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[h=1]Alla conferenza indetta da Firearms united al Parlamento europeo di Bruxelles uno degli interventi più attesi è stato quello di Vicky Ford, presidente del comitato Imco (Mercato interno e protezione dei consumatori), la quale ha fornito un aggiornamento sul cosiddetto “trilogo”, cioè sul dialogo trilaterale tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo. Cosa ha detto?[/h]
Alla conferenza indetta da Firearms united al Parlamento europeo di Bruxelles uno degli interventi più attesi è stato quello di Vicky Ford, presidente del comitato Imco (Mercato interno e protezione dei consumatori), la quale ha fornito un aggiornamento sul cosiddetto “trilogo”, cioè sul dialogo trilaterale tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo: lo stato attuale della situazione è che lo spostamento delle armi della categoria B7 nella categoria A (armi vietate) pare definitivamente tramontato, ma ancora si sta discutendo sulla possibilità di mettere in categoria A le armi semiautomatiche con caricatore di capacità superiore a un tot (prevedendo deroghe per l’impiego sportivo) ed è in particolare ancora traballante il futuro delle armi demilitarizzate, che potrebbero essere proibite assicurandone, però, la detenzione a chi già le avesse acquistate. Anche sul regolamento europeo per le armi disattivate, in realtà, la discussione prosegue: lo scopo è, in particolare, quello di consentire l’acquisto e la vendita di armi disattivate secondo le norme nazionali vigenti prima dell’8 aprile 2016, senza obbligare i possessori a costosi (e spesso impraticabili tecnicamente) adeguamenti (come attualmente previsto). Per quanto riguarda i requisiti psicofisici, il consenso sta convergendo sul fatto che ogni Stato membro debba avere un sistema per la valutazione psicofisica del soggetto che richieda un'autorizzazione in materia di armi. Il prossimo “trilogo” si svolgerà il 5 dicembre. L'approfondimento sui temi trattati nella conferenza, lo trovate su Armi e Tiro di dicembre 2016, in edicola tra pochi giorni!
Alla conferenza indetta da Firearms united al Parlamento europeo di Bruxelles uno degli interventi più attesi è stato quello di Vicky Ford, presidente del comitato Imco (Mercato interno e protezione dei consumatori), la quale ha fornito un aggiornamento sul cosiddetto “trilogo”, cioè sul dialogo trilaterale tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo: lo stato attuale della situazione è che lo spostamento delle armi della categoria B7 nella categoria A (armi vietate) pare definitivamente tramontato, ma ancora si sta discutendo sulla possibilità di mettere in categoria A le armi semiautomatiche con caricatore di capacità superiore a un tot (prevedendo deroghe per l’impiego sportivo) ed è in particolare ancora traballante il futuro delle armi demilitarizzate, che potrebbero essere proibite assicurandone, però, la detenzione a chi già le avesse acquistate. Anche sul regolamento europeo per le armi disattivate, in realtà, la discussione prosegue: lo scopo è, in particolare, quello di consentire l’acquisto e la vendita di armi disattivate secondo le norme nazionali vigenti prima dell’8 aprile 2016, senza obbligare i possessori a costosi (e spesso impraticabili tecnicamente) adeguamenti (come attualmente previsto). Per quanto riguarda i requisiti psicofisici, il consenso sta convergendo sul fatto che ogni Stato membro debba avere un sistema per la valutazione psicofisica del soggetto che richieda un'autorizzazione in materia di armi. Il prossimo “trilogo” si svolgerà il 5 dicembre. L'approfondimento sui temi trattati nella conferenza, lo trovate su Armi e Tiro di dicembre 2016, in edicola tra pochi giorni!
