Stò valutando diversi fucili per un possibile acquisto ma incombe un aspetto poco rassicurante riguardo all'origine effettiva della loro produzione.
Non faccio nomi di marchi in particolare dato che, il mio sospetto si allarga a 360°.
Non voglio nemmeno giudicare inaffidabile tutto ciò che non é costruito in Italia, salvo quando, la costruzione/assemblaggio venga confidata a costruttori esteri del tutto privi di notorietà armiera.
Vorrei lanciare questo argomento per sentire qualche vostro parere; Grazie a tutti.
Non so a quali ti riferisca, ma so che qui negli States parecchi industrie europee, come la Beretta, CZ, ecc. hanno fabbriche che sfornano armi Made in U.S.A. Pero', che io sappia, molti dei pezzi di cui sono fatte tali armi vengono prodotti nei paesi d'origine e poi montati qui per costruire l'intera arma, alcune delle cui parti potrebbero anche essere state prodotte qui. Con un mercato ed un'economia "globali" come quelli di oggi, il "Made Qui" o il "Made La'" non vogliono dire piu' niente. Dalle mozzarelle "italiane" fatte col latte dalla Germania (che poi diventano blu), alle armi, alle lavatrici, a questo, a quello, ormai e' futile cercare di capire l'origine dei prodotti al consumo. Io comprai una Jeep CJ7 nuova nel 1981. Certe parti erano state fatte negli U.S. Altre in Canada. Altre ancora chissa' dove. Per lavorare sul prodotto finito ci volevano quattro sets di attrezzi: metrici, U.S., Torx, e "square drive."
Qui negli U.S. abbiamo (o avevamo--adesso con Trump tante cose sono cambiate per il meglio) delle leggi bislacche. Un televisore che veniva dal Giappone in uno scatolone con tutti i pezzi, se poi veniva montato qui poteva mostrare l'etichetta "Made in U.S.A."
Certo, io preferisco sempre comprare cio' che--almeno per la maggior parte--e' Made in U.S.A., ma piu' e' complesso l'articolo, e piu' dei suoi pezzi sono stati prodotti ed acquistati altrove, magari sotto licenza e supervisione U.S., magari con materie prime U.S., ma sempre altrove. Se posso evito di comrare cio' che e' manifestamente Made in China, o Bangladesh, o Timbuktu, o nella Fuckonia Settentrionale del Sud. Oggi e' piu' facile, perche' Trump ha incoraggiato industrie U.S. che si erano trasferite in altri paesi a tornare negli U.S. con la promessa (mantenuta) di agevolazioni fiscali o con la minaccia di dazi tremendi su cio' che poi cercavano di vendere qui. Finalmente un presidente che pensa prima al suo paese ed ai suoi cittadini. Ecco perche' la disoccupazione e' scesa a livelli che non si vedevano da mezzo secolo.