Ciao Centro, le mie rosate del 12 1 stella non sono strette come quelle del 20 1 stella... e parlo di canna 71 nel 12 e 65 nel 20 che è come avere la 71 nel 12...
prova fatta piu volte! la rosata risulta poco piu stretta.. dipende molto anche dalla foratura.. e dalle cartucce. ma in linea generale tutte piu strette
 

Tristan

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Con amici e mio padre si parlava di caccia, siamo finiti sui tiri lunghi e sull’anticipo. Tornando a casa pensavo tra me e me, ma se io anticipo il volatile anche di più del dovuto, con lo sciame di pallini, posso impattare comunque il volatile, solo che invece di prenderlo con i pallini di testa, viene colpito con quelli finali dello sciame... Può essere o la mia mente viaggia come un razzo, cioè io vedo questi pallini come una cometa, sbaglio a vederla così? Pallini come uno sciame con la testa e la coda...
 
Certamente anticipare un po di più, specialmente nei tiri al limite con animali veloci è conveniente anche perché se resti solo poco dietro l'animale se ne va indenne. Sparando un po più avanti del dovuto qualche pallino della coda della rosata può colpire la preda. Saluti
 
La coda dello sciame però è meno efficace della testa.
pallini piu lenti e quindi meno penetrazione e distribuzione meno compatta.

quindi se anticipare di piu puo consentire di sfruttare lo sciame a mio avviso aumenta i feriti.
e poi la lunghezza dello sciame dipende da tanti fattori , quali la distanza di tiro, la lunghezza della canna, la foratura , la strozzatura , la velocita della cartuccia ...
 
Chiaramente come ti hanno suggerito è più disomogenea la cosa.. se la cartuccia ha una pressione regolare e la rosata con la foratura della canna sono più larghe hai una maggiore concentricità delle rosate e quindi meno sciame di pallini.. ma la differenza la noti ben poco perchè la rosata maggiore ed i pallini sono più forti e sferici in cima allo sciame mentre nella coda i pallini sono più scarsi e deformati.

Per darti una informazione completa (almeno lo spero) ti riporto qui un link del Giudice Dr. Mori che spero chiarisca il tuo quesito.

La lunghezza dello sciame di pallini
Il problema delle dimensioni e disposizione dello sciame di pallini lungo la traiettoria, è stata oggetto di numerosi studi i quali, in fin dei conti, hanno concluso che è un problema di scarso interesse. In modo abbastanza indipendente da carica e da strozzatura, i pallini si allungano in uno sciame a forma di grappolo d'uva, con la parte più ampia in avanti e che a 35 metri di distanza è lungo 3-3,5 metri al massimo, ma anche minore se i pallini sono uniformi e non deformati. I pallini migliori si troveranno ovviamente nella parte anteriore e quelli deformati o più piccoli nella parte posteriore. Il centro più nutrito della sciame, che contiene circa il 75% dei pallini, si trova a circa un terzo (un metro circa) dai pallini anteriori.


rosa3.gif


Sciame di pallini

Se si spara ad una lepre che passa di traverso a 35 metri, supposta una velocità finale di 226 ms per pallini di 3,5 mm, questi impiegheranno circa 0,144 secondi a colpire il bersaglio; siccome gli ultimi sono tre metri indietro ne impiegheranno 0,131 con una differenza di 0,013 secondi. Ammesso che la lepre abbia fretta e corra alla velocità di 15 ms, in quel tempuscolo potrà percorrere solo una ventina di centimetri e perciò non potra uscire dalla parte nutrita della rosata. Se però il cacciatore ha mirato bene, con il giusto vantaggio, in modo che i primi pallini colpiscano la testa, i pallini del centro dello sciame, a circa un metro dai primi, la colpiranno dopo che la lepre avrà percorso meno di 10 centimetri, vale a dire alla spalla. Se si fa lo stesso calcolo per un fagiano che viaggia a 25 ms di velocità, i dieci centimetri diventano circa 15.
Quale curiosità ricordo che certi cacciatori pasticcioni usavano mescolare pallini grossi a pallini piccoli convinti di avere così una cartuccia buona per tutti gli usi. È una emerita sciocchezza perché così facendo si ottengono, dopo una diecina di metri, due sciami perfettamente separati, ognuno dei quali contiene un numero di pallini del tutto insufficienti a uccidere il selvatico (a 35 metri i due sciami saranno ad una distanza, l'uno dall'altro, di circa 1,5 metri!).



http://www.earmi.it/balistica/rosata.htm


Ciao Frank
 
Lo studio del Mori é un po datato e se non ricordo male i parametri di riferimento sono un po diversi ( Vo 360 mt/sec e forature canne 18,3/18,4) da quelli di una cartuccia media e dei fucili piu moderni, ma il concetto é sempre efficace.

la differenza tra un buon tiratore e uno mediocre sta tutta li, nel trovare il giusto anticipo.
Ne troppo, nè troppo poco. Le forature larghe, in canne corte e le strozzature moderate allargano la rosata e accorciano lo sciame, le canne lunghe e strozzate la stringono e l'allungano, ma la precisione resta l'elemento essenziale.
 
non capisco però che senso ha prendere in considerazione soltanto la lunghezza dello sciame...
Se è vero quello che dice il giudice mori, che il 75% dei pallini si trovano a un metro di distanza da quelli di testa... e il selvatico in quell'istante si sposta di 10 cm.. secondo voi c'è molta probabilità che se ne vada indenne?
Non dobbiamo dimenticare la larghezza di una rosata a 35 mt...... cosa sono 10 cm rispetto ad un metro circa ( o anche piu) di ampiezza a 35 metri?
Seguendo tutti questi dettagli sembra più giusto "peccare" anticipando con qualche centimetro in più il selvatico.. ma non credo la lunghezza dello sciame sia molto influente considerando i decimi di secondo che impiegano i pallini di coda per arrivare al selvatico....
Secondo me è trascurabile.. ma è un mio parere.
 
Io ho fatto questa riflessione, però volevo puntualizzare che bisogna anticipare bene, il giusto, solo che appunto se si anticipa meno, la botta la si fa dietro, se si anticipa di più c’è possibilità di portare a casa il volatile. Visualizzavo questa cometa.
 
La coda dello sciame però è meno efficace della testa.
pallini piu lenti e quindi meno penetrazione e distribuzione meno compatta.

quindi se anticipare di piu puo consentire di sfruttare lo sciame a mio avviso aumenta i feriti.
e poi la lunghezza dello sciame dipende da tanti fattori , quali la distanza di tiro, la lunghezza della canna, la foratura , la strozzatura , la velocita della cartuccia ...

E il calibro. Lo sciame dei piccoli calibri e' lungo e stretto.
 
Una cosa e' sicura: se spari troppo dietro e la punta dello sciame manca il bersaglio, il centro e la coda dello sciame lo mancheranno ancora di piu', mentre con un anticipo LEGGERMENTE eccessivo la coda dello sciame potrebbe colpire il bersaglio, magari con soltanto uno o due pallini. Meglio dare il giusto anticipo: ne' troppo, ne' troppo poco. Ecco un'altra ragione per cui preferisco il 12: sciame piu' largo e piu' corto, e ben distribuito. Il fucile del capannista puo' essere di piccolo calbro, ma non quello del paperaro o del "palombaro," o del cacciatore cinofilo. Quando si tira a fermo sia la testa che la coda della rosata vanno piu' o meno nello stesso punto, e anche se ci sono pochi pallini nella cartuccia, l'uccello a fermo a tiro ragionevole se ne becca abbastanza. Ma al volo, a meno che l'uccello non stia volando ad altezza d'uomo direttamente via dal cacciatore o verso di lui, nel qual caso un piccolo calibro andrebbe bene come se l'uccello fosse su un ramo, il 12 da' una maggiore possibilita' di colpire il bersaglio e colpirlo bene, per un abbattimento pulito.
 
Quindi, il fatto che qualche ricaricatore metta nella stessa cartuccia piombo 4 e 6, stando a quello che ho capito è sbagliato. Perché da come viene sponsorizzata la cartuccia, il piombo grosso, spinge quello piccolo, invece da quanto sopra scritto, si creano due distinte rosate...
 
A proposito di sciame !
Ricordo perfettamente una delle mie prime fucilate al volo : era il mio turno d'avvistamento e scrutavo frenetico l'orizzonte stringendo forte l'astina dell' S55 nella destra quando ecco palesarsi tre puntini nel cielo...erano 3 storni in formazione a giusta altezza dritti come fusi contro la tramontana appena un po' sulla destra rispetto il muretto a secco dove eravamo appostati ! Il tiro ideale per me mancino......guardo mio Padre per un cenno di consenso : appena scavallano il muro...daje...fu' la risposta ! Mirai al primo....caddero il secondo e il terzo ! Bravo...due co' 'na botta disse mio Padre !Tirai fuori la cartuccia : un "insuperabile"..cosi' recitava il logo e non chiesi spiegazioni...mi godei quell'attimo di gloria...... potenza dello sciame.
 
Il piombo con numerazione diversa porta per forza di cose ad una diversa velocità tra i due pallini. Lo so che alcune cartucce costruite da note fabbriche hanno una doppia numerazione di piombo ma se un pallino va più veloce dell'altro (causa attrito con l'aria etc) quello più piccolo oltre ad andare meno lontano del grosse ha meno forza di penetrazione per cui le cartucce a mio modesto avviso portano ad uno sciame di pallini ancor peggiore di una cartuccia normale per non parlare della rosata
 
Da molti anni faccio una cartuccia da 36 grammi con MB X 36 borra biorientabile e 19 grammi di piombo del 6 sopra e 17.5 grammi di piombo sotto. La metto in canna soprattutto nei posti dove ti può capitare un po di tutto dalla palomba al tordo, ha dato sempre ottimi risultati. Saluti.
 
Hai la forza, ogni volta che scrivi questi tuoi momenti di riuscire a me lettore di farmeli visualizzare. Sei un grande...
 
Diverse ottime fabbriche americane di cartucce oggi usano in certe cartucce pallini di due numerazioni e/o due materiali diversi. Una che mi viene in mente e' quella (magnum) della Heavy Metal, con pallini d'acciaio piu' grossi e pallini in lega di tungsteno piu' piccoli. Non le ho mai provate, ma chi le usa dice che sono micidiali. Per quanto riguarda la ricarica casalinga, l'importante e' non mescolare i pallini di due taglie diverse, ma di mettere lo strato di quelli di una taglia sopra quello dei pallini dell'altra taglia. Non ho esplorato questo soggetto, percio' non so se sia meglio grosso su piccolo o piccolo su grosso. Credo che sia una cosa importante.
 
Una cosa e' sicura: se spari troppo dietro e la punta dello sciame manca il bersaglio, il centro e la coda dello sciame lo mancheranno ancora di piu', mentre con un anticipo LEGGERMENTE eccessivo la coda dello sciame potrebbe colpire il bersaglio, magari con soltanto uno o due pallini. Meglio dare il giusto anticipo: ne' troppo, ne' troppo poco. Ecco un'altra ragione per cui preferisco il 12: sciame piu' largo e piu' corto, e ben distribuito. Il fucile del capannista puo' essere di piccolo calbro, ma non quello del paperaro o del "palombaro," o del cacciatore cinofilo. Quando si tira a fermo sia la testa che la coda della rosata vanno piu' o meno nello stesso punto, e anche se ci sono pochi pallini nella cartuccia, l'uccello a fermo a tiro ragionevole se ne becca abbastanza. Ma al volo, a meno che l'uccello non stia volando ad altezza d'uomo direttamente via dal cacciatore o verso di lui, nel qual caso un piccolo calibro andrebbe bene come se l'uccello fosse su un ramo, il 12 da' una maggiore possibilita' di colpire il bersaglio e colpirlo bene, per un abbattimento pulito.

Giovanni, tiri di nuovo le comparazioni tra 12 e altri calibri.. la cartuccia del 12 contiene piu pallini e la rosata è piu larga.. è tutto proporzionato, nel 20 si hanno meno pallini e la rosata è piu stretta a parità di strozzatura.. di conseguenza i pallini , all'interno dell'ampiezza della rosata, hanno proporzionalmente le stessa densità.. quindi il vantaggio principale del 12 è che hai un cerchio piu grande entro il quale il selvatico deve trovarsi...
non ci sono altre verità..
Poi non diciamo fesserie che nel 12 è meglio distribuita.. che con il 20 e i gemini ho avuto rosate che col beretta 685 cal 12 e le migliori cartucce non ho mai visto............

e poi basta coi luoghi comuni!
Io sono passato da 12 a 20 con molta soddisfazione... il problema di molti tradizionalisti è che sono nati ed invecchiati coni il cal 12 conoscendo tutte le sue sfaccettature ma non hanno mai dedicato nemmeno 70 giorni a capire come gestire al meglio il 20 [10] così tornano al 12 e dicono in giro che il 20 non serve a niente..
 
E' importante si.
Tra le due numerazioni di piombo, per avere risultati apprezzabili, ci dovrebbero essere almeno tre differenze di numerazione. Per esempio 7 e 10, 8 e 5 etc,,,,
Per avere tiri un pò più lunghi si mette il piombo più grande sopra in modo che i più piccoli si avvantaggiano dell' "effetto ciclista".
Al contrario, per ottenere una maggior dispersione, piombo grande sotto e piccolo sopra. Il più grande nel sorpassare quello più piccolo, lo scompiglia e allarga la rosata.
 
Non e' trascurabile purtroppo, la dispersione in senso longitudinale come quella in senso trasversale quando sono in eccesso non aumentano le probabilita di colpire la preda con un numero sufficiente di pallini. E' stato accertato infatti che le canne che producono rosate piu corte sono piu micidiali, ma secondo me necessitano di maggiore precisione di tiro.
 
La rosata del cal 20 e' ampia quanto quella del 12 con la differenza che la superficie sfruttabile e' minore perche I settori periferici risultano piu sguarniti. Detto cio e' intubile quanto sia importante col 20 colpire con la parte centrale della rosata onde evitare inutili ferimenti se non addirittura clamorose padelle.Ma perche complicarsi la vita? In qualsiasi sport tutti gli atleti sfruttano qualsiasi accorgimento per facilitarsi il lavoro, mentre ad alcuni cacciatori sembra piacere complicarselo....mah
 
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