Ogni regione ha le proprie leggi. La caccia in deroga è stata vietata, però ogni regione si inventa qualche forma di prelievo per aggirare l'ostacolo. In Friuli V.G. la caccia alla volpe è consentita come da calendario venatorio, si può fare sia in caccia vagante che in appostamento. In pianura è vietato il segugio, però si può tirare anche con i cani da ferma al seguito. La carabina è consentita ma non può essere utilizzata da altane o scale per la caccia di selezione agli ungulati. Il 223 è un ottimo calibro, io lo utilizzo e mi trovo bene. Sabato scorso ho tirato al maschio di capriolo, è cascato sulle zampe, la distanza di tiro era fra i 90 e i 100 m. Lo utilizzo anche sul cinghiale, l'unico problema che ha il 223 e quello di non sopportare i tiri poco precisi. Per la volpe non ci sono problemi, per il capriolo e il cinghiale il problema è quello di chiamare il cane da traccia se dovesse mancare la precisione. Ho un 3-12x56, il massimo ingrandimento non l'ho mai utilizzato, tiro quasi sempre con 4 ingrandimenti, a una distanza di 130 m. più o meno, però con i 4 ingrandimenti si possono fare buoni tiri a "zona" a 170/180 m. parlo di bersagli grossi come un cinghiale di 80/90 chili. Ieri sera alla 21,45 ho provato a mirare alla testa di una scrofa che pascolava nell'orzo a una distanza di 170 m. metro più metro meno, se non avesse avuto i piccoli, con 4 ingrandimenti avevo un margine di errore più che sufficiente per tirare nella zona all'orecchio. Per tirare con 24 ingrandimenti vuol dire tirare a grandi distanze, per farlo ci vuole un ottimo tiratore, gli ingrandimenti ingannano, fanno sembrare le cose difficili facili, però nella realtà non lo sono. Per la caccia al capriolo e al cinghiale in selezione, quindi tiro quasi sempre al crepuscolo a con il buio, l'ottica più luminosa è quella con gli ingrandimenti fissi, un 7x56 è l'ideale per la caccia di seleziona da altana.