudere, so quali siano le canne migliori. Per me una canna e' valida se e' dritta e fa buone e anche ottime rosate con la maggior parte delle cartucce commerciali. Poi non me ne frega niente del suo profilo e diametro interni, della lunghezza e forma del cono di forzamento, di questo e di quello. Basta che sia efficace e che faccia venire giu' cio' a cui sparo. Una cosa pero' mi fa ridere: quando certi dicono che le canne di un tempo che fu erano migliori di quelle di oggi, specialmente certe marche. Mi fanno venire in mente quelli che dicono che le auto di oggi non sono buone come quelle di una volta. Sono vecchio abbastanza da ricordarmi che quando facevi un viaggio lungo potevi quasi contare su un paio di soste in officina per qualche riparazione, o cambio dell'olio dopo soltanto 1500 km, e almeno una bucatura, se non due o tre. Poi mi ricordo anche dei frequenti viaggi alla concessionaria dopo ave acquistato un'auto nuova di zecca perche' quando pioveva entrava l'acqua dall'angolo del parabrezza, o c'era uno scricchiolio proveniente dal cruscotto che ti faceva uscire matto, o un gommino del servofreno continuava a perdere fluido, o non si riusciva a regolare il carburatore (oggi tanti neanche lo sanno che cos'e' un carburatore) o il termostato del radiatore si bloccava o chiuso o aperto, o le ruote anteriori facevano lo shimmy a 72 kmh ed era la terza volta che ci mettevano le mani senza risolvere il problema, o quando si spegneva il motore continuava a girare, magari al contrario, battendo in testa per 4 o 5 secondi, o i comesichiamano facevano click click quando il motore era in folle, o lo spinterogeno non spinterogenava col ritmo dovuto. Ve le ricordate tutte queste piacevolezze? Io si'. E posso affermare che e' verissimo che le auto di oggi non sono piu' come una volta. Sono molto migliori di com'erano una volta. E cosi' pure le armi. E le canne. Pero' ogni tanto, per mancanza di controlli dovuta alla necessita' di risparmiare manodopera, esce di fabbrica un fucile difettoso, una canna inferiore, una bindella che si dissaldera' dopo un mese, un estrattore che si spezza perche' temprato male, ecc., ecc. Io direi che una buona marca di fucili (o di qualsiasi cosa) si giudica dal numero di pezzi difettosi messi in vendita. E anche da cio' che fa quando il consumatore si lamenta del difetto. Una buona marca ripara o sostituisce. Una cattiva marca se ne frega, tira la cosa per le lunghe, fa finta di riparare e non lo fa, ti fa pagare per la riparazione, o ti dice papale papale che non ha trovato nessun difetto o e' probabilmente colpa tua se il difetto s'e' verificato. Certo che quando si tratta di canne il probema e' che se non ottieni le rosate che vuoi, se le rosate sono sparpagliate e piene di vuoti, non so quante fabbriche sarebbero disposte a cambiare la canna o l'intera arma. Una cattiva rosata e' difficile da imputare ad un difetto di fabbrica, anche se e' evidente che ne sia la causa. Qui sono sicuro che un Perazzi o un Rizzini non esiterebbe ad accontentarti in qualche modo. Ma se hai comprato un turco, che magari e' stato importato per qualche mese da una ditta locale che pero' non li importa piu'? Che ci fai? Lo rivendi a qualcuno, ed il problema diventa suo. Caveat emptor.
 
ma il mitico osannato Granelli o chi per lui non parlava di 5pallini sulla sagoma? (e aggiungerei io, che la sagoma è 3/4 di piume quindi bisogna vedere cosa arriva sul corpicino/corpicione del selvatico e dove) Ora improvvisamente viene fuori il piattellaro che conta come "abbattuto" un piattello scheggiato da mezzo pallino di coda. Bah.
 
(Untitled)

...il munizionamento moderno secondo me ha fatto livellare le prestazioni e differenze sostanziali nelle canne costruite con filosofia industriale,che siano di di 67,71 o 76 non ci sono.
personalmente caccio con un semiauto beretta 391 da una vita...prima configurato con una canna di 71 e strozzatori intercambiabili con partenza punzonata a 18.3 ed adesso,ormai da 5 anni,con una da 76,sempre con strozzatori intercambiabili e solita partenza...uso da una vita,circa 20 anni,la solita cartuccia per lo spollo e da una vita la solita cartuccia per i tiri a sole alto...strozzatore cilindrico da una vita,forse non mi si svita manco piu'...differenze tra una e l'altra canna nessuna...ottima resa con bior e borra feltro allo spollo e tiri alti,a volte anche da non credere se qualcuno mi ha visto e poi raccontato,con il contenitore.....amo la 76 perche' essendo uno che mira fino all'ossesso qualche cm in più sulla collimazione non fa' male...
a volte mi son pure divertito ad avvitare in cima a quella pertica anche una prolunga di 10 cm del biffoli con strozzatore intercambiabile....vantaggi?....se ti rimangono sopra con quella li dai una scossa e vengono giu'...se trovi un noce magari te ne tocca qualcuna in più....
....ma come era quella del mio primo a300!...67 tre stelle...senza neanche un segno di ruggine malgrado la sua eta'...peccato che all'epoca avrei padellato anche un pulmann di traverso...a fermo era micidiale,dove si arrivava con lei un 390 con 76 due stelle e magnum doveva rifarsi due volte....era incredibile...eppure era mangiata dai topi ma non perdonava
chissà quali diavolerie aveva incontrato in fase costruttiva...un acciaio che brillava anche con la guazza sopra e che scaldava la mano dopo sole due fucilate...
misteri costruttivi...
tornando alla diatriba....ma siamo veramente sicuri che velocita' sia sinonimo di potere lesivo?...appurato il fatto che dopo i 40 metri le velocita' si equivalgono indipendentemente dalla lunghezza delle canne,e appurato pure che l'energia che puo' trasmettere un pallino dipende dalla massa del pallino stesso (poiche' le velocita' si equivalgono) credo che rimanga solo la quantita' dei pallini che impatteranno il bersaglio a far credere che una canna arrivi piu lontano di un'altra.
mi vengono in mente,forse perche' qualcuna la sparo,le subsound...le silent,cartucce che viaggiano con velocita' bassissime...cartucce che pero' consentono abbattimenti a distanze a volte impensabili se si paragonano alle normali...basse velocita',minor decadimento per attrito in aria,contenimento di rosata ottimo,tanti pallini a bersaglio,abbattimenti puliti nonostante la loro bassa energia residua...
Parlare di tutto cio' ed avere come obbiettivo la pedana e quindi un fucile che nasce per il tiro sportivo ha poco senso,cartucce studiate per lo scopo con velocita' elevate di sicuro saranno idonee a percorrere traiettorie ed inseguire piattelli in tempi piu ridotti,per lo meno sino ai fatidici 40 metri,poi ,per avere il resto,una canna lunga per correrre di piu' e bilanciare meglio l'arma,magari con un profilo interno atto a ridurre rinculo ed impennamento ed un buon manico fara' il resto....rimango cmq dell'idea che la differenza la fara' sempre e comunque i profili interni della canna e non la sua lunghezza....un profilo che sia studiato non tanto per avere velocita' per forza piu elevate ma che lo sia per garantire una rosata il piu' uniforme e concentrata possibile man mano che i metri passano..magari a discapito delle tanto decantate velocita'....voi cosa ne pensate?
 
Io sono un amante dei moncherini 🤣🤣.. penso che in questa prova dalle immagini non si vedano differenze enormi a livello di ampiezza/distrubuzione rosata...un po’ di differenza si che c’è ma secondo me le cose che aumentano di più sono la velocità e la forza di penetrazione del piombo
 
Stavo guardando il catalogo online della Remington. Il loro Versa Max per cartucce da 70, 76, e 89 mm (si possono sparare tutte senza cambiare niente, anche mischiandole nel serbatoio) viene venduto soltanto con canne da 66 cm. Per piacere, qualcuno di voi veri esperti scriva o telefoni alla Remington immediatamente per dire a chi di dovere che stanno mettendo in commercio un fucile utile solo per fare il solletico al cu10 delle anatre e delle oche che passano a piu' di 30 metri dalla volata. E' evidente che un moncherino del genere mangiato dai topi e' una ciofeca di canna, buona solo per reggere una pianta di pomidori. Povera Remington, se non da' a Centro il cadreghino di CEO di sicuro fallira'. Ma come e' possibile che una ditta antica ed affermata come la Remington possa fare cazzate del genere? Non hanno letto i tomi di Granelli? I posts di Centro? Poveracci! Sprovveduti! Incompetenti ed ignoranti delle piu' basilari norme di BALListica!
[17][17][17]
 
Mi dispiace per Centro.
Non è un cantastorie e quello che dice lo dice perchè lo crede e lo vive veramente. E - secondo me - lo crede e lo dice perché ha esperienza da vendere.
So - perchè lo conosco anche se solo di sfuggita - che è un tipo che se potesse vorrebbe il fucile in mano anche di notte....
Molti di voi hanno sbagliato il giudizio.
Dico solo che se sta caxxo di tastiera potesse avvicinarci di più piuttosto che allontanarci sistematicamente molti si ricrederebbero sul suo conto.
Ricordatevi che malgrado la lingua scritta sia uguale a quella parlata non è affatto facile scrivere e tantomeno farsi capire.
Se davvero avesse mollato ..... sarebbe una perdita. Per tutti.
 
difficile fermare un colombaccio con un pallino a meno di spezzare un'ala o colpire il cranio o punti critici .
Idem persino per gli storni, o per le cesene, o i corvidi.

le anatre poi, sinceramente...ho esperienze totalmente differenti, con animali che planano feriti a 200m, o che incassano, volano e poi improvvisamente muoiono in aria per cadere chissà dove (rar,)

Resto "conservatore". Distanze congrue e piombo adeguato...il resto posso pure sperimentare ad alzare al cielo il fucile, specialmente se trovassi il tungsteno, ma restano esperimenti
 
Di fisica io non ci capisco una mazza anche se lavoro all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (come amministrativo), ma come ho già scritto con una Benelli Crio da 65 con una prolunga originale Benelli di 5 cm** (la canna viene 70 cm) ci faccio gli stessi tiro che faccio con una canna da 83 Cm * strozzatore Novelli (quello bucherellato ad inizio prolunga per il famoso soffio in bocca). Come avete già scritto anche con le Magnum basta una canna lunga 70 cm. per far bruciare completamente la polvere, ed io con quella canna, ripeto, arrivo alla stessa distanza che arrivo con quella di 80 e passa. Sono prove fatte su selvatici (colombacci) e non su placche. Per cui anche con lemagnum una canna di 70 ammazza dove una di 80, poi ognuno resti delle proprie convinzioni, tanto di qualcosa bisogna parlare per passare questi 6 mesi che ci separano dal 1° settembre.
 
(Untitled)

ma ci vuole tanto a capire,e quindi ad ammettere,che se un selvatico verrà colpito con qualche pallino in piu', con qualche joule di energia residua in piu,a qualche metro di distanza oltre le regole canoniche',che tutto cio' non per forza debba essere attribuito al colpo di c u l o piuttosto che alle capacità dello sniper di turno ma forse alle caratteristiche di una canna?..siamo partiti dall'efficacia delle prolunghe (tra l'altro attraverso un tutorial fatto da un tipo che qualche mese fa' asseriva,dopo aver osservato una rosata fuori centro con una munizione studiata per la volpe,che la causa fosse dovuta al fatto che nel breve la munizione non aveva raggiunto la max velocità e che quindi ancora la fucilata doveva "salire"...(dire che il buon Dindina aveva dato di fuori era blasfemo)..allo studio,grazie a chi ci capisce davvero,delle varie geometrie costruttive di una canna,sfatando,almeno per me,vecchi credo o almeno affermazioni fatte,frasi dette e stradette...siamo arrivati ad affermare che...l'importante è "cogliece"....e grazie ar c..zzo!...si cerca di apportare lustro ad una discussione attraverso statistiche,studi,regole fisiche,anni di esperienze lavorative del settore e mi devo sentir dire l'importante è cogliece?....allora apriamo una nuova duscussione..."chi ammazza di piu"....o forse ancora meglio...." chi ottiene di piu' con il minimo dispendio energetico"....così da esaltare al massimo l'aspetto del predatore assoluto...quello che contraddistingue il cacciatore...in barba a canne,calci,tubi,choke..e cartucce......fionda,andiamo di fionda!
Una delle discussioni piu' intriganti che io possa ricordare che rischia di concludere con banalita' da briscolina del dopo cena alla casa del Popolo...forse la quarantena fa' desiderare piu' il circolino che le discussioni su un forum..
 
Fabio, il riferimento al DT Lake era sulla possibilità di recupero degli uccelli feriti, molto più semplice rispetto ad acque aperte e canneti infiniti
 
Stavo guardando il catalogo online della Remington. Il loro Versa Max per cartucce da 70, 76, e 89 mm (si possono sparare tutte senza cambiare niente, anche mischiandole nel serbatoio) viene venduto soltanto con canne da 66 cm. Per piacere, qualcuno di voi veri esperti scriva o telefoni alla Remington immediatamente per dire a chi di dovere che stanno mettendo in commercio un fucile utile solo per fare il solletico al cu10 delle anatre e delle oche che passano a piu' di 30 metri dalla volata. E' evidente che un moncherino del genere mangiato dai topi e' una ciofeca di canna, buona solo per reggere una pianta di pomidori. Povera Remington, se non da' a Centro il cadreghino di CEO di sicuro fallira'. Ma come e' possibile che una ditta antica ed affermata come la Remington possa fare cazzate del genere? Non hanno letto i tomi di Granelli? I posts di Centro? Poveracci! Sprovveduti! Incompetenti ed ignoranti delle piu' basilari norme di BALListica!
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...mi sa che tutti i fucili 76-89 puoi mischiare le cartucce di varia lunghezza. o almeno, io lo faccio.
l'importante è non mettere una 89 in un 12-70 :D

comunque, perchè invece non mi calcola nessuno riguardo la resa di cartucce corte in camere lunghe?
pure quello è una sega mentale ballistica?
 
L'amico mi contattò tempo addietro per tornare a partecipare su questo forum. Credevo che le cose fossero cambiate nel frattempo, ma aimé mi sbagliavo! L'arte di screditare un interlocutore che espone civilmente un argomento, in via indiretta è nota dall'antichità, ma non me ne curo se a tentare di farlo è una persona che in argomento rappresenta una [badair.gif] nell'uragano, poi cita qualche locuzione latina o, peggio, qualche poeta fa ancora più ridere. Forse Peggio della dittatura fascista!

​​​​​
A dimostrazione di quanto affermo, basta porgli due semplici domande a cui non sapranno rispondere. Anzi, per evitare "figurine" non risponderanno immediatamente, o cercheranno in rete, quali "leoni da tastiera" come qualcuno li definisce, la soluzione.

Domanda 1: perché una arcinota casa d'armi italiana usa canne magnum per sparare 24g?

Domanda 2: perché il regolamento fitav vieta il bossolo più lungo di 70 mm?

Con questo tolgo definitivamente il "disturbo".

Vabbè tanto oramai io sono quello cattivo, giusto?
Sei entrato a gamba tesa nella discussione a contestare tutto, fai il fenomeno, non porti un contributo che è uno, sei maleducato con gli utenti e finisci con gli indovinelli?
Sai che ti dico? Non ci mancherai.
 
Sempre rimanendo al di fuori di questa discussione che rischia di diventare piu' lunga delle canne di Centro, non so se vi ricordate la vecchia favola della "passata," nella quale i nostri nonni e trisavoli credevano come fosse Vangelo. Secondo loro, se i pallini sono troppo veloci fanno la passata, e l'uccello colpito non muore subito ma allunga e cade vivo e sanguinante. Adesso invece leggo qui (e umilmente mi inchino a tanta sapienza) che se i pallini sono un paio di metri al secondo meno veloci di quelli scagliati ad una leggermente maggiore velocita' da una canna iperlunga, ci saranno soltanto ferimenti. BOH!

Ma insomma, quand'e' che si smettera' di credere alle favole e abbracciare invece dati scientifici e non teorie tirate fuori da uno sfizioso berretino da TAV o dalle esperienze soggettive di qualcuno che spara a tre lodole o due tordi una Domenica si' e una no? BAH! Ma capisco che e' piu' "romantico" e piu' interessante dar credito a teorie fantasiose che a una squallida realta' fatta di cifre e di fatti. Non era meglio, piu' affascinante, quando si credeva che capelli lasciati in una scodella d'acqua si trasformassero in vermi? Che le "barnacles" (scusate--non so il corrispettivo italiano) si trasformassero in oche selvatiche? Che i funghi velenosi facessero annerire l'aglio in padella e che qualsiasi fungo cresciuto su un tacco di scarpa sotterrato diventasse velenoso anche se di specie mangereccia? Ah, vuoi metter la poesia, il fascino di credere di vedere un UFO in un pallone-sonda? Di essere sicuri che il Loch Ness nasconda un dinosauro acquatico? Di scorgere un "Piedone" nella foresta del Northwest americano, quando invece e' una semplice, prosaica (anche se Bbbbona) modella con una pelliccia di visone che sta posando sulla neve per la copertina di "Vogue"?

Ma la vita e' bella proprio perche' siamo liberi di credere in qualsiasi cosa che ci aggradi. Purtroppo gli esseri umani che credono fermamente in qualcosa anche alla faccia di prove scientifiche e fatti spesso lasciano degenerare le loro credenze (non quelle con piatti e bicchieri dentro) in proselitismo, cercano di convincere altri della "verita' assoluta" in cui credono, e non ammettono contraddizione. Ed ecco spiegati i Talibani, l'ISIS, l'antisemitismo, l'Inquisizione, e persino la political correctness (il fascismo con un volto amichevole). Ah, umane genti, gli dei ci hanno creato per guardarci e scompisciarsi dalle risate, come se fossimo una puntata del Flying Circus di Monty Python o una farsa di Peppino de Filippo.
 
Mi dispiace per Centro.
Non è un cantastorie e quello che dice lo dice perchè lo crede e lo vive veramente. E - secondo me - lo crede e lo dice perché ha esperienza da vendere.
So - perchè lo conosco anche se solo di sfuggita - che è un tipo che se potesse vorrebbe il fucile in mano anche di notte....
Molti di voi hanno sbagliato il giudizio.
Dico solo che se sta caxxo di tastiera potesse avvicinarci di più piuttosto che allontanarci sistematicamente molti si ricrederebbero sul suo conto.
Ricordatevi che malgrado la lingua scritta sia uguale a quella parlata non è affatto facile scrivere e tantomeno farsi capire.
Se davvero avesse mollato ..... sarebbe una perdita. Per tutti.

Avrei voluto non parlarne più, ma trovo in quello che scrivi grosse verità.
E' evidente che quando interloquisci sul forum con una persona che conosci dal vivo, sei portato ad essere più tollerante su eventuali "scivoloni" perché magari sai capire meglio cosa avesse voluto intendere; se invece non la conosci, devi fidarti di quello che leggi e valutare di conseguenza, col rischio di farti un'idea non del tutto corretta.
PERO'...
Però questo vale per tutti, vale per me, vale per te e vale per Gianni. C'è reciprocità nel confronto.
E il confronto deve (DEVE) restare all'interno di binari ben precisi di un modo di rapportarsi che è per forza di cose caratteristico dell'ambiente virtuale e può essere diverso dal modo di rapportarsi che si usa di persona.
Non ci sono alternative; una volta si usava il termine "netiquette" per definire le regole di confrono virtuale, ma è un ternine che non sento da un po'.
Resta il significato, resta la doverosa necessità di sapersi rapportare correttamente con gli altri utenti (cosa che ho appena contestato anche a Magnum).

Ieri sono stato abbastanza diretto con Gianni, gli ho scritto cosa penso del suo modo di stare sul forum, che è il motivo che ha creato attrito tra di noi.
Putroppo non lo conosco di persona e se dovesse decidere di tornare, non cambierò atteggiamento, non potrà avere nessuno "sconto", ma gli verrà richiesto, nuovamente, di rapportarsi con gli altri in maniera più consona.
 
commentata
21/02/20, 15:09
Sicuramente ciò che influenza di più la distribuzione della rosata è la strozzatura, non solo in funzione del valore di strozzatura ma anche per quanto riguarda le geometrie e l'accuratezza della lavorazione con cui è realizzata.

Riprendo il commento di Mauro b per cercare di ottenere qualche risultato tangibile da una discussione che poteva essere interessante se fosse stata avulsa da interessi personali. Lo riprendo per porre a Mauro b, a Maurizio e ad altri volenterosi un quesito a cui vorrei dare una risposta non dettata dalla mia esperienza ma con un supporto “scientifico” diciamo....il quesito è questo: perché passando da una canna Beretta A301 71** 18,4 ad una canna A301 67*** 18,3 le prestazioni non sono diminuite né in distanza nè in lesività nè in distribuzione di rosata? Eppure se si deve dar credito alle affermazioni scritte in questa discussione una canna rosicchiata di ben 4 cm dovrebbe essere usata come sostegno per i pomodori....
Confesso che è stato PAOLO ( sfiamma) a farmi ricordare di questo mio dilemma ormai archiviato , quando nel suo post ha citato la canna 67*** del suo A300 , infatti mi sono ricordato di averlo ancora il mio A301 con la stessa canna , ormai da 20 anni lasciato a riposare in armadio a favore del cal.20; insomma mi ha preso la curiosità di capire come mai accorciando la canna i risultati sono stati uguali se non migliori.🙋‍♂️
 
Avrei voluto non parlarne più, ma trovo in quello che scrivi grosse verità.
E' evidente che quando interloquisci sul forum con una persona che conosci dal vivo, sei portato ad essere più tollerante su eventuali "scivoloni" perché magari sai capire meglio cosa avesse voluto intendere; se invece non la conosci, devi fidarti di quello che leggi e valutare di conseguenza, col rischio di farti un'idea non del tutto corretta.
PERO'...
Però questo vale per tutti, vale per me, vale per te e vale per Gianni. C'è reciprocità nel confronto.
E il confronto deve (DEVE) restare all'interno di binari ben precisi di un modo di rapportarsi che è per forza di cose caratteristico dell'ambiente virtuale e può essere diverso dal modo di rapportarsi che si usa di persona.
Non ci sono alternative; una volta si usava il termine "netiquette" per definire le regole di confrono virtuale, ma è un ternine che non sento da un po'.
Resta il significato, resta la doverosa necessità di sapersi rapportare correttamente con gli altri utenti (cosa che ho appena contestato anche a Magnum).

Ieri sono stato abbastanza diretto con Gianni, gli ho scritto cosa penso del suo modo di stare sul forum, che è il motivo che ha creato attrito tra di noi.
Putroppo non lo conosco di persona e se dovesse decidere di tornare, non cambierò atteggiamento, non potrà avere nessuno "sconto", ma gli verrà richiesto, nuovamente, di rapportarsi con gli altri in maniera più consona.

Ho riletto le ultime pagine quasi tutte d'un fiato non tanto perché mi piacesse l'argomento della discussione ma per vedere effettivamente in quale istante e dove fosse nato l'attrito nella discussione stessa...
Io sinceramente - e credimi non lo dico per partigianeria - non trovo che Centro sia mai andato fuori le righe. - mi perdonerai se la mia percezione è diversa dalla tua ma forse chi si sente chiamato in causa o chi partecipa in prima persona alla discussione ha sicuramente un pò....come dire...le antenne più dritte degli altri o addirittura qualche nervo più sensibile... ( non alludo a nulla perchè nulla conosco del 99% di voi tutti.... non sono così saccente)
Cmq, è chiaro che se nella discussione, e questo vale per chiunque me compreso ovvio, il mio interlocutore si prende gioco delle mie parole, l'istinto va sulla difensiva ed il " crescendo" delle parole e della temperatura è.... un attimo! Poi nei social, e Mygra non fà eccezione, molti contribuiscono a darsi una immagine che poi è sempre ben lungi dal rispecchiare minimamente la realtà...
Tutto questo per dire che la verità non sta' mai da una parte sola.
Spendo inoltre queste parole non perchè io conosca Gianni, lo conosco per averlo frequentato in tutto forse 3 ore al Tav di Vetralla, ma le spendo perchè l'immagine che ho io di lui è ben diversa da come la discussione l'ha rappresentato.
Chiudo la mia arringa qui. Vi ho "arringato" e annoiato abbastanza.
Buonanotte. Buongiorno sarebbe meglio.....
 
Ciao Maurizio,ho letto con attenzione quanto hai scritto,personalmente visto che di matematica e fisica ne ho masticata tanta diciamo che ti invito a rileggere quanto ho scritto nei precedenti interventi.

Questo non per sminuire il tuo intervento ci mancherebbe,ma dai miei scritti si evince che ho analizzato solo dati concreti,a me delle v0,v10 e v di chicchesia non è che mi interessi più di tanto.Certo un minimo di bagaglio tecnico è sempre buono averlo,ma non fa al caso mio nel campo della balistica applicata.

Vedi ognuno ha un suo modo di vedere e vivere determinate situazioni,io ho messo in campo quello che ho riscontrato cercando di essere il più chiaro e preciso possibile nelle spiegazioni,altri colleghi avranno fatto lo stesso,ma personalmente da quello che capisco sono usciti prettamente discorsi legati a leggi formule e prove di "laboratorio".

Per quanto mi riguarda con una canna da 65 x è possibile fare abbattimenti a lunghe distanze,legati a una cartuccia particolare o una canna particolare,in linea di massima però il discorso rimane circoscritto come situazione sporadica.
Aumentando la lunghezza della canna a parità di strozzatura le percentuali di portare a segno il risultato aumentano.

In genere quando devo giocare duro utilizzo le canne a strozzatura fissa,spesso ho menzionato quella da 81 x,ma utilizzo anche la 76 x,ma anche con le canne mobil choke aumentando la lunghezza a parità di strozzatura ho avuto dei vantaggi in termini di portata sulle lunghe distanze.


Ciao Gianni, visto che hai una buona conoscenza di matematica e fisica saprai sicuramente commentare i valori da me postati e spiegare motivandoli perché sono sbagliati.

Tu dici che analizzi i dati concreti ma che "della v0, v10 V chicchessia non ti interessa più di tanto" eppure sono proprio quei dati concreti fatti da velocità misurate alle varie distanze che dimostrano la CONCRETEZZA dei fatti.

L'unico modo pratico che abbiamo per capire la lesività della carica ad una determinata distanza sono il numero delle ferite e la velocità con cui il pallino colpisce il selvatico.
La densità della rosata si puo verificare alla placca, la velocità residua con opportuni strumenti o in modo molto più spartano sparando a gli elenchi del telefono e contando le pagine bucate.

Però io ho condiviso delle velocità misurate che indicano valori veri non presunti.
Questi valori ci dicono che in un range di V0 di 40m/s le differenze a 40 metri si assottigliano a 12 m/s che per l'amor del cielo qualcosa è, ma di certo non aumenta la portata di dieci metri.
e parliamo di un a forbice di 40 m/s: un valore molto ampio.

Quindi o quei numeri sono sbagliati, o i 20 m/s in più con cui la canna da 81 lancia i pallini rispetto ad una 71 ci daranno a 40 metri 6/7 metri di velocità in più: dunque "forse" un metro (due?) in più di portata.

Se vogliamo effettivamente approdare a qualcosa di concreto dobbiamo abbandonare le fisse ed i luoghi comuni e fidarci di informazioni documentate perché misurate altrimenti, come per il famigerato soffio di bocca, continueremo a pensare che questo disturba la rosata salvo poi verificare con i filmati che i gas stanno sempre dietro ai pallini.

E non c'è una spiegazione logica e plausibile nemmeno per spiegare perché due canne UGUALI dovrebbero dare rosate differenti solo perché una delle due ha 10 cm di tratto cilindrico in più.
Se le canne hanno IDENTICHE caratteristiche e le strozzature sono UGUALI i pallini verranno incolonnati nello STESSO MODO dalla due strozzature indipendentemente dalla lunghezza del tratto di canna cilindrico che la precede.
Dunque perché le rosate alla fine dovrebbero essere dissimili?

Se la tua canna da 81 ammazza una decina di metri più avanti della tua canna da 71 con ANALOGHE caratteristiche può farlo solo perché "è diversa" da quella da 71 e non parlo di 10 cm di tubo, che, anche per logica, non può aumentare la portata di 10 metri.

Perché una canna da 81 possa ammazzare a 50 metri con la stessa costanza con cui una da 71 ammazza a 40 metri deve poter produrre rosate sovrapponibili (per avere la stessa quantità di ferite) ed una velocità residua tale da avere la stessa velocità di impatto sul selvatico.

Ti ti invito a fare una prova. Recati a un tav provvisto di placca con una decina di fogli di carta e qualche elenco del telefono è un pacco di cartucce uguai.
Misura 40 metri reali (con la fettuccia o con il telemetro) e spara 5 volte con la canna da 71 ad altrettanti fogli sulla placca e alla metà degli elenchi del telefono.
Poi misura 50 metri reali e spara in analogo modo 5 colpi con la canna da 81.
Poi confronta le 5 rosate ottenute a 40 metri dalla canna da 70 con quelle ottenute a 50 metri con la canna da 80 e conta i fogli bucati dall'una e dall' altra canna.
Se è vero che la canna più lunga aumenta la portata di 10 metri le rosate e la quantità di fogli bucati dalle due canne devono essere sovapponibil
Se, come immagino, la canna da 70 avrà prodotto rosate più strette rispetto alla 80 e avrà bucato più fogli, avrai la chiara dimostrazione che la tua percezione è sbagliata.

Di fatto ogni canna è una storia a se se proviamo dieci canne con lunghezza e strozzatura analoga soprattuttose prodotte da aziende diverse potremmo verificare sul campo risultati dissimili.

Una strozzatura una stella spazia fra i 9 e gli 11 decimi, già in questa tolleranza sono racchiuse tante spiegazioni sulla compattezza della rosata.
Paragonando una canna da 1 stella con 9 decimi di strozzatura ci possono essere minor differenze con una canna 2 stelle strozzata 8 decimi che con una canna 1stella strozzata 11 decimi.

Tante sono le variabili che influiscono sul rendimento di una canna, per quello che ci dicono i numeri la lunghezza ha una incidenza balistica minima.
Che poi una canna lunga favorisca una mira più accurata, molto utile specie nei tiri al limite, sono il primo a riconoscerlo.

un saluto

Maurizio
 
sono un Salentino doc, tordarolo di origine ora trapiantato per lavoro a Kr e adattato, con piacere...a qualsiasi altra caccia visto che i tordi sono spariti :D
 
...mi sa che tutti i fucili 76-89 puoi mischiare le cartucce di varia lunghezza. o almeno, io lo faccio.
l'importante è non mettere una 89 in un 12-70 :D

comunque, perchè invece non mi calcola nessuno riguardo la resa di cartucce corte in camere lunghe?
pure quello è una sega mentale ballistica?

Per quanto riguarda il connubio camera lunga/cartuccia corta, non saprei risponderti se non con teorie ed opinioni--ma qui gia' ci sono troppi che non fanno altro che sputare teorie ed opinioni e rigurgitare testi obsoleti per giunta mal digeriti e dai quali hanno soltanto tratto quel po' che li aggrada e che si confa' alle loro opinioni. Pero' se proprio vuoi un'opinione fondata sulla mia esperienza limitata alla camera da 76 mm e alle cartucce da 70 mm, a parita' della composizione dei pallini (lascio fuori quelli al tungsteno) non ho mai riscontrato empiricamente e soggettivamente una differenza significativa e percettibile. Ormai non ho piu', purtroppo, il mio Beretta S55B che avevo in Italia e che dovetti cedere prima di partire. Aveva camere da 70 mm. e canne da 71 cm *** e * e con le cartucce giuste abbatteva bene. Negli U.S. comprai un Remington 870 12/76 (dopo essermi disfatto di uno schifosissimo Mossberg 500) con canna da 76 cm e strozzatura fissa full choke. Buono per i tiri medio/lunghi ma troppo strozzato e fonte di padelle e animali maciullati a breve distanza. Di cartucce da 76 mm ne sparai ben poche in quel fucile. In genere usavo cartuccette di 70 mm da 32 grammi dal principio di Settembre (nel Montana) alla fine di Ottobre, sparando principalmente a starne, minilepri e lepri con pallini del 7 1/2 nella prima cartuccia in canna, seguite spesso da due (o piu'--per la stanziale niente limite di colpi) del 6, ma sempre da 70 mm. Per anatre a Settembre/Ottobre e per starne e lepri dopo l'arrivo del freddo intenso (da meno 30 a meno 40) passavo al 5, non tanto per le starne, ma per le lepri, coperte da una densa pelliccia per sopravvivere alle temperature polari. Poi queste regole non le seguivo sempre. Eravamo poveri, e sparavo cio' che avevo, anche se significava dover sparare il 7 1/2 alle anatre e il 5 alle starne di Settembre. La selvaggina costituiva la maggioranza della nostra alimentazione carnivora. Non badavo per il sottile. In Alaska usai l'870 fino al bando al piombo. Poi dovetti smettere di usarlo perche' la canna non gigliata e strozzata full (del 1976) non mi permetteva di usare l'acciaio. Fu allora che comprai l'11-87 12/76, canna da 66 cm con strozzatori amovibili. Dovetti allora passare alle cartucce da 76 mm con pallini di acciaio (veramente e' ferro--ferraccio!) perche' per l'insufficienza balistica di tale metallo i pallini devono essere del 3 o 2 per le anatre, e la cartuccia da 70 mm non ne puo' contenere abbastanza da fornire una rosata adeguata. Ma anche con le magnum e pallini del 3 e del 2 (strozzatura 2 stelle) i risultati erano meschini. Quasi smisi di cacciare anatre, scoraggiato dal numero di anatre ferite. Mi ricordo quando andai ad un convegno di cacciatori appena dopo il bando al piombo (l'Alaska fu l'ultimo stato a bandirlo). Due funzionari del dipartimento di caccia e pesca vennero a spiegarci come e quali cartucce usare, e a indottrinarci sulla validita' balistica del ferro. Misero su due cartelloni di compensato e ci invitarono a sparare ai bersagli spillettati su di essi per vantare le belle rosate compatte dell'acciaio. Ed infatti le rosate eran belle, bellissime. Ma quando andai ad osservare i bersagli mi resi conto che a 40 yarde i pallini di ferro non avevano perforato completamente il tabellone di compensato spesso soltanto un centimetro o poco piu' nonostante la loro velocita' alla volata molto piu' elevata di quella dei pallini di piombo, che partono piu' lenti ma conservano meglio la velocita' alle distanze piu' lunghe. Essendo l'anarchico che sono, non solo feci notare ai due "esperti" come l'impatto fosse stato fiacco, ma chiamai tutti gli altri cacciatori ad osservare la patetica performance del ferro. Poi, come ciliegina sulla torta, andai alla mia Jeep e riportai una cartuccia da 70 mm del 7 1/2 di piombo da piattello, feci indietreggiare tutti dietro la linea di tiro, e sparai nel mezzo del cartellone. Ed i pallini lo passarono da parte a parte. Questo con la canna da 66 cm.
Dopo l'avvento delle cartucce al nichelio/tungsteno/ferro tornai alle cartucce da 70 mm. Non era piu' necessario usare le magnum anche perche' col peso specifico dei nuovi pallini superiore a quello del piombo stesso si poteva usare una numerazione minore. Io usavo il 6 da Ottobre a Novembre, per le anatre, e il 6 ed il 4 quando faceva freddo--non come nel Montana, ma pur sempre freddo--ed umido per giunta.

Queste sono le mie osservazioni dalle quali non voglio ne' posso trarre generalizzazioni senza base scientifiche--alla Centro & Co.--Ma, come ho detto, non ho mai riscontrato empiricamente e soggettivamente una perdita di lesivita' dato dall'uso di cartucce da 70 mm in camere da 76. Non ho mai sparato un supermagnum, e percio' non so dirti se una cartuccia da 70 mm in una camera da 89 mm si infiacchisca in maniera apprezzabile. Tirando fuori la mia opinione da un cappello da cowboy (non posseggo un berrettino sfizioso da TAV), sospetto che una differenza tale da essere percettibile a caccia non ci sia affatto. La differenza, se mai, sara' nel rinculo, probabilmente molto minore nell'89 mm per via del peso del fucile e della distanza maggiore dal cono di forzamento, che dovrebbe distribuire il rinculo della 70 mm lungo una distanza maggiore. Quindi una diminuzione non del rinculo vero e proprio, che e' quello che e' per ragioni di fisica, ma di quello percettibile dal tiratore. Una spinta, per cosi' dire, invece di un pugno, sebbene spita e pugno abbiano lo stesso valore in termini di kilogrammetri, o joules, o come cavolo lo misurate in Italia (qui usiamo footpounds). Mi scuso per essere stato cosi' prolisso e per aver basato tutto questo su semplici opinioni generate da esperienza empirica, personale, non-scientifica, ma questo e' un soggetto tanto interessante quanto complicato. Per risposte assolute ed incontrovertibili (a schiovere) che non ammettono dissenso sai pero' a chi rivolgerti:):rolleyes:;)
 
In tutte le circostanze della vita, ognuno ha i suoi punti di vista. Balisticamente parlando, anche se le formule matematiche, le regole della fisica e quelle della chimica, dettano nozioni precise, poi ci si accorge che non è tutto oro colato. Prova ne è che tutti gli esperti in materia la pensano diversamente uno dall'altro. Chi Ha ragione? In un post di tanto tempo fa, il buon Gino, (scotti), diceva e non sapeva spiegarlo, che una cartuccia caricata in un dato modo, con contenitore bior, andasse più compatta e lontana di una con contenitore intero. In teoria dovrebbe essere al contrario.... ma in pratica, questo è.
Con questo voglio dire che ognuno ha le proprie convinzioni e non è facile fargliele cambiare. L'importante è che si rispetti il pensiero, le esperienze, le conoscenze degli altri, senza abbandonare i propri. Sul campo poi si vedono i risultati.
Quindi non c'è ragione di litigare, asprendo gli animi, anche perchè poi si arriva allo sporco e questo non è da persone grandi, vaccinati e civili. In questo forum siamo "virtualmente", (alcuni personalmente), Amici e così si auspica si rimanga. La vita è bella, ma breve, viviamola senza crearci malincuori.
 
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