Qualsiasi disciplina si può rendere facile o difficile.
Si possono impostare campi di percorso in cui nessuno può fare 25, ed esempio mettendo in una serie molti piattelli traversi tirati e che viaggiano a non meno di 50 metri dalla pedana, se poi sono a parabola e con nessuno sfondo dietro... oppure nei doppi: due 75 metri es dx e sx di prima e 5 pedana... ;)

Lo stesso vale per la fossa, macchine tirate al massimo con cadute a 120 metri... Di tanto in tanto lo fanno sui campi che frequento per dimostrare di avere le... Bolls! ! [Trilly-77-24.gif]


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Alla fossa olimpica le velocita sono fisse ( circa 120km/h all'uscita)poiche il piattello deve cadere per regolamento a circa 75m dalla macchina. Tuttavia in alcuni campi le velocita ( e quindi anche le difficolta) vengono ridotte.
 
Alla fossa olimpica le velocita sono fisse ( circa 120km/h all'uscita)poiche il piattello deve cadere a circa 75m dalla macchina. Tuttavia in alcuni campi le velocita ( e quindi anche le difficolta) vengono ridotte.

Scusa Centro, ma io per il poligono sono 0 , 75 m per essere valido?


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Con questa tua spiegazione mi hai fatto capire cose che non sapevo...il fatto che nessun tiratore in una gara ufficiale abbia mai sparato a quei piattelli rende la cosa difficile...devo acquistare un fucile da sporting. Grazie per la spiegazione 😊
 
Boia dè, era un po' che non leggevo sta discussione e m'avete fatto intristì!😥
Siamo partiti dalla caccia e dove siamo finiti? Al tiro a quei dischetti volanti d'argilla! 🙄
Dalla nobile arte siamo finiti a disquisire del giochino di chi per non faticare tra campi boschi padule e montagna, arriva col suv ed il gilet con tutte le patches, la valigetta e le cartuccette 28gr e dice "oh" per sparà ad un coso inanimato.....
M'avete fatto intristì 😎

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Si e' trattato di una breve parentesi...stai sereno ...comunque ti informo che il 95% dei tiratori vanno pure a caccia,
percio' sanno fare entrambe le cose
I dischetti d'argilla? non sai che ti perdi.....
 
La limitazione di portata di una carica, piu che dall'energia cinetica dei singoli pallini, deriva dalla forte dispersione della rosata, la quale non aumenta in modo proporzionale alla distanza di tiro, ma in rapida progressione. Per ovviare solo in parte a questo inconveniente possiamo adottare certe strategie per ritardare il piu possibile l'apertura dello sciame in senso longitudinale e trasversale, e cioe possiamo utilizzare canne lunghe e strozzate (specie quelle tendenti ad accorciare lo sciame), e pesanti dosi di pallini nichelati protetti dal contenitore.Questi rimedi, non aumentano di molto la portata di un fucile a pallini, ma offrono buone probabilita di colpire con successo attorno ai 50m, diciamo fino a 57/58m con cariche supermagnum, a patto che si tiri dritto naturalmente con il giusto anticipo.
L'anticipo, questo sconosciuto, e' qualcosa che fa parte del tiro stesso, e cioe' non puo' essere ragionato, ma va applicato d'istinto percio' solo chi e' abituato a sparare lontano sa darlo in tali situazioni. Purtroppo e' opinione diffusa fra i cacciatori che abbattere una preda a 45/50m sia pressoche' un impresa, mah....io ritengo che affinche ci sara gente che ci riesce la cosa e' possibile, anche se ce ne fosse soltanto uno....

Sono d'accordo in tutto, a parte il fatto che il tiro non può essere ragionato. Ci sono ambienti dove il tiro è più meditato che istintivo. Il tiro lungo, per chi è abituato a valutate la lunga distanza porta via qualche frazione di secondo, per quelli che non sono abituati il tempo aumenta per il tentennamento dato dall'insicurezza. Quando si ha il cane che corre a pochi metri dalla quaglia prima di tirare bisogna meditare e non ci devono essere tentennamenti. Il tiro a 50 m. è fattibile, basta essere convinti di quello che si sta facendo, non è tirare e sperare. In gare, dove i pochi minuti a disposizione non permettono di avere altre possibilità, chi è capace tira. A caccia si potrebbe anche rinunciare, ma questo è un altro discorso. Non voglio peccare di presunzione, ma io so quando il tiro è fattibile e quando non lo è, a 50 m. se ci sono le condizioni giuste e il "manico" giusto, la bestia cade.
 
Oggi al TAV, ma è successo anche altri giorni, si parlava di distanze con dei tiratori, a qualcuno ho chiesto a che distanza stimava il cartello "D" di una macchina lanciapiattelli. Risposta, intorno ai 30 metri. Visto che praticava molto la caccia al tordo gli ho chiesto se tirava ai tordi a quella distanza e mi ha detto si ma anche molto più in la.
Ho preso il telemetro e la distanza dal cartello "D" è risultata 43 metri.
Siccome questa cosa è successa parecchie volte nel tempo, posso affermare che 8 persone su 10 sottostimano e anche di molto la distanza di un eventuale bersaglio.

Il problema è che quando si parla di tiri lunghi la questione diventa molto soggettiva,in campagna non sempre ci sono dei riferimenti da prendere a campione e la stima è basata molto dalle dimensioni dell'animale che in base alla prospettiva può anche essere ingannevole.
Con le moderne munizioni si possono fare abbattimenti che fino a qualche anno fa erano impensabili,basta sapergli tirare,ovviamente la canna/cartuccia deve essere adeguata,personalmente credo che intorno ai 40 mt si ha una certa regolarità,poi dipende da altri fattori.
Per il mio gusto personale preferisco cercare di attirare le prede e quindi tirargli a tiro utile,ma nelle mattine "fiacche"se c'è da alzare sul lungo non mi tiro indietro,ma mai scariche e se vedo che non ci arrivo desisto,in genere gli tiro solo un colpo,se vedo che non è aria smetto nell'eventualità di altri tiri analoghi,si fa solo rumore e forse qualche ferito irrecuperabile.Se al contrario le cartucce mi aiutano e fanno il loro super lavoro allora succede l'inverso.

Non voglio criticare nessuno che si cimenta sui tironi,ma fare tanto baccano per portare a casa solo qualche pezzo è comunque è sinonimo di non aver appreso a pieno quella che è l'arte della caccia.
 
La quantità dello spazio da attingere davanti alla preda si determina di volta in volta. Se l'arma è stata provata sul cartone in modo che la rosata colpisca il punto guardato mentre si imbraccia e si spara al momento che il calcio tocca la guancia senza aver mirato, devi solo aumentarlo quello spazio quando spari ad un selvatico che voli o che corra perché la fucilata può essere solo dietro se fallisci. Ora non vi dico più niente, altrimenti arrivate al mio livello per il quale vi ho speso 48 anni di caccia vissuta: 64-16.
setterman1
Anche per sparare a più bersagli fermi, per farlo nel minor tempo possibile e avere la massima precisione ci vuole allenamento e tecnica, non basta dire tira addosso al bersaglio. Sono d'accordo che l'anticipo si calcola di volta in volta, ma per farlo bisogna sapere come agganciare il bersaglio, bisogna conoscere l'impostazione e il movimento.
 
Bravina, ma Rhode ha vinto 3 medaglie d'oro, una d'argento, e due di bronzo alle Olimpiadi, e una carriolata di altre medaglie in competizioni di trap, double trap, e skeet nazionali e internazionali.
Pero' la vostra Jessica Rossi gli e' una bella fiha, mentre Kim Rhode, poretta, e' una cozza...
 
Originariamente inviato da Centro67
... Uno degli errori piu frequenti commessi al percorso da atleti di altre discipline e' proprio quello di sparare con il loro tempo con cui sono abituati a tirare nelle loro discipline.

Giusto. E non solo. Anche a caccia, se si cacciano per parecchio tempo certi selvatici e poi si passa ad altri che sono piu' lenti o piu' veloci. Passa dai tordi alle tortore, e gli tiri dietro. Passa dalle quaglie ai beccaccini, e vedi le padelle. Passa dai beccaccini alle quaglie, e ti porti a casa delle povere cose frantumate e sanguinolente. Passa dai fagiani gabbiaroli alzati a calci a quelli veri, e gli tiri nella coda (anche perche' questi ultimi ce l'hanno). Anche con gli stessi ucccelli ma con tipi di caccia diversi: pensa alla differenza fra le lodole tirate sopra la civetta e quelle cacciate alla borrita... Non ho fatto mai il percorso di caccia se non fatto in casa, che era anche piu' facile di quello della Mutua, ma credo che ci sia una differenza fra i piattelli del percorso di caccia e i selvatici. Che io sappia, i piattelli vanno dritti (meno quello che imita la lepre), mentre gli uccelli scartano, zig-zaggano, e vanno a spirale. Vorrei vedere un campione di percorso che si cimenti con le tortorelle americane, che sono piu' indiavolate dei beccaccini dopo essere state salutate dalle prime schioppettate. Dai, Centro, vieni a provarle. Ti insegneranno un po' di umilta', come l'hanno insegnata a me. Qui non e' come in Argentina, dove ce ne sono milioni, non sono imbirbite, e dove uno si sceglie solo quelle facili.
 
Sono d'accordo in tutto, a parte il fatto che il tiro non può essere ragionato.

Si Germa', io mi riferivo all'anticipo che non puo essere ragionato non al tiro. Il tiro puo essere ragionato perche alla vista del selvatico possiamo stabilire dove e quando colpire, mentre l'anticipo ci risulta piu difficile da spiegare, nel senso che siccome e' istintivo non riusciamo mai a valutare quanto ne abbiamo dato. C'e gente che giura di tirare addosso , chi invece riferisce di anticipi valutabili in metri, chi in centimetri, ma la verita e' che tutti quando colpiscono lo stesso bersaglio devono dare lo stesso anticipo altrimenti il bersaglio andrebbe via indenne.
Grosso modo io direi che la valutazione dell'anticipo e' soggettiva, e cioe' non e' spiegabile precisamente perche' dipende dal modo di tirare, infatti agli stoccatori "sembra" sempre di tirare addosso , mentre i riflessivi hanno maggiore coscienza dell'avanzamento del mirino rispetto alla preda.
 
Secondo me questa discussione così come stà andando potrebbe essere anche controproducente per noi cacciatori ...distinguiamo le due cose :la caccia ,stimolo innato atavico che evolvendosi dal sasso alla lancia all arco e al fucile resta sempre" innato "....e il tiro sport a tutti gli effetti probabilmente appassionante e tecnico ma noi non vogliamo dare all opinione pubblica, come si dice , la visione di fenomeni sparatori che si allenano per fare più "mazzo" alleniamoci sì, ma in silenzio , la caccia resta solo il bisogno di vivere nella natura e pensare che per vivere si deve cacciare e non andare al supermercato ,per mangiare carne con la C maiuscola ......e per questo ragazzi a 50m non spariamo ..son tanti e troppi di noi che consumano .....energie e non solo a vuoto.....se son riuscito a farmi capire "chi ha orecchi per intendere ...intenda "
 
Alla fossa olimpica le velocita sono fisse ( circa 120km/h all'uscita)poiche il piattello deve cadere a circa 75m dalla macchina. Tuttavia in alcuni campi le velocita ( e quindi anche le difficolta) vengono ridotte.

Al percorso quale è il range di velocità di uscita dei piattelli...e le distanze di caduta...tanto per avere un'idea avendo sparato solo alcune serie di compak nei campi senza pretese.
Nelle gare importanti non c'è alcun schema dei lanci...intendo che un determinato piattello non ha una traiettoria e velocità definita...il piattello pernice ad esempio può partire indifferentemente veloce e più o meno a salire oppure per essere definito pernice deve avere determinate caratteristiche.... immagino che prima della gara sia consentita la visione dei piattelli visto che non si può provare il campo.
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abbattere una preda a 45/50m sia pressoche' un impresa, mah....io ritengo che affinche ci sara gente che ci riesce la cosa e' possibile, anche se ce ne fosse soltanto uno....


. Non voglio peccare di presunzione, ma io so quando il tiro è fattibile e quando non lo è, a 50 m. se ci sono le condizioni giuste e il "manico" giusto, la bestia cade.

Al momento sete in due :mrgreen:........



dateve da fa'...ne deve rimane' uno : daje [Trilly-77-24.gif]

Un saluto.
 
Alla fossa olimpica le velocita sono fisse ( circa 120km/h all'uscita)poiche il piattello deve cadere a circa 75m dalla macchina. Tuttavia in alcuni campi le velocita ( e quindi anche le difficolta) vengono ridotte.

Gianni Gianni…
Ho scritto 120 metri di caduta! Cioè piattelli col vento in poppa arrivano quasi sull'argine di raccolta piombo. Pazienza…
Tu la fossa non la mastichi ed è palese a tutti che non ci “acchiappi” ‘na minkia. Sparare un piattello da fossa non è sparare alla fossa. Tra un 75 metri e un 72 metri c’è un abisso. Sparare i piattelli tirati per i gran premi di eccellenza ci vorrebbe la morfina per “rimanere fermo”. Ma infondo cosa ci puoi capire te che continui ad esaltare piattelli lenti che puoi permetterti di mirare! Per quanto bravi i tuoi campioni di sporting per me rimangono campioni di serie B.
Sui campi che frequento ho il piacere di ammirare un eccellenza a vita di fossa olimpica e ti assicuro che gli altri, seppur bravi e della medesima categoria, sono di un “legname differente”… ed a caccia rimane comunque un fenomeno senza mai tirare un colpo al percorso.
Fai 1 + 1…

Ps: partire imbracciato è un obbligo, non una facoltà come nel percorso… [Trilly-77-24.gif]
 
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