Caro Giovanni, prima di tutto grazie della tua disponibilità, stasera cerco di mandarti le foto delle canne dove è impresso la dicitura high strenght chromium molybdenum, comunque Oropesa mi parlava del 1983 anno di fabbricazione e punzonatura e commercializzazione proprio perchè commercializzarono in quegli anni poche bascule avanzo di magazzino, qualcuno mi parla del mio fucile come un prototipo considerando che sul vecchio catalogo Beretta del 1950 la doppietta 411 era disponibile in due versioni sia con la terza chiusura Greener che con la terza Purdey.
Ti incollo un parere dell'amico Gerolini grande esperto di questi fucili:
Una Beretta 410 che esce dalle officine Beretta negli anni '80 è già un fatto che mi lascia molto dubbioso, a prescindere da chi dà questa notizia.
Prima di risponderti, ho consultato tutti i cataloghi Beretta in mio possesso per cercare una soluzione a questo quesito, una risposta che mi convincesse per primo e non fosse lontana dalla verità.
Pur senza la certezza di aver azzeccato il rebus, una credibile storia del tuo fucile mi pare di averla forse ricostruita.
Come premesse, si deve dire che la doppietta mod. 410 Piccione ha SEMPRE la terza chiusura Greener, proprio come le modd. 409 (esclusa la 409 bis) quindi la tua bascula mancando della sede per questa appendice, non può essere a rigor di logica, quella di una mod. 410...!
Sul tuo fucile è invece presente in modo evidente dalle foto un terza chiusura Purdey, che si basa sulla tenuta di una traversino comandato dalla chiave su una piccola mensola cuboidale che sporge dal gruppo canne a livello del terzo superiore del piano di culatta ed entra nella faccia di bascula da una sua finestratura centrale, proprio quella che si vede nelle tue foto.
A questo punto ho scoperto un fatto interessante.
Su un vecchio catalogo Beretta del 1950 viene dichiarato che la doppietta mod. 411 era disponibile in due versioni, sia con terza chiusura Greener che con la terza Purdey.
Non so il tipo per la terza Greener modificata "coperta", ma non mi interessa, quelo che invece è chiaro è che il modello 411 con la terza Purdey manca della fessura nella parte superiore della bascula, in cui alloggia il prolungamento della bindella che è la caratteristica della 3° chiusura di Greener.
La mod. 411 altro non era se non una doppietta di lusso con base 410 e con finte cartelle e pinne sottocanne, solite batterie A&D.
La Beretta avrebbe potuto disporre o recuperare alcuni grezzi di questo modello e per semplificare il lavoro renderli delle 410 con terza Purdey usando i calci di questo ultimo modello.
In buona sostanza, il mio sospetto è che la tua arma possa essere stata in origine una bascula grezza per creare una Beretta 411, poi lasciata senza finte cartelle e pinne e trasformata in una 410 molto particolare.
L'alternativa potrebbe essere che in fase progettuale sia stata creata anche qualche bascula per prototipi mod. 410 con la terza Purdey.
In seguito queste armi non vennero finite e mandate in produzione avendo adottato in questo modello la sola terza Greener; questo però sui documenti Beretta non appare mai e quindi resta solo una vaga ipotesi, meno attendibile della prima.
Chi ti ha pulito i piani di bascula, poteva andarci più leggero con la mano, ha quasi cancellato i punzoni!
Come vedi è un bel rebus, comunque a prescindere da tutto, considerando che in quegli anni Beretta ha fatto un pò di confusione, sono felice di aver un gran bel fucile e poi in cal. 16, e ringrazio pubblicamente tutti per la collaborazione che offrite al sottoscritto per risolvere quesdto piccolo rebus, che bene o male ci appassiona un pò tutti.
Ti invio la mia e-mail per l'invio degli estratti:
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Con stima
Marino
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