Saluti a tutti! Quest’anno Natale arriva il 25 e di Domenica, colmando il gap con Pasqua che infischiandosene dei numeri preferisce la Santità Domenicale, Natale no! È preciso: il 25. Così come l’Annunciazione è il 25 marzo. Le date sono state fissate molto tempo dopo la nascita di Cristo, circa 300 anni D.C. in assemblea ecclesiastica a maggioranza hanno deciso la data della nascita il 25 dicembre e quindi l’Incarnazione del Dio fatto Uomo nel grembo di Maria 9 mesi prima: il 25 marzo. Meglio così, tutto fissato così non si litiga almeno per il Santo Natale visto che per Pasqua, le opinioni (cristiane) sono differenti come le date, ma Pasqua? Comunque sempre di domenica.
Detto questo io a Natale preferisco il presepe, ti mantiene legato alla tradizione, nella costruzione dello stesso ripercorri il cammino religioso, la storia, riconosci ogni anno tutti i personaggi, gli artigiani, le case, e immagini la vita in montagna con la neve, oppure nel deserto, riassesti strade non asfaltate, acqua dal torrente, no macchine, no lampioni, no doccia ma tanta umanità e socialità…. certo che se rubavi ……, poi gli Uomini e le Donne con i loro animali rispettati, ma trattati da animali, la lentezza della vita nelle fasi del giorno, comprendi la fortuna di possedere una casa con camino e di esercitare un’attività, un lavoro. Bello il Presepe! Pieno di Speranza.
L’angolo della Nascita (di riflessione): al freddo e al gelo con Giuseppe padre putativo in disparte fino a scomparire (grande nell’accettazione del ruolo, pensate che solo nella religione cristiano cattolica Giuseppe è considerato Santo) c’è Maria! una Madre consapevole della grandezza dell’evento e del suo evolversi: sempre presente!. Gli artisti ci mostrano nelle varie raffigurazioni, la sua dedizione e forza. W Le Donne!
Il Gesù nascente! in quel momento il più piccolo tra le genti, il più svestito, il più povero ma Colui che cambierà gran parte della Storia. Ultimo e piccolo nel presepe, Unico e Grande soprattutto ai giorni nostri.
Il Presepe? Un libro figurato da leggere e rileggere anno dopo anno, sempre diverso, rinnovato, pieno di insegnamenti, di meditazioni filosofiche di vita, di sociologia, dall’humus di terra fino al cielo stellato. La Storia.
L’albero “di Natale” non regge al paragone, diciamocelo, potete fare un albero lucente di addobbi, o semplice e maestoso, ma non regge il confronto, non ha movimento, è fermo immobile alla mercè degli addobbatori, non c’è Pensiero. Paillettes e lustrini a rivestire e coprire la dignità di un abete vero o falso che sia. Niente. L’albero non può rappresentare in pieno il Natale, che è una Festa di Famiglia, una Festa di ascolto e di Bontà, di Partecipazione, tuttiinsieme!
Baci e abbracci e vin broulè per chi andrà alla messa di mezzanotte, auguri e aperitivo per quelli del mezzogiorno, e via a casa in un tourbillon di pietanze che ci vorrebbero libri per annotarle tutte.
Senza ricercatezze e sbrodeghezzi vari a Natale menù TRADIZIONALE Regionale Casalingo e considerato la nostra attività venatoria, almeno un piccolo spazio dedicato alla Selvaggina.
Un abbraccio a tutti Voi e tantissimi Auguri di Serenità. Buon Natale!!!
PS: Sii Buono! A Natale adotta un vegano! AUGURI!!!