"Gli Uccelli" di Hitchcock

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Oggi pomeriggio, dopo una pennichella, ho guardato fuori della finestra sul retro della casa, la finestra che da' sul pascolo, e nel prato fra casa e pascolo sembrava una scena del film di Hitchcock: tordi americani (quelli col petto arancione), grackles, blackbirds, uccellesimi non identificati, tortorelle nostrane--tutti che letteralmente brulicavano rivoltando lo spesso tappeto di foglie di quercia secche in cerca di insetti e vermi, e beccucchiando il mangime che spargo ogni mattina. Centinaia di uccelli, in terra e sui rami degli alberi... Meno male che a differenza di quelli del film, non avevano cattive intenzioni. Sono uscito a dar da bere al cavallo, e gli uccelli hanno continuato a farsi i fatti loro.

A differenza dei bottacci e dei sasselli, i nostri tordi mostrano evidente dimorfismo sessuale: i maschi hanno la testa scura, quasi nera, e sono un po' piu' grossi delle femmine, che hanno la testa piu' chiara. In volo non li riconoscerei dai bottacci. Hanno esattamente lo stesso modo di volare.

Tutte specie protette, meno le tortore, che pero' sono fuori stagione. E del resto da quest'anno ho cessato le ostilita' verso di loro anche durante la loro stagione. E' un piacere visivo osservarle. Ucciderle per due bocconcini di carne grandi come il mio pollice mi pare una cosa sbagliata. Ma di certo non critico chi le caccia come le ho cacciate io prima. E' una questione di scelte personali. Tutte le cacce hanno uguale dignita'.
 
Ho pensato a fare una foto, ma le condizioni di luce erano pessime. Avevo il sole in faccia, e il tappeto di foglie bagnate in terra rifletteva la luce e gli uccelli erano piu' o meno sagome scure in terra. Ieri il fenomeno non si e' verificato di nuovo.
 
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