quando ero ragazzino mio zio portò a casa una cornacchia grigia, uccello rarissimo nel 1965 nelle nostre campagne, restò con noi parecchia anni, tutti i giorni ci sorprendeva per dei comportamenti "intelligenti" che all'epoca si attribuivano solo ai cani, come il richiamo, se suonavano (anzi bussavano) alla porta era la prima ad andare a vedere chi c'era e bussava col becco alla porta per entrare. viveva libera andava e veniva a suo piacimento ma era puntualissima a venire a pranzo e cena, se ripenso a "Gina" le cornacchie mi sono meno antipatiche...............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!
 
Mamma coniglio aggredisce e caccia il serpente

Mamma coniglio aggredisce e caccia il serpente

Il video si apre con le immagini di un grosso serpente nero che avvolge due cuccioli di coniglio tra le sue spire. Ma, quando sembra ormai che il loro destino sia compiuto, spunta dal nulla mamma coniglio che si lancia in una lotta disperata per salvare la vita dei suoi cuccioli. Il serpente, preso a morsi e inseguito, non può fare altro che mollare la presa mentre mamma coniglio lo attacca di nuovo a più riprese e lo fa scappare definitivamente.

https://www.youtube.com/watch?v=8MHUlVIJy94
 
Il regno animale..........................un DRIVE IN in prima visione !..............e ci aggiungo pure che noi cacciatori ,per fortuna e se lo vogliamo, abbiamo la possibilità di sederci sempre in prima fila.

Ciao,Paolo.
 
Riuniti dopo 9 mesi: l'amore dei rondoni

Riuniti dopo 9 mesi: l'amore dei rondoni

Mercoledì 03 Giugno 2015

Ritrovare il partner dopo lunghi mesi di separazione forzata: succede (spesso) ai rondoni, instancabili migratori che ritornano, però, sempre nella stessa casa, e dallo stesso compagno.

https://www.youtube.com/watch?v=nStSl7DktD8

La Natura sa essere spietata, o regalare storie di inaspettata poesia. Come quella di questi due rondoni, che si sono ritrovati sotto allo stesso tetto dopo 9 mesi di lontananza.

Gli impiegati della BirdLife International, un'organizzazione internazionale che si occupa della conservazione dell'avifauna, hanno filmato il primo, nuovo incontro tra i due pennuti, che avevano nidificato vicino ai loro uffici a Cambridge, Inghilterra.

STORIA A DISTANZA. I rondoni comuni (Apus apus) tendono a formare legami monogami che durano per tutta la vita. I membri della coppia, inseparabili fino a un anno fa, si sono probabilmente divisi durante l'annuale migrazione dall'Inghilterra verso l'Africa.

Questi uccelli mangiano, cacciano e dormono in volo, percorrendo in un giorno anche 900 km. Nonostante possano anche accoppiarsi in volo, non è raro che i partner si perdano di vista in questa fase dell'anno.

RICONOSCERSI... A PENNE. Capita però altrettanto spesso che dopo la migrazione, i rondoni ritornino nello stesso nido e dallo stesso compagno, dopo aver "ristrutturato" il rifugio che nel frattempo ha subito i danni dell'abbandono.

Nel video, i pennuti esibiscono un battito d'ali che, secondo gli esperti, è un comportamento volto a limitare l'aggressività del compagno dopo tanti mesi di separazione. Nelle coppie appena formate, questo frullio di penne va avanti molto più a lungo, prima che si arrivi all'accoppiamento. Quella dei due rondoni sarebbe, dunque, un'ulteriore prova di affiatamento.


fonte:focus.it
 
Intelligenti come cornacchie

Intelligenti come cornacchie

Martedì 30 Dicembre 2014

Questi uccelli sono capaci di ragionamento analogico.

https://www.youtube.com/watch?v=1imeF8JpNcg#t=15

Lo studio “Crows Spontaneously Exhibit Analogical Reasoning” pubblicato su Current Biology dalle biologhe russe Wasserman e Anna Smirnova, Zoya Zorina e Tanya Obozova, dell’università statale Lomonosov di Mosca, e da Edward Wasserman dell’università dello Iowa, non solo conferma la grande intelligenza delle cornacchie e degli altri corvidi, ma la porta al livello dei primati non umani e a un passo dal più avanzato pensiero relazionale degli esseri umani.

Il team russo-statunitense ricorda su Current Biology che «il ragionamento analogico è di vitale importanza per la conoscenza avanzata e l’adattamento comportamentale. Molti teorici ritengono il pensiero analogico sia unicamente umana e sia fondamentale per la categorizzazione, la risoluzione creativa dei problemi e la scoperta scientifica. Gli psicologi comparativi sono stati a lungo interessati ragionamento analogico nella generalità delle specie, ma inizialmente hanno trovato difficoltà a ottenere il supporto empirico per tale pensiero negli animali non umani». I ricercatori hanno messo insieme molte prove e argomenti che «il relational matching-to-sample (Rmts) coglie efficacemente l’essenza di analogia, nella quale gli argomenti logici rilevanti sono rappresentati visivamente».

Le cornacchie arano già note per le loro capacità di ricordare i volti, utilizzare strumenti e comunicare in modi sofisticati, ma il nuovo studio dimostra che i corvidi hanno un cervello in grado di risolvere problemi di ordine superiore – quelli che i ricercatori chiamano relational-matching tasks – e che possono farlo spontaneamente. La ricerca evidenzia che «Questo significa che le cornacchie si uniscono agli esseri umani, alle grandi scimmie ed alle scimmie per la capacità di mostrare un pensiero relazionale avanzato».

Secondo Wasserman «qQuello che i corvi hanno fatto è una prodezza fenomenale. Questa è la meraviglia dei risultati. Era stato fatto prima con le grandi scimmie e le scimmie, ma adesso abbiamo a che fare con un uccello; ma non solo un uccello qualsiasi, un uccello con un cervello speciale per gli uccelli come il cervello di una grande scimmia è speciale per i mammiferi».

Wasserman spiega che le ricercatrici russe studiano da decenni e le specie di uccelli per decenni e che uno dei temi principali del loro lavoro è cognizione ed anche questa volta hanno realizzato uno studio attento e ben pianificato: «E’ stato un esperimento molto abile. Ero completamente ammaliato da quanto fosse innovativo». Lo studio, finanziato dalla Russian Foundation for Basic Research, ha coinvolto due cornacchie di almeno 2 anni. Subito gli uccelli sono stati addestrati e testati per identificare gli elementi in base al colore, alla la forma ed al numero dei singoli campioni. Gli uccelli sono stati collocati in una gabbia di rete metallica nella quale ogni tanto veniva inserita una vaschetta di plastica contenente tre piccole tazze. La coppa del campione al centro era coperta con una piccola scheda sulla quale era raffigurato un colore, una forma o il numero di elementi. Le altre due tazze erano coperte una con scheda che corrispondeva campione ed una con quella non corrispondente. Durante questo periodo iniziale di addestramento. La coppa con la scheda con i simboli corrispondenti conteneva due vermi; i corvi venivano così premiati con il cibo quando sceglievano la carta corrispondente, ma restavano a becco asciutto quando sceglievano la carta sbagliata.

Una volta che i corvi sono stati addestrati sulle schede corrispondenti a campione, i ricercatori sono passati alla seconda fase dell’esperimento: le cornacchie sono state valutate con coppie di elementi che si potevano mettere in relazione solo con un ragionamento relazionale corrispondente. Questi trial relazionali corrispondenti sono stati effettuati in modo che le coppie di carte non si adattassero con precisione, eliminando così il controllo da identità fisica. «Ad esempio – spiegano all’università dello Iowa – le cornacchie potevano dover scegliere due cerchi stesse dimensioni, piuttosto che due cerchi di diverse dimensioni quando la carta del campione visualizzata due quadrati delle stesse dimensioni».

Ciò che ha sorpreso i ricercatori non è stato solo che le cornacchie potevano fare correttamente le relazioni tra le figure, ma che lo hanno fatto spontaneamente, senza un addestramento esplicito. «Questo è il punto cruciale della scoperta – dice Wasserman – Onestamente, anche se fosse solo attraverso la forza bruta che i corvi avessero mostrato questo apprendimento, anche allora sarebbe stato un risultato impressionante. Ma questa impresa è stata spontanea». Ma i ricercatori riconoscono che il comportamento di corrispondenza relazionale delle cornacchie non può esserci senza qualche conoscenza di base: «Riteniamo infatti che le sia probabile che i loro precedenti addestramenti Imts (identity matching-to-sample) abbiano loro consentito di cogliere un concetto di monotonia ampiamente applicabile che potrebbe essere applicato ai campioni e due scelte ed ai test stimuli che coinvolgono solo l’identità relazionale. Come quel notevole trasferimento si sia esattamente è compiuto rappresenta una questione intrigante per studi futuri».

Secondo Anthony Wright, professore di neurobiologia ed anatomia all’Houston Medical School dell’università del Texas, la scoperta si colloca allo stesso livello delle dimostrazioni della capacità di utilizzare utensili da parte di alcuni uccelli, tra cui i corvidi: «Il ragionamento analogico, corrispondente a relazioni con relazioni, è stato considerato tra i maggiori processi di ragionamento astratto del cosiddetto “ordine superiore”. Per decenni si è pensato che tale ragionamento fosse limitato agli esseri umani ed ad alcune grandi scimmie. L’apparente spontaneità di questo dato lo rende ancora più notevole».

Joel Fagot, direttore della ricerca all’Université d’Aix – Marseille, è convinto che questa ricerca mandi in frantumi l’idea che «forme sofisticate di cognizione può essere trovate solo nella nostra “intelligente” specie umana. Le prove accumulate suggeriscono che gli animali possono fare di più di quanto ci aspettassimo». Wasserman è consapevole che ci saranno molti scettici e spera che l’esperimento sarà ripetuto con più corvi e altre specie, ma sospetta che «I ricercatori avranno altre di queste sorprese in serbo per la scienza. Abbiamo sempre liquidato in fretta gli animali. Questa arroganza umana permea ancora la scienza cognitiva contemporanea».


fonte:greenreport.it
 
L'uccello che si traveste da bruco

L'uccello che si traveste da bruco

Il mondo alla rovescia: per difendersi dai predatori, il pulcino di piagnone cenerino assume l'aspetto e il comportamento di un insetto.
Diciamo che sei un uccellino. In particolare, sei un pulcino appartenente alla specie Laniocera hypopyrra, comunemente chiamato piagnone cenerino. Si schiude il tuo uovo e ti ritrovi nel nido, in cima a un albero della foresta pluviale peruviana. Non sai volare. Puoi solo aspettare che i tuoi genitori ti portino il cibo. Sei, in poche parole, un preda facile.
piagnone cenerino 1.jpg

https://www.youtube.com/watch?v=mkRmMQ-xBuo
 
Il polpo geniale che trasporta la sua corazza di cocco

Il polpo geniale che trasporta la sua corazza di cocco

Un video mostra la straordinaria intelligenza del polpo, che trascina una noce di cocco per usarla come rifugio. La sua consapevolezza ha qualcosa di umano.

https://www.youtube.com/watch?v=zaE-LwDowcU

Guardate questo breve video: ha qualcosa di straordinario. O meglio, è il polpo ripreso da un sub che fa qualcosa di straordinario, inaspettato, qualcosa che dimostra ancora di più l'intelligenza di questi cefalopodi.
Danzando sul fondale marino, il polpo trascina una noce di cocco divisa in due; poi, trovato il posto giusto, si ferma e ci si infila dentro. È soprattutto l'intenzione del polpo a colpire, la chiara sensazione di avere una strategia in testa, e di sapere come metterla in pratica. Non vi ricorda un essere umano che torna a casa con i sacchetti della spesa?
Corazza portatile. Le riprese sono state effettuate in un punto non meglio precisato a largo dell'Indonesia. La spiccata intelligenza del polpo è ben nota ai biologi, così come è nota da qualche anno la sua capacità di utilizzare le noci di cocco come rifugio contro i predatori: nel 2009 il fenomeno venne osservato per la prima volta, sempre nelle acque indonseiane, da ricercatori del Victoria Museum australiano (il video qui sotto ne è la testimonianza). I polpi utilizzano le due metà delle noci di cocco come una sorta di corazza portatile, che li difende dagli attacchi esterni.

https://www.youtube.com/watch?v=1DoWdHOtlrk#t=44

Il genio strabiliante. Il polpo è una sorta di "genio" del mondo animale: ha occhi quasi umani, la capacità di reagl la luce senza utilizzare la vista, tentacoli che si autorigenerano, innate doti attoriali e una pelle capace di cambiare colore per sfuggire ai predatori. Le ventose gli permettono di percepire i sapori del cibo, orientarsi in un labirinto, aprire bottiglie e barattoli e fare fotografie.
E questo video, in cui mostra strategie adattive e consapevolezza quasi umane, non fa che rafforzare simili convinzioni.


fonte:focus.it
 
Alberto grazie per aver postato questo filmato, i rondoni nei miei ricordi sono quelli che con il loro garrire mi svegliavano da bimbo l'estate quando ero in vacanza, una colonia di rondoni nidificava vicino casa mia volavano compiendo acrobazie nel cielo azzurro dell'estate, sono, insieme al profumo del ligustro in fiore, un ricordo della mia infanzia, indelebile e commovente di un tempo che fu...........poi dopo il filmato mi sono ancora più simpatici............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!
 
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