Passione e Ombrella.
E’ quasi mezzogiorno, stavolta ha vinto lei, per più di quattro ore a cercare la rimessa, su e giù tra vigneto, terra arata, granturco tagliato (sciatti), boschetta, certo che la zona la conosce bene dopo un po’ più di due mesi trascorsi a non sbagliare niente per salvare la pelle, le vie di fuga le ha consolidate, e noi non finiamo mai di imparare cara lepre (lievero) grossa come un cavritt che con un salto di più di tre metri hai saltato il canale tagliando il vigneto in modo anomalo …non si finisce mai di imparare….. e scomparendo. Dai ancora poche ore che poi si chiude e finirai in pace a prolificare per l’anno prossimo. Quest’ ultima giornata di caccia alla lepre è sempre la più bella, rammarico e speranza uniti insieme, ci riserva sempre delle sorprese meglio dire che LA CACCIA riserva momenti particolari, l’importante è coglierli. Siamo in tre con quattro cani è l’alba, siamo sul posto, con questa pioggia sarà dura che arrivi gente ma, non si sa mai che qualcuno possa pensare allo stessa zona, pertanto fermi a presenziare, schiarisce, ci si vede, anatre zero e si che di acqua ce n’è sia per i campi che dal cielo, niente spari lontani solo “Passione ed ombrella”. E' chiaro ormai sono le 7.30, i cani escono dalla gabbia, sgambano, fanno i bisogni non si allontanano, basta un fischio e quattro richiami ai SS Santi che ci proteggono per riaverli vicino, quattro
ciacoe (chiacchiere) assegnati i compiti ad ognuno si parte e piove sempre, con il terreno bagnato la cerca della pastura inizia nei luoghi dove è drenante (
dove l’è sciutt, perché te g’ha da saver che el lievero se sciuga se destìra, prima de rimetterse). I cani partono in un attimo che ci sorprende, accade tutto: la pastura è freschissima, i cani canizzano, la lepre
se cava via (esce dalla rimessa e si allontana a balzelloni) attraversa il vigneto per traverso, salta il canale, su per la terra arata (argillosa e pesante per la mia mole) e scompare…… Praticamente: i cani in pastura hanno canizzato la freschezza e quindi la vicinanza del selvatico preso l’affilo ….. sono arrivati quando ormai per salvare la pelle
“el lievero iera ormai andà “ senza rispettare la morfologia del terreno e le vie di fuga naturali da noi presenziate. La vita è dura.
E piove sempre! I cani la seguono, in primis con fervore con una canizza da brividi poi la perdono, qui il Capo riparte e rimette i cani su dove potrebbe essere passata infatti di la a poco la risegnano, le code frenetiche e borbottano, la perdono e la risegnano e piove che Dio la manda e cammina e avanti e studia dove sarà? Io obbedisco e cammino, la pioggia cessa per una mezza ora ma poi riprende…
Passion, Ombrea e Strada. Non lasciamo niente al caso, dove i cani segnano passiamo tutti fossetti, i vigneti, le boschette, i cespugli, troviamo un'altra pastura ma è un’altra lepre, si torna indietro, il capo ridisegna il percorso, si gira intorno sperando in una traccia apprezzabile dai cani per capire dove è passata, niente! e continua piovere. E’ mezzogiorno stavolta ha vinto lei! Come in un gioco i rintocchi del campanile danno la fine alla competizione… si ritorna, i cani ripassano sulle tracce del mattino e segnano senza abbaiare chissà cosa pensano perché hanno una passione anche loro…. Bisogna saper perdere. Pippo è il primo a rientrare, seguito da Susi, i due giovani Ambra e Argo la prendono larga, sentono che bisognerà aspettare molto tempo, Il Capo accendendosi una sigarette sorride e
…..va ben così fioi (va bene così ragazzi!) ultimi quattro richiami ai SS Santi e Ambra e Argo entrano nelle gabbie. L’annata è stata fantastica una delle migliori, per lavoro dei cani e lepri. Passione e Ombrella.
Un bel bicchiere di prosecco, la stufa, e …. Ma dove la poesser andata? Grazie a tutti! Caio.