Re: Maleducazione sui campi di tiro a volo...
Scusa Alessandro ma non la penso come te e te ne vengo a spiegare i motivi.
Per prima cosa tutti noi paghiamo per sparare a 25 piattelli integri e non rotti, in qualsiasi campo di tiro a volo i piattelli rotti (e solo rotti) si ripetono, questa è una regola assodata e direi giusta visto che sono pagati profumatamente.
25 piattelli io li pago 6 euro, mi meraviglierei se il gestore paga 25 piattelli 1 euro in totale, sarebbe già anche troppo, mettici pure che deve anche ammortizzare il costo delle macchine, la corrente elettrica e tutto quello che vuoi ma sicuramente non ci rimette se su 25 piattelli 5 vengono ripetuti perchè chiaramente ROTTI.
Avrebbe SICURAMENTE ragione se uno facesse il furbo sparando per n volte allo stesso piattello, li la persona che spara non avrebbe attenuanti e lui avrebbe tutte le ragione del mondo anche se, come hanno scritto qua gli amici del forum, si fa molto prima a perdere un cliente che acquistarlo e un gestore furbo non direbbe niente visto che certamente non ci rimette.
Uno può poi decidere, come hai giustamente scritto tu, di non ripetere il piattello che esce rotto, ci stà, ma deve essere una decisione del tiratore, non una "costrizione" o quasi da parte del gestore.
Anche a me capita di avere la giornata storta e di avere le balle girate, credo capiti a tutti noi, considera che anche io ho a che fare con clienti che mi fanno disfare e rifare il mio lavoro per n volte ma non mi sono mai e poi mai permesso di essere maleducato nei loro confronti, ci mancherebbe, loro mi danno il pane e comunque è sempre una questione di educazione, cerco sempre di essere educato nei confronti del prossimo come credo accada per la maggior parte di noi.
Se era una persona a modo si sarebbe poi scusato nel suo ufficio anzichè indicarci la porta dicendoci: "quella è la porta, marciare !" e aggiungendo: "qui comando io e decido io chi fare sparare !", e invece ha dimostrato una volta in più la persona che è effettivamente e non aggiungo altro.
Riguardo ai campi di percorso di caccia....non sò quali frequenti tu, qua da me ci sono tanti cacciatori che si incontrano gogliardicamente e si divertono in compagnia a sparare, nulla più.
Capita di incontrare lo "sborone" di turno, ma è raro e comunque spara la sua serie di piattelli senza mettere a repentaglio la vita di nessuno, se uno vuole fare il bullo sono fatti suoi.
Capita anche come dici di persone che con l'automatico scarrellano senza ritegno e il piattello poi parte dovendo poi ripetere...in genere sono persone anziane, basterebbe comunque prenderli di persona e gentilmente fargli presente di accompagnare il carrello....chi ci sà fare con i clienti farebbe così.
Esistono regole in ogni TAV, basta seguirle, se uno le segue è senza dubbio dalla parte della ragione, se uno non le segue può senz'altro essere ripreso, si spera con i dovuti modi e maniere, da che mondo e mondo però e da quando ho preso in mano un fucile nessuno si è mai permesso di urlare come un forsennato e come se avessi rubato qualcosa per un piattello uscito rotto e quindi ripetuto.
Uno poi è libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe.
Saluti[/quote]
Carissimo,
la storia di quanto un gestore paga i piattelli non ci deve assolutamente interessare come clienti, (sarebbe come dire che a un ristorante un piatto di minestra costa 3 euro mentre a noi lo fa pagare 14 e quindi che se ne mangiamo 2 piatti e ne paghiamo 1 va bene lo stesso...).
Riguardo allo sparare 25 piattelli interi.. ti sei risposto da solo. 25 piattelli interi li hai fatti uscire e se alla 3° volta un particolare lancio non riesce credo possa essere umano desistere (mica potremo ripetere un lancio specialmente doppio n volte finchè riesce, o no?).
Riguardo al comportamento SBAGLIATISSIMO del gestore, ti do più che ragione. Al max poteva riprenderti in privato quando andavi a pagare e di questo sono sicuro che pagherà a livello di immagine. Anche se rimango dell'idea che fare il gestore di un tav sia un mestiere difficile e che richieda dosi di pazienza che per esempio non sarebbero nelle mie corde..
Saluti.
Alessandro