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Ora vi faccio partecipi di quanto un mio carissimo amico divenuto capannista in seguito al problema che ha avuto si appresta a sostenere ......: IN BOCCA AL LUPO SERGIO .....

[h=3]LA STORIA[/h]

Medico, 56 anni e con un infarto affronterà il cammino di Santiago video

Sergio Accardi, 56 anni, medico di base di Zogno, dopo un grave infarto il prossimo 28 marzo inizierà il cammino verso Santiago de Compostela. Più di 800 chilometri che lo vedranno impegnato per oltre due mesi. Una sfida che seguirà per Bergamonews.it a favore della Fondazione Internazionale Onlus “Aiuti per la ricerca sulle malattie rare” Armr e l'associazione Free Wheels Onlus.
di Davide Agazzi - 09 marzo 2016 - 5:46




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Ci sono battiti del cuore che cambiano per sempre lo scandire della vita.
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Sergio Accardi, 56 anni, medico geriatra di Zogno il settembre del 2012 viene colpito da un infarto.Sportivo e atletico, deve fare i conti con un cuore che ha deciso di cambiare il corso della sua vita. A quattro anni da quel giorno, il prossimo 28 marzo Accardi affronterà una sfida immensa: il cammino di Santiago de Compostela.Oltre 800 chilometri a piedi da percorrere in circa due mesi. Lo farà per se stesso, ma soprattutto per dimostrare che la malattia cambia la vita, ma che l’esistenza riserva sempre nuove possibilità per cogliere altre opportunità e guardare il mondo da diverse prospettive.Durante questa sfida Accardi, che racconterà per Bergamonews.italcune tappe, raccoglierà fondi a favore della Fondazione Internazionale Onlus “Aiuti per la ricerca sulle malattie rare” Armr e l’associazione Free Wheels Onlus, che si pone l’obiettivo di riportare sempre più persone a il “visitare il mondo a piedi” come strumento di crescita personale.Quest’ultima associazione è stata creata da Pietro Scidurlo, altleta 37enne varesino paraplegico dalla nascita. Accardi e Scidurlo partiranno insieme il 28 marzo per due mete diverse: il medico di Zogno per Santiago, Scidurlo percorrerà da Somma Lombardo la via Francigena per raggiungere Roma.Come nasce questa decisione dottor Accardi?
“L’anno scorso durante un viaggio in estate, a luglio, con mia moglie Monica e con i miei due figli Alice e Nicola, stavano raggiungendo Viana, in Spagna per visitare la cattedrale di questa città e la tomba di Cesare Borgia detto “il Valentino”. La statale costeggia il cammino di Santiago de Compostela e osservavo questi pellegrini sotto il sole cocente. Mi ricordo che ho detto: ‘Questi sono pazzi’. Terminata la visita alla cattedrale ci siamo fermati sulla piazza di Viana dove c’è una fontana e c’erano questi pellegrini con i piedi martoriati. Essendo un medico che si occupa di ulcere della pelle ho pensato che se mi fossi fermato lì, ho confessato a mia moglie, avrei fatto un sacco di soldi. Dopo pranzo tornando in auto con la mia famiglia ricordo che ho chiesto a mio figlio di accostare su una piazzola perché avevo loro qualcosa da dire. Mia moglie si è allarmata, poi ho detto: ‘L’anno prossimo voglio fare il cammino di Santiago’. So di averli spiazzati tutti. Mio figlio Nicola mi ha detto: ‘Ma come, li avevi definiti matti questa mattina’. Ed io ho risposto: ‘E io che cosa sono, non sono forse come loro?’. Da lì la decisione di prepararmi per questo cammino”.
Una decisione e una scelta importante che forse ha origine proprio dal suo infarto. Ci vuole raccontare quel giorno?
“Ho sempre svolto numerose esperienze sportive per la curiosità di esplorare nuovi atti motori. Sono stato anche paracadutista nel Tuscania da giovane. Poi ho sempre fatto sport. Il 2 settembre 2012 ho partecipato ai campionati del mondo medici di corsa su strada in Val di Fiemme. Mi sono classificato terzo della mia categoria e undicesimo assoluto. Tre giorni dopo, la sera del 5 settembre, dopo l’ambulatorio ho deciso di fare una corsettina di qualche chilometro sulla pista ciclabile di Zogno. Ad un certo punto ho sentito come sei mi esplodesse la testa. Ho creduto che si trattasse di un aneurisma cerebrale e in pochi istanti ho pensato che stavo morendo e non avrei avuto nemmeno il tempo di salutare mia moglie. Poi invece la testa si è liberata e mi ha preso il petto, un dolore fortissimo al braccio e ho compreso che si trattava di un infarto. Ho chiamato il 118 e poi mia moglie”.
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La corsa in ospedale e la diagnosi: una lesione molto vasta aveva colpito il cuore. Intervento immediato.
“Dopo l’angioplastica ho avuto la chiusura di uno stant e da lì una serie di complicazioni, dopo una decina di arresti cardiaci mi hanno messo in coma farmacologico per 21 giorni. Ad un certo punto sono entrato in lista d’attesa per un trapianto d’urgenza di cuore, fino a quando il dottor Ferdinando Lorini ha deciso di intervenire con una pratica mai provata prima al mondo che ha funzionato”.
La lunga riabilitazione e il ritorno alla vita di prima, con l’amato lavoro in ambulatorio a Zogno e la dolce ripresa dell’attività fisica.
Domenica 19 marzo, alle 15 in piazza Marconi a Zogno, Accardi presenterà la sua nuova sfida per la raccolta fondi a favore delle due associazioni Armr e Free Wheels Onlus.Ad accompagnarlo in questa impresa, lungo il cammino verso Santiago de Compostela, ci saranno quattro amici. Sponsor tecnici l’Atletica Valle Brembana e Sport Tiraboschi di Zogno che stanno predisponendo tutto l’abbigliamento necessario per affrontare le diverse condizioni meteo che Accardi potrebbe trovare nella sua avventura.“Ringrazio tutte quelle persone, soprattutto bambini affetti da malattie rare e coloro che soffrono di disabilità, che grazie alla generosità di coloro che leggeranno potranno vedere una seppur piccola luce di speranza” conclude Accardi.Noi di Bergamonews siamo con lui e con quanti non si arrendono di fronte ad un cambiamento dei ritmi del cuore.Per chi volesse sostenere questa iniziativa può trovare informazioni sulle due fondazioni e i codici Iban per donare un contributo.www.armr.it

BGNEWS

 
Leggere queste cose fa capire l'attaccamento alla vita di una persona, dopo una malattia o dopo un fatto particolare che l'ha colpito, posso solo congratularmi con lui per l'impresa che si e' prefissato, un grandissimo augurio di buona riuscita per la grandissima buona volonta' che sta dimostrando ....
 
Cavolo Nico fai i complimenti al tuo amico..ci sono eventi nella vita di ogni persona in grado di sconvolgere totalmente la prospettiva che si ha della propria vita. Tanta ammirazione e un grosso Ibal a Sergio.
 
Un grande IBAL al Dottore....... da uno che se ne era andato ma che un altro bravo dottore e un defibrillatore hanno riportato quaggiù per poter assaporare ancora il gusto della vita.
 
Ma quanto è piccolo il mondo. Ho conosciuto Sergio due/tre anni fa nell'occasione in cui gli ho ceduto una doppietta e ho avuto modo di apprezzare la sua carica umana e la passione che dimostrava nei confronti del suo prezioso lavoro di "Medico degli anziani" di cui parlava con affetto e trasporto, era peraltro accompagnato dalla sua altrettanto intelligente e amorevolmente protettiva moglie.
Mi era sempre rimasta la voglia di risentirlo ma.....avevo sempre rimandato, ora questa bellissima notizia mi riempie di gioia e mi dimostra che alcune persone sanno combattere le proprie battaglie, nella vita, con una forza particolare dovuta a una grande carica interiore.
Gli sono molto vicino anche come appassionato delle attività in montagna e conosco molta gente che ha percorso questo "cammino" carico di spiritualità, e non posso che gridare...........FORZA SERGIOOOOO !!!!!
Per "PRETE" salutamelo, lui sapra sicuramente ricordare l'episodio che ci aveva fatti incontrare.
Mauro
 
Mi era sempre rimasta la voglia di risentirlo ma.....avevo sempre rimandato, ora questa bellissima notizia mi riempie di gioia e mi dimostra che alcune persone sanno combattere le proprie battaglie, nella vita, con una forza particolare dovuta a una grande carica interiore.
Gli sono molto vicino anche come appassionato delle attività in montagna e conosco molta gente che ha percorso questo "cammino" carico di spiritualità, e non posso che gridare...........FORZA SERGIOOOOO !!!!!
Per "PRETE" salutamelo, lui sapra sicuramente ricordare l'episodio che ci aveva fatti incontrare.

Si l'ho sentito ieri sera, altroche' se si ricorda, e ti ricorda come persona cordialissima con un' ottima accoglienza mi diceva, ti saluta tanto tanto .
Mauro[/QUOTE]
 
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