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io Messina, segretario dell’Idv, ha risposto alle recenti dichiarazioni del ministro Orlando, in relazione al progetto di legge di iniziativa popolare di cui si è fatto promotore, per la legittima difesa. Cosa ha detto?
Ignazio Messina, segretario dell’Idv, ha risposto alle recenti dichiarazioni del ministro Orlando, in relazione al progetto di legge di iniziativa popolare di cui si è fatto promotore, per la legittima difesa. “Condivido l’obiettivo del ministro Orlando”, si legge nel suo commento, “di evitare che le armi vadano in giro. Ma la proposta di Italia dei valori di ampliare la legittima difesa nei luoghi di privata dimora è esattamente l’opposto di quello che sta accadendo per esempio negli Usa, dove le troppe armi in circolazione vengono portate in luoghi pubblici per uccidere o fare stragi. È giusto che debba essere lo Stato a garantire la sicurezza ma quando un malintenzionato si introduce in un luogo di privata dimora contro la volontà degli aventi diritto, non si fa certo in tempo a chiamare le forze dell’ordine: in certi drammatici frangenti bisogna decidere fulmineamente come difendere sé e i propri cari, senza magari rischiare di dover pure risarcire il malfattore. Questo è quanto hanno chiesto due milioni di cittadini (cosa mai vista in precedenza): lo Stato ha il dovere di dare una risposta rassicurante”.
Ignazio Messina, segretario dell’Idv, ha risposto alle recenti dichiarazioni del ministro Orlando, in relazione al progetto di legge di iniziativa popolare di cui si è fatto promotore, per la legittima difesa. “Condivido l’obiettivo del ministro Orlando”, si legge nel suo commento, “di evitare che le armi vadano in giro. Ma la proposta di Italia dei valori di ampliare la legittima difesa nei luoghi di privata dimora è esattamente l’opposto di quello che sta accadendo per esempio negli Usa, dove le troppe armi in circolazione vengono portate in luoghi pubblici per uccidere o fare stragi. È giusto che debba essere lo Stato a garantire la sicurezza ma quando un malintenzionato si introduce in un luogo di privata dimora contro la volontà degli aventi diritto, non si fa certo in tempo a chiamare le forze dell’ordine: in certi drammatici frangenti bisogna decidere fulmineamente come difendere sé e i propri cari, senza magari rischiare di dover pure risarcire il malfattore. Questo è quanto hanno chiesto due milioni di cittadini (cosa mai vista in precedenza): lo Stato ha il dovere di dare una risposta rassicurante”.
