Regole balistiche di base per utilizzo cartucce

SETTER67

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Buongiorno,
dei tanti aspetti della caccia non mi sono mai concentrato sulla balistica, appassionandomi ad altri aspetti dell'attivita' venatoria (un po' come a caccia del resto .. ognuno predilige certe forme di caccia e a quelle si accompagnera' per il resto della sua attivita' )

Quindi per quanto riguarda le cartucce mi sono sempre affidato all'armiere e a poche convinzioni regole maturate con l'esperienza.

Riconosco pero' che la balistica e' un aspetto fondamentale della ns. passione e quindi volevo pero' ora perlomeno capire delle regole di base da tenere in considerazione prima dell'uscita di caccia e per questo chiedo agli esperti se possono metterne qualcuna ... del tipo

Principali polveri moderne da da utilizzare per il bagnato e per l'asciutto
Alta pressione meglio utilizzare cartucce con meno grammi di piombo
Con il freddo intenso ..... con la nebbia ... usare cartucce con polvere
Cartucce con borra e senza borra differenza
A parita' di gr. di piombo tra una super corrazzata ed un'altra cartuccia quale e' la differenza? hanno un'incidenza maggiore in termini di lunghezza di tiro o di impatto sulla preda?

Scusate so' che sono domande banali ma se mi poteste aiutare a chiarire qualche aspetto ve ne sarei grato.

Arrivederci
 
Continui a non capire, se in tre colpi la colpisci con solo qualche pallino periferico animato da insufficiente energia cinetica, e se il caso ha voluto che nessuna ferita interessasse centri nervosi, come puoi pretendere di stopparla? peraltro parliamo di un selvatico particolarmente coriaceo mica di un beccaccino!!.
Per curiosita' che cartucce gli hai tirato? Roba che fai te o commerciale? Numero del piombo? contenitore? canna'? ma non avevi la 67***?
 
Le cartucce commerciali per esigenze di standardizzazione usano un assetto ben preciso che dà il massimo risultato con un certo clima, di solito con tempi miti e asciutti, tanto è vero che nei climi freddi e umidi molte cartucce non vanno più....
Io ho iniziato a ricaricare e vedo che gli esperti mi consigliano a seconda del meteo, questa o quella polvere, ma soprattutto questa o quella dose..
 
L'hai scarseggiata....se la tocchi sempre con i pallini periferici della rosata che sono animati da scarso potere lesivo, come puoi pretendere di fulminarla? Hai visto invece quei colpi che hai bene indirizzato (rari :eek:)come hanno chiuso quegli animali?
Spara dritto e vedrai come i selvatici si appalleranno alle schioppettate,
Riguarda attentamente il video, si notano le fucilate di un soffio dietro il bersaglio, ed in alcuni casi anche basse. Ho notato solo una schioppettata troppo avanti, quando l'animale frena e cerca di tornare indietro impennandosi.
Per tirare meglio ti devi togliere dalla mente tutte ste fisse che ti stai facendo sulle cartucce, ed iniziare a sparare di piu cercando di curare altri aspetti, quali l'imbracciatura, il calcio, l'anticipo con la canna in movimento, etc.

ammesso che sia come dici tu (e non lo è) ma la storia che la cartuccia fa 400 metri al secondo e che quindi bastano 3 pallini a 70 metri??? vale solo per i pallini centrali mentre i periferici vanno più piano?? ahahah Centro Centro poi mi spiegherai perchè gli altri 15 colombacci sono caduti stoppati avendo usato le cartucce adatte a quel clima. Comunque sapevo che avresti risposto così niente di nuovo.

ciaociaoo
 
Guarda in edicola a prezzo scontato per gli iscritti a questo forum c'è un trattato che si chiama "meteo e cartucce", nel quale alcuni massimi esperti nelle 300 e più pagine del manoscritto spiegano come sia perfettamente inutile la domanda che hai appena fatto.[Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif].
 
Le cartucce commerciali per esigenze di standardizzazione usano un assetto ben preciso che dà il massimo risultato con un certo clima, di solito con tempi miti e asciutti, tanto è vero che nei climi freddi e umidi molte cartucce non vanno più....
Io ho iniziato a ricaricare e vedo che gli esperti mi consigliano a seconda del meteo, questa o quella polvere, ma soprattutto questa o quella dose..

Le cartucce commerciali sono bancate su parametri medi, temp. 20° umidita' 60%, questa taratura definita "ottimale"consente un adattamento a qualsiasi tipo di clima.
Qualsiasi altra taratura renderebbe la cartuccia adatta solo a determinate condizioni meteo , e la renderebbe inservibile se non addirittura pericolosa nelle altre, ecco spiegato perche' non esistono cartucce commerciali specifiche per il caldo o per il freddo.( altrimenti sulla confezione sarebbe indicato)
Con la taratura standard infatti le cartucce garantiscono rosate accettabili per distribuzione e velocita nella maggior parte delle condizioni di impiego, infatti col caldo quando salgono pressioni e velocita, gli organi di tenuta dei gas garantiscono ancora buona tenuta, percio le rosate risultano ancora accettabili, col freddo invece scendono pressioni e velocita, percio' non si manifesta alcun problema di tenuta ma neanche di penetrazione poiche seppur si perdessero 20/25m/s di V/0 si scenderebbe a 375/380m/s, e cioe alla velocita' normale delle vecchie cartucce di cartone.Unico limite se cosi vogliamo definirlo, in condizioni meteo particolarmente fredde ed umide, a causa del leggero calo di velocita, bisogna accorciare il raggio di tiro, ma state tranquilli perche' se si spara diritto nessun animale puo sottrarsi alla cattura entro i 35m.
Inoltre France', non esistono polveri specifiche per il freddo o per il caldo, esistono solo delle polveri che in base a come le carichi compiono il loro lavoro.(anche su queste infatti non viene consigliato quando usarle)
 
Le moderne cartucce tutta plastica hanno un buon rendimento in tutte le situazioni meteo che si presentano nel nostro paese, mentre per quelle estreme, sarebbero piu indicate munizioni specifiche di caricamento casalingo. Questa adattabilita delle cartucce originali alle varie situazioni meteo dipende in massima parte dalle polveri ormai divenute insensibili alle basse temperature ed all'umidita, ma anche dal tipo di caricamento basato su parametri medi.Nonostante la grande versatilita delle polveri, l'esperienza dei cacciatori ci insegna che quelle a doppia base hanno una marcia in piu rispetto alle monobasiche in presenza di elevati tassi di umidita( sipe, S4,nike,tecna etc etc)). Per quanto riguarda le grammature ti consiglio di utilizzare le piu basse ad inizio stagione, e le piu pesanti d'inverno. La differenza tra una cartuccia normale ed una corazzata sta solo nel peso di carica, ossia le piu pesanti consentono qualche metro i di portata in piu grazie al numero piu elevato di pallini che lanciano. Ultimo consiglio mio personale, non fissarti su queste diavolerie, pensa solo a sparare diritto....se la cartuccia fa il botto e le canne sono bene indirizzate il selvatico cade sempre. Ricordati che tutto sommato non esistono cartucce da sparare la Domenica ed il Mercoledi da non tirare I restanti giorni, basti pensare che chi ci coglie (nonostante le chiacchiere), carica il fucile senza badare a cosa schiaffa dentro. In bocca al lupo
 
Buongiorno,
dei tanti aspetti della caccia non mi sono mai concentrato sulla balistica, appassionandomi ad altri aspetti dell'attivita' venatoria (un po' come a caccia del resto .. ognuno predilige certe forme di caccia e a quelle si accompagnera' per il resto della sua attivita' )

Quindi per quanto riguarda le cartucce mi sono sempre affidato all'armiere e a poche convinzioni regole maturate con l'esperienza.

Riconosco pero' che la balistica e' un aspetto fondamentale della ns. passione e quindi volevo pero' ora perlomeno capire delle regole di base da tenere in considerazione prima dell'uscita di caccia e per questo chiedo agli esperti se possono metterne qualcuna ... del tipo

Principali polveri moderne da da utilizzare per il bagnato e per l'asciutto
Alta pressione meglio utilizzare cartucce con meno grammi di piombo
Con il freddo intenso ..... con la nebbia ... usare cartucce con polvere
Cartucce con borra e senza borra differenza
A parita' di gr. di piombo tra una super corrazzata ed un'altra cartuccia quale e' la differenza? hanno un'incidenza maggiore in termini di lunghezza di tiro o di impatto sulla preda?

Scusate so' che sono domande banali ma se mi poteste aiutare a chiarire qualche aspetto ve ne sarei grato.

Arrivederci

Io non sono un esperto di balistica ma posso dirti con sicurezza che se gliela metti addosso la rosata o la palla il più è fatto. Oggi, penso, che le moderne cariche siano "ogni tempo". Io uso sempre le solite fiocchi 21 gr pb n.5 cal. 28 e, quando ci cojo, vengan giù che è una meraviglia anche se piove, se è sereno, se tira tramontana.
setterman1
 
Le moderne cartucce tutta plastica hanno un buon rendimento in tutte le situazioni meteo che si presentano nel nostro paese, mentre per quelle estreme, sarebbero piu indicate munizioni specifiche di caricamento casalingo. Questa adattabilita delle cartucce originali alle varie situazioni meteo dipende in massima parte dalle polveri ormai divenute insensibili alle basse temperature ed all'umidita, ma anche dal tipo di caricamento basato su parametri medi.Nonostante la grande versatilita delle polveri, l'esperienza dei cacciatori ci insegna che quelle a doppia base hanno una marcia in piu rispetto alle monobasiche in presenza di elevati tassi di umidita( sipe, S4,nike,tecna etc etc)). Per quanto riguarda le grammature ti consiglio di utilizzare le piu basse ad inizio stagione, e le piu pesanti d'inverno. La differenza tra una cartuccia normale ed una corazzata sta solo nel peso di carica, ossia le piu pesanti consentono qualche metro i di portata in piu grazie al numero piu elevato di pallini che lanciano. Ultimo consiglio mio personale, non fissarti su queste diavolerie, pensa solo a sparare diritto....se la cartuccia fa il botto e le canne sono bene indirizzate il selvatico cade sempre. Ricordati che tutto sommato non esistono cartucce da sparare la Domenica ed il Mercoledi da non tirare I restanti giorni, basti pensare che chi ci coglie (nonostante le chiacchiere), carica il fucile senza badare a cosa schiaffa dentro. In bocca al lupo
Hai detto un sacco di cose generiche,pressapochiste, una dietro l altra.
Le cartucce commerciali,sn fatte in teoria per adattarsi ad ogni periodo,ma nella pratica sn molto scadenti.
Il commercio da tempo a questa parte usa inneschi forti per consumare poca polvere e spendere poco guadagnando tanto.
Esistono cartucce tutto anno,come esistono cacciatori che fanno tutta caccia,ma sono mediocri,la specializzazione nella caccia da risultati,se no si porta a spasso il fucile come fanno molti cacciatori,così le cartucce,bisogna usare cartucce confezionate a dovere e polveri adatte, grammature specifiche ed assetti specifici,solo cosi gli abbattimenti saranno puliti.
Fin quando si parlerà nei modi pressapochisti, sarà tutto una grossa mediocrità ed ahi voglia a lamentarsi.
Specializzazione,come nel lavoro,anche nella caccia ed in altre cose,paga,sempre.
QUALITÀ!
 
Cari Miei, la ricarica è una passione che fà parte della preparazione alla cacciata vera e propria, che vede nell'abbattimento del selvatico
l'ultima e non principale fase della cacciata stessa. La caccia dovrebbe essere una passione sana e ambita che trova nelle sfumature della preparazione, della scelta del posto, nello studio dei richiami e delle cartucce una ragione in piu' per vivere lo svago e la soddisfazione del carniere. Difficilmente possimamo trovare in un libro , in un manuale o in un post , le risposte che arrivano con anni di esperienze, di insuccessi e di scoperte. A chi si vuole dedicare alla ricarica e allo studio dei componenti, suggerirei di iniziare con calma , magari leggendo i post di migra sull'argomento e consultando i libri di famosi ed esperti balistici che possono al meglio indirizzare il neofita.
Poi con il tempo ci si accorge che una cattura con una cartuccia studiata allo scopo , con componenti selezionati e provati in proprio ad un banco prova , riesce a dare quella soddifazione aggiuntiva che ti fa' vivere piu' intensamente ed emotivamente un'azione di caccia.
Poi ogni polvere , ogni bossolo, ogni innesco e le altri componenti della cartuccia , hanno la propria storia e il loro utilizzo dipende da cosa si vuole ottenere, il bello della balistica e' anche questo. Saluti e IBAL per le cartucce e le cacciate.
 
Continui a non capire, se in tre colpi la colpisci con solo qualche pallino periferico animato da insufficiente energia cinetica, e se il caso ha voluto che nessuna ferita interessasse centri nervosi, come puoi pretendere di stopparla? peraltro parliamo di un selvatico particolarmente coriaceo mica di un beccaccino!!.
Per curiosita' che cartucce gli hai tirato? Roba che fai te o commerciale? Numero del piombo? contenitore? canna'? ma non avevi la 67***?

L'ho scritto ma te lo sei perso. Dato che le mie cariche quella mattina mi sembrava non andassero a dovere pur ammazzando ho voluto fare una prova e ho usato 4 F2 classic 34 grammi piombo 6 o 7 non ricordo della B&P. Uso un beretta A302 71 2 stelle in Lombardia (siccome con te bisogna documentare tutto ti metto pure la foto).
 

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Come ti hanno già detto se vuoi soddisfazione dalle cartucce devi imparare a farle da solo,le carichi in base al posto dove cacci al tipo di canna che hai e all'andamento delle stagioni .È una grossa soddisfazione sparare cartucce proprie ,tutte le polveri ben caricate vanno bene, doppia base e monobasiche modificate, carico con soddisfazione Tecna ,MB×36 ,AL e altre. Non c'è meteo che tiene se hai la cartuccia giusta e spari discretamente ( i fucili sparano normalmente bene canna lunga o corta è più la testa e la CARTUCCIA che fanno la differenza )IBAL
 
Hai detto un sacco di cose generiche,pressapochiste, una dietro l altra.
Le cartucce commerciali,sn fatte in teoria per adattarsi ad ogni periodo,ma nella pratica sn molto scadenti.
Il commercio da tempo a questa parte usa inneschi forti per consumare poca polvere e spendere poco guadagnando tanto.
Esistono cartucce tutto anno,come esistono cacciatori che fanno tutta caccia,ma sono mediocri,la specializzazione nella caccia da risultati,se no si porta a spasso il fucile come fanno molti cacciatori,così le cartucce,bisogna usare cartucce confezionate a dovere e polveri adatte, grammature specifiche ed assetti specifici,solo cosi gli abbattimenti saranno puliti.
Fin quando si parlerà nei modi pressapochisti, sarà tutto una grossa mediocrità ed ahi voglia a lamentarsi.
Specializzazione,come nel lavoro,anche nella caccia ed in altre cose,paga,sempre.
QUALITÀ!

Non mi trovo affatto daccordo con te poiche' a me ed alla stragrande maggioranza dei cacciatori le cartucce commerciali vanno bene, e neanche ce ne frega niente se per risparmiare su un po di polvere stiano utilizzando inneschi piu potenti, poiche' quello che ci interessa e'il risultato finale, e cioe' che producano buone rosate, alte velocita e pressioni contenute..
Non credo esista "la cartuccia miracolosa" ne nel caricamento commerciale ne' in quello domestico, credo invece che chi compie il miracolo sia quello che sta dietro al fucile. Quando 'il tiro e' preciso gli abbattimenti sono puliti, quando non lo sono le cause potrebbero essere quattro:
1)Manico storto del cacciatore
2) cartuccia scadente caricata da pizza e fichi
3) calcio non adatto alla struttura fisica del cacciatore ed al suo modo di tirare
4)strozzature troppo larghe in relazione al peso di carica ed alla grandezza del piombo
E adesso vorrei spendere due parole sulla ricarica casalinga; Io credo che nella maggior parte dei casi chi si ricarica le cartucce si illude di ottenere cartucce migliori rispetto alle originali, perche' manca spesso di esperienza e mezzi di controllo. Tanti si dichiarano caricatori, ma pochi, pochissimi sanno ricaricare, e pochissimi finiscono per ammettere che il caricamento domestico non trova sempre giustificazione neanche nell'economia, perche' i materiali sono molto costosi ed a volte neanche facilmente reperibili.
La cartuccia casalinga se ben caricata tuttavia puo' raggiungere i livelli delle commerciali, ma puo' offrire il vantaggio di esser confezionata su misura per la canna che la deve utilizzare, e per particolari condizioni meteo. Tutti gli altri vantaggi sono solo di ordine "psicologico", infatti il cacciatore che utilizza le proprie cartucce spara con piu sicurezza, piu convinzione, piu attenzione ed il tiro risulta piu preciso.
 
Hai detto un sacco di cose generiche,pressapochiste, una dietro l altra.
Le cartucce commerciali,sn fatte in teoria per adattarsi ad ogni periodo,ma nella pratica sn molto scadenti.
Il commercio da tempo a questa parte usa inneschi forti per consumare poca polvere e spendere poco guadagnando tanto.
Esistono cartucce tutto anno,come esistono cacciatori che fanno tutta caccia,ma sono mediocri,la specializzazione nella caccia da risultati,se no si porta a spasso il fucile come fanno molti cacciatori,così le cartucce,bisogna usare cartucce confezionate a dovere e polveri adatte, grammature specifiche ed assetti specifici,solo cosi gli abbattimenti saranno puliti.
Fin quando si parlerà nei modi pressapochisti, sarà tutto una grossa mediocrità ed ahi voglia a lamentarsi.
Specializzazione,come nel lavoro,anche nella caccia ed in altre cose,paga,sempre.
QUALITÀ!

Eh, no, guaglio', contraddire Centro e' la mia missione, non la tua, lo scopo della mia vita, non della tua! :):):)...

Pero' stavolta gli devo dare ragione. Te lo dice uno che comincio' a ricaricare (malissimo) con la prima licenza, allora conseguibile a 16 anni. La prima volta, grazie ad un armiere stron2o che di proposito mi diede dosi sbagliate perche' voleva scoraggiarmi e finire col dover comprare le sue cartucce fatte, caricai una cinquantina di vere e proprie bombe che mi massacrarono la spalla e contribuirono al prematuro "scatenamento del mio sovrapposto e al dissaldamento delle bindelle laterali. Meno male che non mi scoppio' il fucile. Poi piano piano imparai, e ricaricai fino ai 27 anni di eta', quando emigrai negli U.S. Diventai un pignolo assoluto. Selezionavo i bossoli secondo la forma interna del fondello, usando quelli conici la mattina presto, col freddo umido, e quelli piatti quando riscaldava e la guazza si asciugava. Portavo a caccia un carico di cartucce da far paura, con cariche diverse per tutte le occasioni. Ma naturalmente usavo bossoli di cartone e chiusura fatta con l'orlatrice, non stellare, e cartoncino, e borre di sughero o feltro o ambedue. Certe cariche di polvere erano pressate di piu', altre di meno. Ma devo dire che dopo i primi fallimenti le mie cartucce diventarono eccellenti. Fin qui ti do' ragione. Poi emigrai. Qui tutto era differente, polveri differenti, borre differenti, i bossoli di cartone li trovavi solo al museo e non erano in vendita, climi differenti ed estremi, selvaggina differente (niente uccelletti--a parte gli storni, considerati nocivi--gli uccelli piu' piccoli cacciabili sono la tortora americana, grossa come una cesena, e beccaccini). Non ci provai nemmeno a ricaricare, e cominciai a comprare cartucce di fabbrica. Le cartucce qui sono tutte col bossolo di plastica, la chiusiura stellare e' saldata, e molte delle marche delle cartucce per le anatre hanno anche l'innesco sigillato col coppale o qualche altra sostanza intorno al foro, come le cartucce a palla militari. L'umidita' dentro la cartuccia non ci arriva. Nel Montana usavo le stesse cartucce (in genere Federal) a 20 sopra zero o a 40 sotto zero, col secco o con la pioggia. Se colpivo bene l'animale cadeva morto, se scarseggiavo o "scellavo" cadeva vivo. Trasferitomi nella fredda e umidissima Kodiak (in Alaska) lo stesso avveniva con le cartucce che compravo per le anatre, le "Hevi-Shot." Pensa che a volte le tascone del parka impermeabile che usavo nelle quali stipavo una decina di cartucce a destra e una a sinistra mi si riempivano d''acqua, e le cartucce erano a mollo per ore. Le ripescavo, le sgrullavo e le infilavo nel serbatoio. E se ci coglievo le anatre o i beccaccini cadevano, altrimenti se ne andavano. I ferimenti erano sempre dovuti ad un colpo affrettato o male indirizzato. Qui in Alabama, clima subtropicale (fino a 40 all'ombra quando apre alle tortore e umidita' del 90%) d'estate e fino a 3 o 4 sottozero (raramente--in genere e' 5 o 6 sopra zero) ma sempre umidissimo d'inverno. Le cartucce? Sempre le stesse.
Non so come siano le cartucce di fabbrica in Italia adesso, ma la ragione per cui cominciai a ricaricare in Italia fu perche' volevo ottenere prestazioni ottimali dalle mie cartucce. Qui negli States mi sono reso conto che non sarei nemmeno stato capace di uguagliare le prestazioni delle cartucce commerciali. Forse (e dico forse) da voi la pignoleria nella ricarica e' necessaria perche' si spara ad uccelletti con piombo minuto ed il piombo minuto e' piu' sensibile a variazioni di balistica interna. Qui, dove il piombo piu' piccolo usato (per le tortore) e' l'8 o il 7 1/2, il 9 e' pressoche' introvabile, e il 10 e l'11 non esistono affatto, le cartucce commerciali sia da uccelli che da piattello, da anatre o da conigli e lepri, da starne o da fagiani vanno bene sempre, non importa in che condizioni climatiche. Colpisci e muoiono. Padella e vanno via illesi. Scarseggia sia per imprecisione di tiro che per strozzatura inadeguata o perche' il tiro era impreciso e solo un pallino o due ai margini della rosata hanno colpito in punti non vitali o rotto un'ala, e l'uccello cade vivo o il coniglio continua a correre benche' "scartellato." Tornando a Centro, stavolta a malincuore gli do' ragione, sebbene col caveat che non conosco bene le prestazioni delle cartucce italiane di oggi perche' io uso le Rio Made in USA, o le Remington, o le Federal. E anche quelle della Fiocchi comprate qui sono fatte negli U.S. con licenza della fabbrica italiana e possibilmente anche con componenti provenienti dall'Italia. Le ho usate a tortore quest'anno e quelle che ho colpito le ho portate a casa. Le altre ancora volano. Percio' sono (quasi) sicuro che Centro stavolta (accade di rado, ma accade) ha ragione.
Ciao, e speriamo che questa discussione diventi lunga come quella sulla lunghezza delle canne (quelle di metallo, non quelle "caricate" a casa a mano o con l'apposita macchinetta).
Statt' buo'
Giovanni 'o Merecano
 
Devo aggiungere che con i rigati e' un'altra cosa. Io e' da diversi decenni che non caccio cervi con le cariche commerciali ma con le mie ricariche. I rigati sono molto piu' sensibili alle variazioni di carica, assetto della palla nel bossolo, ecc. Ma la ragione principale per cui ricarico e' che con tutti i fucili vecchi e malandati che ci sono in giro, le fabbriche di munizioni temono che una cartuccia caricata al limite superiore della potenza accettabile per quella cartuccia possa danneggiare il fucile o, peggio, mani e faccia del cacciatore, e qui c'e' la causa facile, per milioni di dollari. Quindi le cariche commerciali per i rigati sono di media potenza. Come la vedo io, perche' usare una .30-06 se le cartucce sono poco piu' potenti di una .308? La Marlin a leva M95 in .45-70 e' costretta ad usare cartucce commerciali che non disintigreranno una "Trapdoor" dei tempi di Custer dello stesso calibro (e tanti ancora sparano questi cimeli). Eppure la M95 e' fadda di ben altro metallo e temprata con procedimenti moderni. Potrebbe sparare cartucce del 50% piu' potenti, invece si deve accontentare di cartuccette che uguagliano le basse pressioni delle vecchie cariche di polvere nera.
Io invece carico le mie cartucce di carabina con dosi di polvere massime o anche al di sopra di quelle ritenute massime dai manuali di oggi (per la stessa ragione di cui sopra, quelli che compilano i manuali hanno paura di essere trascinati in tribunale--vedessi la differenza fra le dosi "massime" di oggi e quelle di una quarantina di anni fa, che oltrepassavano quelle di oggi anche di cinque grani!). Ma quando con molti esperimenti io cerco di arrivare alla carica ideale (che poi usero' sempre), parto dal basso, aumento piano piano la dose di polvere, e guardo tutti i segnali d'allarme che si possono leggere sul bossolo. Quando mi rendo conto che sto avvicinandomi a una carica che potrebbe essere pericolosa faccio un po' di marcia indietro. Inoltre fra una carica massima e una un po' meno potente scelgo quella delle due che mi da' maggior precisione. A che giova una carica potente che fa rosate da schifo?
 
Non mi trovo affatto daccordo con te poiche' a me ed alla stragrande maggioranza dei cacciatori le cartucce commerciali vanno bene, e neanche ce ne frega niente se per risparmiare su un po di polvere stiano utilizzando inneschi piu potenti, poiche' quello che ci interessa e'il risultato finale, e cioe' che producano buone rosate, alte velocita e pressioni contenute..
Non credo esista "la cartuccia miracolosa" ne nel caricamento commerciale ne' in quello domestico, credo invece che chi compie il miracolo sia quello che sta dietro al fucile. Quando 'il tiro e' preciso gli abbattimenti sono puliti, quando non lo sono le cause potrebbero essere quattro:
1)Manico storto del cacciatore
2) cartuccia scadente caricata da pizza e fichi
3) calcio non adatto alla struttura fisica del cacciatore ed al suo modo di tirare
4)strozzature troppo larghe in relazione al peso di carica ed alla grandezza del piombo
E adesso vorrei spendere due parole sulla ricarica casalinga; Io credo che nella maggior parte dei casi chi si ricarica le cartucce si illude di ottenere cartucce migliori rispetto alle originali, perche' manca spesso di esperienza e mezzi di controllo. Tanti si dichiarano caricatori, ma pochi, pochissimi sanno ricaricare, e pochissimi finiscono per ammettere che il caricamento domestico non trova sempre giustificazione neanche nell'economia, perche' i materiali sono molto costosi ed a volte neanche facilmente reperibili.
La cartuccia casalinga se ben caricata tuttavia puo' raggiungere i livelli delle commerciali, ma puo' offrire il vantaggio di esser confezionata su misura per la canna che la deve utilizzare, e per particolari condizioni meteo. Tutti gli altri vantaggi sono solo di ordine "psicologico", infatti il cacciatore che utilizza le proprie cartucce spara con piu sicurezza, piu convinzione, piu attenzione ed il tiro risulta piu preciso.
La cartuccia casalinga,se caricata,da gente che conosce la materia è superiore.
È come comprare all' ikea o dal falegname artigiano,questo è l esempio e da qui non ci si muove,senza se e senza ma!
 
concordo con te che l'aspetto psicologico è importante e la convinzione di cosa hai in canna aiuta nel tiro, ma su alcune altre cose non sarei proprio convinto. Premetto che non mi ritengo esperto e da dilettante passionista confeziono tutte le cartucce che sparo e cerco di mantenere critici i giudizi sui risultati ottenuti. Le cartucce commerciali sono ormai molto performanti e sicure, pero' l'attitudine ad esasperare gli inneschi e le orlature per vivacizzare cariche scarse, come si riscontra in alcune cariche commerciali, forse producono risultati accettabili nell'esito finale, però dovresti considerare che una polvere progressiva spinta e vivacizzata da innesco potente e orlo stretto , oltre che farsi sentire sulla spalla per il rinculo pesante, tende a disperdere la rosata prima del dovuto , con conseguente limite di gittata utile .
Una cartuccia ben studiata con cx armonizzato alla polvere, contenitore giusto, V0 nei parametri indicati e pressione non esasperata, porta a risultati spesso superiori alle commerciali, con soddisfazione del cacciatore e della sua spalla. Per il costo di produzione potrei dire che la ricarica domestica spesso è maggiore di analoghe cartucce commerciali. Ma questo fa' parte della passione e della ricerca di un buon prodotto che alla fine ti gratifica con abbattimenti puliti , magari senza rincorrere animali sanguinosi, feriti o distrutti da cariche eccessive.
 
come non darti ragione...cartucce di una nota marca ha diversi tipi di cartucce che rendono bene solo ed esclusivamente con climi caldi, decadendo vistosamente ai primi freddi...d'altro canto ho anche avuto modo di constatare qualche cartuccia che rende discretamente quasi tutta l'annata di caccia, ma in genere quelle poche che vanno quasi tutta l'annata sono veramente violente col caldo... quindi mi sono abituato a utilizzare cartucce che danno abbattimenti puliti ad inizio annata venatoria per poi abbandonarle per altre che so già funzionare ai primi freddi e poi durante l'inverno.
 
Centro67 ma sto aspettando un commento sulla cornacchia da una settimana!!! Dai dimmi che non l'ho presa ti prego!! Forse non hai visto il link te lo rimetto qui! (F2 classic piombo 7)

https://www.youtube.com/watch?v=YUrBS50EQg8

Setter67 scusami se ho inveaso il tuo post ma contraddire Centro è anche la mia missione non solo quella di Giovannit e Massimiliano ahahahhahahahaha
 
La cartuccia fatta in casa se ben fatta va molto bene ci vuole attenzione e competenze. Se domani mattina so che ci sono -5 gradi e sono capace mi preparo 10 - 15 cartucce per il giorno dopo , certamente sono più tranquillo e sicuro che le cartucce funzioneranno. Non posso parlare delle cartucce industriali perché ne ho sparate pochissime .IBAL
 
Me se entrambe le cartucce raggiungono lo stesso risultato balistico perche quella fatta in casa dovrebbe essere migliore?
Io non sono daccordo con te quando dici che le cartucce originali sono spesso di qualita scadente. Ricordatii che ogni cartuccia prodotta in fabbrica non viene commercializzata se non risponde positivamente alle prove al banco. Dimmi invece caricando in casa con quali strumenti si testano le cartucce?
 
Centro67 ma sto aspettando un commento sulla cornacchia da una settimana!!! Dai dimmi che non l'ho presa ti prego!! Forse non hai visto il link te lo rimetto qui! (F2 classic piombo 7)

https://www.youtube.com/watch?v=YUrBS50EQg8

Setter67 scusami se ho inveaso il tuo post ma contraddire Centro è anche la mia missione non solo quella di Giovannit e Massimiliano ahahahhahahahaha

Ciao ciccio, ma lo vedi che non ci cogli? HA HA HA HA HA spari a raffica tendenzialmente basso e dietro il bersaglio. Quanno ce cojji e' perche' ti sei sbagliato a mirare[17]. Se le rosate le piazzi da un'altra parte che vai cercando dalle cartucce? Dai Maure tranquillo le padelle le fanno tutti, le faccio pure io ma........meno di te sicuramente.
Un abbraccio Maure, continua pure con la tua missione, io proseguo con la mia[28]
 
Vedi caro centrino avrei potuto postare gli altri 10 15 colombacci stoppati però ho estrapolato questi 4 video che mostrano le differenze tra le cartucce perché tutti e 4 sono stati sparato con cartucce diverse. Certo tra uno e l'altro sicuramente mi si è storto il calcio del fucile però quando il colombaccio va via è cade dopo un quarto d'ora e ha 7 pallini addosso (vuoi vedere la foto?) il problema è la cartuccia
 
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