Foratura delle canne 18;2 18,3...18,9 ecc..

Dici? Se non vado errato i fucili da tiro al piccione avevano le forature molto strette. Nel tiro al piccione l'uniformita' della rosata e' importantissima. Quando spari ai cocci, basta che ne stacchi un pezzetto e fai il punto. Al piccione se non lo stroncavi entro la recinzione, anche se cadeva mezzo metro oltre la rete non contava. E con i megasoldoni di scommesse e monte premi di quei bei tempi andati, un solo piccione "scarseggiato" e non contato ai fini del punteggio anche se morto sarebbe stato un disastro per qualcuno. Inoltre fra handicap e piccioni velocissimi, spesso i tiri erano molto lunghi.

Giovanni le forature strette a quei tempi erano necessarie perche le borre non garantivano grande tenuta dei gas. Comunque e' opinione diffusa poiche da tempo ormai e' stato accertato che i ridotti diametri di asta aumentano pressioni e deformazioni, a svantaggio ovviamente della distribuzione dei pallini. Con questo ora non voglio dire che le canne da 18,2 siano da buttare, ma sono certo che non si adattano a tutte le cartucce, infatti buona parte delle cariche pesanti non rendono cosi bene quanto le leggere e le ridotte. Si e' visto inoltre che le forature larghe producono rosate piu corte proprio perche diminuiscono le dispersioni in senso longitudinale, e grazie a questo le rosate risultano piu letali poiche portano sul bersaglio un maggior numero di pallini.( specie nei tiri trasversali).
Gli americani ( non te che sei dei castelli:)) non a caso ,non hanno mai fatto mistero sulla scelta dei fucili sia da caccia che da competizione, prediligono canne larghe e naturalmente lunghe. I moncherini stretti che saltano come grilli e che menano come fabbri te li hanno lasciati a te:)
Un abbraccio
 
In linea di principio una foratura stretta e' piu' adatta per canne corte e cartucce veloci, viceversa una foratura sopra i 18,4 si addice favorevolmente a cariche grosse e lente per agevolare il lavoro progressivo delle polveri. Una foratura cosiddetta larga ha anche l'effetto di diminuire il rinculo dell'arma. Quest'ultima caratteristica viene sempre piu' sfruttata nei campi di tiro dove si usano forature anche di 18,9 con cariche leggerissime, il che contrasta con quanto detto sopra.

In realta la riprova ce l'hai che son tutte chiacchiere con l'abbinamento canne larghe e cariche leggere molto usate nelle competizioni.
 
Io con il Greystone con volata 18:2 mi trovo una meraviglia. Uso lo strozzatore di serie 4 stelle, gli animali che cadono , anche a 10 metri non sono mai rovinati. E se hai la cartuccia giusta cade anche a 40 metri.
 
Giovanni le forature strette a quei tempi erano necessarie perche le borre non garantivano grande tenuta dei gas. Comunque e' opinione diffusa poiche da tempo ormai e' stato accertato che i ridotti diametri di asta aumentano pressioni e deformazioni, a svantaggio ovviamente della distribuzione dei pallini. Con questo ora non voglio dire che le canne da 18,2 siano da buttare, ma sono certo che non si adattano a tutte le cartucce, infatti buona parte delle cariche pesanti non rendono cosi bene quanto le leggere e le ridotte. Si e' visto inoltre che le forature larghe producono rosate piu corte proprio perche diminuiscono le dispersioni in senso longitudinale, e grazie a questo le rosate risultano piu letali poiche portano sul bersaglio un maggior numero di pallini.( specie nei tiri trasversali).
Gli americani ( non te che sei dei castelli:)) non a caso ,non hanno mai fatto mistero sulla scelta dei fucili sia da caccia che competizione, prediligono canne larghe e naturalmente lunghe. I moncherini stretti che saltano come grilli e che menano come fabbri te li hanno lasciati a te:)
Un abbraccio
Si' avevo pensato anch'io alla necessita' di usare forature strette con le borre di sughero o feltro perche' quelle larghe avrebbero causato gas blow-by. E lo so che le canne U.S. e non U.S. sono ormai tutte overbore. Non so quale sia la foratura del mio moncherino, ma queste psicopippe non me le faccio. Se ce cojo, se la cartuccia e' buona, il piombo quello adatto, e il bersaglio a tiro, gli uccelli cadono morti e i cocci se rompeno. Mi domando pero' se la canna overbore non si tratti anche (dico "anche") di una "moda," come nel campo dei rigati le cartucce magnum "belted" lo erano negli anni 60-80. Mi parli di rosate piu' corte per via di due o ttre centesimi di millimetro di piu' di diametro interno della canna. Piu' corte di quanto? Un decimetro? Due? All'atto pratico mi pare ben poco. Devo fare una confessione: anch'io ho abboccato all'amo dell'overbore tanti anni fa, e siccome i due forellini del prelievo di gas del mio 11-87 avevano qualche "burr" che protrudeva entro la canna (che qualche parassitello di fabbrica s'era dimenticato di pulire), quando mandai la canna a un armaiolo per far fresare i burrs lo istruii anche ad allungare il cono di forzamento.
Pero' la tanto vantata riduzione di rinculo di tale modifica non sono riuscito ad accertarla empiricamente, tanto piu' che io sono di quei fortunati che digeriscono bene il rinculo. Sparo a cervi un .338 WM e mi diletto con una Marlin .450, e anche delle cartucce 12/76 per i tacchini con 2 oncie di pallini al tungsteno il rinculo neanche l'avverto quando ho il collo e la testa di un tacchino inquadrati dall'Aimpoint Red Dot. Una volta un amico mi regalo' una cappellata di cartucce pesanti del .30-06 e ne sparai 76 al poligono, tirando "offhand" ai birilli del bowling a 100 yarde. Era estate e indossavo una camicia leggera. La mia Remington non aveva l'aiutafrocetti (il calciolo di gomma) ma soltanto un calciolo di plastica dura, checkered e con la scritta "Remington." Quando tornai a casa e mi spogliai per farmi una doccia vidi con gran sorpresa che sulla spalla destra avevo il "tatuaggio" del calciolo con Remington alla rovescia, scritto col sangue sottopelle, ed un bel lividone blu come sfondo. Certo, uno che spara soltanto (con un fucile a canne chilometriche che pesa una tonnellata) cartuccine anemiche da piattello e da uccelletti e col giubbotto con imbottitura sulla spalla 'ste cose non le puo' capire!:)

Ciao, contraccambio l'abbraccio,
G.

P.S.

Precisiamo, giovine, precisiamo: Io nun so' de li Castelli. So' nato e cresciuto a Roma. A li Castelli ce so' ito quanno ciavevo vent'anni, sarvognuno! Mica parlo cosi': "Pija ssu schioppu ssa' e jettelu che co' le canne lunghe che te' 'u devi da usa' pe' regge nsu' l'arberellu de' ficu che si' piantatu ieri."
 
A Grottaferrata (e forse anche a Marinopoli, la grande metropoli lazzzzziale dove vive Gianni 1), a quelli che hanno detto "Qual'e' la domanda?" qualcuno avrebbe risposto: "La domanna e' <<'U tenno 'u culu 'e sarache?>>" (Le aringhe affumicate ce hanno il cu10?). Saggezza paesana...
Scherzi a parte, il rendimento ed il relativo rinculo delle canne con determinate catucce e polveri sara' pure influenzato dal diametro interno, ma questo e' soltanto uno dei fattori. Ci sono altre cose da considerare, come la lunghezza del cono di forzamento, la strozzatura, ecc. Io ai diametri interni non ci ho mai fatto caso. O una canna spara bene con tutte le cartucce, o con soltanto determinate cartucce, o con nessuna cartuccia. Io avevo un Mossberg 500 comprato nel 1976 per il quale comprai una canna extra, perche' quella originale era storta. Quella originale la segai fino al minimo consentito, tolsi il calcio e ci misi un'impugnatura tipo pistola. Caricato con 5 slugs lo portavo quando andavo al campeggio per difesa antiorso. Poi se volevo cacciarci toglievo la pistola, ci mettevo il calcio originale, la canna nuova e via. Pero' con questa canna non riuscii mai ad ottenere rosate decenti con qualsiasi cartuccia, leggera o pesante. Le rosate alla placca erano piene di "buchi" attraverso i quali una starna ci sarebbe passata incolume o con un paio di ferite di striscio (causa delle cosiddette "spennate"). Il mio Remington 11-87 con canna "moncherino" invece va benissimo con le cartuccette da piattello o con le magnum da tacchino con 57 grammi di pallini. Ci ho ucciso piu' anatre di quante tanti cacciatori italiani ne abbiano mai viste, e ci ho spaccato (e a volte polverizzato, ma anche padellati tanti--non sono mica Centro 67!) innumerevoli piattelli.
A proposito della canna tagliata, da noi e' legale tagliare una canna se non la si taglia piu' corta di 18 pollici e mezzo. Per essere sicuro la tagliai a 19 pollici. Naturalmente, senza piu' strozzatura, non funzionava piu' troppo bene con le cartucce a pallini piccoli, mentre funzionava molto bene con quelle a slug o a pallettoni 00 o 000, con rosate di pallettoni a 25 yarde che entravano tutte in un bersaglio "tombstone" (silhouette di un torso e testa umana). Con i pallini piu' grossi (5 o 4) la usavo per sparare in corsa alle lepri dal finestrino della Jeep nei campi di stoppie. Se riuscivo ad affiancarle a non piu' di 10-15 metri e se un sobbalzo della Jeep non mi faceva mancare il colpo, capitombolavano che era una bellezza. Anche questo era legale, come controllo nocivi.
Per concludere, penso che le fabbriche di armi abbiano adottato le canne piu' larghe quasi esclusivamente per ridurre il rinculo, che oggi, con la magnumite imperante, e' un fattore da considerare. Ai tempi miei in Italia una cartuccia con piu' di 32 grammi di piombo era considerata una "bomba." Papa' caricava le cartucce per allodole e tordi con 28 grammi di pallini, e 32 grammi per uccellli piu' grossi. Pero' sparava quando "vedeva gli occhi" degli uccelli. Oggi tanti sparano quando nemmeno vedono l'intero uccello...
 

tecnomira

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In linea di principio una foratura stretta e' piu' adatta per canne corte e cartucce veloci, viceversa una foratura sopra i 18,4 si addice favorevolmente a cariche grosse e lente per agevolare il lavoro progressivo delle polveri. Una foratura cosiddetta larga ha anche l'effetto di diminuire il rinculo dell'arma. Quest'ultima caratteristica viene sempre piu' sfruttata nei campi di tiro dove si usano forature anche di 18,9 con cariche leggerissime, il che contrasta con quanto detto sopra.
 
In linea di principio una foratura stretta e' piu' adatta per canne corte e cartucce veloci, viceversa una foratura sopra i 18,4 si addice favorevolmente a cariche grosse e lente per agevolare il lavoro progressivo delle polveri. Una foratura cosiddetta larga ha anche l'effetto di diminuire il rinculo dell'arma. Quest'ultima caratteristica viene sempre piu' sfruttata nei campi di tiro dove si usano forature anche di 18,9 con cariche leggerissime, il che contrasta con quanto detto sopra.

Quindi, qual è la domanda?:D
 
penso che le fabbriche di armi abbiano adottato le canne piu' larghe quasi esclusivamente per ridurre il rinculo
Papa' caricava le cartucce per allodole e tordi con 28 grammi di pallini, e 32 grammi per uccellli piu' grossi. Pero' sparava quando "vedeva gli occhi" degli uccelli. Oggi tanti sparano quando nemmeno vedono l'intero uccello...

Le forature larghe non sono state inventate solo per contribuire a ridurre il rinculo, ma anche per ottenere rosate meglio distribuite. La maggior parte delle padelle e dei ferimenti ( a tiro centrato si intende ) infatti dipendono dalla cattiva distribuzione della rosata piuttosto che dalla scarsa energia cinetica dei pallini.
Inoltre, oggi si tira a distanze maggiori di quelle di un tempo grazie alle moderne munizioni piu performanti, ma anche a causa della rarefazione dei selvatici divenuti peraltro piu diffidenti alla vista dell'uomo e percio inavvicinabili.Mettiamoci pure che i nostri antenati cacciatori erano molto meno dotati di noi al tiro, tanto che ad un palmo dal loro naso non osavano sparare. Oggi anche grazie all'espansione del tiro a volo, al benessere (nonostante le bastonate che ci stanno dando le classi dirigenti) e' possibile a molti sparare numerosi colpi per allenarsi nei periodi di caccia chiusa
 
Le forature larghe non sono state inventate solo per contribuire a ridurre il rinculo, ma anche per ottenere rosate meglio distribuite. La maggior parte delle padelle e dei ferimenti ( a tiro centrato si intende ) infatti dipendono dalla cattiva distribuzione della rosata piuttosto che dalla scarsa energia cinetica dei pallini.
Inoltre, oggi si tira a distanze maggiori di quelle di un tempo grazie alle moderne munizioni piu performanti, ma anche a causa della rarefazione dei selvatici divenuti peraltro piu diffidenti alla vista dell'uomo e percio inavvicinabili.Mettiamoci pure che i nostri antenati cacciatori erano molto meno dotati di noi al tiro, tanto che ad un palmo dal loro naso non osavano sparare. Oggi anche grazie all'espansione del tiro a volo, al benessere (nonostante le bastonate che ci stanno dando le classi dirigenti) e' possibile a molti sparare numerosi colpi per allenarsi nei periodi di caccia chiusa

Dici? Se non vado errato i fucili da tiro al piccione avevano le forature molto strette. Nel tiro al piccione l'uniformita' della rosata e' importantissima. Quando spari ai cocci, basta che ne stacchi un pezzetto e fai il punto. Al piccione se non lo stroncavi entro la recinzione, anche se cadeva mezzo metro oltre la rete non contava. E con i megasoldoni di scommesse e monte premi di quei bei tempi andati, un solo piccione "scarseggiato" e non contato ai fini del punteggio anche se morto sarebbe stato un disastro per qualcuno. Inoltre fra handicap e piccioni velocissimi, spesso i tiri erano molto lunghi.
 
Se ho ben capito,tra le altre cose,sostiene che l'invito dello strozzatore più largo rispetto alla foratura della canna,prolungandosi per un paio di centimetri,ha un effetto positivo sulla compattezza della rosata...ripeto se ho ben capito.
Mi pare, a prima vista, controcorrente rispetto ad altri esperti balistici.
 
Se ho ben capito,tra le altre cose,sostiene che l'invito dello strozzatore più largo rispetto alla foratura della canna,prolungandosi per un paio di centimetri,ha un effetto positivo sulla compattezza della rosata...ripeto se ho ben capito.
Mi pare, a prima vista, controcorrente rispetto ad altri esperti balistici.

No, non esattamente. Parla del retro dello strozzatore, che deve essere piu' largo internamente per evitare che ci sia uno scalino che protrude all'interno della canna che colpito dallo sciame dei pallini potrebbe dopo un po' spingere lo strozzatore fuori e farlo partire come un proiettile.

Aggiungo: per evitare tale problema, diverse ditte producono strozzatori che anche per un pollice di lunghezza, nel retro sono parecchio piu' larghi della canna. Pero' poi verso la volata si stringono piu' o meno fino ai vari diametri di strozzatura (cyl., Imp. cyl., mod., full. Questi strozzatori forniscono rosate piu' strette per lo "jug effect." la strozzatura a "jug" e' un tipo di strozzatura praticata dagli armaioli dopo l'accorciamento delle canne per "costruire" una strozzatura. Fresavano la canna dietro la volata, creando come una "ciambella" interna di qualche millesimo di pollice piu' larga del resto della canna. Quando lo sciame arrivava alla ciambella si allargava, e poi si restringeva di nuovo quando la oltrepassava. Quindi uno strozzatore molto largo internamente dove si avvita alla canna, fa lo stesso lavoro, ma poi e' piu' stretto verso l'esterno, e quindi produce una rosata piu' stretta.
 
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