No davvero Giovanni giuro che l'ho sentita da uno esperto.... anzi da uno dei massimi esperti di armi visto che è un ingegnere della Beretta e mi diceva che in America la diffusione dei piccoli calibri 28 e 36 in primis si è sviluppata tanto perché almeno nella caccia a pallini l'americano è solito seguire il detto che ho riportato prima. Cioè preferisce sparare ad una grande preda con un piccolo calibro nell'essere convinto di c'entrare l'animale con tutta la rosata ! Comunque non è uno scherzo l'ho sentito dire per davvero..
Con i lisci, puo' essere, ma ne dubito. Se vai nei grandi negozi di armi e munizioni vedrai che 12, 12 magnum, supermagnum e qualche cal. 10 occupano 9/10 degli scaffali di fucili e munizioni. Il 20 e' un lontano secondo. Io, in tantissimi anni di caccia alle anatre non solo non ho mai e dico mai visto cacciatori armati di 28 e .410, ma quasi mai cal. 20. Se leggi le riviste di caccia e le evaluazioni di lisci appena usciti, per ogni 20 ci sono cinque 12.
Ma il .410 ancora vende, solitamente in versione monocolpo e pompa. Sai perche'? Perche' qui anche i bambini piccoli (anche di 6 anni o persino 5) possono cacciare, e di sicuro non gli metterai in mano un 12. Poi ci sono cacce per le quali il .410 e' adatto: scoiattoli, minilepri, (e ptarmigan al nord). Non ho mai visto un cacciatore di starne o fagiani con meno di un 20.
Agli animali per i quali il .410 e' indicato spesso si spara a fermo. Ecco perche' e' ottimo (a breve distanza) con pallini del 6. Nella cartuccia ce ne ne sono pochi, a fermo l'animale e' solitamente centrato, e non riempirai l'animale di pallini. Qui in Alabama, dove ho partecipato a tante cacciate alle tortore di stile "sudista" (con comitive di decine di cacciatori intorno a un campo) non ho visto che 12 e 20.
A proposito, gli istruttori di tiro e di corsi di qualificazione di caccia per giovanissimi negli U.S. (ed io fra loro--si' ho fatto anche quello, nel Montana e in Alaska) scoraggiano l'insegnamento di caccia e tiro ai principianti con il .410 perche' e' molto piu' difficile colpire al volo o in corsa con quel calibrino che con calibri maggiori. E quando uno fa padelle su padelle o ferisce soltanto, uno si scoraggia e smette di cacciare.
Poi puo' essere che il tuo esperto bazzica soltanto quei clubs di caccia per giovanotti con l'evve moscia, e signorinelle pallide paurose del rinculo che seguono cani belli, paffuti e riccioluti che senza difficolta' frullano fagiani, starne e pernici di gabbia messi li' dai guardia del club dopo avegli sputato negli occhi e averli roteati in aria per "ipnotizzarli" e farli rimanere sotto il cespuglio a lato del sentiero dove li hanno posati senza pedinare, e poi a frullare belli dritti e lenti quando il naso del cane gli fa il solletico al cu10quasi ai piedi del cacciatore (si fa per dire) che li potebbe facilmente centrare anche con un fucile ad aria compressa, figurati con un .410...