L'olio EVO rigorosamente italiano, sino a qualche anno fà a Londra veniva venduto in Farmacia. Le proprietà antiossidanti sono legati anche alla modalità di raccolta ed estrazione ed oggi sono ancora poche le realtà che prediligono la qualità alla quantità ed i consumatori ( ma anche troppi olivicoltori ) italiani purtroppo ancora non hanno la cultura necessaria riguardo i doppi benefici ( culinati e salutari ) di un prodotto il cui prezzo è inversamente proporzionale alla resa data dai modi di frangere le olive.
 
Io parlo da addetto ai lavori...non si vuole fare cultura sull'olio! Finché vedremo olio evo nei supermercati a prezzi ridicoli vuol dire che è più importante mantenere l'attuale sistema truffaldino di commercializzare olio più che la salute del consumatore...e mettiamocelo pure anche di rendere giustizia ai piccoli produttori di olive...
Comunque grazie Bigrillo!!!
 
Da buon Siculo consumo solo ed esclusivamente olio EVO, lo prendo direttamente al frantoio assistendo alla macinatura e alla spremitura delle olive. Ultimamente ho utilizzato e apprezzato le olive della varietà Cerasuola, il profumo è davvero incredibile, risulta molto fruttato. Anche la varietà Calamignara è molto apprezzata nella nostra zona (provincia Palermo), olio che resiste benissimo da un anno all'altro senza subire variazioni di sorta.
piero
 
L'olio EVO rigorosamente italiano, sino a qualche anno fà a Londra veniva venduto in Farmacia. Le proprietà antiossidanti sono legati anche alla modalità di raccolta ed estrazione ed oggi sono ancora poche le realtà che prediligono la qualità alla quantità ed i consumatori ( ma anche troppi olivicoltori ) italiani purtroppo ancora non hanno la cultura necessaria riguardo i doppi benefici ( culinati e salutari ) di un prodotto il cui prezzo è inversamente proporzionale alla resa data dai modi di frangere le olive.

Sante parole Fabio!!!
Io da salentino DOC e gran consumatore di olio dico che la maggior parte qui da noi spreme a caldo...
Se si usa questa tecnica in luogo della spremitura a freddo, parlare di qualità organolettiche è perdere solo tempo...
saluti
Tommy
 
Sante parole Fabio!!!
Io da salentino DOC e gran consumatore di olio dico che la maggior parte qui da noi spreme a caldo...
Se si usa questa tecnica in luogo della spremitura a freddo, parlare di qualità organolettiche è perdere solo tempo...
saluti
Tommy

Anch'io ho un piccola proprietà dove curo piante ed estrazione. Ho selezionato il frantoio dove portare l'olive perchè molti quando chiedevo estrazione a freddo mi prendevano per matto e con la filtrazione matto al quadrato. Ovviamente nel salento, purtroppo quella parte del tacco flaggellata dall xylella. Purtroppo, molti in quelle zone raccolgono a terra, il mercato del lampante è florido e guarda casa tutto prodotto che parte per chissa quale rinomate regioni per contraffare l'evo e poterlo mettere in concorrenza con l'import tunisino a basso costo e scadente qualità. Bisognerebbe insegnare cultura dell'olio nelle scuole come fanno i francesi col vino.
 
Non so cosa dire, a casa mia, a parte l'acidità controllata quando capitava e solo per curiosità, non sapevano e tutt'ora non sappiamo se il nostro olio è EVO, le olive sono quello e l'olio da mangiare è quello. Però posso dire che una bottiglia di olio chiusa bene, lasciata al buio in un luogo fresco e aperta dopo 4 anni è ancora utilizzabilissima senza neanche lontanamente una puntina di rancido. Detto questo deduco che l'olio che mangio ha una bassissima acidità. Quando regalo qualche bottiglia, dico "questo è olio d'oliva fatto da me" Il nostro modo di fare EVO era mettere le olive nella macina, farle rompere e metterle sotto la pressa idraulica. Un quintale fruttava 5/6 litri, dopo bisogna rimacinare il tutto. Un procedimento che qualcuno attuava perchè aveva i figli piccoli. L'olio fatto a novembre 2016 ancora non l'ho adopero, sto consumando quello del 2015. Spesso per lunghi periodi la mattina prendo un cucchiaio da tavola di olio, specialmente quando ho il mal di gola, qualcuno dice che può curare anche l'ulcera. L'anno scorso dalle mie parti l'olio comprato al frantoio costava dai 7,00/8,00 euro al litro, però da olive selezionate, viste quando venivano messe nella macina fino a quando l'olio non veniva fuori dal separatoio, l'anno scorso è stata una brutta annata, olive senza verme ce ne erano veramente pochè.
 
Non so cosa dire, a casa mia, a parte l'acidità controllata quando capitava e solo per curiosità, non sapevano e tutt'ora non sappiamo se il nostro olio è EVO, le olive sono quello e l'olio da mangiare è quello. Però posso dire che una bottiglia di olio chiusa bene, lasciata al buio in un luogo fresco e aperta dopo 4 anni è ancora utilizzabilissima senza neanche lontanamente una puntina di rancido. Detto questo deduco che l'olio che mangio ha una bassissima acidità. Quando regalo qualche bottiglia, dico "questo è olio d'oliva fatto da me" Il nostro modo di fare EVO era mettere le olive nella macina, farle rompere e metterle sotto la pressa idraulica. Un quintale fruttava 5/6 litri, dopo bisogna rimacinare il tutto. Un procedimento che qualcuno attuava perchè aveva i figli piccoli. L'olio fatto a novembre 2016 ancora non l'ho adopero, sto consumando quello del 2015. Spesso per lunghi periodi la mattina prendo un cucchiaio da tavola di olio, specialmente quando ho il mal di gola, qualcuno dice che può curare anche l'ulcera. L'anno scorso dalle mie parti l'olio comprato al frantoio costava dai 7,00/8,00 euro al litro, però da olive selezionate, viste quando venivano messe nella macina fino a quando l'olio non veniva fuori dal separatoio, l'anno scorso è stata una brutta annata, olive senza verme ce ne erano veramente pochè.
Un olio estratto da olive nella misura del 5 - 6 % già fa comprendere un eccellente qualità. Bassissimi tempi di gramolatura e resa minima, ma prodotto finale fragrante e immutato nei contenuti di polifenoli. E' evidente che un simile EVO sia estratto da olive raccolte sull'albero ancora non in maturazione ed è proprio quell'olio estratto che consumato giovane dà il gusto tipico dell'eccellenza, quel piccante decantato dai più grandi cultori dell'oro verde e riportato da Claudione nostro. Incredibile invece la richiesta di molti coltivatori conosciuti in puglia, che se il molino non garantisce il 25% ed oltre di resa vanno altrove. E come fà a garantire tanto prodotto? Semplice tempi elevati di lavorazione a temperature assai superiori ai 27 gradi, ma prodotto con caratteristiche perdute nella lavorazione .... e dopo un anno olio buon solo per cucinare.
 

Bigrillo

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Saluti a tutti! Siamo tutti estimatori dell’Olio ExtraVergine di Oliva amichevolmente chiamato EVO, tra le tante informazioni che arrivano dai media, vorrei condividere alcune notizie tratte da un libro che sto leggendo, nel capitolo dedicato all’olio EVO si parla dei famosi composti fenolici ovvero dei potenti antiossidanti contenuti nell’olio di qualità e prima spremitura. Tra le varie sostanze dal nome chimico come il tirosolo, l’idrossitirosolo, l’oleuropeina, c’è l’oleocantale! il responsabile del “pizzicore” “arzente” nel palato, a molti non gradito, ebbene trattasi di una molecola dalle proprietà antinfiammatorie simile all’ibuprofene principio attivo del meglio conosciuto Brufen, ma non solo, in due cucchiai di olio EVO di prima qualità c’è abbastanza oleocantale, 5mg, paragonabile ad una baby aspirina, quella che i cardiopatici assumono per evitare la formazione dei trombi. Disporre dell’olio EVO significa aiutare in modo benefico la fisiologia del nostro corpo.
Tante altri suggerimenti ci sono in questo libro, interessante che si può leggere anche a capitoli.
F. Berrino: medico, direttore di medicina preventiva all’Istituto nazionale dei tumori a Milano
L. Fontana: medico, scienziato, esperto mondiale nella nutrizione……
La Grande Via: alimentazione, movimento, “caccia”, meditazione, per una lunga vita felice, sana e creativa. ED: Mondadori. Caccia l’ho aggiunto io perché ci sta! Eccome se ci sta!
 
Se penso all'olivo o Ulivo (alla toscana) lo associo all'alter ego vegetale dell'uomo, con i suoi 500 tipi genetici solo in Italia è la conferma di una diversità genetica ma che si riassume alla fine nella longevità, ama il sole come il buon vecchio, sopporta periodi di siccità (di crisi) tipici della vita, è sensibile alle basse temperature e al forte vento specialmente associato a basse temperature, risente dell'eccessiva piovosità come dell'elevata umidità, non è poi molto lontano dal nervosismo umano. Il suo biglietto da visita è l'acidità, tanto è più bassa, tanto più alta è la qualità dell'olio e al contrario più alta è l'acidità più il prodotto è scadente, cosa che non ha nulla a che vedere con il colore o sapore ma soltanto riscontrata da analisi di laboratorio, noi possiamo empiricamente assaggiare su fagioli o ceci pane arrostito comunque roba calda dove si esaltano maggiormente magagne, mosca terra ecc. Il pizzicore sulla lingua non è un difetto ma è sinonimo di recente spremitura e si spera senza aggiunta di foglie, ha a che fare con i polifenoli una vasta famiglia ciascuna con le proprie specificità di stabilità e qualità nutrizionali e salutistiche, alcuni di questi riscontrati esclusivamente nell'olio extra vergine d'oliva, ricco di grassi insaturi, antiossidanti naturali che 'stappano' le vene intasate e riducono anche il rischio tumorale. L'aroma fruttato si distingue in due distinte categorie, il fruttato non propriamente dolce ma gradevole senza sfumature amare e con retrogusto di mandorle e il fruttato giovane leggermente erbaceo, le cultivar, il terreno, l'esposizione, la temperatura, la stagione, sono le variabili più influenti, poi ci sono cultivar che si adattano a situazioni più sfavorevoli io ne possiedo una un clone di leccino che ha resistito al grande freddo del 1985. Ha bisogno di impollinatori, maurino a sud, pendolino a nord secondo i venti dominanti, è molto rustico per questo in espansione mondiale, offre un olio di ottima qualità, non di gusto molto intenso ma molto fresco con una punta di amaro, fruttato e profumato leggermente piccante, gli intenditori riscontrano anche aromi di basilico e menta come anche di carciofi e mandorle, dico che l'extravergine di oliva è un toccasana per tutti, in particolare per i bambini perchè è ricco di vitamina A, E, senza dubbio contribuisce ad uno sviluppo equilibrato, altamente digeribile è anche stuzzicante per l'appetito del piccolo anche con una semplice C nella pappa, ho memoria anche di intere generazioni tirate su a pane e C C d' olio, che dire non hanno mai sofferto di nutella.
 
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