Tutto vero quello che scrive l'amico nell'articolo, ma è da sempre così. Una sola riflessione mi pongo, i nemici della caccia sono compatti e fanno comunicazione mediatica incessante, noi invece nascosti nel limbo dei social " del cacciatore " come fossero il bar od il circolo dove le lamentele e le considerazioni leggittime sembrano esser solo cosa nostra e non da esternare al mondo.
Pesticidi ? Plastica, inquinamento, cambiamenti climatici ? Tutte causa dello squilibrio della biodiversità a noi cara e che a noi crea danni irreparabili alla nostra passione, con rarefazione della selvaggina e sempre meno possibilità di cacciare. Ebbene, nessuno, dico nessuno delle associazioni che dovrebbero tutelarci, nessun nuovo movimento o vecchio bello che morto con scopi politici, mai si è impegnato a conquistare visibilità mediatica oppure a proporre quesiti referendari che arrivino a limitare i danni della cultura metropolitana, dall'altra parte si prende la caccia come pretesto e si raccolgono firme per l'abolizione.
In fondo in fondo, se non riusciranno a cavalcare i risultati per legge, ci stanno invece riuscendo bene con un consenso solo mediatico che strizza l'occhio al politico di turno che, oggi ti toglie selvatici dal calendario, domani tempi di caccia e nel frattempo chiude territorio ...... et voilà, la caccia finirà per mancanza dell'oggetto.
L'agonia è lenta, ma la fine vicina
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto