Ciao a tutti, ognuno è libero di seguire le sue convinzioni ci mancherebbe, tuttavia basarsi sul metodo empirico: "i selvatici cadono quindi me ne frego della rosata" è a mio giudizio piuttosto superficiale anche se apparentemente efficace.
Quando si è costretti a fare tiri estremi sia perché molto vicini sia perché molto lontani, valutare le rosate prodotte dalle cartucce che usiamo per queste cacce specifiche è fondamentale.
Ovviamente le prove vanno fatte con l'arma e la strozzatura che useremo.
Le prove alla placca evidenziano in modo chiaro come distribuisce la rosata quella specifica cartuccia e solo la prova "visiva" ci puó rendere consapevoli della reale efficacia della cartuccia.
Se osserviamo le due rosate viste in questa discussione, notiamo che quella del nostro amico Corbari a 18 metri è molto più accentrata di quella condivisa dal nostro amico Giurnaldone Salvatore a 15 metri.
Entrambi le cartucce nel tiro a 15 metri possono essere efficaci ma è evidente che quella di Salvatore sia molto più efficace per ampiezza di quella di Corbari.
È molto più efficace perché la maggiore ampiezza non solo compenserà eventuali errori di puntamento permettendoci di incarnierare qualche selvatico in più, ma sopratttto perché la distribuzione più ampia permetterà di colpire con meno pallini il selvatico senza sciuparlo.
Non c'è dubbio che chiunque guarderà queste due rosate identificherà immediatamente quale cartuccia sia ottimale: entrambe le cartucce possono fermare il selvatico, ma la differenza fra le due è tutt'altro che irrilevante - e solo la prova alla placca può evidenziare in maniera chiara le peculiarità delle due cartucce.
Non sto dicendo che la cartuccia di Corbari non va bene sto solo affermando che "guardando la rosata" la userei più per tiri intorno ai 22/25 metri che per i tiri a 15 metri.
Leggo sempre i commenti degli altri con spirito critico ma con una buona apertura mentale, l'esperienza mi ha insegnato a non arroccarmi sulle mie certezze perché il fine non è imporre le mie idee ma imparare da quelle degli altri.
E non è raro che, grazie al contributo di tutti voi, le mie conoscenze aumentino proprio confutando le mie precedenti convinzioni.
Un saluto
Maurizo