Quale futuro per il mondo venatorio?

<<Trattasi della "sindrome del migratorista" 😁 :

esplode all'approssimarsi dell'autunno 😎 con alcuni picchi già nella 1° decade di settembre a seconda del volere dei tar 🙄!

In alcuni soggetti degenera con sintomi gravi quali la presenza nei luoghi vocati in tutti i giorni consentiti e per tutte le ore di luce.....con totale distacco dagli affetti familiari e/o dall'attività lavorativa 😱!

Seppur curati con dosaggi forti d'anigrina lamellare combusta e inalata.......i pazienti colpiti (tutti) ad oggi risultano incurabili 🤣🤣🤣🤣>>

E non dimenticare le mutazioni e le varianti. Uno magari, ammalato di migratorite che gli fa fare sega all'ufficio e disertare il talamo coniugale per spolli e rientri, grazie alle "cure" di moglie e capufficio si rimette, anche se dopo una lunga e penosa convalescenza, e poi un amico stanzialista lo contagia e lui contrae questa variante. L'ultimatum della moglie, il licenziamento e la ricerca di un nuovo impiego sembrano di aver finalmente debellato anche questa variante, ma poi, esposto ad un filmato su Big Hunter alla battuta al cinghiale, diviene vittima di quest'ennesima variante.
 
Salute.
Molti smettono,alcuni poi riprendono...tutti, sopratutto i primi, in cuor loro hanno il rimpianto di averlo fatto(anche se lo negano!).
Credetemi ho visto mio nonno( prima ) e ora mio suocero rimpiangere la scelta dell'abbandono e chiedermi sempre di parlare di caccia quando sono(ero per mio nonno) in visita ..
E' inutile ...la caccia è un virus,che che lo becca sul serio è a vita.
Buone cose.
 
Ma quale condannati dopo quasi 40 anni ne ho viste di tutti i colori e sinceramente il essere presi per il cu@@ Prevarica qualsiasi passione, la passione la lascio pure a voi giovani godetevi finché potate per quel poco di surrogato che ci rimarrà.
 
Hemingway diceva:Quando non potrò più andare a donne e a caccia....non ci sarà più ragione di vita...Infatti sappiamo tutti come andò
 
La foto di mio nipote che a breve compirà 7 anni è un simbolo di speranza per noi.Ho iniziato ad andare a caccia con mio padre più o meno alla sua età e già mi sentivo dire che probabilmente, quando sarei diventato grande,la caccia non ci sarebbe più stata.Ora di anni ne ho 44, siamo nel 2022 e ancora stiamo parlando di caccia.A volte mi chiedo anche io perché ancora vado a caccia con tutte queste restrizioni, l'opinione pubblica che non è dalla nostra parte, versamenti che aumentano sempre di più, con le zone interdette alla caccia che aumentano sempre di più, ecc....Il problema è che a questa domanda trovo sempre risposta,SONO MALATO DI CACCIA!!La caccia da quando avevo 7 anni ad oggi è cambiata molto e in peggio, ma finché c'è lo consentiranno andrò a caccia e il giorno che non ci sarà più permesso continuerò a girovagare per campagne e boschi con il mio cane da ferma.La caccia, una sana malattia!!

In altri paesi tuo nipote potrebbe andare a caccia con un fucile vero, a quell'eta'.
 
Ho seguito un pò questa discussione ed ho deciso di intervenire, su questo forum ci sto da 20 anni e calco il territorio con lo schioppo a tracollo da 46, è passata una vita, scrivo poco perchè ho esaurito la vena, ormai non ho piu niente da dirvi che gia non sapete, ma che la caccia era su questa via era da 30 anni che lo dicevo, da quando è cambiata la Legge, da 968 a 157, una punizione per la caccia come questa Legge non poteva esserci, di punto in bianco due mesi di meno, tante specie protette e divisi per regioni e provincie ed atc da un anno all'altro, un ecatombe di uscite dal nostro mondo, i vecchi di allora al 90% hanno smesso, seguita dai pistamentuccia di punto in bianco trovatisi spiazzati, eravamo da 1800.000 a 1,200.000 in un anno, ma quello che piu ci ha finito di ammazzare sono state le aavv costituite per dividerci, quei cacciatori tutti insieme mettavano paura alla politica, se presi in mano da un partito o se lo avessero fondato, poi la cronistroria la sapete è stato un susseguirsi di limitazioni fino ad oggi e il cacciatore disegnato come un essere abbietto, da galantuomo che era, forse questo è stata la peggiore causa.
I tempi cambiano non tutto può rimanere com'era, la caccia ritornerà di nicchia nelle riserve e per chi ancora farà quella sociale, sarà la selezione ad ungulati e cinghiale con la stanziale, forse un pò di art.37, caccia utile o su selvaggina riproducibile, la piu grande passione la perderemo, la migratoria, questa sarà la "soluzione finale" della caccia sociale, i giovani sono mal visti se propendono per questa passione, quindi nel giro di pochi anni saremo incosistenti, di noi rimarrà lo stile caccia, almeno quello.Spero di sbagliarmi.ciao
 
Carlo credo che nella foto pubblicata(bellissima😍) non ci sia nulla su cui attaccarsi per poter fare un operazione spargifango) nelle osservazioni degli altri utenti sta al loro senso di responsabilità. Certamente fare determinate affermazioni risulta fuoriluogo, ma si sa, il menefreghismo è caratteristica che non è compito di un forum correggere
 
Gianni hai ragione e condivido il tuo punto di vista ... hai più anni di me sia di PDA che età e per questo hai visto il tramonto di questa nostra passione.

Si le AAVV hanno inciso alla nostra divisione per il solito motivo... poltrona e soldi.... ma la politica innovativa degli ultimi tempi ha aiutato molto alla diminuzione dei cacciatori facendo pure propaganda negativa presso le scuole e rendendoci sempre di più agli occhi dei nostri figli "gli sterminatori di uccelli".

Comunque io dico sempre che .... fino a che avrò forza ... non abbandonerò mai la mia passione e dirò sempre W LA CACCIA.

Ciao Frank
 
Gianni hai ragione e condivido il tuo punto di vista ... hai più anni di me sia di PDA che età e per questo hai visto il tramonto di questa nostra passione.

Si le AAVV hanno inciso alla nostra divisione per il solito motivo... poltrona e soldi.... ma la politica innovativa degli ultimi tempi ha aiutato molto alla diminuzione dei cacciatori facendo pure propaganda negativa presso le scuole e rendendoci sempre di più agli occhi dei nostri figli "gli sterminatori di uccelli".

Comunque io dico sempre che .... fino a che avrò forza ... non abbandonerò mai la mia passione e dirò sempre W LA CACCIA.

Ciao Frank

Stra quoto!

Finché le gambe mi sosterranno andrò a caccia!!!
 
A questo ragazzino la passione per la caccia rimarra' per sempre.

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Non ho l'autorità per intervenire, sia chiaro, tuttavia, considerato l'analfabetismo funzionale di molti utenti del web, che leggono dall'esterno, presterei attenzione alla piega che sta prendendo questa discussione.
Non vorrei che qualche folle o qualche fanatico domani pubblicasse un articolo in cui si denuncia che "è ufficiale: i cacciatori italiani vogliono i bambini-soldato, come in Africa".
Già immagino il tono dell'articolo: "Nel forum, portavoce di centinaia di migliaia di cacciatori, venivano pubblicate immagini di minori, attrezzati per uccidere ed educati alla totale mancanza di pietà nei confronti degli animali."
La mia non è una polemica; semplicemente, vi invito a prestare attenzione a cosa scrivete.

Giusta osservazione,ma è questo che rende insicuro qualcuno di noi.La paura dell'opinione pubblica.L'ho sempre affrontata convinto della mia passione.Hai detto bene,giusto qualche folle potrebbe scrivere una cosa del genere.
 
Prima volta che scrivo, anche se leggo il forum da molto. Non ho mai partecipato attivamente per il semplice fatto che ho sempre trovato risposta alle mie le domande con il tasto cerca, ma questa volta mi sento in dovere di dire la mia.

Ho 18 anni, ho conseguito l'abilitazione venatoria a luglio 2021 e nutro un amore viscerale per la caccia e per la pesca, che potrei definire le mie ragioni di vita. Provengo da una famiglia dove pescatori e cacciatori non se ne sono mai visti, eppure da quando ne ho ricordo sono sempre stato attratto in modo magnetico da questo mondo.

Che il ricambio generazionale è un problema della caccia in Italia è purtroppo un dato di fatto, ma questo nostro pessimismo non aiuta per diamine! Sarà che sono giovane e inguaribilmente ottimista ma lamentarsi e basta di certo non migliora la situazione. Io personalmente ho trovato un mondo venatorio aperto ad accogliere nuove leve, tanti si sono proposti con entusiasmo di portarmi con loro.

Ebbene credo che la tesi di Giovannit sui giovani sia corretta. In paese da me c'era un signore dalla pazienza infinita, estremamente buono e comprensivo, che tutte le mattine d'estate aveva una stuoia di bambini curiosi a cui insegnava i rudimenti della pesca...e indovinate un po'? Ha costruito una generazione di pescatori, e questo è quello che è riuscito a fare una sola persona. Se ognuno di noi facesse qualcosa, qualsiasi cosa per avvicinare i bambini al mondo della caccia, della natura, della pesca e della vita all'aria aperta credo che il problema del ricambio generazionale si risolva da sé.

Chiudo dicendo che questa mia passione fortissima che mi cova dentro, che mi rode, a cui penso tutti i giorni e a tutte le ore, questo mio amore incondizionato per la caccia e la pesca non potrà estinguersi mai. Ero, sono e sarò cacciatore e niente e nessuno potrà impedirmi di soffocare tutto ciò
 
(Untitled)

Il conflitto tra vecchio e nuovo c'era, c'è e sempre ci sarà. Ovunque ed in qualsiasi campo. I giovani non guardano al nostro mondo perché attratti da altro, perché ammaliati dalle mode, perchè privati fin dalla nascita di poter avere un proprio pensiero, una propria personalità. La caccia da orami qualche decennio è il male e con questa idea sono cresciuti. Basta guardare il risalto mediatico ed il seguito che ha avuto un...... chiamiamolo movimento come quello delle Sardine per rendersi conto in quale abisso di ideologie crescono oggi i giovani. Personalmente, all affacciarmi nel mondo venatorio ho trovato più conforto ed accoglienza che ostilità. E non perché sono donna. Ma perché ho saputo riconoscere le persone per bene e a loro rivolgermi. Avere il pda di caccia non è in nessun modo garanzia di essere una persona corretta, o che crede ad un etica in merito. Certo è che possedere un arma e poterla utilizzare ci dà una responsabilità in più e ci sono molte persone che questa responsabilità non solo non la sentono, ma credono di avere un diritto quando invece ignorano che sia una concessione. Poi succede che l uomo, quando è in difficoltà, anziché fare un esame di coscienza preferisce addossare colpe ad altri. Se il pensiero animalista è in particolar modo, quello che attribuisce alla caccia e quindi individua nei cacciatori i responsabili di tutte le nefandezze del genere umano, beh è solo un modo per vincere facile. Mediaticamente è più facile dare del mostro ad uno armato di fucile che ad uno armato di penna.
La diffidenza che si percepisce oggi è frutto della paura. Paura di chi, consapevole di non avere colpe viene trattato da delinquente. Io non mi metto in discussione perché non sto sbagliando. Perché è la legge che me lo dice. Io ho presentato richiesta per una concessione da parte dello stato e lo stato mi ha controllato e ha ritenuto che io sia persona degna.
 
Purtroppo la caccia e i cacciatori sono gli ultimi rappresentanti di una cultura rurale che nei prossimi decenni andrà scomparendo, insieme ai pastori e agricoltori.
La caccia è in declino, l'età media dei cacciatori è 70 anni e di giovani ce ne sono pochi, poi in Italia la caccia è dipinta come il male e delle volte è la verità.
Guardate all'estero, in Spagna e Francia ci sono migliaia di giovani che vanno a caccia in Italia pochissimi e le associazioni venatorie non fanno nulla se non assicurazioni e gare.
La scomparsa della caccia o rarefazione si porterà dietro anche le armerie e i cani da caccia.
Le razze da caccia sono nate per cacciare, invece resteranno in mano a qualche appassionato per fare le garette la domenica e prendere la coppa.
Ecco come vedo il futuro.
 
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