Tacchini , cervi, tortore e gatti

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Diversi giorni fa abbiamo arato e seminato il campetto a duecento metri da casa per il raccolto a perdere per attirare i cervi. Ho seminato una mistura di dieci semi diversi, due tipi di rape, grano, orzo, trifoglione, piselli "invernali," ecc. Stanno germinando bene. Spero in un bell'acquazzone. Intanto tortore e tacchini si stanno approfittando dei semi non ancora germogliati (non e' un problema, ne ho seminati molti piu' del necessario, prevedendo tali "furti")e delle piantine piccole. Ieri col grosso binocolo che ho su un tripode vicino alla grande finestra della camera da pranzo ho visto 10 tacchini che pranzavano felici. Femmine, per la maggior parte, ma anche due maschi giovani, uno bello grosso. Adesso non posso cacciare le tortore in quel campo perche' ho riempito il distributore di mais nel centro del campetto, anche questo per attirare i cervi. Da noi e' permesso adescare cervi (e cinghiomaiali) sia con verdure varie cresciute nelle radure dove cacciamo, che con distributori di mais. Ma e' vietato cacciare altre specie dove ci sono mangiatoie o granturco sparso in terra non come semina ma per attrarre selvaggina. I tacchini possono godere il mais fino a una decina di giorni prima dell'apertura alla loro specie, a primavera. Ma dovro' assicurarmi che la mangiatoia sia vuota e non ci sia granturco in terra. Le pene per adescamento sono salatissime, fino a 400 dollari, e se recidivi si perde la licenza per almeno un annoe si rischia il sequestro dell'arma. E si fa pessima figura con i vicini che vengono a saperlo, perche' gli atti delle cause penali sono pubbliche, il paese e' piccolo, e la gente mormora...

Questo weekend sistemero' un capanno ai margini del campetto, messo vicino agli alberi e cespugli che lo circondano, e lo mascherero' con pezzi di tela mimetica frastagliata, di tipo militare, e cespugli e alberelli tagliati sul posto. Ho gia' preso quattro o cinque cervi in questo campetto, da quando l'ho creato diversi anni fa, dei sedici che ho abbattuto in otto anni da quando sono arrivato qui. Gli altri li ho abbattuti o su un altro terreno che ho a tre km da casa, e su terreni altrui per i quali avevo affittato il permesso di cacciare. Anche quest'anno caccero' su un'altra proprieta' altrui, dove ho tre capanni a disposizione su altrettanti campetti. Ma li', dove in diversi posti il sottobosco e' non esistente, intendo fare il cosiddetto "still hunting," che consiste nel fare tre passi silenziosi, guardarsi intorno cercando di scorgere un cervo, fare altri tre passi, nascondersi dietro un albero per qualche minuto, e cosi' via. Bisogna aspettare fino a dopo una bella pioggia, o le foglie secche faranno troppo rumore a camminarci sopra, e naturalmente non dopo una gelata, perche' allora sembrera' di camminare sui crackers e sulle patatine fritte! E' una bella caccia, non noiosa come sedersi per ore in un capanno, e spesso i cervi ti sentono, ti vedono, o ti fiutano, e se la danno a gambe senza che neanche uno li veda--li sente soltanto, prima sbuffare (segnale di pericolo) e poi, se vedi qualcosa, sara' soltanto il bianco della coda, gonfiata e sventolante (aaltro segnale di pericolo) che sparisce nel folto. Ma a volt ne sorprendi uno che sonnecchia ruminando, o addirittura dorme, o uno distratto, e allora, se non ci sono ostacoli fra fucile e punto vitale, si preme il grilletto. L'unico svantaggio di tale caccia e' che poi devi trascinare la preda fino a dove si puo' arrivare col fuoristrada. Per questo tipo di caccia usero' l'AR 15, ma solo l'affusto di tale arma. La parte superiore e' il Beowulf dell'Alexander Arms, calibro .50. E' una potentissima cartuccia corta della stessa potenza della .45-70. Il fucile e' semiautomatico ed ha un freno di bocca che elimina quasi completamente l'impennata, se non il rinculo, che e' notevole. Ho un caricatore da 7 colpi ed uno da 5. Ma probabilmente usero' il piu' piccolo e tre cartucce nel caricatore ed una in canna, perche' quelle cartucce (ed il caricatore piu' lungo) aggiungono al peso del fucile. Nel capanno il peso non conta, ma per la caccia vagante e per imbracciate rapide e tiri di stoccata conta, eccome! Poi se lo manchi con i primi due colpi tanto non lo vedi piu'.... Gli altri due sono per la cosiddetta "assicurazione," cioe' per eventuali colpi di grazia.

Non vedo l'ora che apra la caccia al cervo, a meta' Novembre. La prima settimana la faro' dal capanno, col fucile ad avancarica alla David Crockett, poi o dal capanno col Ruger M.77 .338 WM, o vagante col Beowulf. Qui caccio solo tortore, tacchini e cervi. La caccia al tacchino e' la mia preferita, quella al cervo e' la seconda. Le tortore? Le odio quando sfrecciano e o non mi danno il tempo di sparare, o quando le padello, ma poi quando cadono e le raccolgo mi fanno pena (specialmente se ancora vive) e mi domando che diritto ho di spegnere la vita di un uccello cosi' grazioso, innocente, pacifico, delicato per due bocconcini di carne. Ma le caccio lo stesso, perche' la passione prende il sopravvento sulla ragione. Istinto. Come quello dei miei gatti, che sebbene ben nutriti ancora agognano l'agguato al topo o all'uccellino ed il sapore del sangue e delle viscere calde. Cacciatori si nasce. Magari ci si diventa anche, ma piu' raramente.

A proposito di gatti: io ne ho tre, due casalinghi, che non lascio uscire (troppi pericoli) ed uno "esterno" che ovviamente non posso far entrare a casa o il machio "interno" lo ammazzerebbe. E poi il gatto esterno, "Kiwi," e' un maschio intero e spisciolerebbe ovunque. E'' troppo anziano per essere castrato, e troppo forastico per essere felice rinchiuso dentro casa. Orbene, quattro giorni fa ero seduto sotto il portico del garage con lo schioppo, aspettando le tortore dal collare. Gia' ne avevo fatta fuori una. Kiwi s'e' venuto ad accucciare ai miei piedi (e' moltoo affezionato) e ad un certo punto, sul prato dietro casa s'e' materializzato un giovane cottontail rabbit (una minilepre, come dite voi), grande la meta' del gatto. Con un'azione intelligente Kiwi prima s'e' immobilizzato come una statua, a pancia bassa. Ha aspettato che il coniglio passasse dietro una grossa quercia, e solo allora, quando il coniglio non l'avrebbe potuto vedere, s'e' lanciato, girando intorno all''albero per non essere visto fino all'ultimo momento. Il coniglio e' scattato, ma era troppo tardi. Sebbene avesse fatto uno zig-zag per confondere il gatto, Kiwi non s'e' fatto fregare. Ha tagliato attraverso lo zig ed e' piombato sul coniglio allo zag. Poi (e questo mi ha sorpreso), come un leone, una tigre o un altro grosso felino, ha piazzato un solo morso preciso dove il collo e' attaccato alla nuca. Il coniglio ha strillato una sola volta, brevemente, ha scalciato per un paio di secondi, e s'e' letteralmente ammosciato, rilassato nella morte. Kiwi, sempre come un grande felino, l'ha trasportato a testa alta, senza lasciare la presa del primo morso, trascinandone il corpo contro il suo petto, con le sue (del gatto) gambe anteriori divaricate mentre camminava. Poi se l'e' portato sotto la casa, e non e' riapparso fino alla mattina dopo, con una pancia gonfia che sembrava quella di una gatta incinta il giorno prima di partorire...

Ero veramente fiero di lui, per essere stato capacce di sorprendere ed uccidere una preda cosi' grossa in maniera semplicemente perfetta. Come cacciatore, io ammiro gli altri predatori, da ragni, a mantidi, a libellule, a gatti, grandi felini, falchi ed aquile che uccidono per mangiare e mangiano cio' che uccidono. Ogni tanto trovo penne di tortora intorno casa. Kiwi ha capito che e' quasi impossibile per lui acchiapparne una mentre pastura all'aperto, ma ha anche capito (e' furbissimo), che quando le tortore entrano nei recinti dei polli a fregarsi il becchime e non riescono ad uscirne prima che faccia buio, poi rimangono li', in terra, dove il gatto, che a differenza delle tortore al buio ci vede, entra nel recinto e le acchiappa.
 
Giovanni, dove cacci tu è consentito fare saline per gli ungulati e/o usare sostanze odorose (urina di cerva, anice, catrame,ecc.)?
 
Giovanni, dove cacci tu è consentito fare saline per gli ungulati e/o usare sostanze odorose (urina di cerva, anice, catrame,ecc.)?

E' consentito (in ALabama ed alcuni altri stati, principalmente nel Sud) l'adescamento dei cervi e dei cinghiomaiali soltanto, ma si paga una piccola cifra supplementare sulla licenza, anche per quelli come me, over 65, che non pagano per la licenza stessa. L'urina di cerva consentita e' soltanto quella artificiale, sintetica, per evitare lo spargersi del CWD (Chronic Wasting Disease), una specie di "mucca pazza" dei cervidi. L'urina vera potrebbe provenire da allevamenti dove tale malattia e' possibile. Qui in Alabama ancora non e' arrivata, ma nel Mississippi (stato confinante con noi, qualche caso c'e' stato. Dicono che non sia trasmissibile agli umani, ma dal momento che la "mucca pazza" puo' avere un'incubazione di parecchi anni, chi cavolo sa se davvero non sia trasmissibile a noi?
Io adopero mangiatoiae a gravita' (come i beverini degli uccelli in gabbia) e quelle con un timer ed un motore che con una specie di ventola sparge il mais una, due, o piu' volte al giorno. Spesso il rumore stesso di quando eroga fa venire i cervi. Adopero anche bloccui di sale e di molassa e altri ingerdienti. Quest'anno durante la fregola, voglio usare uno "stampo" di cerva a grandezza naturale con il "retrobottega" umettato di urina sintetica di cerva in calore. Infatti sto per esplorare l'Internet per trovarne uno che non mi costi un occhio della testa.
 
Capanno montato e drappeggiato con rete mimetica. Sembra un cespuglione di kudzu, la pianta rampicante latifoglia giapponese importata qui per ordine di qualche **** ben pagato dal governo. Pensavano che fosse un buon sistema per prevenire l'erosione del suolo. Adesso copre tutto, alberi, cespugli, pali dei cavi elettrici, i cavi elettrici stessi, segnali stradali, case ed automobili lasciate incustodite per parecchio tempo, vagoni ferroviari sui binnari morti, recinti--tutto. In certi posti forma un groviglio impenetrabile. Ogni anno gli stati del Sud dove e' stato trapiantato devono spendere milioni di dollari per gli erbicidi, che poi con la pioggia vanno a finire nei fiumi. Purtroppo nessuno vuole tagliarlo per utilizzare foglie e rametti piu' piccoli, che contengono un'alta percentuale di zucchero. Vacche e cavalli ne sono ghiotti, e tanti tengono del bestiame nella loro proprieta' proprio per limitare la crescita del kudzu.
Ad ogni modo, il kudzu e' una cosa familiare per i cervi, e non dovrebbe spaventarli.
 
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