Una delle virtu' piu' positive e sorprendenti degli italiani e' quella di sapersi arrangiare, di trasformare oggetti per fare una cosa into attrezzi per farne un'altra. E questo del tappabottiglia trasformato in pressa e/o orlatore e' un esempio di tale virtu'. Purtroppo noi siamo il contrario. Tutto e' altamente specializzato. Si creano attrezzi e strumenti per fare qualcosa che sarebbe altrettanto facile fare con qualcosa di pre-esistente. Mia madre, per esempio, se doveva battere delle uova usava una forchetta normale, da spaghetti. Qui invece hai la frusta a mano, che si adopera esattamente come una forchetta, una frusta a manovella, una frusta elettrica, un food processor, e magari un aggeggio computerizzato che ti batte le uova precisamente mezz'ora prima di usarle in cucina, e te lo fa esattamente per due minuti e 17 secondi. Le uova alla coque? Sode? 4 minuti di bollitura per le prime, 8 per le seconde. Pentolino, acqua, uova, e l'orologio sul muro, o al massimo il timer da cucina, col campanello, di quelli meccanici, a molla, che si caricano girando una chiave (adesso sono elettronici e digitali). No, troppo facile. Qualche anno fa mia moglie ha comprato un aggeggio a forma d'uovo ma col fondo piatto. Lo metti nel pentolino insieme alle uova, ed ha due segni, uno per uova alla coque, l'altro per uova sode. Quando una linea bianca raggiunge il punto di cottura voluto, si toglie il pentolino dal fuoco e si mettono le uova in acqua fredda prima di sgusciarle o si mettono direttamente nel piccolo calice apposito (Mamma usava un bicchierino da espresso) e portate a tavola. Insomma, per ogni compito c'e' l'aggeggio apposito. In cucina ci sono tre cassetti strapieni di aggeggi appositi. Certi ancora non ho imparato a usarli. Altri non so nemmeno a che cosa servano e mia moglie, se pure lo sapeva se ne e' dimenticata. Ai negozi di ferramenta, di autoricambi, di articoli da idraulico, articoli da cucina, nelle cartolerie, in negozi di di questo e quello gli scaffali sono pieni di oggetti misteriosi. Ci sono mille tipi di cacciaviti e brugole, chiavi, pinze, e attrezzi vari. Io credo che invece di inventare un attrezzo che funzioni per fare qualcosa, inventino prima il qualcosa e poi fanno in modo che soltanto un solo attrezzo specializzato possa essere usato con quel qualcosa. Vi ricordate quando tutte le viti di tutti gli aggeggi casalinghi, televisione, lavatrice, e lavastoviglie incluse, potevano essere svitate o avvitate con la punta arrotondata di un coltello da tavola? Quando per svitare il tappo testardo di una bottiglia bastava usare una cinghia di cuoio stretta dalle dita intorno al tappo invece dell'aggeggio specializzato, che se usato impropriamente rompe il collo della bottiglia e la riempie di frammenti di vetro? E se vi piace lavorare sulle vostre auto (cosa ormai quasi impossibile perche' quasi tutto e' elettronicamente controllato dal computer centrale--quello che se dovesse rompersi vi costerebbe quasi quanto l'intera macchina), quanti attrezzi dovete usare? Una volta bastava una chiave inglese, un paio di pinze, un martello, e un coltellino svizzero tuttofare. Anni fa comprai una Jeep CJ7 montata negli U.S. con pezzi fatti in Canada, Cina, Pakistan, Mongolia del nord, Uzbekistan, e in provincia di Timbuktu. Ci volevano attrezzi di 10 o 11 nazionalita', misura, funzione e forma diverse. In caso di emergenza portavo una cassetta di attrezzi che pesava un terzo di quanto pesasse la Jeep, un veicolo cosi' perfido, che quando aveva un guasto lo faceva apposta ad averne uno che richiedesse un attrezzo del quale non sospettavo neanche l'esistenza. Neanche il meccanico all'angolo ce l'aveva. Dovevi andare alla concessionaria che te lo vendeva a peso d'oro, consegnandotelo con fare cerimonioso in una scatola coperta di velluto blu con uno stemma d'argento sul coperchio e foderata di seta bianca. Un aspirapolvere da poco prezzo comprato ai grandi magazzini e che necessita di essere montato a casa dall'acquirente avra' una scatola di viti Ogni vite richiede un cacciavite diverso. Il che non e' poi veramente un male, perche' a parte la testa diversa, che puo' essere a brugola, Philips, Torx, quadrata, a taglio all'antica, ecc., sono tutte apparentemente uguali--ma a passo diverso. Se provi a mettene Vite B nel foro XY, o non "prende" per niente e gira a vuoto, o sforza e spana il foro, che naturalmente e' di plastica soffice. Percio' se le istruzioni hanno disegni o foto che mostrano chiaramente che tipo di cacciavite richiedono, gia' hai un vantaggio nell'indovinare dove usare quale vite e con quale cacciavite. Peccato che in genere foto e disegni sono o scattate a tre metri dal soggetto, o di modelli diversi da quello che hai comprato.
Insomma, qui l'arte di arrangiarsi e di usare qualcosa per un compito per il quale non e' stata creata, se mai ci sia stata--forse c'era all'epoca dei pionieri che non avevano negozi e officine a meno di mille miglia dalla loro capanna--e' stata di certo perduta. Mi aspetto di andare a un negozio di ferramenta a comprare una scatola di chiodi e di trovarli in due compartimenti diversi della scatola. In una meta' i chiodi sono arrangiati con la punta verso il cardine del coperchio, nell'altra meta' con la testa verso il cardine. Sarebbero chiodi specializzati: quelli della meta' di sinistra per un muro, quelli della meta' di destra per il muro opposto. E le istruzioni avrebbero (spero) un chiaro disegno di come usarli. Mai mettere la testa del chiodo sul muro e martellarne la punta. Quello e' il chiodo per il muro del lato opposto...
 
Ritengo che tue riflessioni perfettamente condivisibili , stiano a testimoniare una vera alienazione del mondo consumistico dalla realtà. Oggi tu non devi poter far nulla per riparare, un pò perchè quasi tutto è concepito solo per essere sostituito, e un pò perchè ti prendono per le p..le e sei costretto ad andare all'assistenza. Ancora ricordo un amico che in viaggio sui monti dell'Atlante , Marocco, con la sua Fiat 131 ebbe un guasto alla pompa che alimentava il carburante, era disperato , visto che stava in mezzo al nulla; ebbene miracolosamente trovò un piccolo meccanico di paese che armatosi di santa pazienza e ingegno ricostruì la pompa rotta, tanto bene che durò per molti anni. Al suo rientro in Italia il tecnico della Fiat non si capacitava di come potesse essere stato fatto il piccolo capolavoro. E poi vuoi mettere che gusto ti da creare qualcosa in barba a tutte le convezioni di consumo?
Forse con la crisi economica si tornerà indietro, ma la vedo dura assai.
La volontà è sempre di più di renderci polli da batteria, incapaci di pensare a qualcosa di diverso da quanto imposto con la forza,;quando vo al mercato le persone che lo frequentano hanno minimo 70 \80 anni. Impossibile vedere una giovane donna che compri la cicoria di campagna da "capare" ossia pulire. Oggi si va tutti al supermercato e ci si avvelena con meravigliosi e costosi, cibi precotti da scaldare con il forno a microonde.
Sabato ho preso un pollo "ruspante" meno tossico di altri , in macelleria e cercavo le rigaglie ossia il fegato etc, il macellaio mi detto che è vietata la vendita , perchè secondo i sapientoni se si dovesse rompere il fiele in una cassa di pollastri , andrebbe buttata in toto.
E io ingenuo nostalgico che con e le rigaglie volevo fare il sugo dovrò allevarmi di nascosto in casa un paio di polli.
La vedo dura.
 
Ritengo che tue riflessioni perfettamente condivisibili , stiano a testimoniare una vera alienazione del mondo consumistico dalla realtà. Oggi tu non devi poter far nulla per riparare, un pò perchè quasi tutto è concepito solo per essere sostituito, e un pò perchè ti prendono per le p..le e sei costretto ad andare all'assistenza. Ancora ricordo un amico che in viaggio sui monti dell'Atlante , Marocco, con la sua Fiat 131 ebbe un guasto alla pompa che alimentava il carburante, era disperato , visto che stava in mezzo al nulla; ebbene miracolosamente trovò un piccolo meccanico di paese che armatosi di santa pazienza e ingegno ricostruì la pompa rotta, tanto bene che durò per molti anni. Al suo rientro in Italia il tecnico della Fiat non si capacitava di come potesse essere stato fatto il piccolo capolavoro. E poi vuoi mettere che gusto ti da creare qualcosa in barba a tutte le convezioni di consumo?
Forse con la crisi economica si tornerà indietro, ma la vedo dura assai.
La volontà è sempre di più di renderci polli da batteria, incapaci di pensare a qualcosa di diverso da quanto imposto con la forza,;quando vo al mercato le persone che lo frequentano hanno minimo 70 \80 anni. Impossibile vedere una giovane donna che compri la cicoria di campagna da "capare" ossia pulire. Oggi si va tutti al supermercato e ci si avvelena con meravigliosi e costosi, cibi precotti da scaldare con il forno a microonde.
Sabato ho preso un pollo "ruspante" meno tossico di altri , in macelleria e cercavo le rigaglie ossia il fegato etc, il macellaio mi detto che è vietata la vendita , perchè secondo i sapientoni se si dovesse rompere il fiele in una cassa di pollastri , andrebbe buttata in toto.
E io ingenuo nostalgico che con e le rigaglie volevo fare il sugo dovrò allevarmi di nascosto in casa un paio di polli.
La vedo dura.

Io ho al momento 24 polli ruspanti, 14 ovaiole e il resto galli. Ho tre galli che macellero' appena passa quest'ondata di caldo. Nel surgelatore ho gia' non so quanti galli che ho macellato e diverse buste di "rigaglie," stomaci, fegati e cuori, per il sugo per le fettuccine. Ho imparato a fare la pasta all'uovo usando farina di segala e glutine di grano. E' a bassissimo indice glicemico e deliziosa.

Comunque devo spezzare una lancia in favore del consumismo. Non vorrei proprio vivere nell'era del pre-consumismo. Proprio ieri mi stavo rivedendo "Ladri di Saponette," di Nichetti, e a vedere i due mondi contrapposti non posso che scegliere quello del Big-Big piuttosto che quello "di prima." La vita e' molto piu' comoda adesso, e non sono abbastanza romantico da anelare a un passato dove e' vero che si sapevano riparare le cose, ma e' vero pure che si scassavano frequentemente. Le automobili di un tempo ... Belle! Ma dovevi prima fare il rodaggio e poi se dovevi fare un viaggio lungo dovevi aspettarti forature, guasti, cambio dell'olio a meta' strada, e ti dovevi portare appresso parti di ricambio. Ai tempi miei c'erano i giocattoli a carica. Dopo un tot numero di ricariche si rompeva la molla e addio. Quelli di oggi, a batteria, durano molto di piu'. E se si rompono, rimpiazzarli costa molto di meno. Se non fosse per il capitalismo e il consumismo staremmo tutti come si stava in Russia non troppo tempo fa: lunghe file ai negozi per un filone di pane, carta igienica sconosciuta (usavano i giornali vecchi), scaffali vuoti, niente automobili per strada se non quelle dei pezzi da novanta del partito, tutto razionato, elettricita' a intervalli, ecc. E la bellezza del vivere "a contatto con la natura" nell'Italia prima della Seconda Mondiale, dove la metti? Lanterne a petrolio, niente trattori,falciatrici, trebbiatrici, motoseghe, tutto a mano. Alzarsi alle quattro e lavorare come uno schiavo fino al tramonto. Niente doccia. Bagno la Domenica (forse) a turno con la stessa acqua per tutta la famiglia, bambini per ultimi. Acqua portata a secchi dal pozzo, naturalmente,e riscaldata al camino. No, grazie. Se io fossi nato ai "tempi belli" non avrei raggiunto i settanta, come invece ho fatto nei "tempi brutti." Niente antibiotici (sarei morto di polmonite a quattro anni, quando fui salvato da un antibiotico appena inventato, perche' la penicillina non mi faceva piu' niente), e quando ebbi i miei due infarti sarei morto entro pochi giorni dal primo, perche' l'angioplastia e gli "stents" erano di la' da venire. No, grazie, preferisco vivere dove vivo e nel tempo in cui vivo, e vedrai che in dieci anni, quando le societa' farmaceutiche tanto calunniate da stampa e popolino, spinte come sono dal capitalismo, che a sua volta e' necessariamente carburato dal consumismo, avranno finalmente inventato un rimedio o vaccino contro il cancro, come ne hanno gia' inventati di tanti per altri malanni che mietevano migliaia di migliaia di vittime. Naturalmente, quelli che non sopportano il mondo di oggi potrebbero andare a vivere dove capitalismo e consumismo non esistono, come i monti dell'Atlante del Marocco, o tanti altri posti remoti del Medio Oriente, dell'Africa e dell'Asia, dove si vive ancora come si viveva mille anni fa in quasi tutto il mondo e dove ancora devi fare 12 figli se vuoi che almeno un paio sopravvivano fino ad eta' matura.
 
Senza dubbio la dimensione umana dei tempi passati inspecie se stavi dalla parte sbagliata era pesante, come dici tu, la vita media di un uomo era bassa e faticosa, però per lo meno nella realtà italiana, siamo passati da un eccesso all'altro.
Da quando nessuno aveva il telefono a casa a milioni di persone d'ogni età che stanno appicciate al piccolo monitor 24 ore su 24 e tante altre cose che non mi piacciono dell'oggi italico.
A quanto pare una forma di compromesso fra il prima e la peggiore modernità esasperata non è dato avere. Lamento per lo più un generale appiattimento, mi sembra come se molti fossero "guidati" a pensare e fare le stesse cose: l'ossessione d'essere magri, dinamici, amare più cani e gatti delle persone in carne e ossa, considerare la cucina una perdita di tempo, considerare la caccia una mostruosità, sale sempre di più il numero dei vegetariani e che a Paqua ti massacrano con gli agnelli che vanno salvati e qui mi fermo.
Tu sei passato dallo stivale a realtà completamente diverse con usi e costumi lontani , ma per fortuna sei riuscito, mi auguro di cuore per te, a trovare la tua dimensione, qui se la pensi fuori dal coro fai fatica tutto qua. Non che ritenga che negli USA non siano solo rose e cammino in discesa per carità.
 
(omissis)
Tu sei passato dallo stivale a realtà completamente diverse con usi e costumi lontani , ma per fortuna sei riuscito, mi auguro di cuore per te, a trovare la tua dimensione, qui se la pensi fuori dal coro fai fatica tutto qua. Non che ritenga che negli USA non siano solo rose e cammino in discesa per carità.

Sapessi fra quante spine senza rose e sentieri in aspra salita son dovuto passare negli U.S. per arrivare dove sono adesso. Mi sono veramente fatto dal niente e senza raccomandazioni. Ancora oggi negli U.S. chi vuole fa, e chi fa alla fine viene premiato. Le opportunita' ci sono per quelli che se ne vogliono approfittare.

E chiedo venia per l'O.T. Basta con aggeggi, polli, e pipponi mentali sul consumismo ed il "gadgeteerism" (aggeggismo). Obbedisco.
 

matteor91

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Buonasera a tutti amici, come da titolo ho avuto modo di vedere a casa di un mio amico ricaricatore una tappatrice manuale a colonna, per intenderci quella che un tempo la nonna ci chiudeva i tappi in alluminio sulle bottiglie di vetro riempite di pomodori, modificata all’estremità ed alloggiata l’apposita bobina per incidere la stellatura alle cartucce; dopodiché ripassate con trapano a colonna per concludere l’orlatura. Ora, dato che questo aggeggio costa una cifra irrisoria, circa 15 euro, potrebbe funzionare come sistema oppure meglio lasciar stare? Il mio amico dice lo usa con estrema soddisfazione. Lascio parere ai più esperti.
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Il tappabottiglie in questione.
 

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Ci avevo pensato anch'io, ma vista la misura di regolazione non idonea ho lasciato perdere.... Bisognerebbe avere degli spessori di regolazione idonei per poterla usare correttamente.
 
Inizialmente lo usavo anch'io ma ho optato x una pressa smart.
adesso lo uso x togliere e mettere inneschi e x ricalibrare.
 
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