Buongiorno a tutti.
Oggi inserisco questo argomento che, pur essendo già affrontato a "collage", vale a dire in diverse discussioni, per motivi diversi, non credo sia mai stata affrontato con tutte le variabili messe insieme e che adesso vi presento.
Problema: devo realizzare una cartuccia con determinate caratteristiche ma, prima di farlo, oltre a come realizzarla, ho bisogno di pareri di esperti di ricarica e, più in generale, da competenti in materia.
Premessa.
Caccio con il cane da ferma. Ho acquistato di recente una doppietta inglese W&S con le mitiche canne Churchill da 25 pollici. Foratura canne 18.55 in entrambe e volata a 18.35 in prima canna e 18.15 in seconda. Camera scoppio da 2" 3/4, vale a dire 70 mm.
Ora, premesso che il fucile in questione è perfetto, sano e che io sono un maniaco dell'efficienza e non uso il fucile con sciatteria, è un fuciletto che merita riguardo. Non tanto per il valore, tra l'altro relativamente esiuguo, quanto per le caratteristiche costruttive.
Gli inglesi, si sa, sono ottimi progettisti e, a mio parere, i migliori costruttori in assoluto. Ciò nonostante sono sempre stati piuttosto spensierati, in quanto a robustezza delle chiusure. Chiusure con tolleranze anche sensibili, ma ben progettate, sono sempre state nella loro filosofia costruttiva, dal momento che hanno privilegiato la comodità alla vera e propria robustezza.
Anche il fucile in questione, dotato di duplice chiusura Purdey, ha comunque tenoni infimi, se paragonati a quelli di una qualsiasi Zanotti nostrana. La terza chiusura superiore poi, oltre ad essere spesso ritenuta superflua dai costruttori oltreManica, non è presente.
La solidità del fucile si fonda sulla perfetta lavorazione dei materiali e sull'accoppiamento tra faccia di bascula e vivo di culatta delle canne, che poggiano in aderenza prossima al 100%. Questo per evitare, o meglio, ridurre al minimo, le torsioni laterali delle canne in fase di sparo. In altre parole è una doppietta elegante, ben concepita e robusta quel tanto che basta, senza esagerare.
Ma.....
ma con simili caratteristiche è, a parer mio, impensabile sparare cartucce da 34 gr.
Se notate, iinfatti, si sente dire spesso che la carica di piombo che il fucile dovrebbe sparare è proporzionata in una rapporto di 1/100, con ridotti scostamenti del 5%. In altre parole, un fucile di 2800 gr come il mio dovrebbe sparare 28 gr. o al massimo 30.
Io sarei anche d'accordo, fatto salvo che, per la maggior parte dei fucili basculanti in circolazione, questa regola non è mai rispettata, dal momento che doppiette "pesanti" da 3.2 k spesso sparano 36/38 gr. senza fare una piega.
Il mio problema nasce dal fatto che, commercialmente, non esiste praticamente nulla in grado di rispondere alle mie esigenze.
Qui da noi non esiste la cultura della cartuccia leggera. E' un dato di fatto.
So che ci sono cartucce della Baschieri in carica "leggera", 32/33 gr (le Gigante), ma hanno 3 problemi:
1- sono in bossolo da 65 mm e orlo tondo
2-vengono realizzate max in pb numero 4
Questi due elementi riducono, con la doppietta di cui sopra, drasticamente le pressioni di utilizzo (camera da 70 mm, canne forate larghe). Oltre al fatto che io, prima di andare a caccia col cane spesso, se non sempre, faccio l'appostamento alla volpe, mia grandissima passione. Sparare con pb 4 però, ammesso che la bestia non sia a meno di 10 mt e sul pulito, lo ritengo un azzardo (per questo la necessità di una cartuccia con pb 0)
3- vorrei una cartuccia da 30 gr.
Ci sono anche le cartucce Eley, con 32 gr. In questo caso la chiusura stellare e la polvere particolarmente vivace (che ignoro quale sia però) aumentano le pressioni . Trattandosi di cartuccia HV, con velocità V0 elevata, intorno ai 400 mt/sec, il fatto di essere con fondello da 67 mm non è un grosso problema. da quello che ho visto funzionano bene col fucile che uso.Anche qui però, il problema di trovarle nel piombo giusto, perchè si fermano addirittura al pb. 6 !!
In entrambi i casi ho citato cartucce in borra-feltro, che in bosco fino ai 25-30 mt. sono la scelta ideale.. Vero è però che le borre feltro moderne sono sempre accoppiate al sottostante dischetto in plastica per cui, pur non elevando le pressioni al livello delle cartucce con contenitore, mantengono comunque buone pressioni.
Un esempio: cartucce Baschieri borra feltro in 34 gr. le avverto "pesanti" allo sparo, non tanto per la leggerezza del fucile quanto per il fatto che sono prestazionali (direi eccezionali) ma forse sviluppano troppa pressione anche per via della carica di piombo.
Conclusioni:
Prendendo forse la Eley come cartuccia di riferimento, io vorrei realizzare una cartuccia pb 0, camerata 70, pb 0 o 2, borra feltro,con pressioni discrete e v0 adeguate per poter cacciare senza pensieri di demolire il fucile negli anni o, di converso, senza temere che i pallini non riescano nemmeno ad uscire dalla canna.
Sono graditi pertanto suggerimenti, correzioni a quanto detto, se necessario, e qualsiasi altra imbeccata. Vorrei avere pareri su polveri, inneschi (che non ho citato di proposito prima), fondelli, bossoli da chi magari avesse mai realizzato cartucce con simili caratteristiche e per simili esigenze venatorie. Vorrei sparare per molto tempo con fucili con chiusure che non "si puntano", ma che lavorano lisce e con tutto il tassello, fino in fondo, proprio come quelli inglesi.
Mi sentirei meno solo a sparare, nel 2018, con la doppietta e il completo di velluto.
Un grande ringraziamento a chiunque volesse dirmi la sua.