Ciao Centro, dunque tu mi confermi che intorno ai 40/45 metri le velocità tendono ad equipararsi a prescindere dalla velocità iniziale, ma sono proprio queste le distanze dove le velocità residue dovrebbero fare la differenza.
Intendo dire che entro i 30/35 metri in entrambi i casi le velocità sono più che sufficienti per abbattere un selvatico, le differenze, qualora ci fossero, si dovrebbero vedere proprio dai 40 metri in su dove una maggiore velocità residua potrebbe fare la differenza fra ferire ed abbattere.
Ma se dai 40 metri in su le velocità si livellano I 20 metri in più di V zero iniziale si rivelano assolutamente inutili.
E questo,a prescindere dal calo di rendimento della cartuccia che è ininfluente sulle velocità residue delle due canne, perché qualunque sia la V0 iniziale (alta o bassa che sia) a 40 metri avremmo in ogni caso le stesse velocità e quindi lo stesso potere lesivo.
Per quanto riguarda il tiro in pedana è più precisamente lo sporting, disciplina che pratico anche io, cerco di esprimere più chiaramente il mio pensiero.
il piattello ha sempre una traiettoria conosciuta: è sempre quella. Se spari 50 volte lo stesso piattello questo partirà sempre dallo stesso punto, avrà sempre la stessa velocità, seguirà sempre la stessa traiettoria e farà sempre la stessa parabola prima di cadere a terra: dunque il comportamento del piattello è prevedibile e di conseguenza con un po' di esperienza, che sicuramente non ti manca, puoi decidere come posizionare i piedi, dove posizionare le canne, la torsione del busto, dove indirizzare la fucilata, il tipo di swing da fare ecc. Se non lo prendi puoi ripeterlo "n" volte finché non hai capito dove sbagli e cosa devi fare per colpirlo.
A caccia tutto questo non esiste, un selvatico non arriva mai dallo stesso punto, con la stessa velocità con la stessa traiettoria e, una volta sparato, non prosegue nella stessa direzione diminuendo la sua velocità e, particolare non secondario, se lo sbagli... Ciao! Non ci sono possibilità di ripetere.
Poi, che il tiro sporting aiuti molto nella caccia perchè ci insegna la giusta impostazione, il calcolo degli anticipi, la velocità nel doppiare il colpo... e tanti altri aspetti positivi del tiro, non c'è alcun dubbio.
Che un buon colpitore in questa disciplina sará quasi sempre un ottimo colpitore a caccia è altrettanto certo, ma, almeno per me, le differenze fra le due discipline sono evidenti e di non poco conto.
un saluto
Maurizio