Quesito per voi polverieri vegliardi. Quando ero fra bambino ed adolescente, fregavo dall'armadietto dove Papa' teneva cartucce e materiale da ricarica della polvere a grani rozzi, irregolari, grigia. Sembrava polvere nera, ma non puzzava come quella. Inoltre aveva una caratteristica interessante: s'accendeva anche come la polvere nera, col calore ma senza diretto contatto con la fiamma. Io ricavavo cannoncini dai ricambi delle penne a sfera, quelli di metallo. Quando erano vuoti ne toglievo la punta, arrotolavo e schiacciavo con le pinze l'estremita' da dove avevo tolto la punta. Poi prendevo la molla metallica della penna ci attaccavo i due fili elettrici provenienti da un trasformatore/raddrizzatore di corrente proveniente da un trenino elettrico ormai defunto, infilavo tre o quattro granuli di quella polvere e un pallino del 10 e accendevo il trasformatore. La molla diventava subito rosso fuoco, ed in un paio di secondi la polvere esplodeva, sparando fuori il pallino. L'affusto consisteva di un paio di mollette da bucato.Come fermapalle avevo un enorme armadio che prendeva tutta una parete nella mia camera. I pallini avevano abbastanza forza da penetrare nel legno. Mamma credeva che i tarli stessero facendo quei buchi, e continuava ad infilare acido fenico in ogni buco per uccidere la larva del tarlo, che essendo di piombo se ne fregava altamente...
Se usavo quella polvere, col calore esplodeva. Tutte le altre polveri piu' recenti invece si scioglievano facevano un FFFZZZZ! e un po' di fumo, ma il pallino non partiva. Finita quella polvere fini' anche la pacchia, e mia madre fu felice di notare che aveva finalmente debellato i tarli...
Sapete mica che polvere fosse, quella polvere meravigliosa che mi fece vincere tante battaglie contro... l'armadio col mio cannoncino ad accensione elettrica?