Lazio. Caccia: Sia sempre europa

Ma perche' non aprono la caccia esclusivamente alla tortora dal collare orientale, ed a tutte le specie alloctone ed invasive che rubano le nicchie del loro habitat alle specie in pericolo? In altri paesi, come il mio, le tortore dal collare orientale (insieme a passeri europei, torraioli, e storni) sono cacciabili tutto l'anno, senza limite di carniere, e con qualsiasi mezzo. Io le abbatto dalla finestra con un fucile ad aria compressa, e quest'autunno usero' anche una .22 L.R. munita di silenziatore. Ambedue legali per la caccia ai nocivi. L'unico autolimite che mi imporro' sara' di non ucciderle durante la nidificazione e l'allevamento dei nidiacei, che sarebbe barbarico. Inoltre mi piace averne sempre qualcuna intorno casa quando mi vien voglia di mangiarmi un paio di tortore. Voglio contenerne il numero, ma non eliminarle del tutto.
 
Pensa tu se cio' che hai scritto tu qui lo avessi scritto io... Avrei dovuto tenere a bada i soliti ignoti a spruzzi di capsaicina e con una torcia fiammeggiante... Comunque sono d'accordo.
 

Da pochi giorni, inutile negarlo, sappiamo che la comunità europea ha chiesto ai paesi membri di non aprire la caccia alla tortora, anche dopo l’approvazione del piano faunistico avvenuto in Italia. Naturalmente molti si sono risentiti di ciò, però, quello che dobbiamo far sapere a tutti i cacciatori che, inutile negarlo, vedranno anche quest’anno molto probabilmente l’impossibilità di cacciare la tortora. Purtroppo la nostra Nazione o meglio alcune regioni, tra le quali il Lazio, è dietro anni luce da tutta Europa. Specialmente sulla caccia in deroga, i quali cacciatori laziali non si sono mai visti riconoscere la possibilità di poter esercitare l’attività venatoria in deroga ad esempio al piccione o allo storno, come appunto succede quasi in tutta la comunità europea. Le cacce in deroga, sono sempre più praticate, tranne in alcune zone della nostra Nazione facciamocela qualche domanda e chiediamo ai nostri rappresentati delle associazioni venatorie di pressare per far aprire i primi di settembre la caccia in deroga alle due specie che fino ad ora non abbiamo potuto predare e presenti in grandi quantità sui nostri territori. Forse questo ragionamento non piacerà a molti, ma potrà dimostrare che in cospicui casi prevale l’ideologia progressista che ben sappiamo del “contro a prescindere” di una determinata area politica e non l’obiettivita che tutti noi dovremmo avere. La Regione che include la capitale italiana, è molto arretrata su determinati ragionamenti per preconcetto e per partito preso, ma i sindacati venatori se veramente hanno intenzione di difenderci siano avanguardia sarebbe ora.

Vittorio Venditti

Ho copiato ed incollato l'articolo perchè trovo veramente straziante questo dover aprire la pagina del blog per leggere e poi replicare sul forum alcuni punti dell'articolo

Intanto il titolo "caccia sia sempre Europa ", che significa ? infatti è Europa perche la stessa ci chiede un piano di prelievo delle spece in criticità numerica. Non un piano faunistico ( approvato ? ), ma di prelievo basato sugli abbattimenti che il cacciatore Italiano si guarda bene di segnare correttamente, rendendo ingiustificato un carniere ridotto al 50% della media degli abbattimenti passati che porterebbero a 1 tortora ogni 3 cacciatori che hanno fatto la preapertura, perchè tante sono le tortore rilevate sui tesserini.
Caro Vittorio il male della caccia siamo noi, non l'Europa ne le associazioni che ci rappresentano, perchè l'immagine che diamo ai media è di ignoranza e menefreghismo. Così sulla caccia alle deroghe, fattela qualche domanda, chiedi alle associazioni venatorie per quale motivo nel Lazio non vengono applicate. Non è difficile arrivarci, basta anche solo telefonare a qualche dirigente di associazioni venatorie come la Federcaccia, sempre disponibile, e capirai perchè. Non devi interpellare il presidente del circoletto del paesetto che pensa solo a distribuire cappellini e polli colorati, ma chiamare chi è impegnato a tentare di produrre documenti per poter continuare ad esercitare una caccia dignitosa, ma se poi i documenti non sono correttamente compilati dai numerosi pistamentucce sparatori, se il mondo agricolo preferisce soprassedere ai danni della fauna perchè significerebbe avere più danni per il contenimento, oppure perchè,non siamo per esempio la Francia ... dove i danni della fauna sono rimborsati tramite autotassazione dei cacciatori a patto che vengano coinvolti nel contenimento, oltre ad autotassarsi per coltivazioni a perdere, allora vedrai che la caccia sarebbe diversa.
In alcune regioni italiane se il cacciatore non si impega in giornate ecologiche non consegue l'autorizzazione alla caccia in determinati comprensori, in quelle regioni si caccia lo storno a maggio, la tortora dal collare ed il piccione a ridosso delle culture, quindi il problema della nostra regione è un problema non legato alla politica, ma semplicemente alla mancanza di richieste da parte del mondo agricolo.
Poi Vittorio, ti invito a leggerti le quasi 100 pagine del documento Ispra.
Ispra chiamata a redigere il piano faunistico venatorio del Lazio ( con una netta opposizione della cabina di regia ). Il documento detta le linee guida per il prossimo piano faunistico. Leggilo e vedrai che ci sono molte risposte alle tue domande.
In linea invece generale, riguardo il futuro della caccia in Italia, calcola che quanto richiesto per la Tortora dalla comunità europea, verrà richiesto anche per altre specie. Quindi invece di appellarsi alle associazioni, comincia ad appellarti ai colleghi che se continuano a non trascrivere correttamente gli abbattimenti, vedremo presto toglierci : Allodola, Quaglia, Beccaccia, Beccaccino, Codone, Fischione, Mestolone e Canapiglia.
 
Perché sono ignoranti e non hanno capito la funzione del tesserino.Alcuni scienziati non segnavano,ti parlo di gente di una certa età che ora non va più a caccia, perché secondo loro far conoscere gli abbattimenti significava far chiudere la caccia, quando praticamente è il contrario e ora ne paghiamo le conseguenze. Io segno anche quelli che non recupero.
 
Da pochi giorni, inutile negarlo, sappiamo che la comunità europea ha chiesto ai paesi membri di non aprire la caccia alla tortora, anche dopo l’approvazione del piano faunistico avvenuto in Italia. Naturalmente molti si sono risentiti di ciò, però, quello che dobbiamo far sapere a tutti i cacciatori che, inutile negarlo, vedranno anche quest’anno molto probabilmente l’impossibilità di cacciare la tortora. Purtroppo la nostra Nazione o meglio alcune regioni, tra le quali il Lazio, è dietro anni luce da tutta Europa. Specialmente sulla caccia in deroga, i quali cacciatori laziali non si sono mai visti riconoscere la possibilità di poter esercitare l’attività venatoria in deroga ad esempio al piccione o allo storno, come appunto succede quasi in tutta la comunità europea. Le cacce in deroga, sono sempre più praticate, tranne in alcune zone della nostra Nazione facciamocela qualche domanda e chiediamo ai nostri rappresentati delle associazioni venatorie di pressare per far aprire i primi di settembre la caccia in deroga alle due specie che fino ad ora non abbiamo potuto predare e presenti in grandi quantità sui nostri territori. Forse questo ragionamento non piacerà a molti, ma potrà dimostrare che in cospicui casi prevale l’ideologia progressista che ben sappiamo del “contro a prescindere” di una determinata area politica e non l’obiettivita che tutti noi dovremmo avere. La Regione che include la capitale italiana, è molto arretrata su determinati ragionamenti per preconcetto e per partito preso, ma i sindacati venatori se veramente hanno intenzione di difenderci siano avanguardia sarebbe ora.

Vittorio Venditti

Ho copiato ed incollato l'articolo perchè trovo veramente straziante questo dover aprire la pagina del blog per leggere e poi replicare sul forum alcuni punti dell'articolo

Intanto il titolo "caccia sia sempre Europa ", che significa ? infatti è Europa perche la stessa ci chiede un piano di prelievo delle spece in criticità numerica. Non un piano faunistico ( approvato ? ), ma di prelievo basato sugli abbattimenti che il cacciatore Italiano si guarda bene di segnare correttamente, rendendo ingiustificato un carniere ridotto al 50% della media degli abbattimenti passati che porterebbero a 1 tortora ogni 3 cacciatori che hanno fatto la preapertura, perchè tante sono le tortore rilevate sui tesserini.
Caro Vittorio il male della caccia siamo noi, non l'Europa ne le associazioni che ci rappresentano, perchè l'immagine che diamo ai media è di ignoranza e menefreghismo. Così sulla caccia alle deroghe, fattela qualche domanda, chiedi alle associazioni venatorie per quale motivo nel Lazio non vengono applicate. Non è difficile arrivarci, basta anche solo telefonare a qualche dirigente di associazioni venatorie come la Federcaccia, sempre disponibile, e capirai perchè. Non devi interpellare il presidente del circoletto del paesetto che pensa solo a distribuire cappellini e polli colorati, ma chiamare chi è impegnato a tentare di produrre documenti per poter continuare ad esercitare una caccia dignitosa, ma se poi i documenti non sono correttamente compilati dai numerosi pistamentucce sparatori, se il mondo agricolo preferisce soprassedere ai danni della fauna perchè significerebbe avere più danni per il contenimento, oppure perchè,non siamo per esempio la Francia ... dove i danni della fauna sono rimborsati tramite autotassazione dei cacciatori a patto che vengano coinvolti nel contenimento, oltre ad autotassarsi per coltivazioni a perdere, allora vedrai che la caccia sarebbe diversa.
In alcune regioni italiane se il cacciatore non si impega in giornate ecologiche non consegue l'autorizzazione alla caccia in determinati comprensori, in quelle regioni si caccia lo storno a maggio, la tortora dal collare ed il piccione a ridosso delle culture, quindi il problema della nostra regione è un problema non legato alla politica, ma semplicemente alla mancanza di richieste da parte del mondo agricolo.
Poi Vittorio, ti invito a leggerti le quasi 100 pagine del documento Ispra.
Ispra chiamata a redigere il piano faunistico venatorio del Lazio ( con una netta opposizione della cabina di regia ). Il documento detta le linee guida per il prossimo piano faunistico. Leggilo e vedrai che ci sono molte risposte alle tue domande.
In linea invece generale, riguardo il futuro della caccia in Italia, calcola che quanto richiesto per la Tortora dalla comunità europea, verrà richiesto anche per altre specie. Quindi invece di appellarsi alle associazioni, comincia ad appellarti ai colleghi che se continuano a non trascrivere correttamente gli abbattimenti, vedremo presto toglierci : Allodola, Quaglia, Beccaccia, Beccaccino, Codone, Fischione, Mestolone e Canapiglia.

Il motivo non sono solo le segnature delle catture
 
Il motivo non sono solo le segnature delle catture

I motivi sono tanti, soprattutto politici, ma noi ci mettiamo del nostro. Per cosa ? Ed oltre i tesserini ci metto anche l'invasione di appezzamenti agricoli giorni prima dell'apertura, contro ogni regola. In Francia, in Spagna, gli agricoltori i proprietari terrieri portano i cacciatori sul palmo della mano.
Lo sai quali sono i nostri slogan ? Tanto chi li leggi i tesserini ? Io pago ed entro dove mi pare.
A 60 anni, 42 di licenza, certi atteggiamenti non li sopporto più
 
I motivi sono tanti, soprattutto politici, ma noi ci mettiamo del nostro. Per cosa ? Ed oltre i tesserini ci metto anche l'invasione di appezzamenti agricoli giorni prima dell'apertura, contro ogni regola. In Francia, in Spagna, gli agricoltori i proprietari terrieri portano i cacciatori sul palmo della mano.
Lo sai quali sono i nostri slogan ? Tanto chi li leggi i tesserini ? Io pago ed entro dove mi pare.
A 60 anni, 42 di licenza, certi atteggiamenti non li sopporto più

Il motivo più in voga per l'Europa è il cattivo stato di conservazione della specie...
tale stato è constatato anche per Francia e Spagna dove i cacciatori sono ligi come dici tu...
Domanda...come è arrivata l'Europa a tale considerazione?
Quali studi?..quali metodi?
Strano perché la tortora è specie Africana, da noi si affaccia e nidifica...
Lo studio viene fatto in quale periodo della primavera e dell'estate?..
A queste domande non saprai rispondere neanche tu, perché non ha risposta neanche l'Europa...
Mi dispiace ma le segnature non tengono altrimenti la Spagna e la Francia l'avrebbero cacciata...
 
Il motivo più in voga per l'Europa è il cattivo stato di conservazione della specie...
tale stato è constatato anche per Francia e Spagna dove i cacciatori sono ligi come dici tu...
Domanda...come è arrivata l'Europa a tale considerazione?
Quali studi?..quali metodi?
Strano perché la tortora è specie Africana, da noi si affaccia e nidifica...
Lo studio viene fatto in quale periodo della primavera e dell'estate?..
A queste domande non saprai rispondere neanche tu, perché non ha risposta neanche l'Europa...
Mi dispiace ma le segnature non tengono altrimenti la Spagna e la Francia l'avrebbero cacciata...

Ancora a 'sto punto sei ? Ti faccio presente che in Spagna sono state le associazione dei cacciatori a chiedere ed ottenere la moratoria. Perchè, invece di criticare ad alzo zero, qualche volta non ascolti i dirigenti che odi ? Sono anni che viene richiesta la raccolta delle ali. Quello non è uno studio ? E perchè secondo te ?
Se non sai ancora come e quando vengono fatti gli studi in Europa sulla tortora, dopo anni che se ne è scritto anche su mygra, mi fai cadere le braccia e soprattutto capire a quale fine siamo destinati.
p.s.: Mi raccomando, anche tu ... tesserini vuoti, tanto chi vuoi che li legga ... e poi 'sti caxi se mettono l'obbligo della segnatura all'abbattimento ..... non controlla nessuno .... e chissà perchè se ne sono usciti con l'infame decisione di segnare subito.
Avanti Popolo [dwarf.gif]
 
Il motivo più in voga per l'Europa è il cattivo stato di conservazione della specie...
tale stato è constatato anche per Francia e Spagna dove i cacciatori sono ligi come dici tu...
Domanda...come è arrivata l'Europa a tale considerazione?
Quali studi?..quali metodi?
Strano perché la tortora è specie Africana, da noi si affaccia e nidifica...
Lo studio viene fatto in quale periodo della primavera e dell'estate?..
A queste domande non saprai rispondere neanche tu, perché non ha risposta neanche l'Europa...
Mi dispiace ma le segnature non tengono altrimenti la Spagna e la Francia l'avrebbero cacciata...

Come no dai....
Il parametro x constatare la salute di una specie è sempre lo stesso....stima del numero delle coppie nidificanti.
Quindi va fatto dove e quando la specie nidifica.
Il discorso segnature è più ampio...e riguarda quello che doveva essere l'attuazione del piano di gestione,sembra ormai superato dalle nuove direttive UE. X i paesi orientali si chiedeva un prelievo ridotto del 50% rispetto alla media del quinquennio 2016/2020,e i numeri che sono emersi sono veramente ridicoli...e dovrebbero darci vergognare come diceva giustamente Fabio.
X Spagna e Francia la UE ha chiesto fin dal primo minuto una moratoria di 3 anni sul prelievo,mai un contingentamento su carniere,proprio xché il calo della tortora risulta essere più marcato da quelle parti.
 
Tutto sto casino per la tortora ? Dove stavate quando 10 anni fà hanno tolto dal calendario la moretta ? E poi il Moriglione e la pavoncella ? Tutti muti, a cominciare da chi scrive certi articoli puerili come quesllo d'introduzione alla discussione o come altri che chiedono convegni in occasione delle manifestazioni fieristiche, però quando è cominciata la guerra ai calendari con limitazione di specie, tutti 'sti fenomeni che scrivono oggi dove erano ?
Un grande studioso, Michele Sorrenti, ha combattuto e sta combattendo battaglie in solitaria, senza che nessuno sappia chi sia e cosa sta facendo, riuscì anche a far riammettere la pavancella tra le cacciabili dopo un paio di anni che la tolsero. Chiede supporto, sui social lancia appelli, anche qui vengono riportati, ma nessuno che se ne cura, salvo però, quando tocca alla tortora, ma l'andazzo è partito prima, con la base muta.
Mi ripeto, qualcuno sà il motivo per cui la moretta è stata tolta ormai lustri fà dal calendario venatorio del Lazio ? Lo sà Vittorio ? Lo sanno gli amici intervenuti in questa discussione ?
Oppure, siccome della moretta, del Moriglione o della Pavoncella non interessa, si svegliano quando toccano la preapertura.
Tira una brutta aria in Europa, e la soluzione è anche in alcuni punti delle linee guida dettate dall'odiosa Ispra sul documento di quasi 100 pagine redatto quale base per il prossimo piano faunistico della regione Lazio. Purtroppo, se non cambiamo noi, accettando alcuni sacrifici non venatori, ma di formazione, verremo bastonati e di brutto.
Intanto il documento Ispra non lo legge nessuno fin quando non uscirà il piano venatorio senza prima averlo concertato.
Andatelo a leggere, notate alcuni punti interessanti. Uno per tutti, la possibbilità del raddoppio delle quote di prelievo dell'allodola, ma a delle condizioni. Oppure il maggior valore della figura del cacciatore che deve essere costantemente formato. La tutela degli habitat, le culture a perdere, il contenimento anche nelle zone di divieto ed il contenimento delle specie alloctone ( tortora dal collare, pappagalli ecc. ). Lo dice l'Ispra, ma alla base di tutto c'è la preparazione a cominciare dalla sacrosanta richiesta di un rapido aggiornamento dei prelievi
 
Non avendo nulla da nascondere segno e ho sempre segnato tutti gli abbattimenti - sicuramente mi attardo a farlo durante lo spollo - ma finito quello posso andare alla macchina a testa alta... ma detto ciò.... davvero credete che ci sia qualcuno che legga quei dati ? Lo chiedo perchè nel Lazio avevamo il benefit di poter cacciare al passo - e solo d'appostamento fisso - 5 giornate. Poi anni fa - tanti anni fa - ce lo tolsero dicendo che sui tesserini non c'erano riportati i dati degli abbattimenti... Ora di anni ne son passati...immagino che i dati siano nettamente aumentati a beneficio degli eventuali studi.... ma le 5 gg non sono più tornate...
E poi... a fine anno da parte della Regione o degli uffici competenti ...mai una statistica ... mai un report.... uno studio.... un riferimento.... una parola su quei "dati"..... Quindi ?
Ribadisco : continuerò a segnare tutto come ho sempre fatto....ma solo per evitare una multa perchè quello credo sia l'unico scopo della segnatura.
 
Non avendo nulla da nascondere segno e ho sempre segnato tutti gli abbattimenti - sicuramente mi attardo a farlo durante lo spollo - ma finito quello posso andare alla macchina a testa alta... ma detto ciò.... davvero credete che ci sia qualcuno che legga quei dati ? Lo chiedo perchè nel Lazio avevamo il benefit di poter cacciare al passo - e solo d'appostamento fisso - 5 giornate. Poi anni fa - tanti anni fa - ce lo tolsero dicendo che sui tesserini non c'erano riportati i dati degli abbattimenti... Ora di anni ne son passati...immagino che i dati siano nettamente aumentati a beneficio degli eventuali studi.... ma le 5 gg non sono più tornate...
E poi... a fine anno da parte della Regione o degli uffici competenti ...mai una statistica ... mai un report.... uno studio.... un riferimento.... una parola su quei "dati"..... Quindi ?
Ribadisco : continuerò a segnare tutto come ho sempre fatto....ma solo per evitare una multa perchè quello credo sia l'unico scopo della segnatura.

Francesco, che li leggano o no non mi sembra tutto sto peso segnare gli abbattimenti, anche come fai tu ed è esattamente come faccio io.
Ti garantisco che i tesserini vengono letti e prorio Sorrenti aveva i dati quando gli chiesi il motivo dell'esclusione della moretta nel Lazio ( dati che ho visto personalmente e dove erano elencati gli abbattimenti degli acquatici interessanti lo studio portato avanti da Sorrenti stesso ) Se aspetti che i dati ti vengano dati dalla regione, a voja ad aspettarli,. La regione li dà, forse all'Ispra o a chi ne fà richiesta per studi.
 
Ancora a 'sto punto sei ? Ti faccio presente che in Spagna sono state le associazione dei cacciatori a chiedere ed ottenere la moratoria. Perchè, invece di criticare ad alzo zero, qualche volta non ascolti i dirigenti che odi ? Sono anni che viene richiesta la raccolta delle ali. Quello non è uno studio ? E perchè secondo te ?
Se non sai ancora come e quando vengono fatti gli studi in Europa sulla tortora, dopo anni che se ne è scritto anche su mygra, mi fai cadere le braccia e soprattutto capire a quale fine siamo destinati.
p.s.: Mi raccomando, anche tu ... tesserini vuoti, tanto chi vuoi che li legga ... e poi 'sti caxi se mettono l'obbligo della segnatura all'abbattimento ..... non controlla nessuno .... e chissà perchè se ne sono usciti con l'infame decisione di segnare subito.
Avanti Popolo [dwarf.gif]

Gli studi in Europa sono a senso unico...non fanno partecipare la FACE insieme a loro in questi studi ..come mai??.. eppure la FACE lo chiede in continuazione (qui sei disinformato tu)..
in Grecia da 3 anni fanno veri studi sulla nidificazione della tortora e denotano un ottimo stato di salute, mai preso in considerazione dall'Europa ( vedi internet)..
Se mi dici che in Italia non c'è più habitat per la tortora allora sfondi una porta aperta, se mi dici che al 1 settembre non c'è più una tortora sono con te..
Ma se a luglio mi faccio un giro in campagna in qualsiasi campo di grano o girasole fidati ne sparerei 50...
 
Tutto sto casino per la tortora ? Dove stavate quando 10 anni fà hanno tolto dal calendario la moretta ? E poi il Moriglione e la pavoncella ? Tutti muti, a cominciare da chi scrive certi articoli puerili come quesllo d'introduzione alla discussione o come altri che chiedono convegni in occasione delle manifestazioni fieristiche, però quando è cominciata la guerra ai calendari con limitazione di specie, tutti 'sti fenomeni che scrivono oggi dove erano ?
Un grande studioso, Michele Sorrenti, ha combattuto e sta combattendo battaglie in solitaria, senza che nessuno sappia chi sia e cosa sta facendo, riuscì anche a far riammettere la pavancella tra le cacciabili dopo un paio di anni che la tolsero. Chiede supporto, sui social lancia appelli, anche qui vengono riportati, ma nessuno che se ne cura, salvo però, quando tocca alla tortora, ma l'andazzo è partito prima, con la base muta.
Mi ripeto, qualcuno sà il motivo per cui la moretta è stata tolta ormai lustri fà dal calendario venatorio del Lazio ? Lo sà Vittorio ? Lo sanno gli amici intervenuti in questa discussione ?
Oppure, siccome della moretta, del Moriglione o della Pavoncella non interessa, si svegliano quando toccano la preapertura.
Tira una brutta aria in Europa, e la soluzione è anche in alcuni punti delle linee guida dettate dall'odiosa Ispra sul documento di quasi 100 pagine redatto quale base per il prossimo piano faunistico della regione Lazio. Purtroppo, se non cambiamo noi, accettando alcuni sacrifici non venatori, ma di formazione, verremo bastonati e di brutto.
Intanto il documento Ispra non lo legge nessuno fin quando non uscirà il piano venatorio senza prima averlo concertato.
Andatelo a leggere, notate alcuni punti interessanti. Uno per tutti, la possibbilità del raddoppio delle quote di prelievo dell'allodola, ma a delle condizioni. Oppure il maggior valore della figura del cacciatore che deve essere costantemente formato. La tutela degli habitat, le culture a perdere, il contenimento anche nelle zone di divieto ed il contenimento delle specie alloctone ( tortora dal collare, pappagalli ecc. ). Lo dice l'Ispra, ma alla base di tutto c'è la preparazione a cominciare dalla sacrosanta richiesta di un rapido aggiornamento dei prelievi

Bravo...te sei risposto da solo...ieri la Moretta,poi il Moriglione,poi la pavoncella...poi il tordo al 10. Gennaio (se sei fortunato) poi l'allodola, poi i calzoni , poi le mutande.........
caro Fabio i dati li decidono loro...e attenzione aspetto i dati del ripasso dei tordi che ancora girano per le campagne ad oggi..e le beccacce che ancora vedo rientrare...alla faccia del prenuziale
 
Caro Fabio, rispetto la tua opinione, ma altrettanto non posso accettare la solita frase fatta, il male della caccia sono i cacciatori, perché questa generalizzazione è obbriobbriosa e poi allora viva le associazioni venatorie, meno male che ci sono loro, a fare cosa???
Sinceramente io ho 25 anni e sono nato tra la caccia, conosco dirigenti di tutte le associazioni e so di cosa parli. Sinceramente invece di additarci l'uno con l'altro perché (come ho già scritto) non facciamo una mobilitazione nazionale senza sigle, una manifestazione totale del comparto venatorio senza simboli di associazioni, per dimostrare la nostra storia, cultura e buona volontà, ciò non viene fatto altrimenti gli interessi di bottega della cabina di regia si sfaldano. Comunque mi piacerebbe anche dialogare a voce con te, perché alla fine questo serve alla caccia un dibattito fra di noi per poi uscirne più uniti che mai. Magari Bastia Umbra è un'opportunità.
 
Non additiamoci l'uno con l'altro ragazzi, è vero ci sono dei cacciatori che sicuramente agiscono male, come in ogni categoria e in ogni gruppo di persone, ma cerchiamo di essere più uniti che mai e far capire a chi sbaglia di cambiare atteggiamento e giustamente condannare episodi scellerati. La rivoluzione del comparto venatorio deve partire dal basso, facendo cambiare mentalità e la colpa che siamo 30 anni indietro (qualcuno si offenderà per quello che dico, ma è realtà) è di questi nostri rappresentanti venatori delle associazioni che non hanno lavorato minimamente sulla comunicazione e sul mostrare quello che è la caccia, sempre per fare gli interessi di quello o l'altro politico di turno, magari per non scontentare il partito politico satellite. Si cominci a lavorare senza i rispettivi loghi di associazioni venatorie se si ha a cuore veramente la caccia, magari con una prima grande manifestazione nazionale stile Spagna.
Questa è una mia personale opinione
 
I greci Luigi si sono svegliati ora che stanno togliendo la tortora anche a loro.
Dovresti sapere benissimo che da quando vengono raccolti dati a quando questi raggiungono la validazione passano come minimo 2/3 anni,a patto che questo dati diano raccolti da personale qualificato e diano risultati ripetitivi x almeno 3 anni.
Provate a chiedere a Sorrenti quanto ci ha messo a farsi validare i suoi sulla tortora nel pressoché totale disinteresse della quasi totalità dei cacciatori italiani....
Ha provato x anni a limitare a 3/5 capi x poche giornate di preapertura, quando alla UE hanno chiesto il dimezzamento degli abbattimenti gli scheletri sono usciti uscii armadi.
 
I greci Luigi si sono svegliati ora che stanno togliendo la tortora anche a loro.
Dovresti sapere benissimo che da quando vengono raccolti dati a quando questi raggiungono la validazione passano come minimo 2/3 anni,a patto che questo dati diano raccolti da personale qualificato e diano risultati ripetitivi x almeno 3 anni.
Provate a chiedere a Sorrenti quanto ci ha messo a farsi validare i suoi sulla tortora nel pressoché totale disinteresse della quasi totalità dei cacciatori italiani....
Ha provato x anni a limitare a 3/5 capi x poche giornate di preapertura, quando alla UE hanno chiesto il dimezzamento degli abbattimenti gli scheletri sono usciti uscii armadi.

Non metto in dubbio nulla...
ma i dati a senso unico non sono ammessi...
La tortora oltre alpe non va per non dire pianura padana, quindi i dati europei sono stati fatti anche sul nostro territorio...ma da chi è con chi?...
FACE ha richiesto studi non dico congiunti ma confrontabili, l'Europa non lo ha ammesso così come non ha ammesso dati scientifici privati fatti dai francesi ( vedi pagina facebook ufficiale )...non c'è contraddittorio con queste persone, soprattutto il nostro ministero con la compiacenza di ISPRA (senza documenti) si è accodata..
 
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