La mia prima volta al percorso quando comprai il Benelli nuovo chiusi con 16. La seconda volta ho fatto un 18 e infine un 19. Poi non ci andai più.

Nel 2004 comprai il fucile da tiro per dedicarmi alla fossa. La prima serie al percorso ho fatto 22 e la seconda 23.
 
Scusa Centro, io non ne capisco un tubo, però al campo sentendo parlare persone che tirano da 40 anni e hanno girato il mondo in alcune fasi della loro vita con la nazionale, sia nello skeet che nel trap, ed ora tirano al percorso per giocare e lo intendono di media difficoltà, mi dicono che come nello skeet sai da dove escono i piattelli, una volta che hai fatto pratica sai dove devi spararli e li spacchi. Ora non so i campi dove ti alleni tu se questi piattelli cambiano direzione ad ogni serie e quindi schemi... Comunque hai ascoltato Renato Lamera, vedi cosa dice, qual’è il tiro istintivo, se quello del trap, dello skeet o del percorso caccia...

Qualsiasi disciplina si può rendere facile o difficile.
Si possono impostare campi di percorso in cui nessuno può fare 25, ed esempio mettendo in una serie molti piattelli traversi tirati e che viaggiano a non meno di 50 metri dalla pedana, se poi sono a parabola e con nessuno sfondo dietro... oppure nei doppi: due 75 metri es dx e sx di prima e 5 pedana... ;)

Lo stesso vale per la fossa, macchine tirate al massimo con cadute a 120 metri... Di tanto in tanto lo fanno sui campi che frequento per dimostrare di avere le... Bolls! ! [Trilly-77-24.gif]


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Io con le magnum tiro piombo dal 3 allo 0 e a 50 metri i colombacci cadono eccome. Certo bisogna centrarli però con la mia crio strozzatore 2 stelle a quelle distanze vengon giù.
 
Tiro a 50 metri? Sui tordi in un annata si contano sui dita di una mano e solo se sono verticale a me è dietro vi è pulito come campi infatti tutti i tiri nel periodo di entrata poi niente xchè non mi va di perderlo se lo prendo specialmente nelle nostre zone dovrei fare faticare troppo recuperarlo oltretutto non avendo modo neanche di vedere dove cade fra costoni e che scendono di 200 metri per il 90% il restante 10% potrebbe rimare su un albero di olivo o arancio o mandarino ed io avrei solo una direzione presunta da prendere, all apertura a colombaccio ogni tanto ci provo quando escono e vanno per i campi qualcuno cade ma ferito con canna 76 * ma sbaglio quasi sempre facendoli dietro, alla fine posso dire che per il 99% delle volte li guardo solamente non è mia abitudine, certo se sono in altri contesti il tiro si prova come su cornacchia e gazze onestamente sparo a vista, 50 per un tordo sono tanti qua vicino ci sono le pale eoliche alte 50 metri e vi posso assicurare che uno neanche ci pensa ad alzare le mani su un tordo


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Ieri sono andato ad allenare la springer sulle quaglie di allevamento, premetto che in questi terreni non adatti al cane da cerca utilizzo canne 71 e strozzature °°°/° Cartucce tipo 3 piombo 10 e 9 la grammatura ideale sarebbe 32/34 g. ma quando non si riesce a trovare questa grammatura utilizzo anche 36 grammi. Detto questo per me i tiri intorno ai 40 m. sono frequentissimi, quelli a cinquanta molto meno, comunque sono fattibilissimi, l'animale cade con un n° 9 o anche con un 10 anche a 50 m. Lo so benissimo che la quaglia di voliera casca a 50 m con un solo pallino, però il pallino è arrivato a destinazione. Non mi diverto a fare tiri lunghi, ma con un cane da cerca che copre 20/30 m. per lato si e fortunati a fare tiri a 30 m. Cartucce buone, canne minimo 71 strozzate, un calcio adatto al cacciatore, il resto lo fa l'anticipo e la mirite. La difficolta degli anticipi nelle lunghe distanze sta nel calcolare l'angolo, gli angoli acuti hanno bisogno di poco anticipo, man mano che l'angolo si apre ha bisogno sempre di più anticipo. Un quaglia che va via dritta di schiena non ha bisogno di nessun anticipo laterale se monta si copre e si tira, a 50 m. casca. Quello che non fa incarnierare, avendo buone cartucce, canne lunghe e strozzate, è la difficolta che presenta il tiro. Non è vero che non ci sono tiri facili o difficili, ci sono tiri più facili e quelli più impegnativi, dove è meglio guardare bindella e mirino con un solo occhio e traguardare il bersaglio. Scusate il superfluo, ma per tirare a 50 m. non basta alzare il fucile e tirare.
 
è tutto interessante ho aperto questa discussione per provocazione per chi, come me non frequenta campi di tiro e spara 200/300 colpi all anno a caccia , penso siano la maggior parte degli iscritti a questo forum, provocazione -consiglio ed etica perchè non possiamo permetterci di sparare a 50m ....poi qui molti colpiscono e recuperano senza ferimenti a questa distanza,[5a]ma penso che anche se la selvaggina scarseggia a 50m non si deve sparare è quasi inutile nonostante tutti i discorsi che si possono fare godetevi il bosco ,il caldo il ghiaccio la passeggiata la brezza fresca il sudore il vs. ausiliare in tutti i suoi atteggiamenti ...., sarò anche ipocrita ma a 50m guardiamoli passare e speriamo che ne passino tanti sognando che la prox volta un pò ne passerà a tiro utile che tanto si padella anche quelli,con stima per tutti comunque
 
E però.... quando si parla di distanze di tiro ritorna sempre e inevitabilmente il paragone con i palazzi e i piani .......
questo ci fa capire che quando ci sono riferimenti certi è facile stabilire la distanza mentre in campagna, all'aria aperta e in verticale è tutt'altra cosa.
spesso quando si dicono 50 mt in realtà sono molti meno (50 passi su terreno misto o accidentato sono al massimo 40 metri!!)
Certo, sono finiti i tempi in cui i nostri nonni guardavano negli occhi il selvatico, ma anche oggi, con la convinzione che siano 50 metri effettivi non so quanti cacciatori sparerebbero ad un'allodola.
Magari all'anatra o al colombaccio, consapevoli di avere in canna una baby magnum con pallino del 3 e canna strozzata e certi che il selvatico non ci concederebbe una seconda chance la butti li e tenti la fortuna.
E si sa che qualche volta la fortuna aiuta gli audaci, ma sempre fortuna è !!!
 
Amo la caccia al tordo è mi piace farla con il 20 e col "piccolo" 410 soprattutto con le giornate di passo. Purtroppo quando la "concorrenza è sleale" e mi riferisco agli utilizzatori di richiami illegali... (odio chi li usa, perché ritengo che un animale che ha fatto migliaglia di km ed è stanco e disorientato meriti rispetto! ) allora metto via il fucile a "tappi" e tiro fuori il vecchio 12 71* con cariche di 32g in piombo 8 o ricicltato.
Con questo tiro pure ai tordi che sembrano moscerini in aria e, se azzecco l'anticipo, cadono stecchiti! A volte prima che tocchino terra li ho già segnati sul tesserino. ;)
Quest'anno quello accanto a me col fischio elettrico ha cambiato posto! [Trilly-77-24.gif]
Per me la teoria delle 5 ferite non mi convince, preferisco una sola ferita ma devastante...
È il piombo 7 1/2 sul tordo è devastante e non teme fattori climatici
 
Mamma mia quanti fenomeni, peccato che a caccia ancora li devo vede a fa sti tiri da paura, però vedo tante padelle anche a 20 mt ma tante tante, poi per carità ognuno è libero di dire quello che vuole
 
No Centro. I piattelli vengono lanciati con quegli angoli lì e sempre gli stessi; a caccia il selvatico è mooooolto meno prevedibile e interseca spesso spazi non proprio aperti.
setterman1
 
Allora ragazzi vi racconto un fatto: Tanti anni fa in Libano un sottufficiale americano che aveva partecipato alla guerra del Vietnam raccontava, dopo la battaglia a difesa del Consolato italiano da un attacco di insurgens operativi nell'area, che nei bunker dei Charlie avevano trovato manuali di tiro per l'utilizzo delle mitragliere antiaeree di fabbricazione russa o cinese dove veniva spiegato il tiro di anticipo a seconda dell'angolo dell'elicottero (ivi raffigurato). Non si parlava di accompagnamento o di altri metodi soggettivi: ma davanti, davanti fino alla noia. E lì sparavano con proiettile unico. Con la rosata….
setterman1
 
E però.... quando si parla di distanze di tiro ritorna sempre e inevitabilmente il paragone con i palazzi e i piani .......
questo ci fa capire che quando ci sono riferimenti certi è facile stabilire la distanza mentre in campagna, all'aria aperta e in verticale è tutt'altra cosa.
spesso quando si dicono 50 mt in realtà sono molti meno (50 passi su terreno misto o accidentato sono al massimo 40 metri!!)
Certo, sono finiti i tempi in cui i nostri nonni guardavano negli occhi il selvatico, ma anche oggi, con la convinzione che siano 50 metri effettivi non so quanti cacciatori sparerebbero ad un'allodola.
Magari all'anatra o al colombaccio, consapevoli di avere in canna una baby magnum con pallino del 3 e canna strozzata e certi che il selvatico non ci concederebbe una seconda chance la butti li e tenti la fortuna.
E si sa che qualche volta la fortuna aiuta gli audaci, ma sempre fortuna è !!!

Fortuna? Quanto costa una Baby Magnum? Anche ammettendo che un'anatra o un colombaccio su dieci venga abbattuto a cinquanta o sessanta metri, sarebbe come giocare alla roulette e considerarsi fortunati se uno vince 10 Euro dopo averne persi 100. E non considero neanche la cretinaggine di spaventare uccelli che magari sarebbero venuti al gioco piu' tardi se uno fosse stato paziente, o altri che, non visti, stavano venendo, e/o di rovinare anche le cacciate degli altri rendendo i selvatici sospettosi e impauriti da stampi e zimbelli.
Con cio' non dico che a volte la schioppettata "disperata" non sia sfuggita anche a me, e che rare volte sia anche andata a segno. Ma avveniva molto spesso quando ero giovane e sciocco. Adesso che sono vecchio e non piu' sciocco ma semplicemente rincogli-o-nito, succede molto meno spesso...
 
Ma sei colpi si puo' considerare una tripletta? Io sapevo che la tripletta avviene quando un cacciatore uccide tre animali che si presentano a tiro insieme con tre colpi. Con due che sparavano e riempivano l'aria di pallini e' ovvio che la portata cumulativa aumentava. Tanto per fare l'avvocato del diavolo...[diable.gif]

Ho scritto ad una MIA tripletta. Fatta sparando a tre animali a tiro insieme.
Lui nemmeno uno.

Le cartucce le carico io.
 
Voglio dire un’altra cosa, gli Italiani nel tiro sono i numeri uno, prendono un sacco di medaglie, la scuola del tiro italiana è una delle migliori in assoluto... Ora non facciamoci impressionare da nessuno, perché da noi vengono ad imparare...
Albano, io in questo forum stimo tutti quanti, credo che quando ci sia il confronto per capire meglio, è la cosa più bella perché ne usciamo tutti più ricchi e tutti impariamo qualcosa dall’altro.
 
secondo me il tiro a 50 m con l'abbattimento è una casualità, il piombo grosso fa la sua parte, ma è sempre casuale perché su quell'animale ci trovi 1-2 pallini che al 70% feriscono ed un 30% abbatte, più che mirite è saper bene anticipare e in un tiro a 50m hai tutto il tempo di mirare, cerco di evitare questi tiri al max i 40 m con baby magnum di 40-42 gr e piombo 5-4 per i colombacci, lo zero solo per le anatre.
 
L'Aeronautica Militare ha una tradizione tiravolistica, non so per quale motivo. :rolleyes: Davanti va bene, ma quanto davanti? Le basi del tiro a volo sono sempre le stesse, cambiano le tecniche di tiro. In un traversone si spara davanti a stoccare, a precedere e si spara sempre davanti a sorpassare. Allo stesso modo si spara addosso al bersaglio in volo con le stesse tecniche di tiro. Un manuale di tiro che spiega solo di tirare davanti non è un manuale ben fatto. E' come dire a una persona che non ha mai tirato a volo, tira sempre davanti al bersaglio.
 
Sino a 50 metri con canna e munizione giusta ..... ed oltre .... con tungsteno, non è questione di fortuna, ma di capacità dovuta alla giusta esperienza per tiri al limite. Personalmente sino a 50 mt. con cartucce neanche magnum, con pallino grafitato bianco o nichelato, se sono in forma abbatto con la quasi assoluta certezza di raccogliere il selvatico. Oltre e sino a 70 mt. ... a fermo in acqua e con il tungsteno lo sfortunato uccello non ha scampo. Parlo di acquatici ovviamente e distanze non stimate, ma reali segnate con punti di riferimento appositamente posizionati con fettuccia metrica ( tipo stampi o cannucce ). Al volo invece a quelle distanze ( da 50 a 70 mt. ) non ho ancora acquisito la giusta esperienza nel calcolo dell'anticipo cui và aggiunto l'alzo, pertanto, non tento, ma cerco di allenarmi il più possibile con i piattelli, utilizzando ( a caro prezzo ) anche munizioni che costano 3 euro l'una ( erchiappetta e Centro 67, ne sono testimoni :) ...... anche di dove arrivano i pallini )
 
Alle anatre a volo col tungsteno non era un problema abbatterle a 50 metri, se azzeccavo l'anticipo. E non usavo le cartucce da 76 mm, ma quelle da 70mm. A fermo (o a nuoto) in acqua non tiravo se non per ribattere quelle ferite. Oltre i 50 metri, anche se il tungsteno a quella distanza e' piu' veloce del piombo, l'anticipo diventa problematico.
Le munizioni da 3 Euro l'una ai piattelli non le ho mai sparate. Magari ogni tanto alle cornacchie qualcuna l'ho sprecata, ma sono troppo tirchio per romperci i cocci...
 
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