Ma non è quello il punto, un selvatico lo devi raccogliere un piattello no.
Andare a cercare un'animale a 5/600 metri ci vuole mezz'ora col cane, (se va bene) e mi rompe le scatole "pizzicare" e ferire un animale e farlo morire chissà dove....
A certe distanze preferisco non sparare.

Facendo questo discorso, i neofiti neanche dovrebbero andare a caccia se non dopo un corso da 10 mila piattelli con maestro Centro67 [42]. Io i primi anni di licenza, raccoglievo 1 tordo ogni 5 a tiro sparati ... e quanti se ne andavano feriti.
Comunque non è vero che a certe distanze si ferisce. Ognuno deve sapere i limiti della propria arma evitando i tiri oltre quelle distanze che sò non avere possibilità di recupero. Però questo limite non è uguale per tutti e non parlo solo di abilità, ma anche di abbinamento canna/munizione
 
infatti caro fabio..ed io so che tu sai.. perchè lo vivi quotidianamente nel salento.. i cari amici manici pugliesi .. (ma per fortuna non sono tutti così) sanno bene quando possono osare... e quando quella determinata munizione trova la sua giornata (esempio classico la s4 della Nobel, la vecchia Rc30, la capriolo con g3000) trovano le loro giornate fanno i fumetti ai moschini... altro che feriti...ma ripeto questa è un'altra storia che chi va a caccia di fagiani o di quaglie col cane non potrà mai capire...
 
Facendo questo discorso, i neofiti neanche dovrebbero andare a caccia se non dopo un corso da 10 mila piattelli con maestro Centro67 [42]. Io i primi anni di licenza, raccoglievo 1 tordo ogni 5 a tiro sparati ... e quanti se ne andavano feriti.
Comunque non è vero che a certe distanze si ferisce. Ognuno deve sapere i limiti della propria arma evitando i tiri oltre quelle distanze che sò non avere possibilità di recupero. Però questo limite non è uguale per tutti e non parlo solo di abilità, ma anche di abbinamento canna/munizione

Concordo, ci sono casi e casi, certo che se vado a tordi col pb10 e mi passa un colombaccio a 50m non alzo il fucile, se vado ad anatre col pb4 e con un fucile adatto è un altro discorso (senza parlare di tungsteno)....
dipende...
Resta il fatto che, secondo me, se per abbattere un selvatico ci vogliono cinque pallini, a quelle distanze le probabilità di "acciuffare" si riducono al 30%.
 
Una volta raccontai un'esperienza di questa stagione su una discussione riguardo il calibro 20 vs il calibro 12 e la riportai

Evidenziai l'azione che ha portato all'abbattimento del primo uccello di una sequenza di tiri azzeccati dopo 3 " spennate/ferimenti " uguali nella distanza d'ingaggio Ebbene quel primo tordo abbattuto, ha seguito la linea di 2 precedentemente " sbagliati " e altri 3 successivamente " fulminati " . Stessa linea di rientro. Alla mia sinistra. Ebbene sono andato su google maps, ho prerso la piantina della zona dove ho cacciato. La fratta sul prato che mi faceva da capanno ben evidente e la siepe sorvolata dagli uccelli a pochi metri da terra. Ebbene, cliccando sulpulsante dx del mouse si ha l'opportunità di misurare le distanze sulla mappe e quei tiri da me fatti risultano essere tra i 35 ed i 40 mt., mentre l'ultimo degli abbattuti ha sorvolato un olivo e sopra questo abbattuto a 42 mt. esatti. Sempre più convinto che in alcuni contesti ambientali, la percezione della distanza sia assai diversa dalla realtà. Soprattutto quando tiriamo in contesti aperti.
Con il 20, cartuccia 28 gr. della rc e pb 9,5. Se tanto mi dà tanto, col 12 le possibilità di abbattimento si allungano di qualche metro. Ovvio che se non sono preciso, come nei primi tiri dell'esperienza raccontata, sbaglio, o peggio ancora ferisco. Ma perchè a 20 mt. siam tutti cecchini ? Eppoi il giorno che le cartucce non vanno ( leggere cartucce e meteo [17]) ? torniamo a casa o continuiamo a tentare di raccogliere qualche selvatico ?


fetch
 
Se vuoi imparare a tirare alla selvaggina devi andare a caccia, se vuoi imparare a tirare al piattello devi andare al campo di tiro.

Il tuo ragionamento non e' valido per i percorsisti, essi infatti ( almeno quelli degni di esser chiamati cosi) sanno sparare bene anche a caccia, cosa che invece non avviene a parti invertite.
Il miglior cacciatore infatti, portato per la prima volta al percorso, e' solo un tiratore molto mediocre,e questa e' una verita incontrovertibile.
La guerra e' aperta, ora potete pure scatenarvi[35]
PS
Tocca fa cosi se no state tutti zitti:)
 
Il tuo ragionamento non e' valido per i percorsisti, essi infatti ( almeno quelli degni di esser chiamati cosi) sanno sparare bene anche a caccia, cosa che invece non avviene a parti invertite.
Il miglior cacciatore infatti, portato per la prima volta al percorso, e' solo un tiratore molto mediocre,e questa e' una verita incontrovertibile.
La guerra e' aperta, ora potete pure scatenarvi[35]
PS
Tocca fa cosi se no state tutti zitti:)

A malincuore :) devo darti ragione stavolta. Dopo tanti anni di caccia la prima volta che mi cimentai al piattello (in Italia) feci una figura meschina. Quando cominciai poi a tirare al piattello a Kodiak, dopo essermi iscritto al TAV locale, pure non e' che brillassi. Eppure anatre e beccaccini a casa venivano con me in quantita' discreta. Poi piano piano, da 12/25 arrivai a 18/25 e poi a 20/25 e finalmente da 23 a 25. Per quelli che rompono sempre 25/25 a colpi di tastiera risponderei che forse anch'io sarei riuscito a fare 25/25 quasi ogni volta se avessi potuto sparare piu' di un colpo ad ogni piattello. Ma il Trap Americano e' monocolpo...
Poi ho notato che passando dal piattello alla palude, ero diventato capace di non far andar via illesi molti piu' beccaccini e becchipiatti. E' vero che il percorso di caccia allena alla caccia meglio del Trap, ma anche il Trap aiuta molto.
 
Il trap purtroppo ( disciplina anch'essa tutt'altro che facile)con la sua partenza gia "imbracciati", col suo gesto ripetitivo a fotocopia sui soliti piattelli, col suo tiro tutto sommato mnemonico, non aiuta piu di tanto il cacciatore....mah...meglio di non fare niente..
Comunque, quoto Giovanni, anch'io tanti anni fa quando provai per la prima volta il percorso ( campo di medio/alta difficolta)feci 4 su 25!!! eppure credevo di saper sparare perche a caccia il mio mazzetto di tordini lo facevo.
Che figura di m...ragazzi, mai fatta
una figura peggiore di quella.
 
Spesso a Kodiak quando venivano solo due o tre a sparare, e non c'era aria di competizione, facevamo un tipo di tiro informale. Uno di noi, a turno, premeva il pulsante, ma senza che il tiratore (che teneva il fucile come lo si tiene quando si aspettano i tordi, cioe' con la destra sull'impugnatura e l'astina nell'incavo del gomito sinistro) dicesse "Pull!" L'attesa poteva essere di un secondo, o cinque, o dieci, o magari venti secondi. L'importante era che il piattello partisse all'improvviso, senza preavviso, come un colino o una starna. Il tiro piu' difficile era quelllo quando il piattello partiva verso la sinistra. Era un tiro di stoccata, perche' c'era un abete secolare dietro il quale il piattello spariva quasi immediatamente. A volte facevamo questa pallida imitazione del percorso di caccia con la seconda macchina che lanciava due piattelli per volta. Naturalmente questo tipo di tiro simulava soltanto la caccia al colino, che in genere parte come un piattello di trap. Purtroppo il percorso di caccia non ce l'avevamo. a questo ovviavo un po' con la mia propria lanciapiattelli portatile, del tipo con sedile incorporato e caricamento manuale. Andavo in campagna con mia figlia e facevamo a turno a lanciare e sparare. Cercavamo di riprodurre la maggior parte dei tiri di caccia meno, naturalmente, quello di quando il bersaglio viene verso il tiratore, perche' sarebbe stato pericoloso per il lanciatore. Il piu' difficile era quando il piattello mi passava sopra la testa e mi giravo dando le spalle al lanciatore e tiravo al piattello che mi passava alto sopra e si allontanava. La mia lanciapiattelli poteva lanciare due piattelli alla volta, ma andavano piu' o meno nella stessa direzione ed il peso aggiuntivo li faceva volare piu' lentamente. Tempi belli, tempi passati. Mia figlia ed io passavamo ore felici e spensierati. Oggi e' sposata, e' madre, lavora, ed abita a migliaia di km da me. Il suo Remington 11-87 12/76 e' tanto che non vede la luce e dorme in un armadio insieme alle altre armi che le ho regalato. Lei non ha il tempo di usarle, ne' di andare a pesca. Da bambina e prima di andare all'universita' era anche una pescatrice provetta--come il papa', naturalmente!
 
(Untitled)

Posso fare il polemico? Contro i nostri nemici animalari ci sciacquiamo la bocca con parole come etica venatoria o rispetto per il selvatico..... E poi a quel selvatico gli tiriamo a 50mt sperando che gli dei della balistica-meteo-fortuna guidino un par di pallini nel punto giusto. A me non sembra molto etico e/o rispettoso. Ci si ricorda del "tirone" da 50mt con facilità, la stessa facilità con cui ci si scorda tutti quelli andati via dopo "una bella spennata che ci puoi riempì un cuscino". Boh?
 
50 metri mi fanno ricordare le cacciate alle anitre in appostamento 30 licenze fa. Compravo le Legia Canard del 4 quelle nere e sparavo a 50 metri misurati io e mio padre con la bindella metrica. canna da 71 beretta sovrapposto 1 stella di seconda. Sparavamo in acqua restavano ferite poi di corsa a ribatterle. Poi comprai il magnum, 81 di canna una cagata pazzesca allora. A 50 metri provando con 10 marche diverse nemmeno un ferito tutte sane e un rinculo da buttare giu i denti.
Oggi sparo col 20 e ricarico( ma anche con le commerciali quando vado all'estero come Baschieri , Rotweill, federal, winchester ) e dopo tante cartucce posso dire che con cartucce fatte bene e piombo dal 6 al 4 50 metri sono alla portata. per chi mastica balistica oggi la V0 dei pallini e' mediamente 30-40 metri al secondo piu alta di 30 anni fa : se a 40 avete una rosata omogenea a 50 l'energia residua e' sicura per abbattimenti puliti ovviamente con l'incognita buchi della rosata.
Col piombo piccolo direi oltre i 40 mt e' pura csualità.
 
Mio figlio quattro anni fà all'apertura ha assistito ad una mia tripletta su animali coriacei letteralmente scoppiati in aria, 3 colpi io e 3 lui. E' rimasto sbalordito della tripletta, io della distanza. Animali posati e saliti a candela perchè sotto un canneto e non potevano sfondare per andare via. Prendo il telemetro che ho sempre in macchina e,..... gli animali si trovavano tra i 60 e 61 metri.

Non volevo scriverlo ma lo faccio e immagino le critiche.
 
Mah, a me non è andata pripro così.
La prima volta andai alla fossa col suocero e feci un 20/25 e l'ho pure fregato...
La seconda al percorso sempre 20/25....
Poi iniziai a studiare meglio gli anticipi ed aguzzare la mira (a volte con un solo occhio), drasticamente scesi a 10/25 :shock:.
Ritornando ad un tiro più istintivo, (ma non di stoccata he), le poche volte che vado faccio sempre sopra i 20/25.
Della serie, piu' ci penso meno ce chiappo.....[huh.gif].
 
Al piattello come a caccia si impara pian piano.
​​​​​​
Ho visto tanti bravi cacciatori fare figure barine al percorso per il semplice motivo di trovarsi in un ambiente nuovo in cui il primo persiero è comportarsi in pedana in un modo da non dare fastidio ad altri.

Per non parlare del pubblico dietro pronto a giudicarti a qualsiasi fucilata mandata a vuoto. Questo è anche uno dei motivi per i quali molti cacciatori non vogliono mettere piede in pedana.

Per ciò che riguarda la tecnica poi, ne sono del tutto sprovvisti: vedere come "attendono" un piattello fa quasi ridere... Mentre vedi il percorsista esperto che ha già il fucile imbracciato alla chiamata...

https://youtu.be/MqcWdnynkpg
​​​​​​

Questo è un esempio di come si "chiama" un piattello.


Lo stesso discorso vale per il percorsista "esperto" che sa fare 22 o 23 su campi medio/difficili ma che non ha mai messo piede nei terreni di caccia, come accadde ai miei amici negli anni '90 quando bloccarono il rilascio delle licenze venatorie! Grandi tiratori, ma con pessimi carnieri...
 

albano

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Leggo spesso di abbattimenti puliti a distanze ....dichiarate di 40/50 m, misurate 50 m effettivi ragazzi son tanti ci vuole canne e cartuccce fenomeno per far cadere stecchito un selvatico (manico permettendo) a me sembrano veramente tanti forse perchè non sparo mai entro , diciamo i 30 m a occhio, anche perchè a quelle distanze può succedere di tutto e la maggior parte delle volte solo ferimenti e selvaggina non recuperabile...voi che ne pensate?
 
Spesso il cacciatore che a caccia è un gran fucile, al piattello spara senza concentrazione, spara tanto per sparare e questo porta ad una media molto bassa.
Sparare al piattello deve piacere, se non ti piace e lo fai tanto per farlo e non ti concentri su quello che stai facendo. e sbagli tiri che se fossero stati animali avresti fumato.
A me non dispiace sparare al piattello ma al momento è troppo costoso e quindi vado 2 volte all'anno ma quando vado si va in compagnia e più per bere 2 birre dopo la sparacchiata, nel mentre tra amici che ti si mettono dietro e ti fanno partire i piattelli a tradimento e sfottimenti vari rompere i piattelli diventa tutto un programma.
 
Per comprendere bisogna mettersi sotto ad una costruzione alta 50 metri e immaginare di sparare ad un uccello che ci passa sopra.


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Io condivido pienamente.
Con le cartucce e le armi moderne, lasciando stare tungsteno & company, abbattimenti puliti a 50 mt non sono impossibili, e forse nemmeno tanto infrequenti, ma sono comunque tiri impegnativi che non sono e non possono costituire la regola.
Tuttavia nel forum c'è chi non la pensa così e occorre rispettare le opinioni di tutti.
 
Posso fare il polemico? Contro i nostri nemici animalari ci sciacquiamo la bocca con parole come etica venatoria o rispetto per il selvatico..... E poi a quel selvatico gli tiriamo a 50mt sperando che gli dei della balistica-meteo-fortuna guidino un par di pallini nel punto giusto. A me non sembra molto etico e/o rispettoso. Ci si ricorda del "tirone" da 50mt con facilità, la stessa facilità con cui ci si scorda tutti quelli andati via dopo "una bella spennata che ci puoi riempì un cuscino". Boh?

Cimbella For President !!!!
Parole Sante. Bravissimo.
 
Ma sei colpi si puo' considerare una tripletta? Io sapevo che la tripletta avviene quando un cacciatore uccide tre animali che si presentano a tiro insieme con tre colpi. Con due che sparavano e riempivano l'aria di pallini e' ovvio che la portata cumulativa aumentava. Tanto per fare l'avvocato del diavolo...[diable.gif]
 
la prima volta che sparai al percorso feci un bel 6 su 25, col tempo migliorai , poi feci anche il trap e li feci la prima volta14 su 25 , migliorai anche li e non sono riuscito a fare pi' di 22 su 25. adesso vado molto di rado al tav anche perchè vicino a me non ce ne sono, prima ce ne era uno e lo hanno fatto chiudere, oggi ha riaperto ma fanno tiro al cinghiale con sagoma corrente. comunque il tiro al percorso aiuta tanto per tenersi un po' in allenamento ma con la caccia sono 2 tiri un po' differenti.
 
Non è la regola ma un colombaccio a 50 metri con una Federal pb6 ce l'ho letteralmente spento.
A quella distanza la rosata si apre e le possibilità di centrare il bersaglio diventa difficile, anche se il potere lesivo (soprattutto di una "buona" cartuccia) è ancora vivo.

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Posso fare il polemico? Contro i nostri nemici animalari ci sciacquiamo la bocca con parole come etica venatoria o rispetto per il selvatico..... E poi a quel selvatico gli tiriamo a 50mt sperando che gli dei della balistica-meteo-fortuna guidino un par di pallini nel punto giusto. A me non sembra molto etico e/o rispettoso. Ci si ricorda del "tirone" da 50mt con facilità, la stessa facilità con cui ci si scorda tutti quelli andati via dopo "una bella spennata che ci puoi riempì un cuscino". Boh?

Te l'appoggio Gianluca[thumbsup.gif]!
a 50 metri preferisco non sparare, per rimanere in tema con la discussione dico che non è impossibile ma e' sconsigliato, poi se e' una cornacchia o una gazza allora ci provo pure...
 
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